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V2
(DUE SCAFI PER DUE SCAFI)
Originalità e innovazione:
una storia di trattini.
Come è noto non esiste la
barca perfetta, ogni barca a vela si adatta bene solo a determinate condizioni
di vento, mare e in definitiva, di utilizzo.
I compromessi migliori vengono spesso
definiti "all-around" oppure attraverso una doppia denominazione unita
da un trattino (come ad es. regata-crocera, crocera-veloce o simili).
L' impostazione di questo progetto
nasce dalla ricerca di una nuova strada per sostituire al trattino "-"
un trattino "+". In altre parole i fattori che determinano i compromessi
progettuali vengono portati al limite oltre il quale la loro ottimizzazione
produce una nuova architettura. Il risultato è quello che si può
definire una "imbarcazione a geometria variabile".
Lo scopo è quello di realizzare
una barca che offra la massima elasticità alle condizioni di navigazione
unita a delle buone prestazioni, che sia boliniera e morbida sulle onde
(e per un 10' "onde" sono anche quelle del lago), stabile e veloce con
vento forte, facile da condurre.
Si è scelto quindi di partire
da un' architettura poliscafo per le sue grandi doti di stabilità
che si traducono in rilassatezza nella conduzione anche con vento forte
e mare. Il tipo catamarano con scafi chiusi, inoltre, garantisce inaffondabilità,
un ottimo momento raddrizzante, scafi sottili e veloci
Potenzialità di prestazioni:
ossia come coniugare marinità e velocità
Sappiamo che con un 10' di bolina
si batte sull'onda che sembra di stare su un cavalluccio a dondolo e nei
laschi senti che potresti andare di più ma 3 metri sono veramente
pochi ed un qualsiasi laser ti passa con facilità.
Ci vorrebbero due barche: una con
lo scafo stellatissimo, a "v" profonda, che tagli l' onda come un
coltello e ti permetta di uscire dalla spiaggia anche con onde di un metro
e mezzo; l'altra con il fondo perfettamente piatto per planare insieme
ai windsurf e superare così i limiti fisici imposti da una lunghezza
penalizzante.
Ed allora?
Cosa di meglio che v2 , un catamarano
con scafi a geometria variabile?
Con questo tipo di scafo è
possibile in navigazione variare la geometria delle carene.
Partendo da esempio da una configurazione
dislocante (scafi a "V") ed un'andatura di bolina, si può agire
sulla terrazza sopravvento (dove si è probabilmente seduti) e ruotare
lo scafo sopravvento per renderlo planante.
Si inizia quindi la virata (per
passare ad un'andatura portante) ed una volta cambiate mura si ripete l'operazione
con l'altro scafo.
Il periodo di transizione è
piuttosto breve e con uno scafo planante ci si trova ad avere immersa anche
una deriva, il che facilita la virata che, come sappiamo, per i poliscafi
è sempre critica.
Configurazione planante:
Configurazione dislocante:
Facilità di realizzazione:
"cuci, incolla, annoda"
Il progetto ad una prima analisi
sembra piuttosto complesso: tanti stralletti, bracci, dispositivi di blocco
ecc. In realtà utilizza la tecnica del "cuci ed incolla" ed i pezzi
sono disegnati per poter essere assemblati facilmente grazie a dei fori
di riferimento.
(inserire V2 pezzi.jpg)
Per ulteriori informazioni:
paoloprocesi@tiscalinet.it