Le Grotte di Palinuro  
Club Sommozzatori Offida Ingresso della PERICOLOSISSIMA grotta "Assassina" o delle "Catene". 
Club Sommozzatori Offida Il gruppo nel laghetto interno della grotta del "Presepe".
Club Sommozzatori Offida Ancora nella grotta del "Presepe" con le sue concrezioni di stalattiti e stalagmiti.
Club Sommozzatori Offida Da sinistra: Domenico TROLI e
Roberto CAPRIOTTI.

 

Il C.S.O. si arricchisce di nuovi adepti, auguroni infatti ad Alba Massacci, Capriotti Gianni (detto "Ultimo"), Ubaldi Marco e Capriotti Serena che dopo aver frequentato il regolare corso al "Mamasa Club" di San Benedetto del Tronto (A.P.) si sono ritrovati nelle acque di Palinuro (Salerno) per le prove d'esame in mare e dopo una serie di immersioni hanno conseguito il fatidico brevetto di sommozzatore di I° grado.
Capo Palinuro è famoso soprattutto per il suo sistema carsico (grotte di superficie e sottomarine) ed abbiamo per la prima volta guidato gli allievi in quel meraviglioso mondo senza sole.
Ovviamente abbiamo fatto visitare solo le grotte abbastanza semplici e con poche diramazioni, incluse campane d'aria all'interno delle stesse e non grotte "estreme".
Con circa 40 allievi abbiamo visitato: la grotta "Cattedrale", la grotta "Degli Occhi", la classica grotta "Azzurra", il "Tunnel del Cratere" e la fantastica grotta "del Presepe" con laghetto interno e concrezioni di stalattiti e stalagmiti.
Il tutto è stato documentato da fotografie e riprese, compreso l'ingresso (MA SOLO L'INGRESSO) della purtroppo nota grotta "Assassina" o delle "Catene", che è tristemente nota poiché in passato alcuni improvvisati speleosub ci hanno perso la vita.
All'interno NON ci sono mostri marini o animali pericolosi, ma solo "limo" (fango) che un gioco di correnti trasporta inevitabilmente dentro la cavità limitando la visibilità per il ritorno.
Attualmente la grotta è sbarrata da cavi d'acciaio con un segnale ben evidente di pericolo che ostruisce completamente l'ingresso (
vedi foto sopra), quindi:
vale la pena entrare?
Anni fa, tentai una penetrazione in quella grotta e mi accorsi quando ero ormai lontano dall'uscita pur non avendo commesso errori avevo ormai perso il vitale punto luce in quel labirinto di cunicoli subacquei, me la cavai grazie al filo di Arianna prudentemente svolto durante la progressione, all'addestramento ricevuto e all'autocontrollo che in casi del genere fanno del sommozzatore "IL SOMMOZZATORE".
Ho voluto condurre personalmente alcuni allievi fino a quel ingresso (MA SOLO L'INGRESSO) per far distinguere una bella grotta da una "Assassina".
Nell'attesa che altri offidani vengano a far parte del C.S.O. ci stiamo preparando per la seconda spedizione sul relitto del NASIM all'Isola di Giannutri, che ci ha dato tante soddisfazioni finendo anche sulla pagina di un noto quotidiano locale (CORRIERE ADRIATICO).
Un ringraziamento al Prof. Nicola Savini autore dell'articolo.