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Clark W. "Clarkie" Mills
L'idea di questa originale deriva
dalla prua tronca balenò nella mente di Mills quando, nel 1947,
l'Optimist Club of America, un istituto di beneficenza, gli assegnò
il compito di disegnare una barca per bambini la cui realizzazione non
costasse più di 50 dollari.
"L'idea - ha ricordato lo stesso
Mills in una recente intervista - venne dalla forma di una piccola imbarcazione,
lo sharpie, dalla carena piatta, che veniva utilizzata nelle aree costiere.
Donai i piani per la costruzione all'istituto di beneficenza, augurandomi
che il dinghy sarebbe stato disponibile per i bambini, anche per quelli
che non potevano ambire ad acquistarne uno".
Il basso costo e la facilità
di costruzione probabilmente ne favorirono la diffusione.
L'Optimist si rivelò anche
una barca marina che naviga bene anche con carichi pesanti. Da subito apparve
chiaro che l'obiettivo di Mills era stato raggiunto. La barca si prestava
in modo egregio per i bambini perchè a bordo si sentivano sicuri
e potevano rapidamente apprendere a veleggiare da soli.
Lo scafo dal caratteristico fondo
piatto, armato a cat, ottenne presto un notevole successo anche fuori dagli
Stati Uniti, tanto da divenire nel 1973 "serie internazionale".
E' stato calcolato che nel mondo
ne sono stati realizzati almeno 500.000 esemplari. Un successo strepitoso.
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ISTRUZIONI PER L'USO
I piani ufficiali per la costruzione dell'Optimist sono dettagliati e completi, ma necessitano di un costruttore esperto per costruire effettivamente la barca, a meno di disporre di un completo manuale di istruzioni. In rete esiste questo manuale, l'ha realizzato un canadese, Tony Thompson, e ha ottenuto l'approvazione dell'AICO. In pratica si tratta di un sistema alternativo e semplificato di costruzione, estremamente dettagliato e adatto ad un costruttore alla prima esperienza, pensato per utilizzare il compensato da 12 mm per il pannello di fondo, semplificando al massimo incollaggi e raccordi con le fiancate. Il resto della costruzione presenta delle modifiche che sono conseguenze e che permettono di mantenere il peso totale e le misure regolamentari in linea con le barche "ufficiali". In pratica la barca risulterà stazzabile e abbastanza competitiva in regata. Dato che il manuale era in inglese, l'ho tradotto in italiano con tutte le sue tavole e ripubblicato sul mio sito, dove si possono trovare anche numerose foto della costruzione. Quindi, la guida di Thompson, integrata dai piani ufficiali, comunque indispensabili, dovrebbero consentire una costruzione facile e abbastanza rapida. L'indirizzo dove trovare la traduzione della guida è il seguente: http://tempopieno.supereva.it/Guida.htm Sandro Baroni |