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In genere, quando si
parla di tartarughe palustri si intende la comune
Psudemis scripta elegans o
tartaruga dalle orecchie rosse. Generalmente viene acquistata in età
giovanissima alle fiere o nei negozi di pesci, ed è destinata, nella maggior parte dei casi, a
fare una bruttissima fine. Questo a volte è dovuto alla superficialità di chi
le acquista, senza informarsi prima delle loro esigenze, o, ancor più spesso, per la
dabbenaggine di chi le vende che, per paura di veder sfumare un potenziale (modesto) affare,
si guarda bene dal fornire informazioni complete. |
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Questo animale ha bisogno di:
Spazio: è infatti destinato a crescere
fino a una trentina di centimetri (se allevato in condizioni decenti). Sarebbe utile
predisporre vasche di almeno 80cm X 50cm per ciascuna coppia, fin dal momento del loro
acquisto.
Luce: ha un enorme bisogno di luce e quella
normalmente presente in casa non è sufficiente, salvo la diretta esposizione sotto
lucernari (le finestre generalmente non bastano). Occorre pertanto predisporre una luce,
possibilmente "timerizzata", con un fotoperiodo di almeno 5-8 ore (nel caso sia già
presente altra luce nella stanza) o di 12 ore in caso di luce fioca o assente. Questa luce
è indispensabile per una corretta crescita del carapace (guscio).
Caldo: in natura vive in zone dal clima
mite (Florida e Golfo del Messico in generale), pertanto ha bisogno di temperature che non
scendano sotto i 18 gradi. In caso contrario, i danni che subisce vanno da una specie di
letargo, al quale l'organismo non è predisposto e che provoca conseguenze devastanti,
fino alla morte diretta. Suggerisco l'utilizzo di un termostato per acquari (anche in
casa) con temperatura fissa sui 23 gradi; non costano molto e consumano relativamente poco
se nell'ambiente circostante non si scende mai sotto i 18-20 gradi. NON FATEVI INGANNARE
se vedete nei laghetti all'aperto dell'Italia Settentrionale tartarughe di grossa taglia
che all'apparenza stanno benissimo. Si tratta di animali liberati da poco e destinati a
brutta fine. Inoltre sono animali non endemici nelle nostre regioni, pertanto nella
maggior parte dei casi, oltre a subire danni loro stesse, possono provocare gravi
squilibri a tutto l'ecosistema col quale entrano in contatto.
Corretta alimentazione: è una tartaruga
prettamente carnivora e che accetta vegetali, quali fette di zucchine, solo come
integratori alla sua dieta. Adora e abbisogna di gamberetti (anche essicati), pesce e
carne, possibilmente macinata. Gli alimenti per cani, per esempio, vanno benissimo appena
ha superato i primi mesi di vita.
Zona emersa praticabile: essendo un anfibio
ama trascorrere, soprattutto quando c'è caldo o luce intensa, lunghi momenti
all'asciutto.
Nel caso sia stato effettuato l'incauto acquisto,
rimane il grosso problema di dove "piazzare" questi rettili quando ci si accorge
sono diventati troppo ingombranti per le nostre case (se il problema è solo
l'alimentazione nel periodo in cui siamo assenti da casa, lo si può facilmente risolvere
con una mangiatoia a scomparti giornalieri per pesci).
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SE POSSEDETE DELLE TARTARUGHE, E
DOVETE DARLE VIA, NON FATE FAR LORO UNA BRUTTA FINE!
CERCATE
QUALCUNO DISPOSTO AD ADOTTARLE.
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Se avete delle
tartarughe palustri a
cui tenete ma che non siete più in grado di tenere, potete rivolgervi a
Matteo che si è gentilmente offerto di adottarle nel suo laghetto.
E' rintracciabile presso il mail:
matfac@inwind.it
Oppure al n.ro di telefono:
3805145862
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Se invece le
tartarughe
che dovete dar via sono terrestri,
provate a contattarmi che cercherò, nel limite delle mie possibilità, di
aiutarvi.
cwo1@libero.it
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Sono in attesa di vostre
segnalazioni di posti o persone disposte ed in grado ad adottare tartarughe.
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