Giacinto Auriti
e l'esperimento monetario di Guardiagrele

 

Guardiagrele, un tranquillo paese di appena 10.000 anime alle pendici della Majella, maestosa montagna abruzzese, in questo storico ultimo anno del secondo millennio, sta vivendo un capitolo di grande importanza della sua storia e di quella della moneta intesa come mezzo di scambio.

I protagonisti sono abitanti e commercianti del paese e di alcuni centri vicini, e Giacinto Auriti, già professore universitario di teoria del diritto, che ha scoperto una mostruosa incongruità nell'attuale ordinamento economico e monetario. Dice, infatti, che il valore della moneta, non è intrinseco ma si basa solo sulla fiducia posta in essa dalla gente che la accetta come mezzo di scambio.  Quindi, al momento della sua emissione questa moneta, che rappresenta il controvalore della produzione di noi tutti, non è, secondo Auriti, proprietà della Banca, da emettere contro una promessa di ripagarla, ma dovrebbe al contrario essere emessa ed accreditata, senza alcuna contropartita, sul conto dei cittadini.

Visto però che le sue spiegazioni non fruttavano niente, che la sua denuncia contro la banca centrale per truffa contro i cittadini non veniva presa sul serio e che neanche un disegno di legge al vaglio del parlamento smuoveva la situazione, il professore ha deciso di avviare un esperimento dimostrativo, per provare appunto il concetto del valore indotto, un valore assegnato alla moneta dalla fiducia degli utenti. Detto fatto, Auriti ha coniato il termine "Simec" per la sua moneta.  Questo "Simbolo ecometrico di valore indotto" è stato messo in circolazione nella cittadina di Guardiagrele e nei centri vicini nel mese di luglio ed ha presto raggiunto una notevole diffusione, con settanta negozi convenzionati e centinaia o addirittura migliaia di utenti, pare tutti soddisfatti. La prova dell'efficacia dell'esperimento? I simec funzionavano così perfettamente che molti commercianti non aderenti al sistema si vedevano presto senza clienti. Da qui una valanga di esposti contro il professore ed una azione quasi "di guerra" di sequestro dei simec in circolazione, che ha impegnato ben 120 fra carabinieri e finanzieri. L'ordine di sequestro era partito dal tribunale di Chieti e dopo l'intervento delle forze dell'ordine, cittadini e commercianti si trovavano, come ha detto Auriti in un'intervista, all'improvviso senza sangue, cioè senza liquidità. Buio pesto, rabbia e disperazione.

Ma il 31 agosto 2000, in una decisione che possiamo definire storica, il tribunale del riesame di Chieti ha disposto il dissequestro, ha dato ragione al professore ed ai suoi che sostenevano che era tutto legale.

L'esperimento continua? Pare di sì. Prima di ripartire, si attende comunque la sentenza scritta, per conoscere i ragionamenti del tribunale. Certamente Auriti ha già ottenuto un traguardo importante, quello di portare la sua idea alla conoscenza del paese. Perfino la Lega Nord si sta interessando all'esperimento dei simec Non solo la Lega si sta svegliando. Dal mondo intero i riformatori monetari guardano l'esperimento del professor Auriti con interesse e con una certa trepidazione. Andrà a buon fine? La banca centrale si convincerà alla luce dei fatti? Si potrà imitare questo esperimento in altri paesi? Una cosa è certa. Urge una riforma seria del sistema economico/monetario e sociale. Le idee non mancano; hanno però il problema di non trovare spazio nei cosiddetti mezzi di informazione.

Breve storia del Simec

Guardiagrele Anno 2000
Aprile/maggio - Preparativi, sperimentazione scientifica e costituzione del Comitato Sindacale Antiusura per la creazione della carta-moneta di proprietà del cittadino: responsabile unico, il Segretario Generale Giacinto Auriti.
Giugno/luglio - Vengono stampati, in diecine di migliaia di esemplari, sette tagli diversi (lo stesso numero degli Euro), bicolori, con relativi numeri di serie ad inizio della lettera A: 500 - 1.000 - 2.000 - 5.000 - 10.000 - 50.000 - 100.000 per un importo complessivo di 168.500. Nel dritto è riportato, sulla sinistra, il contrassegno rappresentato dal Simbolo Econometrico Di Valore Indotto con la clausola: marchio registrato - riproduzione vietata. Sulla destra, superiormente alla cifra, il relativo numero romano ad eccezione del taglio da 500 che, nell'esagono riporta l'intera cifra. Al centro, con scritta in nero, la proprietà della moneta e la specifica dell'emissione firmata dal Segretario Generale del Sindacato Antiusura Giacinto Auriti. Al retro, identica per tutti i tagli, l'immagine di un focolare acceso sormontato da una croce, il valore in lettere e, in un rettangolo sottostante, il richiamo del simbolo accettato dai vari Comuni convenzionati con i tre articoli della Costituzione italiana. Per la seconda volta (dopo la sterlina inglese) in una moneta, un ulteriore elemento di garanzia: in aggiunta alla filigrana, contro eventuali falsari, è rappresentato dalla soprastampa a caldo, in argento, dello stemma-simbolo con il recente sistema dell'ologramma. Infine, nella bordatura colorata inferiore, la scritta latina NON BENE PRO TOTO LIBERTAS VENDITUR AURO (non è bene vendere la libertà per tutto l'oro del mondo).  Martedì 11 luglio - Un primo quantitativo di Simec viene ritirato dall'Istituto tipografico e mostrato ai soci del Sindacato. Si concretizzano gli accordi con la distribuzione delle vetrofanie per gli operatori che aderiscono alla vendita. Fine luglio - Il passaparola popolare e la stampa locale si impadroniscono della operazione commerciale; il potere di acquisto rispetto alla lira raddoppia. Il successo prende alla sprovvista gli stessi autori e Guardiagrele si anima all'inverosimile. La Magistratura prende atto del fenomeno, ma non interviene. La Guardia di Finanza effettua un controllo da cui risulta tutto regolare.  Domenica 6 agosto - Festa del Patrono e Mostra dell'Artigianato.  Dall'intero Abruzzo e dall'Estero si moltiplicano le presenze. Dalle 39 attività commerciali di luglio si giunge alle oltre 70 con il coinvolgimento delle due Province di Chieti e L'Aquila. Alcuni tagli della "moneta del popolo" vengono esauriti. Inizia l'emergenza ed in Piazza S. Maria Maggiore, alla cassa di "Casa Auriti" si alternano giovani volenterosi che accettano prenotazioni di ulteriori tagli al momento mancanti. La Guardia di Finanza torna a fare dei controlli.  Tutto regolare. Giovedì 10 agosto - Il sole tramonta alle ore 19 e 19 ed il professore, don Giacinto per i guardiesi, attorniato dai compaesani, concede interviste sulla operazione finanziaria. Le sue frasi ricorrenti sono: finalmente il denaro è del cittadino, e non di chi lo stampa - il suo valore è dato da chi lo usa e non da chi lo mette in circolazione - e per concludere, con l'Arte l'Italia può vendere il Bello. La richiesta numismatica di collezionisti, da varie parti d'Italia e dall'Estero, aumenta a vista d'occhio. Dopo il ferragosto guardiese - Da alcune regioni d'Italia giungono rappresentanti comunali e di categorie commerciali interessati alla esperienza monetaria. Lettera aperta del prof. Auriti con le firme di oltre 1000 cittadini per il dissequestro della "moneta auritana".  Iniziano contatti politici per una interpellanza parlamentare alla riapertura delle Camere. Lettera aperta al Clero (diretta a Vescovi e Cardinali) in difesa della "MONETA DEI POVERI" perché diventi la "MONETA DEL GIUBILEO" che così conclude: Quando la moneta era d'oro, non era possibile attribuirla gratuitamente all'atto dell'emissione per l'alto costo dell'oro. Oggi, con i simboli di costo nullo, non solo è possibile, ma doveroso, per sollevare l'umanità dal signoraggio della grande usura. Siamo certi che la moneta emessa dalla Chiesa sarebbe certamente conforme al grande evento del Giubileo. E saranno favorevoli anche tutte le religioni notoriamente schierate contro l'usura, in una visione sostanzialmente ecumenica.

 

Intervista a Giacinto Auriti di Dino Granata

Giacinto Auriti, 77 anni il prossimo mese d'ottobre, ex docente di quattro cattedre di Giurisprudenza. Cofondatore dell'Università di Teramo. Diverse pubblicazioni in materia giuridica. In questa lunga intervista ci parla del suo progetto monetario "alternativo". La Guardia di Finanza ha eseguito degli accertamenti a scopo cautelativo. Ma non c'è dubbio, fa intendere il "vecchio" professore, che questo progetto se reso operativo, potrebbe mettere in discussione l'intero sistema economico mondiale. E' stato lo scopo unico di un'intera vita di studi, sacrifici ed incomprensioni. Un progetto al quale, partendo dalla dottrina sociale della chiesa, ha lavorato ininterrottamente per oltre trent'anni. Adesso Auriti, con una nomination al Nobel per l'Economia, lo ha trasformato in un fatto concreto ed operativo. Come laboratorio di partenza il professore ha scelto il suo paese, Guardiagrele, quindicimila anime ai piedi di un'imponente massiccio roccioso proprio nel cuore dell'Abbruzzo.

Prof. Auriti la Guardia di Finanza ha sequestrato i simec da Lei messi in circolazione. Perché?

Perché c'è un provvedimento della procura della repubblica che ha ordinato il sequestro dei simec, e hanno portato come giustificazione la violazione delle norme bancarie, che sono norme ridicole, un provvedimento assolutamente infondato perché noi abbiamo dimostrato che è valore indotto e non valore creditizio. Abbiamo esercitato un diritto come a detto Bruno Tarquini, procuratore generale di Cassazione scrivendo la sua relazione sulla materia ad un congresso tenutosi all'università. Il titolo è questo, "I simec: legittimità costituzionale e legislativa dell'induzione
giuridica". Quindi si può fare.

Che motivazione daranno all'operazione di sequestro?

Questo è un sequestro preventivo direi cautelativo, perché non c'è un'imputazione di reato. Dovranno dimostrare che noi nel pieno rispetto dall'articolo 42 della Costituzione e delle leggi italiane abbiamo commesso qualche reato. Sarebbe veramente assurdo tutto ciò.  Anche perché noi abbiamo fatto tutto alla luce del sole.

Che cosa succede adesso a Guardiagrele?

E come se ci avessero tirato il sangue. La liquidità sul mercato è come il sangue. Questo blocco improvviso della nostra liquidità è un fatto grave, i miei concittadini, i commercianti, si troveranno presto sull'orlo del fallimento, quindi dal paradiso sono precipitati nell'inferno per il provvedimento di un magistrato che, cosi facendo, sta di fatto uccidendo un paese. Un paese che era chiamato la piccola Svizzera, che era rinato perché tutti entusiasti dell'iniziativa. Ora è precipitato nell'impossibilità di pagare, perché se tu hai la moneta e te la tolgono e come se togliessero il sangue dal mercato.  Io sono indignato per questo.

Non crede che tutto ciò abbia dei risvolti positivi, ciò è una maggiore legittimazione e attendibilità per il suo progetto?

Certo. Comunque noi gli risponderemo per le rime, perché noi abbiamo ragione da vendere. Noi abbiamo avuto un magistrato che non è informato sul valore giuridico del Simec.

Dopo anni di teoria e di studio Lei era riuscito a rendere operativo un progetto che lo stesso sindaco di Guardiagrele l'aveva definito una Rivoluzione copernicana. Ci sarà da parte sua un nuovo tentativo?

Questa è una rivoluzione che non si ferma più per una ragione molto semplice: perché è vera. E poi perché è scientificamente inconfutabile. La moneta deve essere di proprietà del popolo non della banca, oggi la banca emette la moneta prestandola ai cittadini; siccome prestare è una prerogativa del proprietario, si appropria il valore monetario creato dai cittadini, quindi deve accreditare; e allora questo principio è talmente forte è talmente valido che nessuno lo può contestare. Sembra utopia ma non è utopia. Sul piano scientifico l'utopia non esiste. Se ti avessero detto un secolo fa che si andava sulla luna l'avresti preso per matto. La stessa cosa il principio della proprietà popolare della moneta. Dunque, noi da questo punto di vista siamo tranquilli, superata questa fase del sequestro, che noi consideriamo un episodio meramente marginale rispetto alla logica della scuola che noi stiamo portando avanti sul piano della moneta. Bhe superato questo, si affermerà in tutto il mondo perché i popoli preferiranno essere proprietari piuttosto che debitori dei loro soldi. Oggi tutti i popoli sono poveri perché hanno un debito pari a tutto il loro denaro, perché all'atto dell'emissione la banca centrale emette moneta solo prestandola, mentre dovrebbe accreditarla e non addebitare. Ecco, questo è quello che noi sosteniamo.

Il comune di Guadiagrele è stato reso famoso grazie a Lei per questo motivo, anche se l'amministrazione non ha preso parte all'iniziativa.  I comuni di tutta Italia possono entrare nel merito di un "sistema monetario autonomo"?

Eccome! Lo abbiamo scritto sulla moneta simec, ossia Simbolo Econometrico convenzionalmente accettato nei comuni collegati e collegabili a norma della legge che collega i comuni per scopi sociali. Non solo, lo abbiamo detto anche nella scritturazione apposta sul simec, noi abbiamo affermato che questo è emessa in attuazione del secondo comma dell'articolo 42 della costituzione che sancisce l'accesso alla proprietà per tutti. Quindi è la costituzione che dice di creare un diritto della persona con contenuto patrimoniale, e il contenuto patrimoniale noi lo creiamo con i simec, quindi non diamo come contenuto economico beni di consumo o beni programmati dai vertici politico economici come nei paesi socialisti, ma diamo ai cittadini il denaro per comprarli, in modo che il cittadino quando spende sceglie i beni che vuole consumare. Ecco il principio della proprietà popolare della moneta che è il reddito di cittadinanza. E questo significa anche rispettare le linee della dottrina sociale della chiesa; ad esempio la "Rerum Novarum" essenzialmente si basa su due parole: tutti proprietari. E noi lo facciamo con i simec perché sono diventati moneta locale, quindi hanno valore indotto, e allora diamo al cittadino il denaro per comprare quello che vuole.

Così fosse, il progetto monetario da Lei concepito è destinato ad estendersi a macchia d'olio non solo in Italia ma in tutta Europa?

Infatti! Anche in America ne parlano. Mi ha telefonato un'Agenzia giornalistica americana, perché anche loro vogliono essere proprietari dei dollari che oggi appartengo alla Federal Reserve Bank, come il popolo inglese vorrà la proprietà della Sterlina che appartiene alla Banca d'Inghilterra fino ad arrivare ad un principio universale: ogni popolo proprietario della sua moneta, per rispondere così alla globalizzazione.

Come lo spiega alle Società per Azioni che battono moneta?

Beh questo e lo stesso linguaggio che uno può avere col cane che non vuole mollare l'osso. Hanno senza averne il diritto la proprietà della moneta che hanno usurpato con l'avvento dello Stato costituzionale. La cosa più grave che è successa con la rivoluzione francese è stata la moneta nominale, e la Banca di Francia, che è stata la malattia che ha poi invaso tutto il mondo perché hanno tolto la sovranità monetaria al potere politico, per darla al vertice delle alte logge che noi ben conosciamo. E allora, in questa situazione noi vogliamo contrapporre alla proprietà di banca la proprietà di popolo.  Ecco perché tutti i popoli sono con noi; noi gli facciamo una domanda elementare: volete essere proprietari o debitori dei vostri soldi? All'atto dell'emissione la banca d'Italia stampa e presta mentre deve stampare e accreditare. Quando stampa e presta carica il costo del denaro del 200 per cento, quindi fa usura.

Come lo avete definito questo progetto?

Lo abbiamo chiamato "Democrazia Integrale" perché la parola democrazia vuol dire sovranità al popolo. Questo a noi sta bene, però il popolo deve avere la sovranità monetaria, cioè la proprietà della moneta all'atto dell'emissione, altrimenti il popolo sarà costituito solo di camerieri dei Banchieri.

Sta subendo pressioni personali data la delicatezza dell'argomento?

No, devo dire di no, l'unica cosa che sto costatando e che prendono questi provvedimenti cosi, senza alcuna logica. Questo di per se è molto strano. Però sa una cosa?

Cosa professore?

Ho avuto una soddisfazione morale, quando è andata via da casa mia la Guardia di Finanza, ho notato che c'era tutto il popolo in piazza.  C'è stato uno scroscio d'applausi che mi ha veramente commosso, E questo sa perché? Perché coi simec gli ho raddoppiato la pensione. E' venuto anche un giornalista a vedere com'è la realtà. Be, uno gli ha detto, "guardi io prendo settecento mila lire di pensione il mese, prima non campavo, ora invece campo bene. Capisce? La gente ha toccato con mano, tutto qui. Noi vogliamo solo attuare l'articolo 42 della costituzione che avrebbero dovuto attuarla i governi che si sono succeduti e la Banca d'Italia. E quelli non l'hanno fatto, perché a chi ha la pancia piena poco importa di chi ha la pancia vuota.

Scusi professore, non vorrei entrare nel merito della sua teoria ma può spiegarci come funziona?

Il cittadino viene e cambia il simec alla pari con la lira. Poniamolo cosi: uno deposita centomila lire e prende in cambio centomila simec.  I centomila simec in mano alla persona che effettua il cambio diventano duecentomila cioè il doppio, perché il simec per convenzione vale il doppio della lira, e siccome lui l'accetta e accetta anche di partecipare alla convenzione nasce un valore convenzionale che non ha riserva. Il simec è senza riserva: come il francobollo d'antiquariato.

Si spieghi meglio

Il cittadino va dal commerciante a fare la spesa e quest'ultimo accetta i simec per il doppio perché vale il doppio. Quando vengono da me a fare il cambio, io li cambio per il doppio, perché tutti quanti lo accettano per il doppio.

E la differenza chi la paga?

Qualcuno afferma che non ho i soldi per fare fronte poi al pagamento della differenza. Ma il simec non è una cambiale con la quale si estingue un pagamento. La cambiale si paga e poi si strappa, il simec invece resta in circolazione perché ha già un valore. Se io non pago la cambiale sono inadempiente. Invece io le monete le cambio, ma non è l'obbligo di un debitore, è solo l'obbligo di chi cura una convertibilità punto e basta. La stessa cosa potrebbe essere con i dollari: supponiamo un cheque, se io non ho le lire sufficienti, effettuo il cambio per metà in lire e per metà in dollari e la stessa cosa vale per i simec, perché i simec sono già un valore indotto, cioè ho in mano il valore monetario, cambio la parte che gradualmente posso cambiare. E allora cosa avviene, che per effetto della velocità di circolazione, che potremmo definire come una dinamo, arrivo a cambiare rapidamente al doppio. Cioè quanta è la velocità tanta e l'energia (valore) prodotta. Le banche funzionano cosi, solo che lo fanno col 10 e anche col 15 per cento. Io lo faccio al 50%.

Che significa?

Significa che la banca con il 10% 15% tiene fronte ad un'esposizione debitoria del cento per cento. A me quello che interessa è la convertibilità, cioè quello che è avvenuto qui a Guardiagrele.

Che differenza c'è tra valore indotto e valore creditizio?

Il valore indotto è creato dalla convenzione, il valore creditizio è commisurato al valore del bene oggetto del credito. 

Avete stabilito dei giorni per la convertibilità?

No, chi viene da noi lascia le lire e prende i simec, lascia i simec e ritira i soldi, e questo avviene continuamente, tutti i giorni.

Come reagisce la gente?

La gente è entusiasta perché qui è rinata Guardigrele. Quando è entrato sul mercato il valore indotto del simec è ritornato il sangue nell'economia.

E i commercianti?

I piccoli commercianti sono rinati. La gente invece di andare negli Ipermercati va dai piccoli negozianti a comprare. Tanto che la grande distribuzione se ne accorta subito, eccome, perchè hanno visto calare le vendite.

Visto lo spirito con il quale nasce, l'iniziativa è rivolta solo ai piccoli commercianti, o all'intero organismo produttivo?

Solo per piccola e media impresa, perché per la grande distribuzione e le multinazionali, noi non siamo disponibili, e l'ho detto subito.  Io voglio salvare la piccola e media impresa che è strozzata da questo mondo di grande capitale che basa, come noi sappiamo, sulla moneta-debito emessa dalle banche centrali. Questo noi l'abbiamo dimostrato nelle Università.

Che cosa farete adesso?

Aspettiamo fiduciosi perché noi abbiamo dalla nostra la legge. Per adesso l'importante è stato rompere il ghiaccio, e abbiamo dimostrato che senza avere riserva possiamo creare convenzionalmente valore indotto. E come un francobollo d'antiquariato. Inoltre il simec può essere abbinato alla lira.Quindi non c'è incompatibilità tra la lira e il simec. Anzi aumenta il potere d'acquisto nostra moneta. E siccome e valore convenzionale, e prodotto interno lordo. 

A breve terrete qualche manifestazione?

Si, ci sarà presto una riunione con tutti i sindaci d'Italia.

Tema?

Il reddito di cittadinanza.

Per chi volesse approfondire l'argomento Giacinto Auriti mette a disposizione ulteriori informazioni al sito: htpp://www.calneva.com/money/italy/lire-1i.htm

 

Una verità che scotta

Dal periodico "l'Informazione del Collezionista" n.16 Giugno-Agosto - 2000
di Augusto Ferrara

Nella silenziosa calura del post-ferragosto di questo anno giubilare, il titolo potrebbe dare adito a varie interpretazioni: il caldo, conseguenza del solleone, i piromani nei boschi, i drammi quotidiani dei giovani e meno giovani sulle strade che amareggiano il più; intenso e lungo periodo vacanziero dell'anno. Niente di tutto questo: si tratta di una rivoluzione monetaria che parte verso la metà del luglio 2000 da Guardiagrele, in Provincia di Chieti, una delle città più; interessanti d'Abruzzo, abitata da circa 10.000 guardiesi, ricca di storia, arte ed artigianato, distesa su un colle ai piedi della Maiella e sede dell'omonimo Parco Nazionale.  La piazza centrale è dominata dal più; importante monumento cittadino, il Duomo di S. Maria Maggiore, e delimitata dall'antico palazzo della illustre famiglia degli Auriti, oggi rappresentata dal settantasettenne prof. Giacinto, che, pur autodefinendosi "contadino" è stato docente di ben quattro cattedre di Giurisprudenza ed autore di pubblicazioni scientifiche di contenuto giuridico e sociale. Presidente del Comitato locale antitrust, il prof. Auriti è stato promotore nel 1993 di una proposta di legge "Per ripartire tra i cittadini il reddito monetario del capitale amministrato dallo Stato in attuazione del secondo comma dell'art. 42 della Costituzione".  Quale Segretario del Sindacato Pro Loco Comitato Antiusura Auriti fa presente che l'8 marzo 1993 denunciò per truffa, falso in bilancio, associazione a delinquere ed usura l'allora Governatore e firmatario dei biglietti di banca d'Italia, Carlo Azelio Ciampi e, successivamente, il Governatore Antonio Fazio. Il prof. Auriti, deus ex machina, ideatore e realizzatore della "moneta del popolo", mostra pagine di giornali in varie lingue sul significato del "valore indotto" e sulla recente esperienza monetaria del Simec, attualmente sospesa per il blitz della Magistratura davanti alla quale è sub iudice (28 agosto 2000).

L'interesse della stampa inglese, statunitense, svizzera, giapponese, è dimostrato da corrispondenti delle più importanti agenzie giornalistiche in lista d'attesa, tanto che, trattandosi di varie ore di laboriosi colloqui, il professore ha in animo di quantificare ogni appuntamento, stavolta in lire e non in Simec. Al fine di diffondere la verità sulla ultima possibilità di difesa dell'Italia e dei Paesi interessati alla imminente circolazione-capestro dell'Euro, don Giacinto (come amorevolmente viene chiamato dai concittadini), ha già aperto un sito di più; pagine su Internet; tutti comprenderanno la differenza base tra un biglietto di banca e un Simec: il primo è addebitato al portatore, mentre il Simec viene accreditato al cittadino.

Prima del commiato con l'autorevole interlocutore, poniamo due domande al prof. Auriti:

Qual è il Suo parere sull'Euro, a pochi mesi dalla entrata in circolazione?

Nessuna norma del Trattato di Maastricht stabilisce di chi è la proprietà dell'Euro; questa lacuna normativa deve essere colmata nel senso che la proprietà va attribuita ai singoli popoli europei.  Diversamente, ogni cittadino dell'Euro, compresa la nostra generazione, si troverà indebitato nei confronti del dollaro, fino alle estreme conseguenze del suicidio.

Quale potrebbe essere la soluzione?

Ogni Nazione e popolo europeo dovrà essere accreditato, e quindi responsabilizzato con precise leggi finanziarie a difesa del cittadino; il Simec potrebbe costituire la moneta provvisoria per tamponare l'emergenza.

Breve storia della moneta moderna suggerita dal prof. Giacinto Auriti

1694 - Viene costituita a Londra la Banca d'Inghilterra, che diviene proprietaria di circa tre quarti del pianeta Terra. 1795 - La Rivoluzione francese trasferisce al popolo la gerarchia politica
ma non quella finanziaria. 1865 - Guerra di Secessione: Abramo Lincoln, primo Presidente degli Stati Uniti d'America, abolisce la schiavitù. Viene creato il dollaro della Secessione, e quindi la Federal Reserve di Forte Knox. 1999 - Con il Trattato di Maastricht nasce l'Euro. Non aderisce la Banca d'Inghilterra legata al dollaro. 2001 - Il primo settembre, le banconote e monete metalliche Euro entreranno in distribuzione presso Banche, Uffici cambio e distributori automatici.

Tratto da: http://www.laleva.cc/economia/ecofina.html