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Approfondimenti IDA Istruzione Adulti Documenti Rapporti Strumenti Abbiamo percorso un'importante tappa, quella segnata dall'approvazione
in prima lettura dello Schema
di Regolamento da parte
del Consiglio dei Ministri: il provvedimento “detta le norme generali per
la ridefinizione, a partire dall’anno scolastico 2010/11, dell'assetto
organizzativo e didattico dei Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti
ivi compresi i serali […] in attuazione del piano programmatico di interventi
di cui all’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, 133, al fine di una
maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali
disponibili che conferiscano una maggiore efficacia ed efficienza al sistema
scolastico” (art. 1 dello schema di Regolamento). L’anno scolastico in cui il numero di sedi è risultato più elevato è
stato il 2001/02,
seguito dal 2003/04 . Il dato acquista interesse se rapportato al volume
dell’utenza. Nel tempo, il bacino di utenza si è progressivamente espanso,
passando da una media di 391
utenti per Centro nel 1998/99 a
una media di 756 nel
2007/08, anno in cui è stato raggiunto il valore massimo. Tale
ampliamento può essere letto come il segno di una crescente capacità dei
Centri nel catturare l’interesse degli adulti e nel ricondurli nell’alveo
del circuito scolastico tramite un’offerta formativa sempre più varia e
diversificata. Relativamente all’utenza, nel complesso i dati confermano le tendenze e le dinamiche generali emerse nell’analisi dell’offerta formativa. Semplificando, si può affermare che le tipologie di utenza che accedono ai corsi dei CTP sono principalmente tre:
La crescente diffusione dei corsi di alfabetizzazione
culturale - che in un
decennio si sono all’incirca triplicati -
evidenzia purtroppo anche un dato negativo e cioè il permanere di unnumero
ancora molto elevato di individui sprovvisti di un titolo di studio di base che
sono privi di un’istruzione primaria o che addirittura non sono in grado di
leggere e scrivere in lingua italiana. Per quanto riferiti a un censimento del
2001, i dati emersi dal noto studio dell’Istat sulla diffusione
dell’analfabetismo in Italia parlano
chiaro: nel nostro Paese sono stati rilevati in tutto 782.342
individui analfabeti e 5.199.237 alfabeti privi di un qualunque titolo di studio,
mentre il numero di coloro che possiedono una semplice
licenza elementare ammonta a 13.686.021. Secondo questo stesso
studio – che si riferisce alla popolazione residente di 6 anni e più - il numero
dei laureati è di appena 3.480.535 unità,
pari al 6,46% del
totale (in tutto 53.854.962 individui censiti). I corsi di italiano come L2 hanno riscosso un largo successo. Nel
corso delle annualità di riferimento, la loro utenza è lievitata, passando da
un totale di 6.739 iscritti nel 1998/99 a un totale di 78.877 nel 2007/08). Il
processo di espansione di tale fenomeno è stato graduale e costante,
manifestando qualche incertezza soltanto nell’a.s. 2006/07 (in cui gli
iscritti hanno riportato un leggero calo), per poi riprendere impulso
nell’ultima annualità censita, nella quale si è raggiunto il volume massimo
di utenti: in tutto 78.877, somma di circa 11 volte più alta del valore
iniziale). Lo sviluppo delle attività dei CTP non si è limitato a un aumento del
numero dei corsi erogati, ma ha riguardato anche una maggiore
differenziazione dell’offerta formativa realizzata
dal mondo della scuola nel tentativo di rispondere meglio alle molteplici
esigenze degli adulti espresse sul territorio. Ne offre un’esemplare
testimonianza la crescita registrata negli ultimi anni dai Corsi Propedeutici ai
Serali erogati dai CTP. Tali corsi – che racchiudono una vasta gamma di
attività formative, tra cui il monoennio, i progetti Polis e/o altre
sperimentazioni - sono frequentati
in molti casi da adulti giovanissimi, soprattutto italiani, spesso
lavoratori, drop-out o soggetti fuoriusciti dal mondo della scuola alla ricerca
di una “seconda possibilità” che gli consenta di
acquisire un titolo di studio di istruzione superiore e di migliorare la propria
condizione occupazionale. Per concludere, l’esperienza vissuta dai CTP ha prodotto dei risultati
caratterizzati da linee
di tendenza positive, ovvero in costante crescita. Occorre sottolineare
che alcuni importanti fenomeni – come l’aumento dei CILS e quello dei corsi
di scuola primaria – sono riconducibili al processo di profonda trasformazione
del tessuto sociale nazionale innestato dall’immigrazione nel corso di questi
dieci anni. Con l’arrivo di un quantitativo
crescente di cittadini stranieri, spesso extra-comunitari, la necessità
di una formazione apposita, articolata in base agli specifici fabbisogni
formativi, è divenuta un’esigenza sempre più urgente e attuale. C’è da
chiedersi quali effetti potrà avere in futuro la crisi attuale. Non è da
escludere la possibilità che in futuro i flussi migratori vadano in contro a
una flessione, specialmente nei Paesi più colpiti dal crack finanziario. È
quanto emerge dal rapporto “Prospettive delle
migrazioni internazionali” diffuso dall’Ocse nella Conferenza politica
sulle migrazioni che si è tenuta di recente a Parigi. Come evidenziato
dall’OCSE, è molto probabile che vi sia un brusco
calo del numero di immigrati che arrivano per motivi di lavoro nell’area
OCSE. Il fenomeno si osserva già in Spagna, Irlanda e Regno Unito, i Paesi che
sono stati tra i primi a essere colpiti dalla recessione. È dunque da
ipotizzare una flessione anche nell’utenza dei corsi di istruzione degli
adulti dovuta all’afflusso di un numero minore di stranieri, i quali nell’a.s.
2007/08 hanno coperto oltre il
36% del totale (in
tutto 140.305 frequentanti su 385.863).
In tale scenario, l'educazione degli adulti può rappresentare un’importante prospettiva strategica di innovazione del sistema.
Iniziative per gli adulti PON Si ritiene opportuno ribadire la specificità del ruolo degli interventi
nell’ambito dell’Obiettivo specifico G: “Migliorare
i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita”. Gli
interventi nell’ambito di quest’obiettivo sono destinati a giovani e ad
adulti che abbiano superato l’età dell’obbligo scolastico, non risultino
iscritti in percorsi di formazione e che abbiano la necessità o di recuperare
competenze di base ai fini del rientro nei percorsi di istruzione e formazione,
o di migliorare i livelli di competenza ai fini dell'occupazione. L’innalzamento dell’obbligo scolastico mette un tassello per la
prima tappa del diritto-dovere di istruzione e formazione, il cui assolvimento
richiede però il conseguimento di un titolo di istruzione secondaria di secondo
grado, o almeno di qualifica professionale, per tutti i cittadini. Recentemente,
D.M. n. 9 del 27/01/2010, è stato adottato un modello di certificazione delle
competenze nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Gli interventi
attuati nell’ambito dell’obiettivo G devono supportare i corsisti anche a
conseguire la certificazione dei livelli di competenze per l’assolvimento
dell’obbligo scolastico e poi facilitare il rientro in formazione ai fini del
completamento di un corso di formazione secondaria superiore o di una qualifica
professionale triennale. Si suggerisce, pertanto, ai centri e alle istituzioni
scolastiche che attueranno percorsi nell’ambito dell’azione G1 di adottare
modalità di valutazione coerenti con il modello suddetto. I temi degli interventi nell’ambito dell’obiettivo G1 sono vincolati
a contenuti riconducibili ai 4 assi culturali di cui al Decreto Ministeriale n.
139 del 22/08/2007: asse dei linguaggi, asse matematico, asse
scientifico-tecnologico e asse storico-sociale. I percorsi per gli adulti prevedono, inoltre, l'utilizzo di alcuni
strumenti che permettono di accrescere le motivazioni al ritorno nell'istruzione
ed alla formazione quale ad esempio l'utilizzo di 20 ore opzionali per
l’orientamento diagnostico; il tutor scrivendo a oneda@invalsi.it
potrà richiedere i fascicoli diagnostici da utilizzare con i corsisti.
Nell’ambito del L’obiettivo
della compilazione individuale di tali schede è di far emergere e monitorare i
bisogni di alfabetizzazione della popolazione poco scolarizzata e di ottenere
maggiori rientri in formazione tra le fasce deboli della popolazione delle
Regioni dell’Obiettivo Convergenza. Con il presente Avviso viene attivata l’azione G4 specifica sulle
competenze digitali ai fini dell’utilizzo dei servizi informatici. Si
sottolinea l’importanza di quest’azione per promuovere l’utilizzo dei
servizi informatizzati che A partire dall’a.s. 2011/12 gli interventi relativi
all'Obiettivo/Azione G1 sulle lingue straniere e sulle ICT possono
prevedere la possibilità di far sostenere ai corsisti gli esami per conseguire
una certificazione esterna riconosciuta (Quadro di riferimento Europeo per la
conoscenza delle lingue e certificazioni sulle competenze digitali) a
conclusione degli interventi finanziati dal PON. Particolare attenzione infine dovrà essere dedicata nell’ambito dei
percorsi G1 agli adulti stranieri soggiornanti nei territori delle quattro
Regioni per i quali potrà essere progettata l’offerta di percorsi di
Lingua Italiana, anche al fine di permettere il superamento del test per il
conseguimento del permesso di soggiorno di lunga durata. Si ricorda che la
nuova normativa relativa al rilascio del permesso di soggiorno CE per
soggiornanti di lungo periodo nel definire le modalità di svolgimento del test
di conoscenza linguistica, Decreto 04/06/2010 del Ministero dell’Interno,
assegna ai Centri Territoriali
Permanenti per l’Istruzione degli Adulti funzioni particolari e riconosce le
azioni di formazione da essi intrapresi. |