Giuseppe Sermonti

Il mondo dei biologi italiani è caratterizzato da una forte dose di conservatorismo e conformismo: molte volte rivela un volto ideologizzato e totalitario, ed esempio chiarissimo ne è il tema dell'evoluzionismo darwiniano, ancora oggi dogma indiscutibile per la biologia italiana forse più che per quella di altri Paesi. Nel nostro Paese, in questi ultimi decenni, ci sono state vere e proprie scomuniche nei confronti di quei pochi studiosi che hanno ritenuto un dovere scientifico, prima ancora che un diritto, ripensare in modo intellettualmente libero i fondamenti della Natura

In un panorama così problematico, conflittuale e spesso soffocante si inserisce la lunga e feconda attività di Giuseppe Sermonti, Cattedratico di Genetica, prima a Palermo e poi a Perugia, e biologo di fama internazionale, però mai approdato all' ateneo di Roma. E' stato autore di ricerche all'avanguardia nel campo della genetica dei microrganismi, scoprendo la ricombinazione genetica parasessuale in Penicillium e in Streptomyces. Per tre anni ha presieduto l'Associazione Genetica Italiana e, nel 1980, è stato vice presidente del XIV Congresso internazionale di Genetica, suscitando la sorpresa di molti detrattori italiani. La stima di cui godeva all'estero è testimoniata anche dalla sua nomina a Presidente della Commissione Internazionale per la Genetica dei microrganismi industriali.

Ha scritto importanti testi scientifici tra cui ricordiamo Genetics of antibiotics producing microorganisms (Wiley & Sons) e Genetica generale (Boringhieri). E' autore anche di numerosi libri e saggi di riflessione critica sulla scienza moderna in generale o su alcuni aspetti particolari: Il crepuscolo dello scientismo (Rusconi, 1971), La mela di Adamo e la mela di Newton (Rusconi, 1974), Dopo Darwin (Rusconi, 1980), Le forme della vita (Armando, 1981), L'anima scientifica (Dino editori, 1982), La luna nel bosco (Rusconi, 1985), una acuta analisi su Goethe naturalista, contenuta in un testo di vari autori, dal titolo Goethe scienziato (Einaudi, 1998), e Dimenticare Darwin (Rusconi, 1999).

A Sermonti dobbiamo anche degli interessanti studi sulle fiabe e le loro connessioni con il mondo del simbolo: Fiabe di luna. Simboli lunari nella favola, nel mito, nella scienza (Rusconi, 1986), Fiabe del sottosuolo. Analisi chimica delle fiabe di Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Cenerentola (Rusconi, 1989), Fiabe dei fiori (Rusconi, 1992), e una ricerca tuttora in corso sui rapporti fra mito, alfabeti primordiali e conoscenze astronomiche dei nostri più antichi progenitori.

Ancora dobbiamo ricordare diverse commedie da tavolo, cioè recitate da interpreti seduti attorno a un tavolo, senza la presenza di scenografie. Alcune di queste sono raccolte in Profeti e Professori (Di Renzo Editore, 1997). Va infine menzionata la sua trentennale attività di divulgatore di alto livello su vari periodici e su quotidiani.

(rielaborato da: Il caso di G. Sermonti fra politica, bio-business e scienza, di G. Monastra)

 

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