Noi catechisti vorremmo
dire ai genitori...
Grazie,
perché mandate i figli a catechismo.
Noi non siamo i più bravi, né, tanto meno, siamo perfetti.
Però di una cosa potete star certi al cento per cento:
non abbiamo altro interesse che fare del bene ai vostri figli,
che sentiamo anche un po’ nostri.
Grazie perché vi fidate di noi.
Abbiamo bisogno di voi genitori.
Senza il vostro appoggio, senza il vostro aiuto, la nostra opera
svanisce, in gran parte.
Senza di voi seminiamo sul marmo.
Senza di voi, il catechismo non è che un cerotto che presto si butta via.
Dateci una mano… grazie!
Perché il catechismo?
Nascondere Dio ad un ragazzo
è il più grave reato
che un educatore possa commettere.
Non permettere che possa incontrarlo
fin da piccolo, è uno degli errori più gravi. Dio sviluppa l’uomo, lo costruisce.
Dio vuole uomini “grandi” e non solo “grossi”.
Li mandiamo al catechismo
non per conformismo
(“così fan tutti”);
non per tradizione
(“ci siamo andati anche noi”);
non per imposizione
(”se non frequentano non fanno i sacramenti”)
neppure li mandiamo solo perché imparino a star buoni
(a far star buoni ci pensano i carabinieri).
Li mandiamo a catechismo
perché l’uomo ha bisogno di Uno
che dia senso pieno alla vita.
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Chiediamo al Signore la Sua benedizione, affinché il nostro impegno di cristiani e di catechisti sia sempre attento e disponibile e faccia crescere nella fede tutti noi.