Cucinamaxosa

Itinerari gastronomici

La Toscana

Dati forniti da Aida e Federazione Strade del Vino aggiornati al marzo 2009

Info:

punto elenco Aida Srl Via Maragliano 31/A, 50144 Firenze
punto elenco Tel. +39 55 321841 Fax +39 55 3215216
punto elenco www.aidanet.com
punto elenco Toscana Promozione - Agenzia di Promozione Economica della Toscana, Via V. Emanuele II, 62/64 - 50134 Firenze
punto elenco Tel 055 462801 - Fax 055 4628033
punto elenco www.toscanapromozione.it
punto elenco www.turismo.intoscana.it
punto elenco www.regione.toscana.it

Questi itinerari sono di, ed hanno il copyright: © 2007 Toscana Promozione - Agenzia di Promozione Economica della Toscana

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ITINERARI

ITINERARI

ITINERARI

punto elenco Strada del Vino dei Colli di Candia di Lunigiana
punto elenco Alla scoperta del Chianti Colli Fiorentini
punto elenco Alla scoperta dei Colli Senesi
punto elenco Strada del Vino e dell’Olio di Lucca e Montecarlo
punto elenco Strada dei vini Chianti Rufina e Pomino
punto elenco Strada del Vino Nobile di Montepulciano
punto elenco Strada dei Sapori e dei Colori dell’Appennino Pistoiese
punto elenco Strada del vino Montespertoli
punto elenco Strada del Vino Orcia
punto elenco Strada del Marrone del Mugello di Marradi
punto elenco Strada Medicea dei Vini di Carmignano
punto elenco Alla scoperta di Montalcino
punto elenco Strada dei Sapori del Casentino
punto elenco Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano
punto elenco Strada del Vino e dei Sapori Monteregio di Massa Marittima
punto elenco Strada dei Sapori della Valtiberina Toscana
punto elenco Strada dell’Olio "Monti Pisani"
punto elenco Strada del Vino Costa degli Etruschi
punto elenco Strada del vino Terre di Arezzo
punto elenco Strada del Vino delle Colline Pisane
punto elenco Strada del Vino Montecucco e dei Sapori dell’Amiata
punto elenco Alla scoperta del Chianti Classico
punto elenco Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano
punto elenco Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma
     

Premessa

Conoscere la Toscana a partire dal proprio olfatto: è il curioso e stimolante invito di questa guida. Sono i nostri straordinari vini, l’inimitabile olio extravergine, i nostri innumerevoli prodotti tipici che si incaricano di condurre il lettore attraverso le bellezze storiche, artistiche, attraverso il patrimonio naturalistico del nostro territorio. Gli itinerari che si snodano attraverso le strade del vino, dell’olio, dei sapori ci consentono di incontrare di persona la ricchezza e la varietà delle nostre produzioni di punta ma anche di conoscere da vicino il contesto da cui provengono queste espressioni così vive della nostra cultura e della nostra tradizione enogastronomica. Da queste pagine provengono un’infinità di stimoli, di idee, di proposte indirizzate a tutti: ai toscani che vogliono approfondire la conoscenza della loro terra, ai turisti appassionati di vino e di sapori della nostra regione. Le opzioni sono infinite: la Toscana ha il record dei vini certificati dall’Unione
europea (ben 41 tra Doc e Docg), conta ben 19 produzioni alimentari a denominazione di origine e nel censimento dei prodotti tipici ne segnala ben 451. E tutto questo mondo, rappresentato da migliaia di fattorie, di cantine, di frantoi si incrocia
mirabilmente con la rete dei musei, dei castelli, dei borghi, delle città d’arte, con i richiami della costa, con la natura dei parchi. Auguro a tutti voi di un felice cammino lungo queste strade, alla scoperta dei gusti della Toscana, ma anche alla ricerca degli infiniti volti della sua bellezza.

Susanna Cenni Assessore all’agricoltura della Regione Toscana

Strada del Vino dei Colli di Candia di Lunigiana

La strada del vino risale la valle del fiume Magra, parte da Massa e giunge fino a Pontremoli. Risalendo il fiume Serchio, in Garfagnana, all’altezza di Borgo a Mozzano incontriamo il ponte della Maddalena, detto Ponte del Diavolo, a dorso d’asino. Arrivati al ponte di Calavorno è d’obbligo una deviazione verso l’Orrido di Botri, una profonda gola calcarea. Raggiunto Tereglio, saliamo per circa 15 km fino a Ponte a Gaio da cui possiamo godere di una vista straordinaria dell’Orrido. Proseguendo ecco Castelnuovo Garfagnana, ricca di monumenti ed edifici notevoli. Anche in Lunigiana possiamo ammirare bellissimi borghi medioevali e trovare mulini in funzione: a Fivizzano, vicino alla Pieve di Sorano, alla Rocca Sigillina e a Zeri. Fra le tante pievi sparse notevole è quella di Pognana. Lasciamo la Lunigiana con una visita allo splendido Castello Malaspina di Fosdinovo. Siamo vicino alle Alpi Apuane, dove da millenni si estrae il marmo che è servito a Michelangelo e a molti altri grandi scultori. Tra ferrovie marmifere, cave e canali raggiungiamo le Cave di Colonnata, località nota per il lardo, le Cave dei Fantiscritti, che prendono il nome dal bassorilievo romano qui trovato, e le Cave di Ravaccione.

Strada del Vino dei Colli di Candia di Lunigiana

Da visitare

punto elenco Museo Etnografico Provinciale “Don Luigi Pellegrini”, via del Voltone 14, Castiglione di Garfagnana (Lucca), tel. 0583 649072;
punto elenco Museo del Castagno, Colognora Val di Roggio, Pescaglia (Lucca), tel. 0583 358159;
punto elenco Museo Etnologico delle Apuane “Luigi Bonacoscia”, via Oliveti 81, Massa, tel. 0585 252644;
punto elenco Museo Etnografico della Lunigiana, via dei Mulini 100, Villafranca in Lunigiana (Massa Carrara), tel. 0187 493417;
punto elenco Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, via del Palazzo 358, Seravezza (Lucca), tel. 0584 756100;
punto elenco Museo Civico del Marmo, viale XX settembre, loc. Fossola, zona stadio, Carrara, tel. 0585 845746;
punto elenco Museo di Storia Naturale della Lunigiana, Fortezza della Brunella, Aulla (Lucca), tel. 0587 420374.

La cucina e i prodotti tipici

Il cibo che meglio rappresenta la civiltà garfagnina è la castagna, che ha costituito per anni la principale fonte di sostentamento, ma forse il prodotto più celebre è il Farro della Garfagnana (Igp), proposto soprattutto come minestra.
La Lunigiana è invece terra del lardo di Colonnata (Igp) il lardo di maiale bianco, latteo, prodotto da tempo immemorabile nel paesino omonimo. Il lardo dal maiale, diviso in pezzi regolari, viene massaggiato a lungo con un composto di sale,
spezie ed erbe aromatiche e quindi disposto in teche di marmo dove resta a insaporire per alcuni mesi. Da non perdere i testaroli, specie di crépe cotte nei “testi” (dischi di ghisa o ferro) direttamente sul fuoco, gli sgabei (strisce di pasta
fritta) e i panigacci, focacce di acqua e farina cotte in forni a legna in terrine di coccio sovrapposte l’una sull’altra. Fra gli altri prodotti ricordiamo:

punto elenco  il Fungo di Borgotaro (Igp);
punto elenco la Farina di Neccio della Garfagnana (Dop);
punto elenco il Miele della Lunigiana (Dop);
punto elenco l’Olio extravergine di oliva di Lucca (Dop);
punto elenco il Miele della valle del Serchio (Dop).

In zona si producono inoltre:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp,
punto elenco Prosciutto Toscano Dop,
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento),
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento),
punto elenco Pecorino Toscano Dop.

Il vino

Questo angolo di Toscana, nonostante la sua conformazione montagnosa, può contare su due vini a denominazione di origine controllata, il Candia dei Colli Apuani Doc (Vermentino bianco al 70/80% e Albarola al 10/20%; sono ammessi un 25% di Trebbiano toscano e Malvasia del Chianti) e il Colli di Luni Doc (Vermentino 35-75% e Trebbiano Toscano 25-40%) che si trova nel comprensorio dei Colli di Fosdinovo, Podenzana e Caprigliola. Il rosso è un Sangiovese 60-70%, Canaiolo,
Pollera Nero, Ciliegiolo Nero minimo 15%, idonei a bacca nera massimo 25%.

La ricetta

Torta di erbi

Ingredienti per la pasta:

punto elenco 300 g di farina
punto elenco 100 g di burro
punto elenco 2 tuorli d’uovo

Per il ripieno:

punto elenco 300 g di spinaci lavati
punto elenco 200 g di zucchine
punto elenco 75 g di zucchero
punto elenco 50 g di pinoli
punto elenco 30 g di uvetta
punto elenco 1 uovo
punto elenco 1 arancia
punto elenco 2 cucchiai di parmigiano
punto elenco ½ cucchiaio di cannella
punto elenco ½ cucchiaio di noce moscata
punto elenco sale

Preparazione:
Fate un impasto con la farina, il burro ammorbidito e 2 tuorli d’uovo; lavoratelo a mano su di una spianatoia fino a ottenere una pasta morbida. Fate una palla e lasciatela riposare in un luogo tiepido per circa due ore. Tagliate a piccoli pezzi le
zucchine e gli spinaci lavati, fatti sgocciolare e infi ne cotti in una noce di burro finché non saranno morbidi. Quando spinaci e zucchine saranno tiepidi, aggiungete lo zucchero, i pinoli, l’uvetta ammorbidita in acqua tiepida, 1 uovo sbattuto, 2
cucchiai di scorza d’arancio, il parmigiano grattugiato, la cannella, la noce moscata e infine un pizzico di sale. Spianate con il mattarello ¾ della pasta e disponetela in uno stampo imburrato e infarinato, versate le verdure e terminate con la decorazione a rete di piccole strisce di pasta.
Infornate la torta a 190°C per 25/30 minuti dopo averla spennellata con del rosso d’uovo sbattuto. È ottima tiepida.

Informazioni

punto elenco Associazione Strada del Vino dei Colli di Candia e Lunigiana Via Crispi 11, Massa
punto elenco Tel. 0585 816574,
punto elenco 338 8853067
punto elenco Fax 0585 865539
punto elenco www.stradadelvino.ms.it
punto elenco Mail: info@stradadelvino.ms.it
punto elenco Apt Massa Carrara Lungomare Vespucci 24, Marina di Massa
punto elenco Tel. 0585 240063
punto elenco Fax 0585 869015
punto elenco www.aptmassacarrara.it
punto elenco Mail: info@aptmassacarrara.it
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Strada del Vino e dell’Olio di Lucca e Montecarlo

L’itinerario tocca la città di Lucca (il Duomo, le altre splendide chiese e l’antica cinta muraria) e sale sulle colline, a partire da Pieve S. Stefano per scendere fino a S. Gennaro e, oltre Montecarlo, verso le colline di Porcari e Altopascio. Oppure
si può cominciare proprio da Montecarlo. Da visitare il Castello di Cerruglio, la romanica Collegiata di Sant’Andrea e la bellissima Pieve di San Piero in Campo le cui fondamenta risalgono all’846. Interessante per una gita (anche in bici) il percorso che da Montecarlo arriva alla Pieve di Santo Stefano e a Ponte a Moriano. Continuando la strada in direzione Pescia, giriamo a sinistra all’indicazione per Collodi: dopo un chilometro troviamo la deviazione per Villa Garzoni e per il
famoso Parco di Pinocchio. La villa di Collodi è circondata dal bellissimo giardino barocco, uno dei pochi in Europa rimasto pressoché immutato. Andando verso Saltocchio, possiamo ammirare molte altre ville; poco oltre, ecco la Villa Reale di Marlia, residenza di campagna di Elisa Baciocchi Bonaparte.

Strada del Vino e dell’Olio di Lucca e Montecarlo


Da visitare

punto elenco Museo della Civiltà Contadina della Piana di Lucca, via Romana Ovest 16, Capannori (Lucca) tel. 0583 935808;
punto elenco Mostra Permanente Attrezzi di Vita Contadina, via Sottomonte, San Leonardo in Treponzio, Capannori, tel. 0583 90104/90089.

 

 

La cucina e i prodotti tipici

L’Olio extravergine di oliva Lucca (Dop) è prodotto con olive Frantoio per almeno il 70% e per il restante da Leccino, Moraiolo e Pendolino. La raccolta manuale delle olive ("brucatura") e le particolari condizioni microclimatiche danno un olio d’oliva fruttato al giusto punto di maturazione, con un equilibrio complessivo tra sensazione di dolce e piccante. Tipica della cucina locale è la minestra garmugia, unione di verdure e carne. Così come le torte salate, con i carciofi , le cipolle o le patate. Nella cena della vigilia di Natale vengono serviti i cavoli acciugati; il piatto del giorno di festa è invece costituito dai tordelli, pasta ripiena di carni miste e bietola, condita con ragù saporito. Anche le trote con bietole saltate in padella sono un piatto tradizionale. Il dolce per antonomasia è il buccellato, fatto con pasta di pane, burro e zucchero, arricchita di uvetta e semi di anice. Le altre produzioni tipiche della zona sono:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp,
punto elenco Prosciutto Toscano Dop,
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento),
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento),
punto elenco Pecorino Toscano Dop.

Il vino

I vini delle Colline Lucchesi e di Montecarlo hanno un’origine molto antica che porta fino agli Etruschi; il nome originario di Montecarlo era Vivinaria o Vivinaia, ovvero “via vinaria”. Il Montecarlo Doc si suddivide in: Montecarlo bianco, che prevede Trebbiano toscano al 40-60%; Semillon, Pinot grigio, Pinot bianco, Sauvignon, Roussane e Vermentino, per un altro 40-60%, con almeno tre vitigni presenti nella proporzione del 10%; Montecarlo rosso, con Sangiovese al 50-75%; Canaiolo al 5-15%; Ciliegiolo, Colorino, Malvasia nera, Sirah, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, da soli o congiuntamente, 10-15%; idonei massimo 20%. Il bianco è ottimo per accompagnare primi piatti a base di pesce e carni bianche;
il rosso si accompagna a carni grigliate. Abbiamo poi il Colline Lucchesi Rosso (Sangiovese 45-70%, Ciliegiolo e Canaiolo massimo 30%, Merlot massimo 15%, Aleatico e Moscato massimo 5%) e il Colline Lucchesi Bianco (Trebbiano toscano 45-70%, Greco, Grechetto, Vermentino bianco e Malvasia del Chianti massimo 45%, Chardonnay e Sauvignon massimo 30%, idonei a bacca bianca massimo 15%). Il rosso è perfetto con il ragù di coniglio, i fegatelli di maiale e il cacciucco alla viareggina. Il bianco si abbina agli antipasti di mare e alle verdure.

La ricetta

Zuppa di farro

Ingredienti:

punto elenco 600 g di farro
punto elenco 500 g di fagioli toscanelli freschi
punto elenco 200 g di pomodori pelati
punto elenco 100 g di pancetta
punto elenco ½ cipolla tritata
punto elenco 1 gambo di sedano a dadini
punto elenco 1 spicchio d’aglio schiacciato
punto elenco qualche foglia di salvia
punto elenco noce moscata
punto elenco olio
punto elenco sale

Preparazione:
Mettete a bollire i fagioli per circa 1 ora e mezzo finché non sono teneri. Quando saranno cotti scolateli, mettetene da parte circa ¼ con la loro acqua e passateli col passaverdura. A parte soffriggete in olio extravergine di oliva la pancetta tagliata non troppo finemente, la cipolla tritata, il sedano, la salvia, l’aglio, un pizzico di noce moscata. Quando la cipolla sarà appena dorata aggiungete i pomodori pelati (senza semi e possibilmente passati al setaccio), sale e pepe. Fate cuocere,
mescolando per un quarto d’ora, poi aggiungete la purea di fagioli e allungate il tutto con un po’ della loro acqua. A questo punto potete aggiungere il farro, bollito a parte precedentemente per circa 2 ore. Continuate la cottura per circa
mezz’ora, sempre mescolando e aggiungendo l’acqua dei fagioli, se necessario, per mantenere una buona liquidità. A 10 minuti dalla fi ne aggiungete i fagioli interi (che avevate messo da parte) e servite la zuppa ben calda senza dimenticare un filo d’olio extravergine d’oliva.

Informazioni

punto elenco Associazione Strada del vino e dell’olio Lucca e Montecarlo, Via di Celli 52, S. Gennaro Capannori (Lucca)
punto elenco Tel. 0583 909034
punto elenco 348 0368293
punto elenco Fax 0583 978742
punto elenco info@stradavinoeoliolucca.it
punto elenco www.stradavinoeoliolucca.it
punto elenco Apt Lucca, Piazza Guidiccioni 2, Lucca
punto elenco Tel. 0583 919931
punto elenco 0583 91991
punto elenco Fax 0583 490766
punto elenco 0583 419689
punto elenco www.luccaturismo.it
punto elenco Mail: aptlucca@lucca.turismo.toscana.it
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Strada dei Sapori e dei Colori dell’Appennino Pistoiese

Sul percorso della Strada dei sapori e dei colori i turisti trovano una curiosa e utile “segnaletica parlante”, un numero di telefono e un codice che permettono di avere una sorta di audioguida chiamando con il cellulare. Il territorio è diviso in tre
percorsi. Quello rosso parte da Sambuca Pistoiese, con il suo antico castello, scende attraversando borghi e paesi verso la città di Pistoia, dove suggeriamo di visitare almeno la Appennino Pistoiese piazza del Duomo con la cattedrale, il battistero, il campanile, il palazzo comunale. Si prosegue quindi verso Montale, antico feudo dei conti Guidi. Il percorso giallo conduce invece da Pescia al castello di San Quirico, si dirama fra borghi e boschi fino a toccare a nord Croce a Veglia e Lanciole, a sud Marliana. Il percorso verde, infine, privilegia le escursioni sull’Abetone e a Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese.

Strada dei Sapori e dei Colori dell’Appennino Pistoiese

Da visitare

punto elenco Museo della Cultura Contadina, piazza della Chiesa 5, Casore del Monte, Marliana, tel. 0587 55245 - 380 2935644;
punto elenco Mulino di Giamba e di Berto e la Via del Carbone, via di Paoluccio, Orsigna (Pistoia), tel. 0573 490101 / 368013;
punto elenco Museo della Gente dell’Appennino Pistoiese, via degli Scoiattoli, Rivoreta, Cutigliano, tel. 0573 68652 / 368013;
punto elenco Polo Didattico della Pietra, Pàvana, Sambuca Pistoiese, tel. 0573 368013;
punto elenco Orto Botanico Forestale dell’Abetone, località Fontana Vaccaia, via del Brennero 49, Abetone, tel. 0573 60363;
punto elenco Ferriera Sabatini, via delle Chioderie, Pracchia (Pistoia), tel. 0573 368013;
punto elenco Museo del Ferro, località Pontepetri, San Marcello Pistoiese, tel. 0573 368013.

La cucina e i prodotti tipici

In via di riconoscimento troviamo due produzioni caratteristiche della zona, gli Agrumi ornamentali della Toscana Igp e la Magnolia di Pistoia Igp. Tra i fiori all’occhiello delle produzioni locali troviamo il Fagiolo di Sorana Igp: bianco, piccolo e schiacciato, dal sapore molto delicato, era apprezzato anche da Gioacchino Rossini. Tipici sono anche:

punto elenco il Pecorino a latte crudo delle Montagne e Valli pistoiesi (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco la Farina dolce di castagne della Montagna Pistoiese (Igp in fase di riconoscimento)

Altri prodotti che possiamo trovare lungo il percorso sono:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp,
punto elenco Prosciutto Toscano Dop,
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento),
punto elenco Miele Toscano (Igp in fase di riconoscimento),
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento),
punto elenco Pecorino Toscano Dop.

La ricetta

Gnocchetti alla montanara

Ingredienti per 6 persone:

punto elenco 500 g di patate (del Melo)
punto elenco 250 g di farina di castagne della Montagna Pistoiese
punto elenco 150 g di farina bianca 00
punto elenco sale q.b.
punto elenco pepe q.b.
punto elenco olio extravergine d’oliva
punto elenco 200 g di salsiccia
punto elenco 200 g di funghi porcini freschi della Montagna Pistoiese
punto elenco oppure 30 g di funghi porcini secchi della Montagna Pistoiese
punto elenco 2 spicchi d’aglio
punto elenco prezzemolo
punto elenco 100 g di pecorino a latte crudo della Montagna Pistoiese.

Preparazione:
Lessate le patate con la buccia, sbucciatele, passatele e aggiungete la farina di castagne e la farina bianca, un pizzico di sale e una manciata di pecorino grattugiato, lavorate finché l’impasto non avrà la giusta consistenza dopodiché dividete il
composto in panetti che dovranno essere rotolati sulla spianatoia fino a formare lunghi cordoni tondeggianti, di circa 2 cm di spessore. Tagliate con un coltello a formare gli gnocchetti (circa 2 cm per 1,5 cm). In una padella fate rosolare i 2 spicchi d’aglio interi e “in camicia”, aggiungete la salsiccia spellata e ridotta a pezzetti, dopo due minuti aggiungete i funghi (se usate quelli secchi ammorbiditeli in acqua tiepida), salate e pepate. Cuocete gli gnocchetti in acqua bollente salata fintanto che non vengono a galla, quindi saltateli in padella e cospargeteli con il prezzemolo tritato e con il rimanente pecorino grattugiato.

Informazioni

punto elenco Associazione Strada dei Sapori e dei Colori dell’Appennino Pistoiese Via Tigri 24, Cutigliano (Pistoia)
punto elenco Tel. 0573 688009
punto elenco Leader_appennino@tiscali.it
punto elenco Apt Abetone Pistoia Montagna Pistoiese Via Marconi 70, San Marcello Pistoiese (Pistoia)
punto elenco Tel. 0573 630145
punto elenco Fax 0573 622120
punto elenco Mail: info@pistoia.turismo.toscana.it
punto elenco www.pistoia.turismo.toscana.it
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Strada del Marrone del Mugello di Marradi

La Strada del “Marrone” si snoda attorno a Marradi: da lungo tempo questa cittadina lega la propria storia e il proprio nome al castagno, detto anche “albero del pane”, che fi no a non moltissimo tempo fa era quasi l’unica fonte di sussistenza
per la gente di montagna. Tra le Strada del Marrone del Mugello di Marradi città di Firenze e Ravenna, Marradi è raggiungibile in treno anche con la storica linea ferroviaria faentina. La cittadina ha una struttura che poco ha a che vedere con i paesi di montagna e ricorda invece le città signorili: basta vedere la piazza delle Scalelle, sulla quale si affacciano il Palazzo Comunale con il loggiato, il seicentesco Palazzo Fabroni, il Palazzo del Cannone e l’antica Chiesa del Suffragio. Altri scorci suggestivi del paese sono via Fabbrini, l’antica meridiana in Vicolo Torre, il Palazzo Torriani e il Teatro degli Animosi. Tappa obbligata è poi la casa del poeta Dino Campana. Altri luoghi interessanti sono l’Abbazia di S. Reparata (con opere della Scuola del Ghirlandaio), l’Abbazia di Crespino e l’Eremo di Gamogna. Come punto panoramico suggeriamo la Rocca del Castiglionchio, fortificazione del VI secolo. Nei dintorni di Marradi le escursioni naturalistiche possono seguire
qualsiasi percorso: i boschi e le strade poco battute sono perfetti per il trekking, le passeggiate a cavallo o la mountain bike.

 

Da visitare

punto elenco Museo della Vita e del Lavoro delle Genti di Montagna, piazza Alpi 1, Palazzuolo sul Senio (Firenze), tel. 055 8046114;
punto elenco Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana, piazza del Podestà 8, Palazzuolo sul Senio (Firenze), tel. 055 80460114 / 8046130.

La cucina e i prodotti tipici

Nella produzione del Marrone del Mugello Igp Marradi ha un ruolo di primo piano. La gastronomia locale offre quindi tutte le ricette per apprezzare al meglio il prodotto per eccellenza di questi boschi, come testimonia la Sagra delle Castagne
in ottobre. Tra i prodotti pregiati del luogo si trovano inoltre piatti a base di funghi, polenta, tortelli, salumi, sughi e secondi piatti a base di cacciagione.

Altri prodotti tradizionali che possiamo trovare qui sono:

punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop
 

La ricetta

Torta di marroni

Ingredienti

Per la sfoglia:

punto elenco 200 g di farina
punto elenco 1 noce di burro
punto elenco latte quanto basta
punto elenco acqua quanto basta

Per l’impasto:

punto elenco 1 kg di marroni
punto elenco 1 litro di latte
punto elenco 4 uova
punto elenco 400 g di zucchero
punto elenco 1 bustina di vanillina
punto elenco mezzo bicchiere di rhum
punto elenco 2 cucchiai di alchermes
punto elenco un pizzico di sale
punto elenco  un limone (la buccia grattugiata)

Preparazione:
Scottate i marroni (dopo averli incisi) su fiamma viva con la padella bucherellata per un paio di minuti, sbucciateli e bolliteli in acqua salata per un’oretta. Scolateli e passateli al setaccio. Aggiungete lo zucchero, la buccia di limone, la vanillina, il rhum e l’alchermes. Sbattete le uova e aggiungetele alla purea di marroni. Dopo aver lasciato riposare il composto per un paio d’ore, unite anche il latte mescolando bene. Preparate la sfoglia impastando la farina con una noce di burro, latte e acqua quanto basta; tirate la pasta con il matterello e rivestite con la sfoglia una teglia, versate l’impasto di marroni (dovrebbe raggiungere tre o quattro centimetri d’altezza). Cuocete in forno già caldo a 120 gradi per circa tre ore; la torta è pronta se bucandola con uno stuzzicadenti questo rimane asciutto.

Informazioni

punto elenco Associazione Strada del Marrone del Mugello di Marradi Piazza Scalelle 1, Marradi (FI)
punto elenco Tel. 333 9376372
punto elenco 328 8127597
punto elenco Fax 055 8045803
punto elenco stradadelmarrone@libero.it
punto elenco www.sagradellecastagne.it
punto elenco Ufficio Turistico Tel./fax 055 8045170
punto elenco Mail: info@pro-marradi.it
punto elenco www.pro-marradi.it
punto elenco www.comune.marradi.it
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Strada dei Sapori del Casentino

La Strada dei Sapori si snoda nella vallata del Casentino racchiusa dalla dorsale del Pratomagno, dal Monte Falterona e dall’Alpe di Catenaria. Si può iniziare percorrendo la SR 71 toccando le tappe di Rassina, Pieve di Socana, Talla e Bibbiena,
cittadina dalle caratteristiche medievali e rinascimentali. Ci dirigiamo verso Ortignano-Raggiolo, sede dell’ecomuseo della castagna, e finalmente troviamo Poppi, con il suo antico castello appartenuto ai conti Guidi. Castel San Niccolò (con i resti
del castello) e Montemignaio sono altre tappe che conducono a Pratovecchio, e poco lontano alla splendida pieve romanica di Romena, che affiaanca le rovine di un castello. Ci dirigiamo quindi a Stia con la sua pieve di S. Maria Assunta, e andiamo
verso l’eremo di Camaldoli, immerso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi; altro luogo dello spirito è la Verna, il sacro monte di San Francesco d’Assisi, dove sono anche conservate delle terracotte invetriate di Andrea della Robbia.

 

Da visitare

punto elenco L’Ecomuseo del Casentino (Comunità Montana Casentino, tel. 0575 507227), che comprende:
punto elenco Museo della Civiltà Castellana, Talla (Arezzo), tel. 0575 597512;
punto elenco Museo della Castagna, via Molino, Ortignano Raggiolo (Arezzo), tel. 0575 539214;
punto elenco Museo della Polvere da Sparo e del Contrabbando, via Verna, Chitignano (Arezzo), tel. 0575 596713;
punto elenco Museo del Carbonaio, Castel San Niccolò, Cetica (Arezzo), tel. 0575 555280;
punto elenco Museo del Bosco e della Montagna, Stia (Arezzo), tel. 0575 503965 / 529263;
punto elenco Museo dell’Acqua, Località La Nussa, Capolona (Arezzo), tel. 0575 423931 / 507227;
punto elenco Centro di Documentazione della Cultura Rurale del Casentino, Torre di Ronda, Castel Focognano (Arezzo), tel. 0575 51541;
punto elenco Museo della Casa Contadina, località Castelnuovo di Subbiano (Arezzo), tel. 0575 421742.

Da visitare, inoltre:

punto elenco Castello di San Niccolò, località Strada in Casentino (Arezzo), tel. 0575 572961;
punto elenco Mulino del Bonano, località Bonano 67, Castel di Focognano (Arezzo), tel. 0575 597465;
punto elenco Museo Statale di Palazzo Taglieschi, via Mameli 16, Anghiari (Arezzo), tel. 0575 788001;
punto elenco Museo Archeologico del Casentino, loc. Partina, Bibbiena (Arezzo), tel. 0575 593791 /559477;
punto elenco Museo Forestale Carlo Siemoni, via Nazionale 14/b, Badia Prataglia (Arezzo), tel. 0575 559155;
punto elenco Museo del Castello di Porciano, Castello di Porciano, Stia (Arezzo), tel. 0575 582635, 055 400517.

La cucina e i prodotti tipici

I prodotti del Casentino hanno una notevole tradizione storica e sono caratterizzati dall’utilizzo di materie prime rigorosamente locali. Famosi sono i salumi della zona, come il Prosciutto del casentino Dop, molto saporito, il Sanbudello,
una salsiccia di maiale, e anche le carni del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp Chianina (indispensabile per una vera bistecca alla fiorentina). Ricordiamo poi l’Abbucciato aretino, un formaggio particolare, le castagne, i
tartufi e la patata rossa di Cetica, coltivata con metodi tradizionali e impiegata nella preparazione dei tortelli.

Altri prodotti che possiamo trovare in questa zona sono:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

La ricetta

Tortelli di patate

Ingredienti

Per la sfoglia:

punto elenco 500 g di farina bianca
punto elenco 3 uova
punto elenco 2 o 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
punto elenco un pizzico di sale

Per il ripieno:

punto elenco 1 kg di patate rosse di Cetica
punto elenco un pugno di prezzemolo
punto elenco 5 spicchi d’aglio
punto elenco una punta di conserva di pomodoro
punto elenco olio
punto elenco sale quanto basta
punto elenco pepe quanto basta

Preparazione:
Impastate la farina con le uova, l’olio e il sale. Lessate le patate in acqua salata, sbucciatele e passatele prima che si raffreddino. Fate rosolare a parte l’aglio a spicchi interi infranti con il palmo della mano e poi passatelo. Aggiungete solo
all’ultimo il prezzemolo e la conserva, salate e pepate l’impasto. Unite le patate passate, amalgamate bene l’impasto e qualora non fosse omogeneo aggiungete un uovo. Tirate la sfoglia e confezionate i tortelli. Cuoceteli per pochi minuti in
acqua bollente salata. Potete condirli con sugo di carne oppure burro e salvia.
 

Informazioni

punto elenco Strada dei Sapori del Casentino Piazza Amerighi 1, Palazzo Vettori, Poppi (AR)
punto elenco Tel./Fax 0575 502231
punto elenco info@stradasaporicasentino.it
punto elenco www.stradasaporicasentino.it
punto elenco Apt Arezzo  Piazza Risorgimento 116, Arezzo
punto elenco Tel. 0575 377678
punto elenco Fax 0575 28042
punto elenco www.apt.arezzo.it
punto elenco Mail: info@arezzo.turismo.toscana.it
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Strada dei Sapori della Valtiberina Toscana

La Strada attraversa l'Alta valle del Tevere, il lembo più orientale della Toscana che nei secoli è stato confine e incrocio tra civiltà diverse, l'umbra e l'etrusca, la bizantina e la longobarda. Partiamo dal borgo medioevale di Anghiari, il cui nome è legato alla battaglia del 1440 tra Fiorentini e Milanesi; Leonardo la rappresentò in un affresco di cui purtroppo rimangono solamente alcuni cartoni. Possiamo quindi raggiungere Monterchi, dove si può ammirare il celebre affresco La Madonna del Parto di Piero della Francesca e proseguire verso Sansepolcro, cittadina nota anche per la pasta. Possiamo raggiungere Badia Tedalda, un piccolo centro sulla strada degli antichi pellegrini diretti a Roma, e giungiamo quindi a Sestino, che conserva reperti archeologici millenari. Eccoci quindi a Pieve Santo Stefano, con il suo interessante archivio di diari; ci dirigiamo dunque a Caprese Michelangelo, patria di Michelangelo Buonarroti, immersa nei boschi di castagni.

 

Da visitare

punto elenco Aboca Museum, via Niccolò Aggiunti 75, Sansepolcro (Arezzo), tel. 0575 744724;
punto elenco Museo Statale di Palazzo Taglieschi, piazza Mameli 16, Anghiari, tel. 0575 788001;
punto elenco Museo Bilance e Pesi, Palazzo Massi, via XX Settembre, Monterchi (Arezzo), tel. 0575 70710 / 70092 (Comune);
punto elenco Spazio del Merletto, piazza Garibaldi 2, Sansepolcro (Arezzo), tel. 347 9359864;
punto elenco Museo Bernardini-Fatti della Vetrata Antica, via Giovanni Buitoni 9, Sansepolcro (Arezzo), tel. 0575 740536, info@museovetrata.it .

La cucina e i prodotti tipici

Qui è allevato il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp Chianina, le cui carni sono adatte per bistecche ma anche stufati, bolliti, brasati. La “stagione del maiale” (dicembre-gennaio) dà il via alla produzione di salami, prosciutti, salsicce, sambudelli, soprassata, capocollo, ciccioli e altro ancora. L’olio di questa valle ha un sapore d’erbe ed è prodotto da olive Gentile, Morcona, Oriola, Frantoia e Leccina. Tartufi, castagne, miele, formaggi (pecorino sia fresco che stagionato, ricotta e il ricercato raviggiolo) e prodotti da forno e ortofrutticoli completano il “paniere”, che può vantare anche una particolare produzione: il tabacco Kentucky utilizzato per il famoso Sigaro Toscano.

Altri prodotti della zona:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

La ricetta

Pan di lepre

Ingredienti:

punto elenco 300 g di magro di lepre
punto elenco 1/2 litro di latte
punto elenco 1 litro di fondo di selvaggina
punto elenco una cipolla
punto elenco 50 g di parmigiano
punto elenco 80 g di burro
punto elenco 6 tuorli d'uovo
punto elenco 80 g di farina
punto elenco 50 g di prosciutto crudo
punto elenco sale

Preparazione:
In metà dose di burro fate rosolare la lepre con il prosciutto e la cipolla affettata. A fine cottura aggiungere lentamente il brodo. Pestate il tutto in un mortaio e bagnatelo con il fondo. Preparate una besciamella e unitela all'impasto con i tuorli
e gli altri ingredienti. Versate il composto in uno stampo antiaderente e cuocete a bagnomaria. Si serve freddo.

Informazioni

punto elenco Strada dei Sapori della Valtiberina Toscana Via Matteotti 8, Sansepolcro (Arezzo)
punto elenco Tel. 0575 736868
punto elenco Fax 0575 759990
punto elenco www.stradasaporivaltiberina.it
punto elenco Mail: info@stradasaporivaltiberina.it
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Strada del vino Terre di Arezzo

Da San Giovanni Valdarno, città natale del Masaccio, ci dirigiamo verso Montevarchi, da dove inizia l’itinerario naturalistico di Cavriglia con i suoi suggestivi paesaggi. Proseguendo verso Mercatale Valdarno si può visitare la Torre di
Galatrona e la Pieve romanica di Petrolo. Da Capannole verso Pergine e Montozzi, arriviamo a Civitella, con la bella Rocca che domina su tutto il Valdarno. Ripartendo dal bivio di Capannole e dirigendosi verso il cuore della Valdambra,
visitiamo il Castello di Cennina, l’antica Abbazia di Ruoti e i borghi incastellati sulle colline. Continuando verso la Colonna del Grillo la strada si apre con i suoi vigneti in direzione di Monte S. Savino, costeggiando lo storico Castello di Gargonza.
Arriviamo fino a Lucignano, dalla caratteristica pianta a spirale, e poi a Foiano; dopo una sosta al Tempio dell’Ammannati a Pozzo della Chiana, saliamo a Cortona con i suoi scavi archeologici etruschi e romani, il Museo dell’Accademia Etrusca.
Facciamo tappa a Castiglion Fiorentino, con la bella piazza rinascimentale progettata dal Sangallo. Ad Arezzo visitiamo i musei e gli affreschi di Piero della Francesca sulla Leggenda della Croce a San Francesco, la bella e ariosa Piazza
Grande, la splendida Pieve romanica di S. Maria (edificata dopo il 1140), il Palazzo della Fraternita dei Laici e il Palazzo delle Logge, progettato da Vasari nel 1573. Prima di lasciare la città, visita obbligata alla Fortezza e al Duomo con
l’imponente scala cinquecentesca e le bellissime vetrate.

 

Da visitare

punto elenco Antiquarium di Farneta, Farneta, Cortona (Arezzo), tel. 0575 610010;
punto elenco Museo Comunale del Cassero, piazza Gamurrini, Monte San Savino, tel. 0575 843098, biblio@citymonte.it
punto elenco Centro di Documentazione delle Miniere di Lignite – Museo delle Miniere, via Papa Giovanni XXIII 3, Castelnuovo dei Sabbioni, Cavriglia (Arezzo), tel. 0559 678003.

La cucina e i prodotti tipici

La Val di Chiana ha dato il nome a una razza bovina diventata oggi famosissima e allevata anche in altre zone, la Chianina: carni dal sapore deciso, dal giusto contenuto di grasso, distribuito in maniera uniforme, che rimangono morbide e saporite
dopo la cottura. Tra i legumi, con il fagiolo zolfino è iniziata la riscoperta delle produzioni legate alla tradizione, che ha riguardato anche il coco nano, il cece, il pisello a tutta frasca, la fava del Valdarno. La cucina aretina si caratterizza per il gusto saporito dei suoi piatti e per le ricette di carne. Una specialità rinomata è la porchetta, preparata con il maialino da latte, speziato e cotto nel forno a legna. Il coniglio all’etrusca viene invece cotto al tegame, con cipolle, aglio, olive nere. Particolare è la panina gialla, un pane salato. Tra i dolci è da segnalare il Gattò aretino, sorta di pan di spagna arrotolato, farcito con crema pasticcera al cioccolato.

Altri prodotti tipici:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento),
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

Il vino

I vini di queste zone sono:

punto elenco Chianti Colli Aretini (Docg)
punto elenco Cortona (Doc)
punto elenco Valdichiana (Doc)
punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc).

Alcune denominazioni importanti:

punto elenco Cortona rosato prodotto con uve Sangiovese, Canaiolo Nero e con altre varietà a bacca nera;
punto elenco Cortona Chardonnay
punto elenco Cortona Grechetto
punto elenco Cortona Pinot Bianco
punto elenco Cortona Riesling Italico
punto elenco Cortona Sauvignon
punto elenco Cortona Cabernet Sauvignon
punto elenco Cortona Gamay
punto elenco Cortona Merlot
punto elenco Cortona Pinot Nero
punto elenco Cortona Sangiovese
punto elenco Cortona Sirah
punto elenco Cortona Vin Santo
punto elenco Vin Santo Riserva

Per i quali vengono utilizzati per l’85% i vitigni omonimi ai quali vengono aggiunte altre varietà, comunque raccomandate ed autorizzate dalla Provincia di Arezzo;

punto elenco Valdichiana Bianco (Bianco Vergine): Trebbiano Toscano (20% minimo) e per non più dell’80% Chardonnay e/o Pinot Bianco e/o Pinot Grigio e/o Grechetto;
punto elenco Valdichiana Chardonnay e Grechetto: prodotti con uve dei vitigni omonimi in quantità non inferiore all’85%; per il Valdichiana Rosso ed il Rosato sono impiegati il Sangiovese (50% minimo) e/o Cabernet
punto elenco Merlot, Sirah (massimo 50%); idonei massimo 15%.
punto elenco Il Valdichiana Sangiovese ha un apporto dell’omonimo vitigno dell’85% minimo, idonei a bacca rossa massimo 15%.

La ricetta

Scottiglia all’aretina

Ingredienti:

punto elenco ½ pollo
punto elenco ½ faraona
punto elenco ½ coniglio
punto elenco 300 g di polpa di maiale
punto elenco 2 piccioni
punto elenco 300 g di polpa di vitello
punto elenco 2 cipolle rosse
punto elenco una carota
punto elenco una costola di sedano
punto elenco 4 spicchi di aglio
punto elenco un rametto di rosmarino
punto elenco un mazzetto di salvia
punto elenco due peperoncini
punto elenco un mazzetto di prezzemolo
punto elenco ½ l di vino rosso
punto elenco 3 dl di olio extravergine di oliva
punto elenco sale fino
punto elenco 400 g di pomodori pelati
punto elenco pepe nero
punto elenco 600 g di pane toscano
punto elenco 1 l di brodo di carne

Preparazione:
Dividete la carne in pezzi regolari, infarinatela con cura e saltatela in padella con olio aromatizzato con rosmarino, salvia e spicchi di aglio schiacciato. Intanto, a parte, in un largo tegame, fate rosolare un trito di cipolle, carote, sedano
aglio e peperoncino. Aggiustate di sapore con sale e portate alla colorazione dorata. Una volta pronto, aggiungete la carne, fatela insaporire e bagnate con vino rosso. Appena la parte alcolica è evaporata unite i pomodori, privati dei semi
e passati, aromatizzate con pepe e portate a cottura, bagnando con del brodo di carne. Tagliate il pane a fette regolari, tostatele sulla griglia e disponetele sul vassoio di portata. Aggiungete la carne, ricopritela con il sugo e servite il tutto cosparso di prezzemolo tritato.

Informazioni

punto elenco Strada del vino Terre di Arezzo via Ricasoli 38/40, Arezzo
punto elenco tel. e fax 0575 294066
punto elenco www.stradadelvino.arezzo.it
punto elenco associazionestradadelvin@tin.it
punto elenco Apt Arezzo Piazza Risorgimento 116, Arezzo
punto elenco Tel. 0575 377678
punto elenco Fax 0575 28042
punto elenco www.apt.arezzo.it
punto elenco Mail: info@arezzo.turismo.toscana.it
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Alla scoperta del Chianti Classico

Se vogliamo attraversare il Chianti ed assaporarne lo spettacolo prendiamo la via Chiantigiana. Possiamo dirigerci verso Radda in Chianti per passeggiare nel borgo silenzioso fatto di case in pietra, vicoli, scorci da cartolina, e magari visitare
il Castello di Volpaia. Da Radda arriviamo fi no a Castellina in Chianti, centro di origine etrusca e romana. Riprendendo la Chiantigiana in direzione di Firenze troveremo Greve Chianti Classico in Chianti che richiede almeno una sosta. Esiste però un altro itinerario classico che attraversa il Chianti ed è quello che si snoda lungo la via Cassia. Consigliamo di partire da San Casciano Val di Pesa, arrivare a Montespertoli per visitare almeno la Pieve romanica di San Pietro e proseguire fino a Tavarnelle Val di Pesa, per giungere al borgo tra le antiche mura di Barberino Val d’Elsa.

Da visitare

punto elenco

Museo di Arte Sacra di San Francesco, via San Francesco, Greve in Chianti (Firenze), tel. 055 8544685,

punto elenco

Museo di Cultura Contadina Emilio Ferrari, via del Giglio 47, San Donato in Poggio (Firenze), tel. 055 8072338, info@sandonatoinpoggio.it;

punto elenco

Piccolo Museo del Chianti, loc. Montevertine, Radda in Chianti (Firenze), tel. 0577 738009.

La cucina e i prodotti tipici

La cucina chiantigiana attinge dalle tradizioni delle due province alle quali appartiene, Firenze e Siena, conservando aspetti di unicità eccezionali. Uno degli esempi è costituito dallo stracotto alla chiantigiana: preparato con parti del
coscio posteriore del manzo, si accompagna a fagioli cotti all’uccelletto, con salvia, rosmarino, aglio e pomodoro. In zona si producono:

punto elenco

Olio extravergine di oliva del Chianti Classico (Dop)

punto elenco

Carne di Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)

punto elenco

Olio extravergine di oliva Toscano Igp

punto elenco

Prosciutto Toscano Dop

punto elenco

Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)

punto elenco

Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)

punto elenco

Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)

punto elenco

Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)

punto elenco

Pecorino Toscano Dop.

Il vino

Legare indissolubilmente il prodotto ai luoghi in cui nasce è un’operazione che oggigiorno tutti i distretti vinicoli del Paese intraprendono, ma che fra Siena e Firenze è andata in porto da tempo. Il risultato è che adesso bere un calice di Chianti Classico e immaginare le colline disegnate dai filari di vite è un tutt’uno. Se oggi è uno dei vini più celebri nel mondo lo si deve soprattutto all’impegno delle aziende che hanno investito risorse e denari per riappropriarsi dell’antico blasone. Prima in Italia per dimensione, la Docg Chianti interessa sei province toscane:

punto elenco

Arezzo

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Firenze

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Pisa

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Pistoia

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Prato

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Siena

Ma è solo l’area originaria e più antica che si distingue con la denominazione di Chianti Classico Docg. Nel 1996 è stata attribuita al vino prodotto in questa zona una regolamentazione autonoma con apposito disciplinare. Il Chianti Classico, una base di Sangiovese dall’80 al 100%, idonei a bacca rossa da 0 a 20%, ha il tipico profumo di viola mammola e susina,
il gusto fruttato e armonico, con una marcata tendenza acida che ne esalta la freschezza. Il Chianti Classico è un vino da tutto pasto, particolarmente indicato per i piatti ricchi di carattere. In zona si produce anche il Vin Santo del Chianti Classico (Doc).

La ricetta

Minestra di riso e lampredotto

Ingredienti per 4/6 persone:

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600 g di lampredotto bollito

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400 g di bietolina

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200 g di pomodori pelati e passati

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300 g di riso

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100 g di parmigiano

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2 l di brodo

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una cipolla

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4 spicchi d’aglio

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un peperoncino

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foglie di salvia

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rosmarino

Preparazione:
Mettete a rosolare nell’olio aglio e cipolla con le foglie di salvia e il rosmarino. Unite il peperoncino, salate e portate a cottura. A parte lavate le bietoline, scolatele e tagliatele in sottili listarelle. Affettate anche il lampredotto in strisce sottili. Togliete la salvia e il rosmarino, unite la bietola al fondo lasciandola insaporire; poi aggiungete il lampredotto e il pomodoro. Fate cuocere il tutto per dieci minuti, quando comincia a bollire versate il riso e portate a cottura.

Informazioni

punto elenco

Consorzio del Marchio Storico Chianti Classico Via Scopeti 155, San Casciano Val di Pesa (Firenze)

punto elenco

Tel. 055 822851

punto elenco

Fax 055 8228173

punto elenco

www.chianticlassico.com

punto elenco

marketing@chianticlassico.com

punto elenco

Apt Siena  Piazza del Campo 56, Siena

punto elenco

Tel. 0577 280551

punto elenco

Fax 0577 281041

punto elenco

Mail: infoaptsiena@terresiena.it

punto elenco

www.terresiena.it

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Alla scoperta del Chianti Colli Fiorentini

La zona di produzione del Chianti Colli Fiorentini comprende un territorio vasto e diversissimo. Escludiamo, solo per organizzare meglio il percorso, la città di Firenze (che può essere la tappa iniziale o finale del nostro itinerario) e partiamo
da nord, da Fiesole, dove visitiamo l’anfiteatro e il parco archeologico. Proseguiamo verso Molin del Piano e costeggiamo l’argine sinistro del Chianti Colli Fiorentini, l’Arno fino a Rignano, per poi risalire fino a Reggello: incontreremo sul
nostro tragitto piccole pievi e chiese sparse. A Cascia vale una visita la Pieve con lo splendido trittico attribuito a Masaccio. Sull’altro versante del fiume Arno, in direzione Siena, la strada abbandona il paesaggio ripido e si addolcisce tra le colline del Chianti. Passando per San Pancrazio, Bacchiano e Ginestra, visitiamo Montelupo, terra della ceramica. Prima di tornare a Firenze, possiamo deviare fino all’Impruneta per visitare la pieve, i suoi oliveti secolari e le fornaci che producono il famoso cotto.

 

Da visitare

punto elenco Museo della Paglia e dell’Intreccio, via degli Alberti 11, Signa (Firenze), tel. 055 875257, info@museopaglia.it
punto elenco Museo della Civiltà Contadina, Pieve di San Romolo, Gaville (Firenze), tel. 055 9501083, museo.gaville@tiscalinet.it
punto elenco Raccolta Etnografica Casa del Guidi, via Veronelli 2, Sesto Fiorentino (Firenze), tel. 055 446071, g.bandini@comune.sesto-fiorentino.fi.it
punto elenco Raccolta del Centro Studi sulla Cultura Contadina, via dei Colli 3, Le Corti, Bagno a Ripoli (Firenze), tel. 055 6390364
punto elenco Museo Archeologico e della Ceramica di Montelupo, via B. Sinibaldi 45, Montelupo Fiorentino (Firenze), tel. 0571 51352, museo@montelupo.it
punto elenco Mostra Permanente sul Vetro. La produzione vetraria a Gambassi (XIII-XVI secolo), via Volterrana 31, Gambassi Terme (Firenze), tel. 0571 639784, cultura@comune.gambassi-terme.fi.it

La cucina e i prodotti tipici

Le tradizioni secolari ci hanno tramandato antichi e intensi sapori, a cominciare dai piatti cosiddetti “poveri” come la trippa e il lampredotto, la ribollita e la pappa al pomodoro, preparate con pane raffermo, le zuppe, le penne strascicate. Altro piatto simbolo è il peposo alla fornacina, apprezzato anche dal Brunelleschi il quale aveva potuto conoscerlo dagli operai della fornace che riforniva il cantiere del Duomo di Firenze. Si prepara con il muscolo del manzo a cubetti, messo a sobbollire insieme a vino rosso, pepe in grani, aglio intero e sale. Tra i dolci ricordiamo la schiacciata alla fiorentina e i cenci (a Carnevale); per San Giuseppe si preparano le frittelle di riso, per il periodo pasquale i quaresimali, biscottini
di cacao a forma di numeri o lettere. Famosi anche i salumi di questa zona:

punto elenco prosciutto
punto elenco salame di testa
punto elenco salame toscano classico
punto elenco finocchiona
punto elenco Carne di Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento) cue è ricercata per il suo particolare sapore
punto elenco Olio extravergine “Colline di Firenze” (Dop in fase di riconoscimento)

Altri prodotti della zona:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

Il vino

Il Chianti Colli Fiorentini DOCG ha un colore rubino acceso, limpido; in versione riserva acquista caratteri organolettici più complessi: sentori che ricordano il profumo di tabacco, la ciliegia cotta e la marmellata di prugne. È un vino complesso, asciutto e armonico, tannico, in modo sempre meno accentuato con l’invecchiamento, relativamente facile da abbinare: in connubio quasi divino con la carne, la selvaggina, i salumi e i piatti asciutti a base di carne.

Prevede:

punto elenco Sangiovese (minimo 75%)
punto elenco Canaiolo nero (FI no al 10%)
punto elenco Trebbiano toscano e/o Malvasia (fino al 10%) e un massimo del 20% di altre uve, sempre concesse e autorizzate dal disciplinare di denominazione.

Altri vini prodotti in zona:

punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc)

La ricetta

Bistecca alla fiorentina

Ingredienti:

punto elenco 1 bistecca di almeno 600 g
punto elenco olio
punto elenco sale
punto elenco pepe

Preparazione:
Forse fare una bistecca (il nome deriva dall’inglese “beef steack”) sembra semplice. Preparare una “fiorentina” non lo è. Innanzitutto perché la materia prima deve essere di primissima qualità e la ricerca del prodotto deve essere accurata. Assicuratevi che la vostra bistecca sia alta circa tre dita e che sia stata frollata dal macellaio con attenzione. La bistecca deve essere nella lombata con filetto, controfiletto e l’osso in mezzo a T. Gli intenditori affermano che il peso deve raggiungere almeno i 600-800 grammi a porzione. Preparate una buona brace e disponete la bistecca (salata sui due lati) sulla griglia. Quando la bistecca si stacca con facilità giratela, non usando una forchetta perché buchereste la carne e fareste uscire (inutilmente) del sangue e del sapore prezioso. Una volta cotta, prima di servirla, lasciatela riposare per due minuti su di un tagliere in modo che internamente i succhi della carne si distribuiscano uniformemente. Condite con olio, pepe e sale a vostro gradimento.

Informazioni

punto elenco Consorzio Chianti Colli Fiorentini V.le Belfiore 9, Firenze
punto elenco Tel. 055 3245750
punto elenco Fax 055 3248245
punto elenco info@chianti-collifiorentini.it
punto elenco Apt Firenze Via Manzoni 16, Firenze
punto elenco Tel. 055 23320
punto elenco Fax 055 2346286
punto elenco www.firenzeturismo.it
punto elenco Mail: info@firenzeturismo.it
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Strada dei vini Chianti Rufina e Pomino

Il centro storico e geografico intorno a cui ruota questa strada è Rufina, che ha dedicato al vino la cinquecentesca Villa di Poggio Reale, disegnata dal Buondelmonti. Tipico esempio di architettura rinascimentale, la villa è stata trasformata nel
Museo della vite e del vino con enoteca, biblioteca e sala multimediale. Le aziende della zona hanno radici antiche e si trovano in bellissime tenute, ville, castelli e manieri sulle colline che scendono lungo la Sieve verso l’Arno. Vale la pena visitarle anche perché per arrivare a destinazione dobbiamo attraversare dei paesaggi deliziosi. Da non perdere le belle pievi romaniche di San Martino a Lubaco, di San Giovanni a Montefi esole e il Santuario della Madonna del Sasso. Allontanandoci un po’, si arriva infine all’Abbazia di Vallombrosa, circondata dal Parco delle Foreste Casentinesi.

 

Da visitare

punto elenco Museo della Vite e del Vino di Poggio Reale, viale Duca della Vittoria 7, Rufina (Firenze), tel. 055 8395078
punto elenco Museo della Pietra, piazza Don Stefano Casini 1, Fiorenzuola (Firenze), tel. 055 8199437, e.angeli@comune.firenzuola.fi.it
punto elenco Museo dei Ferri Taglienti, Palazzo dei Vicari, Scarperia (Firenze), tel. 055 8468165 (Pro Loco), museoscarperia@zoomedia.it
punto elenco Museo Storico Etnografico di Bruscoli, via della Chiesa 4, Bruscoli, Firenzuola (Firenze), info-museobruscoli@libero.it
punto elenco Museo di Leprino. Mostra di Vita Contadina con personaggi in movimento, Sant’Agata, Scarperia, tel. 055 8406750
punto elenco Museo della Civiltà Contadina e dell’Artigianato della Montagna, via di Raggioli 17, Pelago (Firenze), tel. 055 8361400
punto elenco Museo della Civiltà Contadina di Casa d’Erci, via Traversi 95, Grezzano (Firenze), tel. 055 8457197 (Comune Borgo San Lorenzo)

La cucina e i prodotti tipici

I funghi hanno un ruolo importante nella cucina di questa zona. Particolare e rara la varietà del Fungo dormiente che dopo l’inverno sotto la neve sbuca a febbraio e regala sapori intensi e buonissimi. Anche le patate sono molto rinomate, tanto
che il piatto-simbolo della gastronomia mugellana sono i tortelli di patate. Fra le ricette oggi quasi scomparse citiamo la minestra di cicerchie e il brodo di compenso, un brodo di verdure miste, insaporito alla fine con burro e crosta di formaggio. Tra le carni un piatto semplice è l’arrosto girato di uccellini, fegatelli di maiale e piccioni. Tra i dolci troviamo semplici preparazioni di castagne, come le bruciate condite con grappa e zucchero, o a base di pasta di pane, come il pan di ramerino e la schiacciata con l’uva.

Altri prodotti della zona:

punto elenco Marrone del Mugello (Igp)
punto elenco Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale (Igp)
punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano (Igp)
punto elenco Prosciutto Toscano (Dop)
punto elenco Pecorino Toscano (Dop).

Il vino

Chianti Rufina e Pomino, oltre ad essere dei prodotti di qualità, hanno il pregio di essere riconoscibili ciascuno per caratteristiche proprie. Il Pomino Doc bianco è ottenuto da uvaggi di Pinot bianco, grigio e Chardonnay (dal 70 al 100%), idonei
a bacca bianca (da 0 a 30%). Il rosso prevede invece Sangiovese (minimo 50%), Pinot Nero e Merlot (massimo 50%), idonei a bacca rossa (massimo 25%). Il Pomino bianco si accompagna a verdure e carni bianche, il rosso è invece ottimo con carni grigliate e formaggi stagionati. Gli stessi vitigni forniscono le uve per il vinsanto (bianco e rosso). Il Chianti Rufina Docg, ricco in acidità, per l’effetto dell’altitudine e della forte escursione termica fra il giorno e la notte, presenta una spiccata propensione all’invecchiamento. Questo vino predilige pasti a base di cacciagione. Da un punto di vista legislativo, si presenta come sottozona della Docg Chianti e ha una gradazione alcolica minima di 12° al posto dei consueti 11,5° della denominazione. Nella zona della strada dei vini si producono anche:

punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc)

La ricetta

Frittelle di farina di castagne

Ingredienti:

punto elenco 200 g di farina di castagne
punto elenco ¼ l di latte caldo
punto elenco 4 bicchierini di rhum
punto elenco 1 rametto di rosmarino
punto elenco ½ arancia
punto elenco 1 cucchiaino di zucchero
punto elenco sale

Preparazione:
Nel frullatore mettete il latte caldo, il rhum, le foglioline di rosmarino, la scorza di arancia, lo zucchero e un pizzico di sale. Frullate benissimo fino a omogeneizzare il tutto, quindi versate il liquido ottenuto in una zuppiera, nella quale, in precedenza avrete messo la farina di castagne. Con una forchetta impastate a lungo fino a ottenere una pastella abbastanza consistente. Con un cucchiaio formate delle palline e lasciatele friggere per tre minuti da una parte e quattro
minuti dall’altra; quindi fate asciugare qualche attimo sulla carta assorbente l’unto in eccesso. Spolverate le frittelle di zucchero e servitele calde.

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Strada del vino Montespertoli

Per esposizione, clima e tipologia del terreno la zona di Montespertoli è vocata alla coltivazione della vite: ovunque si guardi, dolci colline coperte di vigneti e oliveti, i cui profili sono spezzati solo dagli alti cipressi, dalle coloniche in pietra
e dalla tipica macchia toscana. Fino alla vendemmia del 1996 il comune di Montespertoli era compreso per un terzo nella denominazione di origine Chianti Colli Fiorentini e per due terzi nella denominazione di origine Chianti. Dal 1997 è stata invece riconosciuta la sottozona del Chianti Montespertoli, con l’obiettivo di produrre vini più importanti e destinati all’invecchiamento. Montespertoli è il cuore di questa strada del vino: dopo una passeggiata in paese e una visita al castello, in origine dei Signori di Montespertoli e in seguito dei Machiavelli, inoltriamoci nella campagna costellata da numerose testimonianze dell’architettura medioevale che si mostra nei borghi, nelle chiese e nei superstiti castelli di Botinaccio, Poppiano e Montefugoni. Meritano una tappa: la Pieve di San Piero in Mercato e l’interessante Museo di Arte Sacra nella canonica della Pieve con la malinconica Madonna col Bambino di Filippo Lippi, il borgo di Lucardo, la Chiesa di San Lorenzo a Montefugoni, dove è conservato un crocifisso attribuito a Taddeo Gaddi, la Chiesa di Santo Stefano a Lucignano e il piccolo santuario di Santa Maria della Pace del Convento di Botinaccio. Nell’area compresa dalla Strada del vino sono stati predisposti alcuni percorsi segnalati per trekking in bicicletta o a cavallo.

 

Da visitare

punto elenco Museo della Vite e del Vino, via Lucardese 74, presso Centro per la Cultura del Vino “I Lecci”, Montespertoli (Firenze) tel. 0571 609412
punto elenco Museo d’Arte Sacra, Pieve di San Piero in Mercato, Montespertoli, tel. 0571 609000/609412

La cucina e i prodotti tipici

È quella tipica della campagna fiorentina: per i primi la ribollita, profumata di cavolo nero e fagioli cannellini, se siamo in estate la fresca panzanella o la pappa col pomodoro. Tra i secondi il piatto più classico è quello della bistecca alla fiorentina, alta tre dita e cotta al sangue, da gustare con una cappella di porcino alla brace e una purea di patate cosparsa di buon tartufo, frutti dell’autunno che abbondano nei boschi della zona. Da gustare anche un buon piatto di cinghiale in umido e la lepre in salmì.

Prodotti tipici della zona sono:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop.

Il vino

Il Chianti Montespertoli Docg è di colore rosso rubino, tendente al granato con l’invecchiamento, al naso è ricco di frutti di bosco e violette. Buona struttura e corpo vellutato ed elegante. È ottenuto con un “governo all’uso toscano”, che conferisce al vino maggiore freschezza e vivacità. I produttori della zona si stanno impegnando nel progetto molto importante di sostituire i vecchi vitigni con altri tradizionali da selezioni clonali recenti per potere raggiungere un livello qualitativo sempre maggiore. Il 1° giugno 1998, dopo il riconoscimento del Ministero per le Politiche Agricole, è stata stappata la prima bottiglia di Chianti Montespertoli sottozona del Chianti Docg.

Il Chianti Montespertoli è ottenuto da:

punto elenco Sangiovese classico (minimo 75%) con aggiunta (massimo 10%) di Canaiolo
punto elenco Trebbiano
punto elenco Malvasia, oltre a piccole percentuali di altre uve (previa autorizzazione, massimo 20%).

In questa zona si producono inoltre:

punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Chianti Colli Fiorentini (Docg)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc).

La ricetta

Schiacciata con l’uva

Ingredienti:

punto elenco 300 g di pasta di pane (farina, acqua e lievito di birra)
punto elenco 2 uova
punto elenco 100 g di zucchero
punto elenco 200 g di chicchi d’uva nera
punto elenco olio

Preparazione:
Ricetta semplice, povera ma delicata e ricca di sfumature e varianti di preparazione. Ve la proponiamo nella sua versione più classica. La base di questo dolce contadino è un semplice impasto di pasta di pane arricchito a fine lievitatura di olio extravergine, uova e zucchero. Dopo averla fatta riposare nuovamente, stendete la pasta su di una teglia e cospargetela di chicchi di uva nera, zucchero semolato e olio d’oliva (alcuni aggiungono anche del rosmarino). Dopo una mezz’oretta di forno medio (180°C) la schiacciata è pronta, anche se merita aspettare che si raffreddi per gustare il delicato caramello ottenuto dallo zucchero e dall’uva in superficie.

Informazioni

punto elenco Strada del vino di Montespertoli c/o Consorzio Turistico di Montespertoli via S. Sonnino 19, Montespertoli (Firenze)
punto elenco Tel. 0571 657579
punto elenco Fax 0571 658877
punto elenco www.chianti-farmhouse.com
punto elenco  www.chianti-montespertoli.it
punto elenco Mail: info@chianti-farmhouse.com
punto elenco Mail: info@chianti-montespertoli.it
punto elenco Apt Firenze Via Manzoni 16, Firenze
punto elenco Tel. 055 23320
punto elenco Fax 055 2346286
punto elenco www.firenzeturismo.it
punto elenco Mail: info@firenzeturismo.it
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Strada Medicea dei Vini di Carmignano

La strada si snoda nel territorio dei comuni di Carmignano e di Poggio a Caiano, non lontano da Prato e da Firenze. Già nel 1716 Cosimo III, Granduca di Toscana, la inseriva tra le quattro migliori zone vitivinicole della Toscana, insieme al Chianti (che allora coincideva con l’attuale Chianti Classico), al Valdarno di sopra e al Pomino (che corrisponde all’attuale Rufina). Percorrendo la Strada medicea dei Vini di Carmignano ci imbattiamo nelle imponenti tracce lasciate dai Medici, come la maestosa Villa di Poggio a Caiano, voluta da Lorenzo de’ Medici a simbolo del proprio potere e come dimora fuori città, nonché sede dell’amore tra Francesco I e Bianca Cappello. Fermiamoci poi nella più rigorosa Villa di Artimino, con il suo museo archeologico comunale, e facciamo tappa finale nella chiesa di San Francesco per ammirare la Visitazione del Pontormo. Interessante è anche il Museo della Strada Medicea di Carmignano con la sua collezione di vini, le mappe settecentesche del Barco Reale e di fattorie, oltre a statuti comunali, lettere di fattori e libretti colonici.

Da visitare

punto elenco Museo della Vite e del Vino, piazza Vittorio Emanuele II 2, Carmignano (Prato), tel. 055 8750265, strada.medicea@associazioni.prato.it
punto elenco Museo del Tessuto, via Santa Chiara 24, Prato, tel. 0574 611503, info@museodeltessuto.it
punto elenco Museo Laboratorio di Terrigoli, loc. Terrigoli, Vernio (Prato), tel. 0574 989296
punto elenco Museo della Badia, piazza Agnolo Firenzuola 1, Vaiano (Prato), tel. 0574 942476

La cucina e i prodotti tipici

I fichi secchi di Carmignano, essiccati su stuoie di canniccio, sono conosciuti dal tempo dei Romani. Famoso è anche il cantuccino di Prato, biscotto preparato con un impasto a base di pasta frolla e mandorle, che ben si accompagna al Vin
Santo.

Altre produzioni tipiche della zona sono:

punto elenco mortadella di Prato
punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

Il vino

Il Carmignano è la Docg più piccola d’Italia e il primo vino toscano insieme al Chianti a essere tutelato da un disciplinare. 
È l’unica denominazione storica toscana a prevedere:

punto elenco Sangiovese (minimo al 50%)
punto elenco Trebbiano
punto elenco Malvasia
punto elenco Canaiolo bianco (massimo 10%)
punto elenco Canaiolo nero (massimo 20%)
punto elenco Cabernet Sauvignon o Cabernet Franc (dal 10 al 20%)

Il Carmignano è un vino asciutto e armonico, dall’intenso profumo di mammola e di fiori. Nella riserva il colore diventa più granato e intenso. Si abbina con armonia a zuppe di funghi, a primi conditi con sughi di carne, di lepre o coniglio, a
formaggi stagionati. Il rosato prende il nome di Vin Ruspo.

Gli altri vini prodotti in questa zona sono:

punto elenco Barco Reale (Doc)
punto elenco Rosato (Doc)
punto elenco Vin Santo (Doc)
punto elenco Vin Santo Occhio di Pernice di Carmignano (Doc)
punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Colli dell’Etruria centrale (Doc)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc)

La ricetta

Crostata di fichi

Ingredienti:

punto elenco 500 g di farina
punto elenco 100 g di zucchero a velo
punto elenco 250 g di burro
punto elenco sale
punto elenco 1 uovo
punto elenco 1 limone
punto elenco marmellata di fichi q.b.

Preparazione:
Setacciate la farina e lo zucchero a velo, disponeteli a fontana e al centro mettete il burro a temperatura ambiente, un pizzico di sale, l’uovo, la buccia grattugiata del limone ed impastate velocemente fino a ottenere un impasto morbido e compatto. Dopo aver lasciato riposare l’impasto in frigorifero per almeno 1 ora, stendetelo su una teglia lasciando da parte un po’ di pasta che userete per fare delle strisce. Dopo aver bucato con una forchetta la pasta stesa, distribuite la marmellata di fichi e stendete le strisce di pasta a griglia su tutta la teglia. Tra gli incroci della pasta, nei quadrati di marmellata può essere decorativo aggiungere delle fettine di fico fresco.

Informazioni

punto elenco Strada Medicea dei Vini di Carmignano c/o Museo della Vite e del Vino piazza Vittorio Emanuele II 2, Carmignano (Prato)
punto elenco Tel. 055 8712468
punto elenco 055 8750265
punto elenco www.carmignanodivino.prato.it
punto elenco strada.medicea@associazioni.prato.it
punto elenco Apt Prato  Via Muzzi 38, Prato
punto elenco Tel. 0574 24112
punto elenco Fax 0574 607925
punto elenco www.prato.turismo.toscana.it
punto elenco apt@prato.turismo.toscana.it
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Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano - Le colline di Leonardo

Punto di partenza per molti percorsi nelle terre del Montalbano può essere Vinci: la casa natale di Leonardo ad Anchiano, il Museo Ideale e il Museo Leonardiano sono tappe obbligate per chi vuole accostarsi alla figura di Leonardo. Da notare anche gli omaggi degli artisti contemporanei al genio di Vinci: piazza Guidi ridisegnata da Mimmo Paladino, la scultura di Mario Ceroli ispirata all’Uomo di Vitruvio e il Cavallo di Leonardo della scultrice Nina Akamu. La Chiesa di Santa Croce, dove fu con ogni probabilità battezzato Leonardo, e il Santuario della Santissima Annunziata, con una splendida “Annunciazione” del Cinquecento, sono altri luoghi interessanti da visitare prima di lasciare Vinci. Per conoscere a fondo il territorio attraversato da questa strada, che ricade nelle province di Prato, Firenze e Pistoia, è consigliabile scegliere uno dei tanti itinerari suggeriti e segnalati: il percorso alla scoperta de “Il crinale del Montalbano”, che da San Baronto conduce ad Artimino passando da Vinci; o “Le terre di Leonardo” (Lamporecchio, Vinci, Cerreto Guidi, Capraia e Limite); o ancora l’itinerario “Benessere e natura" che tocca Larciano, Monsummano Terme e Serravalle Pistoiese; o infine l’itinerario “Territorio e storia”, che da Serravalle Pistoiese si snoda a sud verso Cantagrillo e Casalguidi e passa da Quarrata, Tizzana, Seano e Carmignano.

Da visitare

punto elenco Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli e Castello dei Conti Guidi, Vinci (Firenze), tel. 0571 56055 /933251, museo@comune.vinci.fi.it
punto elenco Museo Civico e Castello di Larciano, piazza Castello, Larciano, tel. 0573 837722, bibliotecalarciano@tiscalinet.it
punto elenco Museo Nazionale di Casa Giusti, viale Vincenzo Martini 18, Monsummano Terme, tel. 0572 950960
punto elenco Museo Civico Paleontologico, piazza Farinata degli Uberti, Empoli (Firenze). Informazioni tel. 0571 757817

La cucina e i prodotti tipici

L’olio extravergine di oliva è ottenuto da olivi:

punto elenco Frantoio
punto elenco Moraiolo
punto elenco Leccino
punto elenco Pendolino
punto elenco Rossellino
punto elenco Piangente

Olio che original’Igp Toscano, con menzione geografica aggiuntiva Montalbano, dal colore verde con sfumature giallo oro, odore fruttato con sentore di mandorla, carciofo, frutta matura. Tra i prodotti ortofrutticoli sono rinomati carciofi, asparagi, melanzane e fichi. Anche le castagne e il miele sono prelibatezze da non perdere per chi si trova in queste zone. Tra i dolci ricordiamo i brigidini di Lamporecchio, biscotti sottilissimi e profumati di anice. Sempre fra i dolci ricordiamo il berlingozzo, una ciambella che, secondo la tradizione popolare, veniva portata al collo dai ghiotti del paese, e i cantuccini, da accompagnare al vin santo. Numerosi sono anche i salumi qui prodotti, come pancetta, salame, salsiccia, spalla, finocchiona, e i formaggi, fra cui mozzarelle, scamorze e ricotte.

Si possono trovare in zona anche questi prodotti:

punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)

Il vino

Già nel Duecento il Chianti Montalbano Docg, sottozona del Chianti, era rinomato per l’alta qualità tanto da essere servito sulle tavole dei vescovi di Pistoia.
L’uvaggio è quello tipico del Chianti:

punto elenco Sangiovese min. 75%
punto elenco Canaiolo nero fi no al 10%
punto elenco Trebbiano toscano e/o Malvasia del Chianti fino al 10%
punto elenco altre uve autorizzate fino al 20%

Accompagna egregiamente secondi di carne e cacciagione, formaggi e legumi. La zona di produzione comprende Capraia e Limite, Carmignano, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Quarrata, Serravalle Pistoiese e Vinci. Tra gli altri vini prodotti in questo lembo di Toscana ricordiamo:

punto elenco Vin Santo Montalbano
punto elenco Bianco della Valdinievole Doc
punto elenco Vin Santo della Valdinievole
punto elenco Bianco Empolese Doc

Il territorio interessato dalla “Strada dell’olio e del vino Montalbano - Le colline di Leonardo” si interseca con quello della strada dei vini di Carmignano e trova quindi sul suo percorso anche il Carmignano Docg, il Vin Ruspo Doc, il Barco Reale Doc, il Vin Santo di Carmignano Doc.

La ricetta

Minestra di pane

Ingredienti:

punto elenco pane toscano raffermo
punto elenco 800 g di fagioli cannellini freschi (o la metà se sono secchi)
punto elenco un cavolo nero
punto elenco 500 g di bietole
punto elenco 400 g di pomodori
punto elenco un quarto di cavolo verza
punto elenco una carota
punto elenco un gambo di sedano
punto elenco una cipolla rossa
punto elenco un ciuffo di prezzemolo
punto elenco una decina di foglie di basilico
punto elenco olio extravergine di oliva
punto elenco origano
punto elenco sale

Preparazione:
Cuocete i fagioli in due litri d’acqua appena salata, con un pomodoro e un goccio d’olio. In un tegame capiente fate un soffritto con la cipolla tritata, aggiungete i pomodori, i fagioli (con l’acqua di cottura) e le verdure tagliate a pezzetti. Salate
e lasciate sul fuoco bassissimo un paio d’ore. A fi ne cottura, mettete uno stato di minestra sul fondo del piatto, quindi pane raffermo e ripetete per due strati. Condite con olio extravergine di oliva e servite.

Informazioni

punto elenco Strada dell’olio e del vino Montalbano Le Colline di Leonardo, Piazza Fra’ Giuseppino Giraldi 6, San Baronto Lamporecchio (PT)
punto elenco Tel. 0573 803064 - 0573 88465
punto elenco Fax 0573 81427
punto elenco www.stradadileonardo.org
punto elenco Mail: info@stradadileonardo.org
punto elenco Uff. Informazione Turistica Intercomunale, Via della Torre 11, Vinci (Firenze)
punto elenco Tel. 0571 568012
punto elenco Fax 0571 567930
punto elenco www.terredelrinascimento.it
punto elenco terredelrinascimento@comune.vinci.fi.it
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Strada dell’Olio "Monti Pisani"

La Strada dell'Olio dei Monti Pisani si snoda tra i caratteristici terrazzamenti coltivati a olivi, i frantoi, le ville e i borghi caratteristici. Scorre lungo la via pedemontana, attraversando i territori di Vecchiano, San Giuliano Terme, Calci, Buti e
Vicopisano, sconfi nando in territorio lucchese. L’itinerario può partire da Calci, dove è d’obbligo una vista alla splendida Certosa. Saliamo sul monte Serra per godere del bellissimo panorama e proseguiamo verso due testimonianze medicee, la villa di Agnano e l’acquedotto di Asciano. Fermiamoci a San Giuliano Terme per approfittare delle sue acque salutari; proseguendo per Rigoli, Molina di Quosa e Pugnano, ci troviamo a Ripafratta, dove la Rocca sembra ancora sorvegliare
il confi ne tra i territori di Pisa e Lucca. Nei dintorni possiamo ammirare le pievi romaniche di San Giovanni, Santa Maria a Pugnano e San Marco a Rigoli. Se invece da San Giuliano prendiamo la strada panoramica arriviamo al "foro", il valico più basso del monte pisano, che ci porta in territorio lucchese, a Capannori.

 

Da visitare

punto elenco Museo delle Arti e dei Mestieri del Legno, via Toscoromagnola, Cascina (Pisa), tel. 050 701530, cultura@comune.cascina.pi.it
punto elenco Mulino Gangalandi, via privata di Gangalandi 14, loc. Castelmaggiore, Calci (Pisa), tel. 050 938017
punto elenco Museo Nazionale della Certosa di Calci, via Roma 79, Calci (Pisa), tel. 050 938430
punto elenco Casa dell’Acqua, via A. Volta, Filettole, Vecchiano (Pisa), tel. 050 843230
punto elenco Museo Arte Sacra, Pieve di Bientina, Bientina (Pisa), tel. 0587 755513.

La cucina e i prodotti tipici

L'olio dei Monti Pisani è riconosciuto come menzione geografica aggiuntiva dell' Olio extravergine di oliva Toscano Igp. Presenta un colore giallo con toni verdi, odore fruttato leggero e sapore fruttato con leggera percezione di piccante e intensa sensazione di dolce. La zona dei monti pisani offre ricette semplici che permettono gi gustare il sapore intenso dell’olio, come la fettunta o le zuppe di cavolo, ma anche piatti a base di funghi porcini, verdure, cacciagione e pasta
fresca; non mancano i dolci caserecci come le nozze, il pan ficato, il castagnaccio e la schiacciata di Pasqua.

Altri prodotti che possiamo trovare in zona sono:

punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

La ricetta

Zuppa frantoiana

Ingredienti per 6 persone:

punto elenco 100 g di fagioli con l'occhio
punto elenco 1 carota
punto elenco 1 cipolla
punto elenco 1 costa di sedano
punto elenco 1 spicchio d'aglio
punto elenco una dozzina di foglie di cavolo nero
punto elenco 1 mazzetto di radicchio di campo
punto elenco 2 salsicce fresche
punto elenco 2 patate
punto elenco 1 pezzetto di zucca gialla
punto elenco 1 pizzico di semi di finocchio
punto elenco 1 dl di olio extra vergine d’oliva
punto elenco 700 g di pane casalingo raffermo
punto elenco sale q.b.
punto elenco pepe q.b.

Preparazione:
Cuocete i fagioli con l'occhio (messi a mollo la sera prima) in una pentola di coccio, passateli. Fate un soffritto con un trito di aglio, sedano e cipolla, cuoceteci le salsicce sbriciolate, aggiustate di sale e pepe. Aggiungete il passato di fagioli e portate a bollore aggiungendo il cavolo, il radicchio, le patate, la zucca e la carota (tutto a tocchettini). Cuocete a fuoco basso e aggiungete semi di finocchio, sale e pepe. Quando avrà raggiunto la consistenza di una purea spegnete. Mettete nelle singole scodelle una fetta di pane strusciata con l’aglio, versatevi sopra la zuppa e condite con olio crudo.

Informazioni

punto elenco Strada dell’Olio Monti Pisani’ c/o Oleificio Sociale Monti Pisani via Provinciale Vicarese 28, Caprona Vicopisano (Pisa)
punto elenco frantoiosociale@tiscali.it
punto elenco Apt Pisa Via S. Pellico 6, Pisa
punto elenco Tel. 050 929777
punto elenco Fax 050 929764
punto elenco  www.pisaturismo.it
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Strada del Vino delle Colline Pisane

Con un percorso molto articolato questa strada del vino tocca numerosi centri, da San Miniato a Peccioli, da Terricciola a Casciana Terme. La visita al Campo dei Miracoli di Pisa è comunque tappa obbligata, per ammirare la Torre Pendente, o
Campanile, il Duomo e il Battistero, in abbagliante marmo bianco. In prossimità troviamo anche il Museo dell’Opera del Duomo, il Museo delle Sinopie e il Camposanto vecchio. In provincia di Pisa si trovano numerose località di origine medievale,
come Volterra, che dal colle domina tutta la Val di Cecina. Qui possiamo visitare il Museo Etrusco Guarnacci, la Pinacoteca Civile e il Museo di Arte Sacra.
Il centro raccoglie un tesoro inestimabile di architettura medievale, con la piazza e il Palazzo dei Priori, il Palazzo Pretorio e le altre costruzioni adiacenti. Esempio di arte medioevale immersa nel paesaggio collinare toscano è San Miniato, con le sue chiese e il borgo antico; la bella e piccola città in mattoni rossi e pietra conserva una splendida torre medioevale fatta costruire da Federico II di Svezia, il Duomo romanico, la trecentesca chiesa di San Domenico e il Convento di San Francesco.

Da visitare

punto elenco Ecomuseo dell’Alabastro, via de’ Sarti, Volterra (Pisa), tel. 0588 87580
punto elenco Mostra Permanente della Civiltà Contadina, Villa Vaccà Berlinghieri, Montefoscoli (Pisa), tel. 0587 657014
punto elenco Museo della Civiltà Contadina, via Borgo, Montecastelli Pisano, (Pisa), 0588 28842
punto elenco Museo del Lavoro e della Civiltà Rurale, via Palaiese, San Gervasio di Palaia (Pisa), tel. 0587 212077
punto elenco Museo delle Miniere, piazza Garibaldi, loc. La Miniera, Montecatini Val di Cecina (Pisa), tel. 0588 31026
punto elenco Mostra Archeologica Permanente, via Galileo Galilei 37, Castelfranco di Sotto (Pisa), 0571 47584
punto elenco Museo delle Icone, piazza San Domenico, Peccioli (Pisa), tel. 0587 672877/67261
punto elenco Conservatorio Santa Chiara, via Roma, San Miniato (Pisa), tel. 0571 401047

La cucina e i prodotti tipici

Questa è la zona di produzione dell'olio (Dop in fase di riconoscimento), di colore verde tenue con riflessi gialli; ha un sapore fruttato con lievi note di amaro e piccante. Il più famoso prodotto nella provincia di Pisa è senz’altro il tartufo bianco, mentre il frutto più rappresentativo è la ciliegia di Lari. Famosa anche l’uva da tavola di San Colombano. Di impronta vegetariana è la salsa di funghi pioppini, per condire spaghetti al dente. Tra le specialità gastronomiche non mancano ricette di carne molto particolari, come la testicciola alla pisana, ma sono i piatti di pesce a prevalere, come il risotto con il nero di seppia. È in fase di riconoscimento la Dop per il Pecorino delle Balze Volterrane. Fra i dolci troviamo la torta con i bischeri.

In queste terre si producono inoltre:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

Il vino

Grazie ai cambiamenti apportati sia in vigna che in cantina la denominazione è entrata a pieno titolo fra le realtà emergenti del panorama vitivicolo toscano. Le uve di Sangiovese, Cabernet, Merlot, Vermentino e Chardonnay regalano vini di buona personalità, fruttati e invitanti, da consumarsi giovani. Nella zona a nord-est del Comune di Pisa si produce il Chianti Colline Pisane Docg; poi ci sono le denominazioni:

punto elenco Bianco Pisano di San Torpé Doc con una base di Trebbiano (dal 75 al 100%) e altre uve bianche ammesse dal disciplinare
punto elenco Colli Etruria Centrale Doc rosso e rosato composti da Sangiovese almeno al 50%, Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Pinot Nero, Canaiolo nero fino al 50%. Sono ammessi al 25% altri vitigni raccomandati e autorizzati dal disciplinare
punto elenco Colli Etruria centrale bianco che prevede Trebbiano toscano (almeno al 50%), Chardonnay, Pinot Bianco e Grigio, Vernaccia di San Gimignano, Malvasia del Chianti, Sauvignon fino al 50%. Ci sono poi il novello, che si beve fino a gennaio
punto elenco Vin Santo (anche nella qualità occhio di pernice)

Il rosso Colli Etruria si abbina bene ad antipasti toscani, coniglio e scottiglia; il bianco si accompagna al pesce. Il Chianti Colline Pisane, invece, è da abbinare a primi piatti conditi con ragù. Nella zona si producono anche:

punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc).

La ricetta

Pasta e ceci

Ingredienti:

punto elenco 500 g di ceci
punto elenco 200 g di pomodori
punto elenco 300 g di pasta lunga
punto elenco aglio
punto elenco rosmarino
punto elenco sale

Preparazione:
Un tempo in Toscana si mangiava pasta e ceci il venerdì; oggi è un piatto povero che se ben fatto (e non troppo rivisitato) risulta delicato e gustoso. La preparazione è semplice. Passate col passaverdura i ceci precedentemente cotti e conservatene interi un paio di mestoli. A parte fate insaporire nell’olio extravergine d’oliva l’aglio e del rosmarino e aggiungetevi i pomodori passati al setaccio. Ottenuta e fatta ritirare un po’ la salsa, amalgamate il passato di ceci e quando la minestra comincia a bollire aggiungetevi della pasta, preferibilmente lunga spezzata grossolanamente. A cottura ultimata, servite ben calda con un rametto di rosmarino fresco e un filo d’olio in superficie.

Informazioni

punto elenco Strada del vino delle Colline pisane c/o Hotel Porta Valdera Via De Chirico 6, Str. Pr. della Fila, Peccioli (Pisa)
punto elenco Tel. 0587 670663
punto elenco Fax 0587 670740
punto elenco www.stradavinocollinepisane.it
punto elenco stradadelvino@digitline.it
punto elenco Apt Pisa Via Pietro Nenni 24/28, Pisa
punto elenco Tel. 050 929777
punto elenco Fax 050 929764
punto elenco www.pisa.turismo.toscana.it
punto elenco info@pisa.turismo.toscana.it
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Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano

San Gimignano è famosa per le sue torri medioevali, una per ciascuna famiglia benestante. Entrando da Porta Senese si percorre la via San Giovanni, piena di negozi di artigianato e prodotti tipici, dove si trova Palazzo Pratellesi; passato l’Arco
de’ Becci si arriva in piazza Cisterna, con edifici famosi come la Torre del Diavolo. Attraversata la piazza, ecco il Duomo, o Collegiata, consacrato nel 1148. Notevoli i tre grandi affreschi di Taddeo Bartolo sul Giudizio Finale; da non perdere la Cappella di Santa Fina, i cui affreschi sono fra le più belle opere di Domenico Ghirlandaio. Nella piazza del Duomo troviamo anche il Palazzo del Podestà, del XII secolo. Quattro i percorsi a raggiera che si allontanano dal centro storico.
Andando verso nord, arriviamo quasi fino a Certaldo. A est, in direzione di Poggibonsi, approdiamo a Cusona, Ulignano e Villa Pietrafitta. A sud, troviamo Castel San Gimignano, Castelvecchio e diramazioni per Santa Lucia e Montauto. A ovest,
infine, la Pieve di Cellone, Lamiano e Libbiano.

Da visitare

Nell’ex Conservatorio di Santa Chiara:

punto elenco Spezieria di Santa Fina
punto elenco Museo Archeologico
punto elenco Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, via Folgore 11, San Gimignano (Siena), tel. 0577 940348, cultura@comune.sangimignano.it

La cucina e i prodotti tipici

Lungo la strada del vino Vernaccia di San Gimignano, si incontreranno anche campi coltivati a Crocus Savitus (lo Zafferano di San Gimignano è una Dop in fase di riconoscimento). Come in tutta la provincia senese anche a San Gimignano si producono insaccati pregiati: la soppressata, la gota, il salame bastardo, le salsiccette e la frilza (arista insaporita e stagionata).

Altri prodotti tipici:

  1. Olio extravergine di oliva delle Terre di Siena Dop
punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop
punto elenco Pecorino Terre di Siena (Dop in fase di riconoscimento)

Il vino

I vini prodotti in questa zona sono:

punto elenco Vernaccia di San Gimignano (Docg)
punto elenco San Gimignano (Doc)
punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc)

La Vernaccia di San Gimignano è un vino antico. Dante Alighieri già lo citava nella sua Divina Commedia e storiche testimonianze ne attestano la presenza sul territorio del Comune fin dal 1276. È un vino bianco secco dal colore giallo paglierino
tenue con un odore fine e penetrante, dal sapore asciutto e armonico. Primo vino ad avere ottenuto il riconoscimento delle Doc, e poi della Docg nel 1993, la Vernaccia viene prodotta nel territorio comunale di San Gimignano con le uve del vitigno
omonimo e l’eventuale aggiunta (massimo 10%) di altri vitigni a bacca bianca. Con l’invecchiamento non inferiore a 14 mesi, secondo i metodi tradizionali, oltre ad un affinamento in bottiglia di quattro mesi, può portare la dizione “riserva”. Si abbina bene a piatti a base di pesce.

La ricetta

Pici

Ingredienti:

punto elenco 700 g di farina
punto elenco acqua
punto elenco sale

Preparazione:
I pici sono degli spaghetti grossolani fatti a mano da un impasto di farina e acqua. Disponete la farina a fontana, in una spianatoia. Versate al centro due bicchieri di acqua ed un pizzico di sale. Impastate bene fino a formare un composto morbido e senza grumi che farete riposare per mezz’ora. Prendete piccole parti di pasta e preparate tanti pici della grandezza di uno spaghetto, infarinateli bene e buttateli nell’acqua bollente salata. Scolateli al dente e versate in un tegame dove li abbinerete con salse di carne o funghi come per tradizione.
 

Informazioni

punto elenco Strada del vino Vernaccia di San Gimignano piazza Duomo 1, San Gimignano (Si)
punto elenco Tel. 0577 940008
punto elenco Fax 0577 940903
punto elenco www.sangimignano.com
punto elenco prolocsg@tin.it
punto elenco Apt Siena Piazza del Campo 56, Siena
punto elenco Tel. 0577 280551
punto elenco Fax 0577 281041
punto elenco infoaptsiena@terresiena.it
punto elenco  www.terresiena.it
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Alla scoperta dei Colli Senesi

Possiamo intraprendere un viaggio nella splendida terra delle colline senesi partendo da nord e scendendo verso sud. L’itinerario può cominciare da San Gimignano e proseguire per Poggibonsi, che conserva ancora un centro storico interessante.
Attraversiamo la Val d’Elsa e fermiamoci a Casole d’Elsa (da vedere la Collegiata di Santa Maria Assunta, il Palazzo Pretorio e la Rocca). Da Mensano raggiungiamo Casone e quindi Radicondoli, che vanta uno splendido belvedere. Proseguiamo
per Montalcinello e Chiusdino; qui troviamo l’Abbazia di San Galgano, che non ha più la copertura del tetto; entrare al suo interno e camminare sul pavimento ricoperto di muschio è un’esperienza quasi irreale. Sulla sua sommità sorge la piccolissima chiesetta di San Galgano: al suo interno, un masso conserva una “spada nella roccia”. Galgano Guidotti, nobile cavaliere di Chiusdino, agli inizi del 1100, deciso a divenire monaco cistercense, avrebbe confi ccato nella roccia la spada insanguinata dalle numerose battaglie. La spada che vediamo non è originale ma il fascino del luogo contribuisce a tener viva la leggenda.

Da visitare

punto elenco Museo del Bosco e della Mezzadria, località Borgolozzi, Sovicille (Siena), tel. 0577 582323
punto elenco Museo dell’Antica Grancia di Serre, via dell’Antica Grancia 3, Serre di Rapolano (Siena), tel. 0577 705055
punto elenco Museo della Mezzadria, Tinaia del Taja, Piazzale Garibaldi, Buonconvento (Siena), tel. 0577 809075, museomezzadria@provincia.siena.it
punto elenco Orto Botanico dell’Università di Siena, via Mattioli 4, Siena, tel. 0577 232874
punto elenco Museo della Terracotta di Petronio, via Valgelata 10, Trequanda (Siena), tel. 0577665188/662114 (Comune)
punto elenco Museo Arte Sacra della Val d’Arbia, via Soccini 18, Buonconvento (Siena), tel. 0577 807190/807181

La cucina e i prodotti tipici

Il primo piatto per eccellenza, parlando delle Colline Senesi, è rappresentato dai pici, tipici dell’intera provincia di Siena. Ma sono le specialità dolciarie che hanno fatto conoscere la cucina senese nel mondo. Due prodotti famosi sono in fase
di riconoscimento Igp: il panforte e i ricciarelli. Il panforte è preparato dal 1205, quando alcuni servi ne facevano dono alle monache del monastero di Montecelso. La produzione passò agli speziali, gli attuali farmacisti, a causa forse dell’abbondanza di droghe impiegate. Si tratta di un dolce che ha come base frutta candita, miele, zucchero caramellato, mandorle, farina e tante spezie. I ricciarelli nascono dal marzapane, dolce a base di mandorle e zucchero, la cui
diffusione a Siena risale al XV secolo. Insieme ai cavallucci, le copate e i berriquocoli completano l’offerta natalizia dei dolci tipici, anche se a Siena è possibile trovarli tutto l’anno.

Altri prodotti presenti:

punto elenco Olio extravergine di oliva delle Terre di Siena Dop
punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop
punto elenco Pecorino Terre di Siena (Dop in fase di riconoscimento)

Il vino

La base del Chianti Colli Senesi Docg è soprattutto costituita da Sangiovese (dal 75 al 100%); questo vino ha un colore rosso rubino vivace, un odore profumato di mammola; il Vin Santo dei Colli Senesi è composto da Malvasia al 70% e Trebbiano al 30%. La loro qualità ha alimentato negli anni la crescita di un fenomeno turistico davvero singolare: si può dire che l’enoturismo sia nato proprio nelle terre di Siena. Il Chianti Colli Senesi si abbina perfettamente ai piatti tipici di questa zona come pici, salumi e formaggi.

Altri vini prodotti in zona:

punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc)

La ricetta

Pici con le briciole

Ingredienti per la pasta:

punto elenco 600 g di farina di grano tenero
punto elenco un pizzico di sale
punto elenco acqua

Per la salsa:

punto elenco 3 fette di pane toscano
punto elenco 2 dl di olio extravergine di oliva
punto elenco 3 filetti di acciuga
punto elenco 50 g di pecorino grattugiato
punto elenco sale
punto elenco pepe

Preparazione:
Impastate la farina con l’acqua e il sale, fino ad ottenere un composto omogeneo. Una volta ottenuta una palla liscia e consistente, avvolgetela in un panno per farla riposare. Stendetela cercando di ottenere uno spessore medio, con l’aiuto di un
matterello, e ricavatene delle strisce di un centimetro di larghezza. Con le mani lavorate ogni singola striscia fino ad ottenere una sorta di spaghetto. A parte, tostate le fette di pane e sbriciolatele finemente. Fate scaldare l’olio in una padella,
unite le acciughe e fate rosolare le briciole di pane. Cuocete i pici in abbondante acqua salata, scolateli al dente, quindi versate la salsa ben calda. Cospargeteli con il pecorino grattugiato e serviteli bollenti.

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Strada del Vino Nobile di Montepulciano

A sud-est di Siena, nei pressi del confine con l’Umbria, troviamo il comprensorio di Montepulciano, cittadina di incantevole bellezza ribattezzata “la perla del Cinquecento”, che domina una suggestiva vallata ricca di vigneti. Il paesaggio è dolce,
i vigneti si alternano agli oliveti creando una suggestiva miscela di colori interrotta solo da cipressi e da antiche coloniche che stanno a dimostrare come l’uomo e la natura possano convivere in armonia. Gli itinerari enoturistici presenti nel territorio sono cinque: due nel centro storico (dentro e fuori le mura), Cervognano, Gracciano e Valiano, tutti dotati di un’adeguata segnaletica che permette di individuarne agevolmente il percorso. Montepulciano è il fulcro della Strada del vino: è circondata da una cinta muraria e da bellissime fortificazioni progettate da Antonio da Sangallo il Vecchio nel Cinquecento, per ordine di Cosimo I. Fra le tante e notevoli opere di artisti e architetti del Rinascimento, basterà citare Piazza Grande, con il Palazzo Pubblico, opera del Michelozzo, la Cattedrale, edificata tra il 1592 e il 1630 da Ippolito Scalsa con la facciata incompiuta e priva del rivestimento marmoreo, e i palazzi costruiti dal Sangallo e dal Peruzzi.

Da visitare

punto elenco Museo Civico Pinacoteca “P. F. Crociani”, via Ricci 10, Montepulciano (Siena), tel. 0578 717300, bibliocom@hotmail.com

La cucina e i prodotti tipici

Come in tutto il senese, anche qui i pici (sorta di spaghettoni fatti a mano) rappresentano il primo piatto tradizionale, conditi con sughi di carne o ai funghi. Come carni, fagiani, cacciagione e conigli trovano nelle ricette locali delle preparazioni gustose e sapienti, dai più classici “umidi” a preparazioni più elaborate con ripieni a base di fegatini, carni di maiale e tartufi.

punto elenco Olio extravergine di oliva Terre di Siena Dop
punto elenco Pecorino Terre di Siena (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Ricciarelli (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Panforte (Igp in fase di riconoscimento),

 sono parte notevole dell’offerta gastronomica di questa zona.

Troviamo infine:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop.

Il vino

Il Nobile di Montepulciano è un vino rosso importante le cui origini risalgono al 1300. Già il più celebre enologo del Cinquecento, Sante Lancerio, bottigliere di Papa Paolo III, esaltava il gusto «perfectissimo» e l’«odore, colore et sapore» di questo vino dal particolare colore rosso poliziano. L’appellativo di “nobile” sembra derivare, oltre che dalle sue doti di finezza, dal fatto che la produzione, in una ristretta zona collinare di Montepulciano, era curata in particolare dalle famiglie nobili del luogo. Grazie ai contributi dello Stato e della CEE, con i quali le aziende furono in grado di riconvertire gli impianti vitati secondo le esigenze dettate dalla Doc (1966), il Vino Nobile è entrato ufficialmente sul mercato alla fine
degli anni Sessanta. Nel 1980 venne riconosciuta la Docg al Vino Nobile di Montepulciano e la Doc al Rosso di Montepulciano. Le differenze tra i due vini sono unicamente la resa per ettaro, la gradazione alcolica e l’invecchiamento, mentre l’area di produzione è la stessa, sono ottenuti dalle uve provenienti dai vitigni Sangiovese (dal 70 al 100%), Canaiolo nero (massimo 20%), con l’eventuale aggiunta (massimo 20%) di quelle di altri vitigni della zona (quelli a bacca bianca solo il 10%). Il Vino Nobile ha un colore granato più o meno intenso, con riflessi arancione regalati dall’invecchiamento; profumo delicato di mammola più o meno intenso; sapore asciutto, leggermente tannico.

In zona si producono infine:

punto elenco Vin Santo di Montepulciano (Doc)
punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc)

La ricetta

Crostini toscani (neri)

Ingredienti:

punto elenco 300 g di fegatini
punto elenco ½ bicchiere di vino bianco
punto elenco ½ cipolla
punto elenco 20 g di capperi
punto elenco 5 filetti di acciughe
punto elenco burro

Preparazione:
Pulite i fegatini, togliendo il grasso e lavando con cura sia i cuoricini che i fegatini. Tagliateli a pezzi e metteteli in una casseruola insieme a una noce di burro e alla cipolla tagliata a fettine sottili. Dopo aver fatto rosolare per circa 10 minuti,
aggiungete il bicchiere di vino bianco. Quando il vino sarà evaporato, tritate finemente il tutto sul tagliere con coltello o mezzaluna. A questo punto rimettete il trito nella casseruola ed aggiungete poco brodo di carne per ammorbidire il
composto quindi unite i capperi e i fi letti di acciughe tritati finemente e riportate il composto ad ebollizione per qualche minuto. Servite su fettine di pane abbrustolito con un filo d’olio extra vergine d’oliva.

Informazioni

punto elenco Strada del vino Nobile di Montepulciano, piazza Grande 7, Montepulciano (Siena)
punto elenco Tel. 0578 717484
punto elenco Fax 0578 752749
punto elenco info@stradavinonobile.it
punto elenco www.stradavinonobile.it
punto elenco Apt Siena Piazza del Campo 56, Siena
punto elenco Tel. 0577 280551
punto elenco Fax 0577 281041
punto elenco infoaptsiena@terresiena.it
punto elenco www.terresiena.it
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Strada del Vino Orcia

La Val d’Orcia è costituita da un avvallamento collinare tagliato trasversalmente dal fiume Orcia. Il paesaggio è l’espressione di una natura incantevole, la forma del territorio è caratterizzata da piccole colline con biancane e calanchi ai fianchi
e da ampi terreni agricoli e zone di pascolo al centro che generano un contrasto tra il paesaggio duro e avaro delle crete e quello più armonioso e dolce dei colli coltivati e dei filari di cipressi. L’aspetto lunare che tanto meravigliò o procurò terrore a celebri scrittori del passato, che si trovarono ad attraversare questa valle, come Dickens, Howtorne o De Sade, nella nostra epoca è stato reso celebre dall’opera di pittori come Dario Neri, Aleardo Paolucci e Aleardo Monaci.
Per proteggere questo ambiente, i cinque Comuni che lo “governano” (Montalcino, Pienza, S. Quirico d’ Orcia, Castiglione d’Orcia e Radicofani) hanno deciso di istituire l’ente Parco della Val d’Orcia che assicura la conservazione dei
beni naturali e artistici presenti nel territorio. Il legame che si è instaurato tra l’agricoltura e l’ambiente è molto forte e ha generato così una produzione tipica di alta qualità di vino, formaggio, olio, miele, carni, salumi e prodotti artigianali.
Per ammirare in tutto il suo splendore la Val d’Orcia si può decidere di fare un giro con il Treno Natura: chiusa al traffico dal settembre 1994, la ferrovia Asciano-Monte Antico era considerata un “ramo secco” per il limitato traffico viaggiatori che vi si svolgeva. Attraversando la zona delle Crete Senesi e la vallata del fiume Orcia ai piedi del Monte Amiata, la linea si trova tuttavia in un territorio di particolare valore ambientale e paesaggistico. Grazie al progetto
Treno Natura, finanziato dalla Provincia di Siena, la Asciano-Monte Antico è stata quindi riaperta in alcuni giorni festivi come ferrovia turistica con treni storici. I prezzi del biglietto sono molto popolari; inoltre ogni viaggiatore pagante può accompagnare un bambino di età inferiore ai 10 anni ed è possibile trasportare anche biciclette.

Da visitare

punto elenco Museo Civico Diocesano d’Arte Sacra, Rocca Medioevale, Pienza, tel. 0578 749071
punto elenco Museo del Cristallo, via dei Fossi 8/a, Colle Val d’Elsa (Siena), tel. 0577 924135, museo.cristallo@comunecollevaldelsa.it
punto elenco Museo del Teatro Povero e dello Spettacolo Popolare Toscano, piazza Nuova, Monticchiello (Siena), tel. 0578 755118.

La cucina e i prodotti tipici

Gran parte della fortuna di quest’area sta nella conformazione del suo terreno che favorisce, in pratica, ogni tipo di coltura pregiata. I piatti tipici locali rappresentano l’espressione di un tenace attaccamento alle antiche tradizioni: carni alla griglia, pasta fatta in casa, zuppe, sughi di cacciagione, Pecorino Terre di Siena (Dop in fase di riconoscimento), pesce di lago.

Sono piatti semplici ma sostanziosi, arricchiti dagli altri prodotti di zona:

punto elenco Olio extravergine di oliva delle Terre di Siena Dop
punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

Il vino

L’Orcia Doc Rosso prevede Sangiovese dal 60% al 100% e un 40% proveniente da vitigni a bacca rossa o a bacca bianca del senese; è un vino da tutto pasto. L’Orcia Bianco è composto dal 50% al 100% di Trebbiano e dal 50% da vitigni a bacca
bianca; si accompagna a piatti leggeri o a base di pesce.

Abbiamo poi:

punto elenco Novello (Sangiovese 60-100% e idonei non aromatici massimo 40%)
punto elenco Vin Santo (Trebbiano e Malvasia 50%-100%)
punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Chianti Colli Senesi (Docg)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc).

La ricetta

Cicerchie

Ingredienti per la pasta:

punto elenco 240 g di farina
punto elenco 20 g di zucchero
punto elenco 20 g di burro
punto elenco 2 uova
punto elenco 1 cucchiaio di vino bianco secco

Per l’amalgama:

punto elenco 100 g di zucchero
punto elenco 100 g di miele
punto elenco frutta candita

Preparazione:
Impastate farina, burro, zucchero e uova, aggiungete il vino e fate tanti bastoncini da tagliare a gnocchetti, in modo da ottenere quasi delle palline. Friggeteli e scolateli bene. Fate caramellare zucchero e miele; versatevi le palline e mescolate
velocemente in modo da amalgamare bene il tutto. Versate sul piatto da portata, dando la forma di ciambella, e decorate con canditi e confettini.

Informazioni

punto elenco Strada del vino Orcia Via Borgo Maestro 90, Rocca d’Orcia (Siena)
punto elenco Tel./Fax 0577 898199
punto elenco info@stradavinorcia.it
punto elenco www.stradavinorcia.it
punto elenco Apt Siena Piazza del Campo 56, Siena
punto elenco Tel. 0577 280551
punto elenco Fax 0577 281041
punto elenco infoaptsiena@terresiena.it
punto elenco www.terresiena.it
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Alla scoperta di Montalcino

Dall’alto dei suoi 567 metri, Montalcino domina tutta la campagna circostante, su un colle sul quale campeggia la possente Fortezza trecentesca. Nel dedalo dei vicoli, tra botteghe artigiane, piccoli caffè e rivendite di prodotti alimentari tipici,
da vedere sono il Palazzo Comunale, il Palazzo Vescovile che ospita i musei di Montalcino (il Diocesano, il Civico e l’Archeologico), l’antico Crocefisso di Sant’Antimo, risalente alla metà del 1100 e le chiese di Sant’Agostino, Sant’Egidio e San Francesco, tutte costruite tra il XIII e il XVI secolo, oltre al Santuario della Madonna del Soccorso. Poco fuori città, presso Castelnuovo dell’Abate, nella valle dello Starcia, troviamo l’abbazia romanica di Sant’Antimo, tempio avvolto in
un’atmosfera quasi fatata, fondato da Carlo Magno nel 781.

Da visitare

punto elenco Musei Riuniti: Civico, Diocesano e Archeologico, ex Seminario di S. Agostino, Montalcino (Siena), tel. 0577 846014
punto elenco Museo del Vetro, Castello di Poggio alle Mura, Montalcino, tel. 0577 816001.

La cucina e i prodotti tipici

Siena e la sua provincia sono una nicchia preziosa per la produzione di insaccati pregiati, oggi sempre più rari. Un salume che ha rischiato la scomparsa, a causa delle nuove leggi sanitarie, è il buristo, insaccato presente anche in altre realtà toscane con altro nome. A Siena si fa da sempre con il sangue del maiale, i ciccioli di lardo, cedro candito, uva passa, pinoli e spezie. Il salame bastardo è invece un salamino fatto dello stesso impasto della salsiccia, ma di grana più grossa, stagionato circa un mese. Ci sono poi le tipiche salsiccette, asciutte come salamini e spesso conservate sott’olio. Fra i dolci ricordiamo i biscotti detti ossi di morto e i classici panforte e ricciarelli (in fase di riconoscimento Igp).

La ricca offerta di produzioni tipiche prevede inoltre:

punto elenco Olio extravergine di oliva Terre di Siena Dop
punto elenco Pecorino Terre di Siena (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

Il vino

Il Brunello di Montalcino, tra i primi vini ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata e il primo vino italiano ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, viene prodotto entro i confini del territorio comunale di Montalcino, con le uve del solo vitigno Sangiovese, denominato localmente “Brunello”. Enologicamente il Brunello è nato intorno alla metà dell’Ottocento per opera di un gruppo di viticoltori locali, che ottennero un prodotto di grande qualità, con caratteristiche di vino da lungo invecchiamento. In questi ultimi decenni la sua produzione ha registrato una generalizzata evoluzione qualitativa, seguita da una costante affermazione di notorietà ed immagine del nome in tutto il mondo. Caratteristica di questo vino è la lunga maturazione prima dell’immissione in commercio. La vinificazione, l’affinamento e l’imbottigliamento devono essere effettuati solo nel comune di Montalcino. È il classico vino da carni rosse, arrosti,
cacciagione, formaggi stagionati. Ben si presta anche come vino “da meditazione”. Il Rosso di Montalcino Doc ha un colore rosso rubino intenso e un sapore asciutto, caldo e un po’ tannico.

Possiamo inoltre trovare:

punto elenco Moscadello di Montalcino Doc
punto elenco Chianti Docg
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale Doc
punto elenco Vin Santo del Chianti Doc.

La ricetta

Sformatino di patate al tartufo

Ingredienti:

punto elenco 1 kg di patate
punto elenco 4 tuorli d’uovo
punto elenco parmigiano
punto elenco poco burro
punto elenco pasta tartufata
punto elenco tartufo bianco fresco
punto elenco sale

Preparazione:
Sbucciate le patate e lessatele. Dopo averle scolate mettetele nel passaverdure. Fatele asciugare bene in forno qualche minuto. Salate, aggiungete le uova e tre manciate di parmigiano, un po’ di burro e la pasta tartufata. Imburrate uno
stampo da bordura e disponetevi l’impasto preparato. Cuocete a bagnomaria per 40 minuti e poi in forno a 200°C per 30 minuti. Togliete dallo stampo lo sformato rigirandolo. Cospargetelo con poco burro fuso e del tartufo fresco.

Informazioni

punto elenco Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Costa del Municipio, Montalcino (Siena)
punto elenco Tel. 0577 848246
punto elenco Fax 0577 849425
punto elenco www.consorziobrunellodimontalcino.com
punto elenco Apt Siena Piazza del Campo 56, Siena
punto elenco Tel. 0577 280551
punto elenco Fax 0577 281041
punto elenco infoaptsiena@terresiena.it
punto elenco www.terresiena.it
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Strada del Vino e dei Sapori Monteregio di Massa Marittima

Siamo in un angolo di Toscana di rara bellezza e varietà di paesaggio, racchiuso tra le colline e il mare, che propone molti itinerari e tappe storico-artistiche. Partendo dalla costa, troviamo Castiglione della Pescaia con la bella fortezza
sul mare, gli scavi archeologici di Vetulonia, il piccolo centro storico di Scarlino, il castello di Gavorrano, la Riserva Naturale di Diaccia a Botrona. A Follonica possiamo fermarci per un bagno di sole e di mare, prima di proseguire all’interno verso la zona delle aspre colline metallifere, di rara bellezza e suggestione.

Molti i paesini medioevali da visitare:

punto elenco Montemassi (rappresentato nell’affresco di Guidoriccio da Fogliano di Simone Martini nel Palazzo comunale di Siena)
punto elenco Roccatederighi
punto elenco Sassofortino
punto elenco Roccastrada
punto elenco le aree naturali La Pietra e Torrente Farma

Ma il fulcro di questa area è Massa Marittima, la cui piazza e il centro storico rappresentano uno straordinario esempio di urbanistica medioevale. Lo splendido Duomo è un gioiello di architettura romanico-gotica. Meritano una sosta
anche i castelli medioevali di Lecceta e Cugnano, le Terme longobarde di Bagno del re, Monterotondo Marittimo, Populonia e i suoi scavi etruschi.

Da visitare

punto elenco Museo della Vite e del Vino, piazza dell’Orologio 9, Roccastrada (Grosseto), tel. 0564 563376, museodelvino@virgilio.it
punto elenco Museo del Ferro e della Ghisa, via Bicocchi interno ex Ilva, Follonica (Grosseto), tel. 0566 40762
punto elenco Antico Frantoio, via Populonia 3, Massa Marittima (Grosseto), tel. 0566 902289, musei@coopcollinemetallifere.it
punto elenco Mostra della Civiltà Contadina, Castello di Monteregio, Massa Marittima, tel. 0566 902289
punto elenco Museo della Miniera, via Corridoni, Massa Marittima, tel. 0566 902289, musei@coopcollinemetallifere.it
punto elenco Museo di Storia e Arte delle Miniere, piazza Matteotti, Massa Marittima, tel. 0566 902289
punto elenco Antica Falegnameria, vicolo Massaini, Massa Marittima, tel. 0566 902289
punto elenco Centro di Documentazione del Territorio, Palazzo Comunale, via della Rocca 2, Scarlino (Grosseto), tel. 0566 37052
punto elenco Museo Civico ArcheologicoIsidoro Falchi”, Vetulonia, Castiglione della Pescaia (Grosseto), tel. 0564 948058

La cucina e i prodotti tipici

È quella tipica maremmana molto varia e ricca, che comprende le zuppe, le tagliatelle con sughi a base di salsiccia di maiale e cinghiale, i piatti di cacciagione come la lepre (usata sia per il sugo da pappardelle che come piatto forte in umido, cotta col vino rosso e insaporita con la pancetta), o come il cinghiale, cucinato in tanti modi, o ancora le beccacce, le quaglie (farcite di fegato di maiale e tartufo); allontanandosi dalla costa troviamo anche i funghi e la polenta.

Altri prodotti presenti:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop.

Il vino

Il Monteregio di Massa Marittima Doc è di recente istituzione. Le tipologie consentite sono ben 8 e comprendono, tra le altre, il Rosso, Riserva, Rosato, e Novello con una base di Sangiovese almeno all’80% e di altri vitigni a bacca rossa non aromatici per un massimo del 20%. Il Monteregio Bianco prevede: Trebbiano toscano almeno al 50%, Vermentino, Malvasia, Malvasia di Candia e Ansonica fino al 30%; altri a bacca bianca non oltre il 15%; il Vermentino invece prevede: Vermentino bianco almeno al 90%; viene prodotto anche il Vin Santo Occhio di Pernice. Le varie tipologie permettono di abbinare il Monteregio praticamente a ogni tipo di piatto.

La ricetta

Acqua cotta

Ingredienti:

punto elenco 3 cipolle grandi
punto elenco 4 pomodori
punto elenco 1 uovo a persona
punto elenco pane abbrustolito
punto elenco pecorino
punto elenco basilico
punto elenco sedano

Preparazione:
Fate rosolare a fuoco lento le cipolle tagliate a fette in olio extravergine di oliva (senza farle soffriggere) finché non si saranno ammorbidite. Aggiungete i pomodori maturi tagliati a pezzi e continuate la cottura, unendo basilico e sedano.
A cottura ultimata aggiungete un litro di acqua e fate bollire per 15 minuti. Disponete nelle scodelle (o meglio in tegamini di coccio) delle fette di pane abbrustolito con un po’ di formaggio pecorino grattato. Aggiungete alla zuppa un uovo a persona facendolo cuocere direttamente nel tegame che è ancora al fuoco. Dopo uno o due minuti, con un ramaiolo, prendete il composto fumante (zuppa e un uovo a porzione), mettetelo sul pane.

Informazioni

punto elenco Associazione Strada del Vino e dei Sapori Monteregio di Massa Marittima c/o Comune di Massa Marittima Via Garibaldi 10, Massa Marittima (Grosseto)
punto elenco Tel. 0566 902756
punto elenco Fax 0566 940095
punto elenco Informazioni e degustazioni:
punto elenco Wine Bar del Monteregio Via Todini 1/3/5, Massa Marittima (Grosseto)
punto elenco Tel. 0566 902756
punto elenco Fax 0566 940095
punto elenco info@stradavino.it
punto elenco www.stradavino.it
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Strada del Vino Costa degli Etruschi

L’itinerario si sviluppa a poca distanza dalla costa, da Cecina a Piombino, con un tratto nell’Isola d’Elba. Possiamo però partire da Rosignano Marittimo col suo castello e la bella pieve romanica, scendendo poi verso Castiglioncello, fra paesaggi che riecheggiano i quadri macchiaioli. Proseguendo verso sud valgono una tappa i borghi di Montescudaio, Guardistallo e Casale Marittimo, con le loro privilegiate postazioni fortilizie sulla Val di Cecina. A Bolgheri percorriamo la bella oasi naturalistica e arriviamo a Castagneto Carducci attraversando le vigne più famose del mondo dove si produce il Sassicaia. Anche la Val di Cornia ci propone piccoli borghi medioevali arroccati (Suvereto e Campiglia Marittima) e un bagno caldo nelle piccole e antiche terme di Caldana a Venturina. Ultime tappe via terra: Piombino e Populonia, unico centro etrusco sul mare, con la sua splendida Tomba dei Carri, col tetto a cerchi concentrici. Da Piombino è vicinissima l’Isola d’Elba con
le sue cave, le belle spiagge e le bianche scogliere.

Da visitare

punto elenco Museo della Vite e del Vino, via della Fiera 1, Venturina, Campiglia Marittima (Livorno), tel. 0565 855125
punto elenco Parco Archeominerario di San Silvestro, loc. Temperino, Campiglia Marittima, tel. 0565 838680, parcoss@parchivaldicornia.it
punto elenco Parco Minerario dell’Isola d’Elba, via Magenta 26, Rio Marina (Isola d’Elba, Livorno), tel. 0565 962088
punto elenco Museo della Vita e del Lavoro della Maremma Settentrionale, La Cinquantina, Cecina (Livorno), tel. 0586 660411/680145
punto elenco Museo del Menù, via dei Colli 3, Bolgheri, Castagneto Carducci, tel. 0565 778111/744276
punto elenco Cose di Ieri, via Mozza, Piombino, tel. 056563923
punto elenco Museo “Alfeo Ricci” dei Minerali Elbani, via Cavour, Rio nell’Elba (Livorno), tel. 0568 939294/943070.

La cucina e i prodotti tipici

La cacciagione ha un ruolo importante nella cucina della zona; il cinghiale, è proposto stufato in umido o cotto arrosto se molto giovane; la lepre è preparata in salmì e usata sulle pappardelle. Ma anche la costa regala dei buoni piatti, tutti ovviamente a base di pesce. Nella gastronomia elbana troviamo il polpo con le patate, le succulente cozze all’elbana, lo stoccafisso alla riese e tante altre ricette. Una rarità della zona è la buonissima marmellata di corbezzolo, leggermente acida, da mangiare col pecorino.

Possiamo trovare inoltre:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

Il vino

In questa zona si producono le Doc Montescudaio, Bolgheri e sottozona Sassicaia, Elba e Val di Cornia. Il Montescudaio Bianco è composto da Trebbiano toscano (minimo 50%) e idonei a bacca bianca (massimo 50%); il Montescudaio Rosso, invece, prevede Sangiovese (minimo 50%) e idonei a bacca rossa (massimo 50%). Anche la Doc Elba ha origini etrusche e poi romane ma ha avuto molto successo in epoca rinascimentale:

punto elenco Elba Bianco (Trebbiano toscano minimo 50%, Ansonica o Vermentino massimo 50%, idonei a bacca bianca massimo 20%)
punto elenco Elba Rosso (Sangiovese minimo 60%, idonei massimo 40%)

La cultura della vite nelle campagne di Bolgheri fu voluta dal conte Gherardesca (fondatore anche della cittadina di Bolgheri) con l’attuazione di importanti provvedimenti e con la messa in atto di una politica favorevole allo sviluppo economico della zona. La denominazione Bolgheri e sottozona Sassicaia Doc prevede sia il bianco (Trebbiano toscano, Vermentino, Sauvignon dal 10 al 70%, idonei a bacca bianca massimo 30%) sia il rosso (Cabernet Sauvignon dal 10 all’80%, Merlot massimo 70%, Sangiovese massimo 70%, idonei a bacca rossa massimo 30%). Infine abbiamo il Val di Cornia, di radici storiche antichissime, che stupisce per la gamma di vini che propone e che possono accompagnare un intero menu dall’antipasto al dessert.

La ricetta

Cinghiale in umido

Ingredienti:

punto elenco 700 g di carne di cinghiale
punto elenco 300 g di passata di pomodoro
punto elenco aglio
punto elenco rosmarino
punto elenco alloro
punto elenco peperoncino
punto elenco olio
punto elenco sale

Preparazione:
Tagliate la carne di cinghiale a pezzetti e mettetela in un tegame al fuoco senza olio né acqua sul fondo per far perdere alla carne i primi succhi e per togliere il sapore di selvatico. Fate un battuto di aglio, rosmarino, alloro, peperoncino e aggiungetelo insieme ad abbondante olio di oliva al cinghiale, facendo rosolare bene e aggiungendo un bicchiere abbondante di buon vino rosso. Dopo circa un quarto d’ora di rosolatura aggiungete un po’ di passata di pomodoro (per dare colore),
salate e continuate la cottura per circa 2 ore, fi no a che la carne sarà tenera.

Informazioni

punto elenco Consorzio La strada del vino Costa degli Etruschi, Località San Guido 45, Bolgheri (Livorno)
punto elenco Tel. 0565 749768
punto elenco Tel. e fax direzione e segreteria 0565 749705
punto elenco www.lastradadelvino.com
punto elenco info@lastradadelvino.com
punto elenco Apt Livorno  Piazza Cavour 6, Livorno
punto elenco Tel. 0586 204611
punto elenco Fax 0586 896173
punto elenco www.livorno.turismo.toscana.it 
punto elenco Mail: info@livorno.turismo.toscana.it
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Strada del Vino Montecucco e dei Sapori dell’Amiata

La strada copre un vasto itinerario alle pendici del Monte Amiata in un territorio cerniera fra la Maremma e il senese. Il paesaggio montano, ricco di boschi, uliveti e vigneti, abbraccia piccoli borghi murati, castelli e casseri con antiche cantine e frantoi: è un angolo di Toscana ancora intatto, in cui tradizione e innovazione tendono a legarsi. La strada è organizzata in un percorso principale e in cinque micropercorsi che si snodano sul territorio nelle zone più belle e interessanti dal punto di vista vitivinicolo. Quello principale parte da Paganico, con la cinta muraria a quattro porte del IV secolo, prosegue per Sasso d’Ombrone col suo famoso ponte, per giungere al piccolo borgo rurale Poggi del Sasso, capitale del vino Montecucco: è questa l’area più vitata, ricca di cantine e aziende, dove si trovano anche i bellissimi castelli di Vicarello e Colle Massari. A Cinigiano possiamo fare una sosta alle cantine del cassero (aperte durante la festa dell’uva ad ottobre)
e il vicino borgo Castello di Porrona. A Castel del Piano sono da vedere la Porta dell’Orologio, la Porta Castiglionese e i palazzi signorili lungo il Corso. Con uno sguardo ormai verso la Maremma più costiera, da non tralasciare il borgo Civitella Marittima e la stupenda Badia Ardenghesca, antico complesso monastico ubicato lungo la così detta “via del Sale”.

Da visitare

punto elenco Museo della Vite e del Vino, piazza Centrale, Montenero d’Orcia (Grosseto), tel. 0564 954314, museo@stradadelvinomontecucco.com
punto elenco Casa-Museo di Monticello Amiata, via Grande 23, Monticello Amiata, Cinigiano (Grosseto), tel. 0564 993407 / 994187 (Pro Loco)
punto elenco Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore, perimetro area mineraria, Abbadia San Salvatore (Grosseto), tel. 0577 778324
punto elenco Museo Etnografico Santa Caterina, via Roma 15, loc. Santa Caterina, Roccalbenga (Grosseto), tel. 0564 989032.

La cucina e i prodotti tipici

La zona è rinomata per la cacciagione, i funghi, soprattutto porcini e ovuli, ma sono anche la Castagna dell’Amiata Igp e l’Olio Extravergine di oliva Seggiano (Dop in fase di riconoscimento) a caratterizzare fortemente le produzioni locali.

A completare il quadro della ricca gastronomia del territorio si aggiungono:

punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino CintoToscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano(Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop

Il vino

Il Montecucco rosso è una Doc recentissima, nata nel 1998. È composto da Sangiovese minimo 60% e da altri vitigni a bacca rossa non aromatici, raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Grosseto, da soli o congiuntamente nella misura
massima del 40%. Il Montecucco Sangiovese prevede Sangiovese almeno all’85% e altri vitigni a bacca rossa non aromatici raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Grosseto, da soli o congiuntamente fi no al 15%. Il Montecucco bianco
prevede invece: Trebbiano Toscano almeno il 60% e altri vitigni a bacca bianca raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Grosseto da soli o congiuntamente nella misura massima del 40%. Infine abbiamo il Montecucco vermentino: Vermentino almeno l’85% e altri vitigni a bacca bianca, raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Grosseto da soli o congiuntamente nella misura massima del 15%.

La ricetta

Il castagnaccio

Ingredienti:

punto elenco 300 g di farina dolce di castagne
punto elenco 80 g di uvetta
punto elenco una manciatina di pinoli
punto elenco una di noci
punto elenco rosmarino
punto elenco olio

Preparazione:
Setacciate la farina di castagne e mettetela in un recipiente capiente. Aggiungete gradualmente mezzo litro d’acqua e mescolate fi no a quando l’impasto non conterrà dei grumi di farina. Quando la farina sarà ben amalgamata aggiungete l’uvetta precedentemente messa in ammollo, i pinoli, le noci, e due cucchiai di olio extravergine d’oliva. Ungete una teglia bassa, decorate la superficie con un filo d’olio, pinoli e noci avanzati e qualche rametto di rosmarino. Infornate per circa 30 minuti e servite dopo che si sarà ben raffreddato.

Informazioni

punto elenco Associazione Strada del vino Montecucco e dei Sapori dell’Amiata, Piazzale Cap. Bruchi 3, Cinigiano (Grosseto)
punto elenco Tel. 0564 994630
punto elenco Fax 0564 994898
punto elenco info@stradadelvinomontecucco.it
punto elenco www.stradadelvinomontecucco.it
punto elenco Apt Grosseto Via Monterosa 206, Grosseto
punto elenco Tel. 0564 414303
punto elenco Fax 0564 454606
punto elenco www.grosseto.turismo.toscana.it
punto elenco aptgrosseto@grosseto.turismo.toscana.it
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Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma

La Maremma conserva ancora l’aspetto selvaggio di terra strappata alla palude. Dalla costa al monte Amiata, la strada attraversa sei Doc, tredici comuni, sfiora la costa e poi si dirama nell’interno. Di alto interesse il percorso che passando
per Pitigliano, Sovana e Sorano offre scorci affascinanti, paesi arroccati sul tufo arancio e importanti testimonianze etrusche. Lungo questo viaggio non possiamo tralasciare il magnifico Parco Naturale della Maremma o dell’Uccellina che
ha mantenuto la sua naturale asprezza, diventando habitat eccellente per specie vegetali e animali. Patria del noto vino Morellino è Scansano, borgo arroccato in cima ad un colle, dove meritano una visita il convento e la chiesa di Petreto, ex castello duecentesco, trasformato prima in oratorio francescano, poi, nel 1507, nell’attuale costruzione, il possente Castello di Montorgiali, del XII secolo, e il Castello di Monteprò, del XIV secolo. Verso il mare, oltre le colline intorno alla Marsiliana, è d’obbligo una tappa nel piccolo borgo murato di Capalbio e una a Orbetello per ammirare la bellissima oasi del Wwf. Per un tour marino d’eccellenza possiamo raggiungere l’Argentario con le sue romantiche calette o l’isola del
Giglio.

Da visitare

punto elenco Museo della Vite e del Vino, piazza Pretorio, Scansano (Grosseto), tel. 0564 507401/509106
punto elenco Museo della Cultura Contadina, via Emilia 2, Albinia, Orbetello (Grosseto), tel. 0564 871774 / 860447
punto elenco Museo della Civiltà Giubbonaia, piazza Garibaldi, Pitigliano (Grosseto), tel. 0564 617111
punto elenco Museo della Laguna, via Nizza 240, Talamone, Orbetello (Grosseto), tel. 0564 887173.

La cucina e i prodotti tipici

La Maremma è la terra del cinghiale. Con le sue carni vengono preparate le coppiette, barrette di carne insaporite con sale e peperoncino, quindi essiccate e affumicate. Nella zona del mare ha ripreso a essere prodotta la bottarga di Orbetello, fatta con le uova di muggine. Uno dei piatti più rinomati è poi l’acquacotta, una ricetta gustosa fatta con cipolle, pomodoro e basilico fatti stufare nell’olio, bagnati con acqua e versati su fette di pane raffermo tostato.

In questa zona si producono inoltre:

punto elenco  Vitellone della Maremma (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Olio extravergine di oliva Toscano Igp
punto elenco Prosciutto Toscano  Dop
punto elenco Salame Toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Finocchiona Toscana (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Suino Cinto Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Miele toscano (Igp in fase di riconoscimento)
punto elenco Pane Toscano (Dop in fase di riconoscimento)
punto elenco Pecorino Toscano Dop
punto elenco Pecorino Romano (Dop)

Il vino

Le Doc e Docg maremmane nella loro diversità e complessa struttura risultano capaci di raccontare gli aspetti diversi di questo territorio rimasto a lungo ai margini della regione. Il Morellino di Scansano, che dal 2006 ha ottenuto la Docg, è prodotto nella zona della provincia di Grosseto tra i fiumi Albegna e Ombrone. Come il Brunello di Montalcino, è ‘unico rosso toscano che può essere prodotto da sola uva Sangiovese, pur con una minima variabile (al 15%) di altre uve a bacca nera (tra i più diffusi il Cabernet, l’Alicante, il Grenache e il Merlot). Il Bianco di Pitigliano Doc, prodotto in una fascia di territorio vulcanica che parte dal lago di Bolsena e arriva a Pitigliano, è ottenuto da vitigni Trebbiano toscano
(dal 50 all’80%), Greco e/o Malvasia bianca toscana e/o Verdello (per un massimo del 20%), da Grechetto, Chardonnay Sauvignon, Pinot Bianco e Riesling italico da soli al 15% o insieme al 30%. L’Ansonica Costa dell’Argentario Doc è invece prodotto nelle zone collinari e insulari della provincia di Grosseto da uve Ansonica (minimo 85%) con l’aggiunta di alcune uve raccomandate per un massimo del 15%. La Parrina Doc è prodotto in una fetta di territorio non troppo estesa vicina a Orbetello. Il rosso e il rosato sono ottenuti da uve Sangiovese (70-100%) e idonei a bacca nera (massimo 30%), mentre il bianco nasce da Trebbiano toscano (30-50%), Ansonica e/o Chardonnay (30-50%) con eventuale aggiunta di altri vitigni a bacca bianca (non aromatici) per un massimo del 20%. Abbiamo poi il Capalbio, che si differenzia in: Capalbio Rosso (Sangiovese minimo 50%, più uve a bacca rossa non aromatiche); Capalbio Sangiovese (Sangiovese 85-100% con uve a bacca rossa non aromatiche massimo 15%); Capalbio Rosato (Sangiovese minimo 50% più uve a bacca rossa non aromatiche); Capalbio Cabernet Sauvignon (Cabernet Sauvignon 85-100%, ammesse uve a bacca nera non aromatiche massimo 15%); Capalbio bianco (Trebbiano, ammesse uve a bacca bianca non aromatiche); Capalbio Vermentino (Vermentino 85-100%, ammesse un massimo del 15% di uve a bacca bianca non aromatiche). E infine il Sovana Doc: il Sangiovese (almeno al 50%) rappresenta la base caratterizzante del Sovana Rosso, Sovana Rosso Superiore, Sovana Rosato. Per il restante 50% sono ammessi diversi vitigni a bacca nera.

Lungo questa strada del vino si producono anche:

punto elenco Chianti (Docg)
punto elenco Colli dell’Etruria Centrale (Doc)
punto elenco Vin Santo del Chianti (Doc)

Informazioni

punto elenco Associazione Strada del vino e dei sapori Colli di Maremma, Palazzo Pretorio 4, Scansano (Grosseto)
punto elenco Tel./fax 0564 507381
punto elenco Centro Enoturistico  Piazza del Popolo, Magliano in Toscana (GR) Tel. 0564 593056
punto elenco www.stradavinimaremma.it
punto elenco www.collidimaremma.it
punto elenco collidimaremma@tiscali.it
punto elenco centroenoturistico@libero.it
punto elenco Apt Grosseto Via Monterosa 206, Grosseto
punto elenco Tel. 0564 414303 (info)
punto elenco Fax 0564 454606
punto elenco www.grosseto.turismo.toscana.it
punto elenco aptgrosseto@grosseto.turismo.toscana.it
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