A Beautiful Mind

Dalla UIP, le note di produzione del film "A Beautiful Mind"

A BEAUTIFUL MIND

 

A BEAUTIFUL MIND è una intensa vicenda drammatica che si ispira alla vita di John Forbes Nash Jr., un genio matematico affascinante quanto eccentrico. Agli inizi della sua carriera, Nash fece una straordinaria scoperta che lo rese famoso in tutto il mondo, ma questa ascesa stellare nelle alte sfere della ricerca modificò drasticamente il suo corso quando la mente del matematico, capace di brillanti intuizioni, venne minata dalla schizofrenia. Fronteggiando ostacoli che sarebbero stati in grado di distruggere l’esistenza di molti uomini, Nash ebbe la forza di opporsi alla malattia, grazie anche al sostegno devoto di sua moglie Alicia. Dopo anni e anni di sofferenze, il matematico riuscì a trionfare sulla sua tragedia personale e, nel 1994, ricevette il Nobel. Oggi John Forbes Nash Jr. continua a svolgere la sua professione ed è considerato una vera leggenda vivente.

 

È il 1947 e John Forbes Nash Jr. (Russell Crowe) viene ammesso a Princeton per la specializzazione post lauream in matematica. A differenza di tutti i suoi colleghi, “il misterioso genio della Virginia occidentale” non appartiene alla genìa dei rampolli di famiglie prestigiose e influenti i cui membri si succedono nelle università della Ivy League generazione dopo generazione, né ha frequentato le loro stesse scuole esclusive, però è in possesso di un biglietto da visita che lo rende un princetoniano a tutti gli effetti: la più importante borsa di studio concessa dall’università.

La situazione non è facile né per Nash, né per Princeton. I convenevoli sociali non hanno alcun significato per il giovane matematico, tanto meno la frequenza delle lezioni. John è ossessionato da un solo pensiero: trovare un’idea veramente originale. Ai suoi occhi questa è l’unica cosa che avrà mai valore nella sua vita.

All’interno del dipartimento di matematica di Princeton regna sovrana la competitività più brutale e alcuni dei colleghi di Nash sarebbero ben lieti di vederlo cadere. Eppure, nonostante ciò, tollerano la sua presenza e, senza volerlo, lo spingono verso la grandezza. Una notte, John va con i suoi compagni di studi in un bar del luogo e assiste con interesse al loro comportamento alla vista di una bionda mozzafiato. Mentre osserva con occhio attento il loro modo di contendersi l’attenzione della ragazza, nella sua mente si delinea all’improvviso proprio quell’idea che insegue da sempre. La sua conseguente relazione sulla teoria dei giochi, la disciplina matematica che analizza il comportamento ottimale di individui, o coalizioni, in situazioni di interazione strategica, contraddice apertamente le teorie di Adam Smith, il padre dell’economia moderna. Il pensiero di Smith, accettato da ormai centocinquant’anni, è improvvisamente superato e la vita di Nash ha cambiato per sempre il suo corso.

In seguito alla sua scoperta, il giovane riceve un ambitissimo posto di ricercatore e professore alla MIT, ma non è ancora soddisfatto. La scienza ha svolto un ruolo decisivo per la vittoria dell’America durante la Seconda Guerra Mondiale e adesso, in piena Guerra Fredda, Nash vuole a tutti i costi giocare un ruolo importante in questa nuova partita. Il suo desiderio si realizza quando l’oscuro William Parcher (Ed Harris) lo chiama per un incarico top secret: decodificare i codici segreti del nemico.

Nash si immerge totalmente in questo nuovo incarico senza interrompere i suoi impegni con la MIT. Ed è proprio alla MIT che incontra una sfida del tutto nuova per lui: la bellissima Alicia Larde (Jennifer Connelly), una brillante studentessa di fisica che lo spinge verso un concetto che Nash non ha mai preso seriamente in esame: l’amore.

John e Alicia si sposano senza che Nash possa rivelare alla sua compagna il rischioso progetto che si è impegnato a seguire con Parcher. Il lavoro, la segretezza e il pericolo finiscono col prendere il sopravvento. John appare sempre più furtivo, ossessionato e finisce con l’essere sommerso da delusioni sempre più cocenti. La diagnosi è di schizofrenia paranoide.

Spaventata dalle implicazioni che la malattia del marito comporta, Alicia inizia la sua lotta, spinta dall’amore che nutre per un genio ormai in ginocchio. La coppia ammirata da tutti fin dai tempi del fidanzamento non esiste più ora che ogni nuovo giorno sembra portare con sé orrori sempre più terribili. Eppure, Alicia riesce ancora a intravedere nell’uomo che ha di fronte il genio carismatico di cui si era innamorata perdutamente, e questo continua ad alimentare il suo legame col marito. Incitato dall’amore e dalla fede di Alicia, alla fine Nash decide di lottare contro la malattia, ritenuta non solo incurabile, ma anche degenerativa.

Adesso John Nash è più umile e nella vita ha scopi più semplici, ma non per questo più facili da conseguire. Ancora ossessionato dai suoi demoni e dalle persistenti richieste della teoria matematica, John è fermamente deciso a riacquistare una nuova normalità. Grazie a un’indistruttibile forza di volontà, Nash continua a lavorare e, nel 1994, riceve il Premio Nobel. Ormai la sua lungimirante ricerca nel campo della teoria dei giochi si è affermata come una delle idee più significative del ventesimo secolo, mentre Nash è diventato famoso non solo per la sua splendida mente, ma anche per il suo cuore meraviglioso.

 

Imagine Entertainment presenta A BEAUTIFUL MIND, una coproduzione Universal Pictures e DreamWorks Pictures. Diretto da Ron Howard e prodotto da Brian Grazer, da una sceneggiatura di Akiva Goldsman, il film è interpretato dal premio Oscar Russell Crowe (Il gladiatore), da Ed Harris (Pollock, Apollo 13), candidato all’Oscar nel corso della sua carriera, e da Jennifer Connelly (Requiem for a Dream). Completano il cast degli interpreti: Paul Bettany (Il destino di un cavaliere), Adam Goldberg (Salvate il soldato Ryan), Judd Hirsch (Vivere in fuga), Josh Lucas (Conta su di me), Anthony Rapp (Road Trip), l’esordiente Vivien Cardone e Christopher Plummer (Insider - Dentro la verità).

Hanno collaborato alla realizzazione di A BEAUTIFUL MIND: il direttore della fotografia Roger Deakins, candidato all’oscar per Fratello dove sei?; lo scenografo Wynn Thomas (Terapia e pallottole); i montatori Dan Hanley e Mike Hill, che hanno ricevuto l’Oscar per il montaggio di Apollo 13, di Ron Howard e Brian Grazer; la costumista Rita Ryack, candidata all’Oscar per Il Grinch e il compositore James Horner, premiato con l’Oscar per le musiche di Titanic. I produttori esecutivi del film sono Karen Keheka (La famiglia del professore matto) e Todd Hallowell (Il Grinch).

 

Una bellissima storia...

 

A BEAUTIFUL MIND si ispira alla vita di John Forbes Nash Jr. ed è tratto in parte dalla biografia A Beautiful Mind di Sylvia Nasar. Di origini medio borghesi, Forbes nacque in una piccola città della Virginia occidentale il 13 giugno 1928, e, per oltre cinquant’anni, è stato considerato un mito negli ambienti della ricerca matematica. Grazie al suo studio della teoria dei giochi, negli anni ’50 diventò l’astro nascente della “nuova matematica”, ma sparì per lungo tempo dalla scena pubblica a causa di una malattia terribile: la schizofrenia. Nonostante ciò, durante la sua assenza, la teoria dei giochi acquistò un ruolo di importanza fondamentale nei campi dell’economia e degli affari. Nel 1994, Nash aveva riacquistato il pieno controllo sulla sua vita e ripreso le ricerche. In quell’anno ricevette il Premio Nobel per l’Economia insieme a John C. Harsanyi e Richard Selten per “l’analisi degli equilibri nella teoria dei giochi non cooperativi” (quelli in cui nessuna autorità esterna impone una serie di regole predeterminate).

 

L’idea cinematografica di A BEAUTIFUL MIND ha iniziato a prendere forma quando il produttore Brian Grazer ha letto un articolo su John Forbes Nash Jr. sulla rivista Vanity Fair. L’interesse di Grazer è stato letteralmente catturato dalla veritiera biografia scritta da Sylvia Nasar di questo genio della matematica, che raggiunse fama internazionale e perse tutto a causa della schizofrenia. Il produttore ha immediatamente capito che si trattava di una vicenda assolutamente eccezionale in quanto non solo Nash riuscì a guarire e a ritornare al suo lavoro, ma finì anche col ricevere il Premio Nobel.

“È una storia che mi ha colpito profondamente, perché parla di un sopravvissuto”, spiega Grazer. “Anche il suo protagonista è molto interessante: un genio che si esprime attraverso i fondamenti della competizione”. Dopo aver letto le prime bozze della biografia della Nasar, Grazer ha avuto egli stesso modo di “esplorare i fondamenti della competizione” quando è sceso in campo per ottenere i diritti cinematografici del libro. “Avevo intuito che la storia avrebbe potuto proporre agli spettatori cinematografici una straordinaria esperienza di vita”, osserva il produttore.

Grazer ha quindi chiamato Akiva Goldsman per scrivere la sceneggiatura. Lo scrittore ha conferito al progetto un punto di vista del tutto originale: i suoi genitori, il medico Tev Goldsman e la psicologa infantile Mira Rothenberg, sono i fondatori di una delle prime “case famiglia” per bambini con problemi emotivi d’America, che ha sede nella loro abitazione di Brooklyn. Akiva Goldsman è cresciuto insieme a bambini rinchiusi in un loro mondo privato, popolato dalle delusioni. La sua straordinaria sensibilità nei confronti dell’argomento e il suo desiderio di esplorare la sottile linea che divide la realtà dalla delusione lo hanno reso, agli occhi di Grazer, la scelta più consona per scrivere la sceneggiatura di A BEAUTIFUL MIND.

Goldsman aveva una visione della struttura narrativa del film molto chiara e precisa. “La nostra non è una semplice cronaca della vita di John Forbes Nash Jr.”, spiega. “Partendo dai momenti cruciali della sua esistenza - il genio, la schizofrenia, il Nobel - ho cercato di costruire una vicenda che fosse in parte vera e in parte originale”. A riprova della straordinaria maestria con la quale si è distaccato dalla fonte letteraria, la Writers Guild of America ha registrato Goldsman come “autore della sceneggiatura” e non come “curatore dell’adattamento cinematografico”.

Sebbene i registi interessati al progetto siano stati molti, Grazer e Ron Howard, suo partner alla Imagine, si sono ben presto accorti di condividere le stesse idee su quale fosse l’approccio migliore per il film. “Come regista, Ron ha superato con successo sfide cinematografiche di ogni genere”, osserva Grazer. “In particolare ha dimostrato di saper creare personaggi a tutto tondo dotati di grande forza e spessore, e questo era di fondamentale importanza nel caso di A BEAUTIFUL MIND”.

I due cercavano da anni un progetto che parlasse della malattia mentale e dell’impatto che esercita sulla gente, in particolare sui familiari del malato. “Dalle varie letture su questo argomento si deduce che la malattia mentale prevale su tutto il resto”, spiega Howard. “Non sempre la gente riesce a definirla con precisione, ma la maggior parte delle famiglie la osserva molto da vicino. La storia di John Nash è un viaggio straordinario e potente. Ma, per quanto quest’uomo possa essere unico al mondo, la sua vicenda è comunque accessibile a tutti perché è anche straordinariamente umana”.

L’attenzione di Grazer e Howard è stata, inoltre, catturata dalla storia d’amore che costituisce il nucleo centrale di A BEAUTIFUL MIND. “La vittoria di John Nash non è solo rappresentata dalla sconfitta della schizofrenia e dal Nobel. Nel nostro film, come, del resto, nella sua vita, questa vittoria è anche rappresentata dal fatto che l’amore tra John e Alicia è sopravvissuto, trovando il modo di crescere ed evolversi”, spiega Grazer.

“Si tratta di una storia d’amore per adulti”, aggiunge Howard. “Il loro era un rapporto estremamente complesso, così come lo erano le difficoltà che hanno affrontato insieme”.

“Il viaggio di John Nash è un atto d’eroismo, ma lo stesso si deve dire di Alicia”, continua il regista. “Alicia è una figura molto interessante, in un certo senso è la reginetta della festa. È bellissima, intelligente e profondamente interessata a John Nash. Ma quello che ottiene non corrisponde affatto alle sue previsioni: finisce col trasformarsi in una sfida infernale”.

Per Sylvia Nasar, autrice della biografia, la forza di Alicia è stata fonte d’ispirazione. “Nash non ce l’avrebbe mai fatta senza di lei”, osserva. “Per me, è lei la vera eroina del libro. Come, d’altronde, lo è del film”.

La Nasar è felice che i diritti cinematografici del suo libro siano stati concessi proprio a Grazer e Howard. “Non mi aspettavo certo che il film sarebbe stato un documentario”, ci tiene a precisare. “La storia di Nash è come una favola, e, proprio per questo, può essere raccontata in molti modi, tanto è ricca e forte dal punto di vista emotivo. La sceneggiatura di Goldsman cattura interamente l’essenza di questa vicenda”.

 

Alla ricerca di un genio...

 

A BEAUTIFUL MIND è interpretato da un meraviglioso gruppo di attori, grandi star del cinema, prestigiosi veterani del grande schermo e esordienti fuori dal comune, che, sul set, hanno dimostrato di avere un’intesa straordinaria. “Lavorare con molti di questi attori, in particolare con Russell Crowe, Ed Harris e Christopher Plummer, può essere pericoloso”, osserva Howard. “Trasmettono un senso di imprevedibilità e caducità che può sorprendere gli spettatori, soprattutto in un film che sembra ruotare proprio intorno all’aspetto umano e intellettuale di una vicenda”. Nel film generano una tensione viscerale, tangibile che viene percepita come la minaccia di un’imminente esplosione”.

Per il ruolo di John Forbes Nash Jr., Grazer e Howard hanno chiamato il premio Oscar Russell Crowe molto prima che riscuotesse un immenso successo con il film Il gladiatore. “Ho puntato su Russell perché è un attore capace di comunicare anche senza ricorrere alle parole”, spiega Grazer, che ha ammirato in particolare il suo lavoro in film quali L.A. Confidential e Insider - Dentro la verità. “Era proprio la qualità che ci serviva per il nostro John Nash”.

Anche Ron Howard è un ammiratore di Crowe. “A BEAUTIFUL MIND è la storia di un uomo che, nel suo campo, è visto come un adone”, spiega il regista. “La presenza fisica e il carisma di Russell sono stati un vero dono, come pure la sua intelligenza, la sua riflessività e sensibilità. È una combinazione rara, che nel nostro film acquista un’importanza fondamentale. Brian ed io volevano a tutti i costi che A BEAUTIFUL MIND avesse del mordente e non si limitasse a rivolgere uno sguardo sentimentale alla vita di un uomo. Russell era della stessa opinione”.

Crowe è stato attirato dal progetto per diverse ragioni. In primo luogo la sceneggiatura ha avuto su di lui un impatto forte e immediato. “Ci sono un paio di trucchi cinematografici molto speciali”, racconta. “Akiva Goldsman ha fatto un lavoro straordinario individuando proprio quei punti salienti della vicenda di John Nash che avrebbero fatto un grande film”.

L’attore ha inoltre gradito moltissimo la possibilità di conferire un volto umano alla schizofrenia. “Far vedere che uno schizofrenico è uguale a tutte le altre persone affette da una qualunque malattia è di grande importanza”, spiega. “La vita degli schizofrenici è ancora normale, nel senso che continuano a innamorarsi, a fare figli e avere degli scopi da raggiungere”.

Infine, il progetto offriva a Crowe un’occasione da non perdere: lavorare con Grazer e Howard. “Ron è un regista impeccabile”, osserva l’attore. “Lui e Brian lavorano molto bene insieme e il risultato della loro collaborazione come produttori è veramente impressionate”.

Fra le varie opere prodotte da Grazer e Howard si ricorda Inventing the Abbotts, del 1997, interpretato da una splendida Jennifer Connelly, che, in quell’occasione, si è guadagnata la stima di entrambi. Da allora, l’attrice si è distinta in film quali Requiem for a dream e Pollock.

Ron Howard ha subito capito che la Connelly era l’interprete adatta per A BEAUTIFUL MIND. “Dal punto di vista professionale, in questi ultimi anni Jennifer è letteralmente sbocciata. È molto intelligente, bella e possiede una grandissima integrità. Inoltre ha una presenza straordinaria sul grande schermo”, spiega il regista. “Ha intuito fin dall’inizio quali erano gli elementi che rendevano il nostro film commovente e coinvolgente”.

Inoltre, l’attrice si è subito trovata in sintonia con Russell Crowe. “Abbiamo chiamato molte attrici a leggere la parte con Russell”, racconta Grazer. “Durante queste letture private, in genere, si capisce subito se fra due attori c’è il giusto feeling. Noi volevamo scoprire se l’interprete femminile sarebbe stata in grado di rapportarsi a Russell in modo da stimolarlo a dare sempre il meglio. Jennifer ha avuto proprio quest’effetto su di lui”.

I realizzatori hanno quindi chiamato Ed Harris per il ruolo di William Parcher, che controlla il lavoro di Nash al Dipartimento della Difesa. In precedenza Harris aveva collaborato con Howard e Grazer a Apollo 13, per il quale è stato candidato all’Oscar. Inoltre, Howard era convinto che l’attore possedesse quell’aura di mistero necessaria al personaggio. “William Parcher è un agente governativo che conduce Nash in una specie di mondo segreto, che si rivelerà molto più complesso e pericoloso di quanto il matematico avrebbe mai potuto immaginarsi”, spiega il regista. “Ed Harris è una persona sfuggente: non si può mai sapere con certezza quali saranno i suoi impegni. Inoltre è un attore molto potente che può tenere testa a Russell”.

A proposito di “testa a testa”, la sera prima dell’inizio delle riprese di A BEAUTIFUL MIND, Crowe e Harris sono entrambi intervenuti alla cerimonia della consegna degli Oscar. Entrambi erano candidati all’Oscar come miglior attore protagonista, Crowe per Il gladiatore e Harris per Pollock, da lui anche diretto. “Non è esattamente il modo migliore per iniziare una collaborazione”, commenta ironicamente Crowe, vincitore dell’Oscar. “Ma Ed è un perfetto gentleman”.

Crowe e Harris non sono stati gli unici membri del cast a prendere parte alla Notte degli Oscar. Il direttore della fotografia Roger Deakins era stato candidato per il suo lavoro in Fratello dove sei?, mentre la costumista Rita Ryack era stata candidata per i costumi di Il Grinch.

 

Princeton e il misterioso dottor Rosen...

 

A BEAUTIFUL MIND inizia con l’arrivo di Nash alla Princeton University, che, alcuni anni prima, si era affermata come la migliore università per gli studi matematici post lauream. Sebbene dal punto di vista sociale Nash sia un outsider, il giovane riesce comunque a stringere amicizia con due suoi colleghi, Sol e Bender, che lavoreranno con lui al Wheeler Lab della MIT.

Per il ruolo di Sol la produzione ha chiamato l’attore Adam Goldberg, coprotagonista di Salvate il soldato Ryan e di EDtv. Bender è interpretato da Anthony Rapp, protagonista della produzione di Rent andata in scena a Broadway. “Siamo compatrioti di Nash”, spiega Rapp a proposito dei due personaggi. “Lo prendiamo in giro perché è un tipo molto eccentrico, ma non lo abbandoneremo mai”.

Charles, il compagno di stanza di Nash, incoraggia il suo lato eccentrico. Il ruolo è interpretato dall’attore inglese Paul Bettany, che dà vita a Chaucer in Il destino di un cavaliere. “Charles esaspera il lato caotico di John”, spiega Bettany, “e lo spinge a fare cose come gettare la scrivania dalla finestra”.

Un altro studente di Princeton, Hansen, sente subito un’intensa rivalità nei confronti di Nash. “Sono entrambi totalmente orientati verso quello che pensano sia il loro destino”, spiega Josh Lucas, che dà vita a Hansen e che, in precedenza, è stato il coprotagonista di Conta su di me. “Hansen è, ovviamente, di ottima famiglia, è nato con la camicia, ma vede Nash come una pericolosa minaccia”.

Judd Hirsch (Gente comune), candidato all’Oscar nel corso della sua carriera, interpreta il professor Helinger, tutor di Nash a Princeton. “Non volevamo che il professor Helinger apparisse come un burocrate senza cuore”, precisa Howard. “Avevamo bisogno di un attore dotato di un carisma tale da non scomparire al fianco di Russell Crowe. Judd era perfetto, perché trasmette intelligenza e umanità, e sa tenere testa a chiunque in qualsiasi contesto”.

A BEAUTIFUL MIND segna una nuova collaborazione tra Crowe e il famosissimo Christopher Plummer, che interpreta il dottor Rosen. “Russell è uno degli attori più versatili di oggi”, osserva Plummer, che è un vero veterano del grande schermo e del palcoscenico ed è stato al fianco di Crowe in Insider - Dentro la verità. “In questo film, torna nuovamente a misurarsi con un ruolo immenso, ma Russell è l’attore giusto per dare vita a un personaggio così difficile, perché non trascura mai neanche il più piccolo dettaglio”.

Nonostante i numerosi film ai quali hanno lavorato, Plummer e Howard non si erano mai incontrati prima. “Il dottor Rosen fa il suo ingresso nella vita di Nash quando il matematico non sa più di chi fidarsi”, osserva Howard. “Quindi era fondamentale avere un attore in grado di offrire un’interpretazione complessa, con molte possibili sfaccettature. Christopher Plummer è uno di quei grandi che sa come trovare la sottigliezza e le tutte sfumature in un personaggio o una scena”.

Plummer ha capito benissimo la difficoltà che gli presentava questo ruolo. “È un personaggio interessante, perché all’inizio è un po’ tagliente, e gli spettatori devono rimanere nel dubbio: chi è il dottor Rosen e che cosa vuole?”, spiega l’attore. “Sono rimasto incantato dalla sceneggiatura, non solo perché era scritta e strutturata benissimo, ma anche perché era incredibilmente commovente e dolorosa, eppure dura, totalmente priva di cadute nel sentimentalismo”.

Plummer ha, inoltre, apprezzato molto lo stile di Howard. “Ron è come un regista dei vecchi tempi: si fida dei suoi collaboratori. Ritengo che i migliori registi siano quelli che sanno scegliersi i collaboratori. Una volta che hanno scelto con chi lavorare, possono anche permettersi di lasciare andare le cose, perché per loro è come essere in famiglia, e della famiglia ci si fida sempre”.

 

Fare la cosa giusta...

 

I realizzatori hanno affrontato ogni fase della produzione di A BEAUTIFUL MIND con profondo rispetto. “La narrazione è molto creativa e ci siamo presi la libertà di condensare un’intera vita nello spazio di un film. Però, al tempo stesso, stiamo presentando una storia vera”, osserva Howard. “Ci siamo avvicinati a questa vicenda con l’intento di essere il più sinceri possibile e abbiamo cercato di farci guidare dall’autenticità”.

Per aumentare il senso di realismo e spingere al massimo le verità emotive di A BEAUTIFUL MIND, i realizzatori hanno deciso di girare il film con soluzione di continuità. Al giorno d’oggi, riprendere le scene di un film rispettando il loro ordine di successione è una procedura impiegata molto di rado ed è considerata un lusso. Sebbene sia molto difficile dal punto di vista logistico, aiuta immensamente gli attori. Infatti, è stato proprio Russell Crowe a suggerire questa modalità di lavoro per A BEAUTIFUL MIND. Howard aveva già lavorato in questo modo come attore in American Graffiti, di George Lucas, e aveva ripreso in sequenza le scene di Apollo 13 ambientate nelle tre location principali, quindi conosceva alla perfezione i pregi di questa tecnica.

“Questo film è, in realtà, una pièce molto difficile dal punto di vista emotivo”, osserva Howard. “Abbiamo affrontato il percorso di un uomo durante tutta la sua vita in soli tre mesi di riprese. L’evoluzione di Russell nelle vesti di John Nash è molto complessa e piena di emozioni, con profondi sbalzi psicologici da una scena all’altra, inoltre Russell invecchia di oltre quarant’anni. L’efficacia di questo metodo di lavorazione deriva dal fatto che gli attori sono maggiormente immersi in quello che stanno facendo. Il lavoro segue un percorso più naturale. Tutti gli interpreti erano emozionati al pensiero di lavorare in questo modo”.

Le riprese in soluzione di continuità sono state un beneficio non solo per Ron Howard, ma anche per il direttore della fotografia Roger Deakins. “Il film si modifica stilisticamente col passaggio da un’epoca all’altra e da una fase della vita di Nash alla successiva”, spiega Howard. “I toni, l’illuminazione e la composizione della fotografia si modifica di pari passo agli stati emotivi e psicologici di Nash, in base all’intensità della sua prigionia, e alla sintonia emotiva che sente, o non sente, con Alicia, i suoi colleghi o le sue stesse idee”, continua.

“Riprendendo le sequenze in ordine cronologico, Roger e io abbiamo avuto la possibilità di effettuare le nostre scelte con maggiore precisione e fluidità. Abbiamo avuto l’opportunità di essere ispirati da quanto facevano gli attori e da quello che apprendevamo su questa vicenda a mano a mano che la giravamo”.

Prima delle riprese, che sono iniziate a Princeton, nel New Jersey, il 27 marzo 2001, Ron Howard ha previsto due settimane di prove con gli attori. “Abbiamo messo in piedi le scene per vedere come funzionavano”, spiega lo sceneggiatore Akiva Goldsman.

Durante la fase di pre-produzione, Howard e il produttore esecutivo Todd Hallowell hanno invitato John Nash in persona per tenere alcune lezioni, con l’intento di studiare lo stile del matematico di fronte alla lavagna e nella speranza di capire, anche solo in parte, il suo lavoro. “Il vero beneficio è stato quello di vedere Nash nelle vesti di se stesso, che si muoveva a modo suo nel suo mondo”, osserva Howard.

A BEAUTIFUL MIND non è una lezione di matematica”, aggiunge il regista. “Eppure abbiamo comunque fatto molte ricerche per cercare di entrare in questo mondo. Siamo stati altrettanto accurati come per il controllo della missione e la descrizione dei viaggi di Apollo 13”. Dave Bayer, professore di matematica al Barnard College è stato quotidianamente presente sul set in qualità di supervisore e ha presentato gli interpreti coinvolti nelle sequenze ambientate a Princeton ai suoi colleghi matematici.

Russell Crowe effettua sempre ricerche accurate per interpretare i suoi personaggi, e per dare vita a quarantasette anni della turbolenta esistenza di John Nash ha dovuto dare fondo a tutte le sue risorse. “La vera difficoltà è data dal fatto che anche se Nash era famoso nel mondo della matematica, non era affatto una figura di dominio pubblico”, spiega l’attore. “La sua vita non è documentata, non esiste alcun filmato sugli anni della sua giovinezza”.

Crowe ha comunque guardato con attenzione alcuni video sul matematico, ha letto la biografia di Sylvia Nasar, ha studiato gli scritti di Nash e alcuni documentari sulla schizofrenia. Inoltre, l’attore ha tentato di capire come funziona la mente di un genio della matematica. “La mente di Nash è molto più simile a quella di un artista, piuttosto che a quella di uno scienziato”, osserva. “Riesce a guardare una serie di equazioni e arrivare subito alla soluzione”.

A causa della tabella di lavorazione, Crowe e Nash non si sono potuti incontrare prima dell’inizio della lavorazione, ma Nash, che vive a Princeton, ha visitato il set durante le prime riprese ambientate nell’Università. “Quel giorno l’ho incontrato, e il solo fatto di potergli stare di fronte mi è stato di grande aiuto”, ricorda Crowe, che ha anche invitato Nash a prendere un tè, mentre guardava le riprese. Quando la produzione ha fatto ritorno a Princeton, nel mese di giugno, Nash è andato ancora una volta sul set in compagnia di Alicia e di loro figlio Johnny.

Jennifer Connelly ha apprezzato molto la possibilità di conoscere Alicia Nash. “È stato meraviglioso poterne parlare con lei e condividere i suoi ricordi”, racconta l’attrice. “Quando le ho chiesto se c’era qualcosa in particolare che voleva che apparisse nel film, mi ha detto solo ‘È tuo’”.

Anche gli altri interpreti hanno trovato i loro modi per entrare nei personaggi. Oltre ad aver visionato molti film degli anni ’40 e ’50 e aver letto molti testi sul periodo che segue la Seconda Guerra Mondiale, alcuni hanno perfino imparato a giocare a “Go”, il complicato e antichissimo gioco da tavola, risalente a tremila anni fa, che scatena la competizione tra gli studenti di Princeton in A BEAUTIFUL MIND.

 

Una scenografia molto particolare

 

Nel corso delle attente ricerche per A BEAUTIFUL MIND, lo scenografo Wynn Thomas si è reso conto che il campus universitario di Princeton, che ha ospitato le riprese del film per sole due settimane, è rimasto sostanzialmente quello di cinquant’anni fa. “Ron voleva che la parte del film sul periodo che Nash trascorre a Princeton fosse stile Life Magazine”, osserva lo scenografo. “Oggi, il campus possiede ancora questa atmosfera idilliaca”.

Per le sue ricerche, la costumista Rita Ryack ha avuto libero accesso all’archivio fotografico e ha potuto incontrare alcune persone che hanno conosciuto Nash durante gli anni della specializzazione. Il guardaroba di Russell Crowe comprende alcuni capi originali indossati Nash all’epoca dallo stesso, fra i quali spiccano un paio di All-Star della Converse, che, in quegli anni, non costituivano di certo una norma, soprattutto in ambienti raffinati quali Princeton.

Le riprese ambientate in altre università, in particolare la MIT e Harvard, sono state di fatto realizzate in alcune scuole di New York. “Il Bronx Community College presenta una serie di edifici classici progettati da Stanford White molto simili a quelli della MIT”, osserva lo scenografo. Il Manhattan College, con la sua struttura in stile coloniale realizzata in mattoni ha invece ospitato le riprese ambientate ad Harvard.

Dopo i primi anni trascorsi a Princeton, Nash insegnò alla MIT e lavorò presso il Wheeler Lab, dove le migliori menti accademiche del paese lavoravano per l’esercito durante il periodo della Guerra Fredda. Thomas ha creato il laboratorio del film in un’ala abbandonata dell’immenso Garden State Cancer Center, un centro di ricerca situato a Belleville, nel New Jersey. Una spettacolare sala del consiglio di guerra del Pentagono, le cui pareti sono disseminate di cifre che Nash deve decodificare, è stata realizzata presso la Fordham University del Bronx. Per questa scena, la squadra diretta da Thomas ha costruito anche giganteschi computer stile anni ’50.

Nel film, Nash rimane stupefatto dal centro di comando segreto di William Parcher, pieno di strumentazioni dalla tecnologia ultra avanzata. I computer di Parcher, molto innovativi per il periodo nel quale si svolge la scena, si basano su modelli degli anni ’60.

Realizzato su una piattaforma presso il Military Ocean Terminal di Bayonne, nel New Jersey, il centro di comando e l’ufficio di Parcher appaiono come un piccolo universo indipendente con pareti dalle linee curve. “Per questi set ho scelto di non impiegare muri a piombo per riflettere il fatto che Nash ha una visione distorta di questa realtà”, spiega lo scenografo.

La scena in cui Nash e Alicia si recano al ballo che si tiene nella sontuosa abitazione del governatore del Massachusetts è stata girata presso la Fairleigh Dickinson University nel New Jersey. Per questa scena sono state impiegate centinaia di comparse vestite con abiti da sera dell’epoca, con gonne ampie e crinoline. In contrasto Alicia indossa un abito nero molto chic, con un fiocco rosso sul dietro. “La sua splendida silhouette snella spicca in mezzo a tutte le altre donne, che ricordano invece delle meringhe”, osserva la costumista Rita Ryack. “Volevamo che desse l’impressione di essere immersa nella magia”.

La scena del matrimonio, nella quale la Connelly indossa un abito dell’epoca disegnato da Priscilla of Boston, è stata girata presso la St. Mark’s Church nell’Est Village, a Manhattan. Poco dopo essersi sposato, John Nash si ritrova nell’ufficio del dottor Rosen, uno spazio lussuoso dominato dai quadri che arredavano la casa di Freud. “Si presume che quando Nash si risveglia in questo ambiente, sia disorientato esattamente come lo sono gli spettatori”, spiega Thomas. “La nostra intenzione è quella di far vivere agli spettatori le stesse esperienze vissute da Nash”.

Questo principio è stato applicato a tutto il film. Ad esempio, grazie all’impiego di alcuni effetti speciali, si vede come la mente di Nash seleziona i numeri mentre risolve alcuni problemi matematici. I realizzatori hanno, infatti, pensato che raccontare la storia dal punto di vista di Nash rendesse più comprensibile la malattia mentale.

A BEAUTIFUL MIND si avventura in un territorio molto forte e drammatico”, spiega Howard. “Affronta temi quali la genialità, la pazzia, l’amore, la paura e la creatività. È un modo molto umano e accessibile di raccontare una storia. È un frutto dell’amore”.

A BEAUTIFUL MIND è anche stata un’esperienza piacevole per gli attori. Una volta truccato da Nash all’età di settant’anni, Crowe si è divertito a camminare per le strade di Princeton come un perfetto sconosciuto. Greg Cannom, che ha realizzato anche il suo make-up in Insider - Dentro la verità, ha creato un trucco talmente realistico che, durante le riprese della scena del Premio Nobel, una costumista ha scambiato Crowe per uno dei numerosi anziani in abito formale presenti nella sala.

 

Le riprese di A BEAUTIFUL MIND si sono concluse il 28 giugno 2001 a Bayonne, nel New Jersey.

 

Gli interpreti

 

Russell Crowe interpreta il matematico John Forbes Nash Jr.

 

Crowe ha ricevuto l’Oscar come miglior attore protagonista per il suo ritratto del generale romano Maximus costretto a diventare gladiatore nel grande successo diretto da Ridley Scott Il gladiatore. Il film gli è valso anche riconoscimenti da parte di varie associazioni di critici, fra le quali la Broadcast Film Critics, e le candidature allo Screen Actors Guild, al BAFTA e al Golden Globe.

Un anno prima, Crowe era stato candidato all’Oscar per il suo lavoro nel drammatico film biografico Insider - Dentro la verità, diretto da Michael Mann. Lo straordinario ritratto del dottor Jeffrey Wigand, la spia industriale di una compagnia di tabacco, gli è valso anche i premi come miglior attore protagonista di associazioni quali la Los Angeles Film Critics, la Broadcast Film Critics, la National Society of Film Critics e il National Board of Review, oltre che le candidature al Golden Globe, al BAFTA e allo Screen Actors Guild Award.

In precedenza Crowe aveva riscosso un notevole successo per il suo ritratto del poliziotto Bud White nel drammatico L.A. Confidential diretto da Curtis Hanson, dopo il quale ha interpretato Mystery, Alaska, di Jay Roach e, più di recente, Rapimento e riscatto, diretto da Taylor Hackford, nel quale è stato al fianco di Meg Ryan.

Nato in Nuova Zelanda, Russell Crowe è cresciuto in Australia, dove ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, fra i quali l’AFI (Australian Film Institute) per tre anni consecutivi: nel 1991 è stato candidato all’AFI come miglior attore protagonista per The Crossing; l’anno seguente gli è stato consegnato l’AFI come miglior attore non protagonista per Istantanee e, nel 1992, ha ricevuto l’AFI come miglior attore protagonista, oltre che un riconoscimento nella stessa categoria da parte dell’Australian Film Critics, per il suo lavoro nel controverso Skinheads. Nel 1993 il Seattle Film Festival gli ha conferito il premio come miglior attore protagonista per Skinheads e Un piccolo grande eroe.

Russell Crowe ha esordito negli Stati Uniti nel 1995 con il western Pronti a morire, nel quale è stato al fianco di Gene Hackman e Sharon Stone. Successivamente ha dato vita alla perversa creatura virtuale Sid 6.7 in Virtuality, con Denzel Washington. Fra gli altri film da lui interpretati si ricordano anche: Heaven’s Burning, Breaking Up, Miss Magic, The Sum of Us, For the Moment, Love in Limbo, The Silver Brumby, tratto da un classico australiano per bambini, The Efficiency Expert e Prisoners of the Sun.

 

Ed Harris interpreta l’oscuro agente governativo William Parcher

 

Di recente Harris ha ricevuto una candidatura all’Oscar per Pollock, che ha segnato il suo esordio alla regia, nel quale dà anche vita al pioniere dell’espressionismo astratto Jackson Pollock. Il film è stato proiettato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia e, successivamente al Toronto Film Festival, che ha segnato la sua prima proiezione nel nord America, e al prestigioso Centerpiece in occasione del New York Film Festival. Pollock è tratto dalla biografia vincitrice del Premio Pulitzer Jackson Pollock: An American Saga scritta da Steven Naifeh e Gregory White Smith. Fra gli altri interpreti del film si ricorda anche l’attrice Amy Madigan, moglie di Harris, nel ruolo di Peggy Guggenheim.

Dopo Pollock, Harris è stato al fianco di Jude Law in Il nemico alle porte, di Jean-Jacques Annaud e al fianco di Joaquin Phoenix in Buffalo Soldiers. Prossimamente sarà fra i protagonisti di The hours, con Meryl Streep, basato sull’omonimo romanzo vincitore del Premio Pulitzer di Michael Cunningham.

Ed Harris è stato diretto da Agnieszka Holland in Il terzo miracolo, con Anne Heche, e da Chris Columbus in Nemicheamiche, con Susan Sarandon e Julia Roberts. Per quest’ultimo film, insieme all’acclamato The Truman Show di Peter Weir, Harris ha ricevuto nel 1998 il National Board of Review Award come miglior attore non protagonista. The Truman Show gli è inoltre valso un Golden Globe e una candidatura all’Oscar.

Ed Harris è stato, quindi, al fianco di Sean Connery e Nicolas Cage nel film d’azione di Simpson-Bruckheimer The Rock, diretto da Michael Bey ed è apparso in Potere assoluto con Clint Eastwood (anche regista del film) e Gene Hackman. L’attore ha interpretato Gene Kranz nell’acclamato Apollo 13 di Ron Howard, per il quale ha ricevuto lo Screen Actors Guild Award come miglior attore non protagonista ed è stato candidato al Golden Globe e all’Oscar nella stessa categoria.

Fra gli altri film da lui interpretati si annoverano anche: La guerra dei sessi; Knightriders, di George Romero; Uomini veri; Il socio; La giusta causa; Americani; Stato di grazia; The Abyss; Jackknife; Un prete da uccidere; Walker, una storia vera; Sweet Dreams; Alamo Bay; A Flash of Green; Swing Shift - Tempo di Swing; Sotto tiro e Linea mortale.

Sul piccolo schermo è apparso in The Last Innocent Man e Running Mates, della HBO e in Paris Trout, della Showtime. Harris e Madigan hanno coprodotto e interpretato Riders of the Purple Sage, l’adattamento dell’omonimo romanzo di Zane Grey, che è andato in onda sulla TNT nel gennaio del 1996 riscuotendo un enorme successo di critica. Per la sua interpretazione, Harris ha ricevuto una candidatura allo Screen Actors Guild Award come miglior attore protagonista, mentre in qualità di produttore, insieme a Madigan, ha ricevuto il prestigioso Western Heritage Wrangler Award per il miglior film televisivo.

Nato a Tenafly nel New Jersey, Harris ha frequentato la Columbia University per due anni e, successivamente, si è iscritto alla University of Oklahoma, dove ha iniziato a studiare recitazione. Nel 1973 si è trasferito in California ed è stato ammesso al California Institute of the Arts, dove si è diplomato in belle arti. Harris ha esordito a New York in una produzione teatrale di Fool for Love di Sam Shepard per il quale, nel 1983, ha ricevuto un Obie Award. È stato, quindi, candidato al Tony Award e al Drama Desk Award per il suo lavoro in Precious Sons, di George Furth, che ha segnato il suo debutto a Broadway.

Ed Harris ha ricevuto due Los Angeles Theatre Critics Association Award. Il primo per Prairie Avenue e il secondo per Scar, di Murray Mednick. Fra le altre produzioni andate in scena a Los Angeles alle quali ha preso parte si annoverano inoltre: Un tram che si chiama desiderio, Furore, Amleto e La dolce ala della giovinezza.

Nell’autunno 1994 Harris è apparso nella produzione off-Broadway della New York Shakespeare Company di Simpatico di Sam Shepard, per la quale ha ricevuto il Lucille Lortel Award come miglior attore protagonista. Harris ha fatto ritorno a Broadway nell’autunno 1996 in una edizione limitata di Taking Sides, di Ronald Harwood, nel quale ha recitato al fianco di Daniel Massey.

 

Jennifer Connelly interpreta la moglie di John Nash, Alicia

 

Jennifer Connelly ha esordito sul grande schermo all’età di undici anni in C’era una volta in America, l’epopea sui gangster diretta da Sergio Leone, e, da allora, ha dato prova del suo grande talento in numerosi progetti di vario genere.

Lo scorso anno è apparsa in tre film drammatici dall’alto contenuto provocatore. Ha ricevuto una candidatura all’Independent Spirit Award per il suo straordinario ritratto della tossicodipendente in Requiem for a dream, di Darren Aronofsky. Ha quindi interpretato l’amante di Jackson Pollock, al fianco di Ed Harris, in Pollock, diretto dallo stesso Harris, e, infine, è stata l’attivista dai grandi ideali in Waking the Dead, di Keith Gordon, con Billy Crudup.

In precedenza la Connelly aveva già recitato insieme a Crudup in Inventing the Abbotts, della Imagine Entertainment. È quindi stata la squillo anni ’50 in Scomodi omicidi e la femminista in L’università dell’odio, la giornalista dell’America del sud in Of Love and Shadow e la donzella in pericolo rapita dai nazisti in Rocketeer.

 

Paul Bettany interpreta Charles Herman, il compagno di stanza di Nash a Princeton

 

L’attore inglese Paul Bettany ha raggiunto fama mondiale per il suo lavoro sul grande e piccolo schermo e nei teatri londinesi. Negli Stati Uniti è stato appena scoperto grazie a Il destino di un cavaliere, nel quale interpreta Chaucer in chiave comica al fianco di Heath Ledger. La rivista Daily Variety lo incluso nella lista dei “Ten To Watch” del 2001.

Bettany ha studiato recitazione classica al prestigioso Drama Center di Londra e ha esordito in teatro in una produzione di Un ispettore in casa Birling andata in scena nel West End londinese e diretta da Stephen Daldry (regista di Billy Elliot). Ha quindi collaborato per una stagione con la Royal Shakespeare Company, prendendo parte alle produzioni di Riccardo III, Romeo e Giulietta e Giulio Cesare, prima di ottenere il suo primo ruolo cinematografico in Bent Familia.

Paul Bettany ha quindi fatto ritorno al teatro ed è apparso in Love and Understanding, andata in scena al Bush Theatre di Londra. Successivamente ha ripreso il suo ruolo quando la produzione è andata in scena al Longwharf Theatre nel Connecticut. Sono quindi seguiti diversi progetti per la televisione inglese inclusi Killer Net di Lynda La Plante e Coming Home, nel quale è stato al fianco di Peter O’Toole.

Bettany è apparso nelle produzioni del Royal Court Theatre di One More Wasted Year e Stranger’s House, alle quali ha fatto seguito il suo secondo impegno cinematografico in The Land Girls - Ragazze di campagna, di David Leland, con Catherine McCormack e Rachel Weisz. Ha quindi interpretato After the Rain.

Ha ritratto Steerforth nella produzione della TNT di David Copperfield, diretta da Peter Medak, con Sally Field e Michael Richards. Fra gli altri progetti cinematografici ai quali ha preso parte si ricorda anche Louis Stevenson’s Suicide Club, con Jonathan Pryce e David Morrisey. Bettany è stato candidato al British Independent Award e al London Film Critics Award come miglior attore esordiente per il suo lavoro in Gangster n° 1, diretto da Paul McGuigan, con Malcolm McDowell, David Thewlis e Saffron Burrows. Il film uscirà nelle sale cinematografiche statunitensi nel mese di febbraio del 2002. Di recente ha ultimato le riprese del thriller in costume The Reckoning, con Willem Dafoe, che segna una nuova collaborazione con il regista Paul McGuigan. The Reckoning uscirà nelle sale cinematografiche statunitensi nella prima metà del 2002.

Attualmente Bettany è impegnato con le riprese del film inglese indipendente Heart of Me, diretto da Thaddeus O’Sullivan, nel quale recita al fianco di Helena Bonham-Carter e Oliver Williams. In seguito partirà per la Svezia per la lavorazione del thriller Dogville, diretto da Lars Von Trier, con Nicole Kidman e Stellan Skaarsgard.

 

Adam Goldberg interpreta Sol il collega di studi e amico di Nash

 

Attore e regista, Goldberg ha ritratto il soldato semplice Mellish, il cinico newyorchese di origini ebraiche che sfida i soldati tedeschi in Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg. Prossimamente sarà al fianco di Val Kilmer in The Salton Sea, e di recente, è stato nella commedia romantica All Over the Guy.

Goldberg ha esordito come regista e sceneggiatore con la rivisitazione del genere noir Scotch and Milk, al quale ha collaborato anche come coprotagonista, comontatore e produttore esecutivo. Il film, proiettato in anteprima al Los Angeles Independent Film Festival nel 1998, dove ha riscosso un notevole successo di critica, è interpretato da Nicky Katt, Cole Hauser, Clea Lewis, Giovanni Ribisi, Rio Hackford, Robert Pastorelli, il mago del jazz Jimmy Scott, Hubert Selby Jr. e dal regista Richard Linklater. Goldberg ha inoltre diretto I Love Your Work, da lui anche sceneggiato.

Nato a Santa Monica e cresciuto a Hollywood, Adam Goldberg ha iniziato a studiare con Tracy Roberts all’età di quattordici anni. L’anno seguente è stato ammesso al Lee Strasberg Institute di Los Angeles. Durante il periodo in cui ha frequentato il Sarah Lawrence College, ha preso parte a numerose produzioni teatrali, incluse Sei personaggi in cerca d’autore, In Search of Justice e The Informer.

Goldberg ha esordito sul grande schermo nel 1991 nelle vesti del fratello minore di Billy Crystal in Mr. Saturday Night. Nel 1993 è stato il protagonista dell’acclamato La vita è un sogno, di Richard Linklater. È inoltre apparso in L’università dell’odio, di John Singleton; La profezia della tigre, con Christopher Walken; EDtv di Ron Howard e Sunset Strip. Ha inoltre prestato la sua voce al cane da pastore ridotto sulla sedia a rotelle Flealick in Babe va in città.

Goldberg è stato fra i protagonisti della serie della ABC Relativity, nella quale ha dato vita a Doug Kroll, ed è stato Eddie, il nuovo compagno di casa di Chandler affetto da manie ossessive, in Friends, della NBC. In teatro è apparso al fianco di Robert Pastorelli in Act One, l’acclamata serie di atti unici andata in scena al Met Theater di Los Angeles.

 

Judd Hirsch interpreta il professor Helinger, il tutore di Nash a Princeton

 

Judd Hirsch è cresciuto a New York e, prima di iniziare i suoi studi di recitazione presso l’American Academy of Dramatic Arts e lo HB Studio di New York, ha studiato ingegneria al City College di New York e architettura al Cooper Union.

Ha esordito in teatro nel 1964 con la produzione della Woodstock Playhouse di A Thousand Clowns, di Herb Gardner, nel quale ha interpretato Murray Burns. Nel 1966 è stato il buffo operaio della società telefonica in A piedi nudi nel parco, di Neil Simon, andato in scena a Broadway. Ha inoltre preso parte a numerose produzioni teatrali a cominciare dalla stagione 1968-69 con Scuba Duba, di Jay Friedman, alla quale hanno fatto seguito: King of the United States, di Jean Claude Van Itallie (1972), Hot L Baltimore, di Lanford Wilson (1973) e Knock, Knock, di Jules Feiffer (1975). Ha, quindi, creato il ruolo di Matt Friedman in Talley’s Folly (1979), di Wilson, premiato con il Premio Pulitzer, e, nel 1979, ha ricevuto un Obie Award per il suo lavoro nel circuito off-Broadway. Nel 1983 ha interpretato Trigorin in Il gabbiano. Due anni dopo è stato al fianco del suo caro amico Cleavon Little in I’m Not Rappaport, di Gardner, che gli è valso l’Outer Critics Circle Award. Nel 1996 è apparso in Below the Belt.

A Broadway ha ricevuto il Drama Desk Award per Knock, Knock (1976); è apparso nelle vesti di George Schneider in Chapter Two, di Neil Simon (1977), è stato candidato al Tony Award e al Drama Desk Award per il suo lavoro in Talley’s Folly, di Lanford Wilson (1980), e ha ricevuto il Tony Award per I’m Not Rappaport (1986). Ha, inoltre, ricevuto l’Outer Critics Circle Award e il Tony Award per il suo ritratto di Eddie Ross, il barista prepotente di Conversation With My Father, andato in scena a Broadway nel 1992, e successivamente ha ripreso il ruolo da lui creato quando la produzione è andata in scena a Los Angeles, Scarborough, Inghilterra, e all’Old Vic di Londra (1995). Nel 1996 è stato Murray Burns in A Thousand Clowns, prodotta dal Roundabout Theatre. Nel 1998-99 è stato il protagonista di Art, andato in scena a Broadway, e, successivamente, ha preso parte alla tournée nazionale dello spettacolo (che è andato in scena anche a Londra).

Hirsch ha esordito sul piccolo schermo nelle vesti dell’avvocato difensore Murray Stone in The Law, premiato con l’Emmy Award. È, quindi, stato fra i protagonisti della serie Delvecchio e ha dato vita ad Alex Rieger nella serie Taxi. Per il suo lavoro in ogni stagione di questa serie è stato candidato all’Emmy Award come miglior attore protagonista, che ha ricevuto nel 1981 e nel 1983. Dal 1988 al 1992 è stato John Lacey nella serie di successo Dear John, che gli è valsa un Golden Globe come miglior attore protagonista nel 1988. Nel 1997-98 è stato al fianco di Bob Newhart nella serie comica George & Leo.

Hirsch è stato candidato all’Oscar per il suo lavoro in Gente comune (1980). Fra i film ai quali ha preso parte si ricordano anche: Il re degli zingari (1978), Without a Trace (1983), The Goodbye People, di Herb Gardner (1984), Vivere in fuga, di Sydney Lumet (1988), Independence Day (1996) e Man On The Moon (1998).

 

Josh Lucas interpreta Hansen, il collega di Nash a Princeton che gli giura eterna inimicizia

 

Nato in Arkansas, Lucas ha trascorso la maggior parte della sua infanzia al seguito dei suoi genitori, attivisti in campo politico, in giro per gli stati del sud. Dopo aver traslocato circa trenta volte in tredici anni, la famiglia si è stabilita nei pressi di Tacoma, Washington, dove i genitori di Lucas continuano ancora oggi a esercitare la loro professione di medici. È stato propri qui che Josh ha scoperto la sua passione per la recitazione e ha ricevuto due volte il primo premio statale come interprete drammatico.

Lucas è apparso in numerose produzioni per il circuito off-off-Broadway prima di ottenere il ruolo di Giuda nel controverso Corpus Christi di Terrence McNally. Grazie al suo lavoro in questa produzione, Mary Harron lo ha chiamato a interpretare American Psycho, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis.

Da allora, Lucas è apparso nel ruolo del padre assente in Conta su di me, candidato all’Oscar come miglior film, ed è stato al fianco di Tilda Swinton in The Deep End, vincitore del Sundance Film festival. È stato, quindi, il fratello di Sean Penn in Il mistero dell’acqua, di Catherine Bigelow, con Elizabeth Hurley, Catherine McCormack e Sarah Polley. Si è poi recato in Nuova Zelanda per le riprese di Shearer’s Breakfast, nel quale è stato al fianco di Rhada Mitchell. Di recente è stato fra i protagonisti di Session 9, diretto da Brad Anderson, con David Caruso e Peter Mulan. Attualmente è impegnato con le riprese di Sweet Home Alabama, di Amy Tennant, nel quale recita al fianco di Reese Witherspoon.

 

Anthony Rapp interpreta Bender collega di Nash a Princeton, e, successivamente alla MIT

 

Di recente Rapp è stato fra i protagonisti di Road Trip e della mini serie della ABC-TV The Beach Boys: An American Family.

Fra i film nei quali è apparso si annoverano: Man of the Century, David Searching, Twister, La vita è un sogno, Sei gradi di separazione, Scola d’onore e Adventures in Babysitting. Inoltre è stato fra le guest star di alcune serie televisive, fra le quali: X-Files, Spin City e The Lazarus Man.

Dotato interprete teatrale, Rapp è andato in scena a Broadway nel ruolo del protagonista in You’re a Good Man, Charlie Brown. Ha quindi dato vita al ruolo di Mark Cohen nella produzione di enorme successo andata in scena a Broadway di Rent. Il suo ritratto del regista/narratore protagonista di Rent, gli è valso un Obie Award nel 1996.

Rapp lavora come attore professionista da quando aveva nove anni. Ha esordito a Broadway nella produzione di Precious Sons, di Norman Rene interpretata da Ed Harris e Judith Ivey, che gli è valsa una candidatura all’Outer Critics Circle Award e al Drama Desk Award. Fra le molte altre produzioni teatrali alle quali ha preso parte si ricordano, infine: Il re e Io, con Yul Brynner; Sei gradi di separazione, Raised in Captivity, e Sophistry.

 

Christopher Plummer interpreta il misterioso dottor Rosen

 

Plummer ha iniziato la sua carriera professionale a Montreal, la sua città natale, recitando sia in francese che in inglese. Dopo il suo debutto teatrale a New York, nel 1954, ha interpretato numerose produzioni andate in scena a Broadway e nel West End londinese. È stato inoltre primo attore del National Theatre inglese, della Royal Shakespeare Company e della Stratford Festival canadese. La sua ultima apparizione a Broadway è stata nella premiata produzione di Barrymore, che l’attore ha seguito anche nella tournée nel Nord America.

Plummer è autore di testi per il teatro e la televisione. Nel 1986 è stato annesso nella Theatre’s Hall of Fame.

Christopher Plummer ha interpretato oltre ottanta progetti cinematografici, fra i quali: Tutti insieme appassionatamente, vincitore del premio Oscar per il miglior film; L’uomo che volle farsi re; Waterloo; La pantera rosa; L’amico sconosciuto; I lunghi giorni delle aquile; La caduta dell’Impero Romano; Assassinio su commissione, Ovunque nel tempo, Star Trek VI - Rotta verso l’ignoto, La retata, Wolf - La belva è fuori, L’ultima eclissi e L’esercito delle dodici scimmie.

Fra i suoi successi più recenti si ricordano il ritratto del giornalista televisivo Mike Wallace in Insider - Dentro la verità, molto apprezzato dalla critica, e di F. Lee Bailey nel film tv della NBC American Tragedy. Prossimamente sarà diretto da Peter Cattaneo in Lucky Break.

Oltre ai numerosi riconoscimenti ricevuti nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Austria e in Canada, Plummer ha ricevuto due Tony Award, due Emmy Award, uno Evening Standard Award inglese, un Genie Award canadese, e molte altre candidature a premi di rilievo. Ha ricevuto la laurea ad honorem in lettere dalla Juilliard School di New York nel 1968, conferitagli da Sua Maestà Elisabetta II d’Inghilterra, e ha ricevuto il titolo di Companion of the Order of Canada, il più alto riconoscimento della sua patria. Nel novembre 2001 ha ricevuto il prestigioso Governor General’s Award per il suo contributo al mondo dell’arte.

 

Vivien Cardone debutta sul grande schermo nel ruolo di Marcee, la nipote di Charles

 

A appena otto anni, Vivien Cardone è già apparsa in numerose pubblicità televisive e ha ricevuto molti riconoscimenti come ballerina di step dance. Attualmente frequenta la terza elementare e coltiva molti interessi e hobby, fra i quali il pattinaggio a rotelle, il ciclismo, il pattinaggio su ghiaccio e il nuoto. Insieme alle sue due sorelle e al fratello si prende cura di tre gechi leopardo, due anolidi verdi, quattro rane dagli occhi rossi e cinque pesci tropicali. Deve il suo nome all’attrice preferita dalla madre: Vivien Leigh.

 

I realizzatori

 

Ron Howard (Regista) ha dato vita ad alcuni momenti indimenticabili della storia del cinema. Dalla tensione drammatica di Apollo 13 all’umorismo anticonformista di Parenti, amici e tanti guai, fino alla tenera magia di Cocoon - L’energia dell’universo, i film da lui diretti e prodotti dalla Imagine Entertainment possiedono un gusto dolce amaro in grado spingere gli spettatori a condividere esperienze di vita vissuta quali la perdita, la sopravvivenza, la passione, i legami familiari e l’impegno.

Nel 1995 Howard ha diretto Apollo 13, con Tom Hanks, Kevin Bacon, Bill Paxton, Gary Sinise, Kathleen Quinlan e Ed Harris. Un dramma pieno di suspense ispirato alla missione Apollo 13, nel corso la quale gli astronauti a bordo della navicella persero il controllo della strumentazione a oltre trecentomila chilometri dalla Terra. Il film è valso a Ron Howard il premio come miglior regista dell’anno dalla Director’s Guild of America. Apollo 13 è stato candidato a nove Oscar e quattro Golden Globe e ha ricevuto l’Oscar per il montaggio e il sonoro. La Screen Actors Guild Award ha inoltre conferito un premio collettivo all’intero cast del film.

Nel 1996 Howard ha diretto un altro film intensamente drammatico, Ransom, il thriller sul filo del rasoio interpretato da Mel Gibson, Rene Russo, Gary Sinise e Delroy Lindo. Nel 1991 aveva diretto Fuoco assassino, ambientato del mondo dei vigili del fuoco. Il film, interpretato da Kurt Russell, William Baldwin e Robert DeNiro è stato candidato a quattro Oscar.

Howard ha quindi diretto l’elegante Cuori ribelli, un’epica storia d’amore interpretata da Tom Cruise e Nicole Kidman.

Le commedie da lui dirette, a cominciare da Turno di notte, palesano invece la simpatia di Howard per i perdenti. L’esilarante e profondo Parenti, amici e tanti guai è stato candidato a due Oscar.

Howard ha, inoltre, creato straordinari mondi fantastici a iniziare da Splash - Una sirena a Manhattan, al quale ha fatto immediatamente seguito Cocoon - La forza dell’universo, premiato con due Oscar, incluso quello come miglior attore non protagonista per Don Ameche. Lo scorso anno ha condotto gli spettatori nel sorprendente mondo di Whoville con Il Grinch.

Nel 1986 Howard e Brian Grazer hanno fondato la Imagine Entertainment con lo scopo di produrre progetti cinematografici indipendenti. Negli anni a seguire, la Imagine ha realizzato numerosi progetti di successo di vario genere fra i quali Il professore matto e il suo sequel La famiglia del professore matto, Bugiardo, bugiardo, Bowfinger, Cronisti d’assalto, Inventing the Abbotts e molti altri. Howard ha inoltre prodotto, insieme a Grazer e Tom Hanks, la mini serie From the Earth to the Moon, per la HBO. Prima di fondare la Imagine, Howard e Grazer hanno collaborato con successo a Turno di notte nel 1982 e, nel 1984, a Splash - Una sirena a Manhattan. Howard ha esordito alla regia nel 1978 con Attenti a quella pazza Rolls Royce.

Ron Howard ha iniziato al sua carriera come attore. Nato a Duncan, Oklahoma, ha esordito sul grande schermo nel film Il viaggio ed è, successivamente, apparso in The Music Man. Sul piccolo schermo è stato Opie, uno dei personaggi della serie The Andy Griffith Show. Negli anni ’70 ha interpretato la serie televisiva Happy Days e ha ottenuto il plauso della critica per il suo lavoro in film quali American Graffiti e Il pistolero.

 

Brian Grazer (Produttore) di recente ha ricevuto il David O. Selznick Life Achievement Award In Theatrical Motion Pictures dalla Producers Guild of America. I film da lui prodotti hanno ricevuto complessivamente ventitré candidature all’Oscar e diciassette candidature all’Emmy Award. Grazer stesso è stato candidato a vari premi come sceneggiatore per Splash - Una sirena a Manhattan e, come produttore, per Apollo 13.

Grazer ha dimostrato di possedere un vero istinto per la commedia con grandi successi quali Il Grinch, Il professore matto e Bugiardo, bugiardo, oltre che un gusto particolare per le commedie più delicate quali Splash - Una sirena a Manhattan e Parenti, amici e tanti guai. Inoltre, ha realizzato potentissimi film drammatici quali Ransom, con Mel Gibson, Rene Russo e Gary Sinise e l’acclamato Apollo 13.

Apollo 13, con Tom Hanks, Kevin Bacon, Bill Paxton, Gary Sinise, Kathleen Quinlan e Ed Harris è stato candidato a nove Oscar, inclusi quelli per il miglior film, la sceneggiatura, miglior attore non protagonista (Ed Harris) e miglior attrice non protagonista (Kathleen Quinlan). Il film ha ricevuto l’Oscar per il montaggio e il sonoro, inoltre, la Producers Guild of America ha onorato Grazer con il Darryl F. Zanuck Motion Picture Producer of the Year Award per il suo lavoro.

Nel 1986, ha fondato, insieme a Ron Howard, la casa di produzione indipendente Imagine Entertainment. I due avevano già collaborato nel 1982, quando Grazer aveva chiamato Howard per la regia di Turno di notte e nel 1984, con la commedia romantica Splash - Una sirena a Manhattan. Quest’ultimo film, interpretato da Tom Hanks, Daryl Hannah e John Candy è valso a Grazer la sua prima candidatura all’Oscar per la sceneggiatura.

Fra le prime produzione della Imagine si ricorda anche Parenti, amici e tanti guai, interpretato da grandi star del cinema, capeggiate da Steve Martin. Il film è stato candidato a due Oscar ed è valso a Grazer il NATO/ShoWest Producer of the Year.

Da allora Grazer ha prodotto un vasto numero di progetti di vario genere inclusi grandi successi quali Il Grinch, con Jimmy Carrey e La famiglia del professore matto, con Eddie Murphy. In precedenza Carrey aveva interpretato Bugiardo, bugiardo, sempre della Imagine, mentre Eddie Murphy era stato in Il professore matto, oltre che in Bowfinger, con Steve Martin, e Life, con Martin Lawrence.

Grazer ha, inoltre, prodotto vari film a contenuto drammatico, fra i quali Fuoco assassino, ambientato nel mondo dei vigili del fuoco, interpretato da Kurt Russell, William Baldwin e Robert DeNiro e candidato a quattro premi Oscar; la bellissima e poetica storia d’amore Cuori ribelli, con Tom Cruise e Nicole Kidman oltre che il thriller mozzafiato Ransom.

Brian Grazer coltiva moltissimi interessi e ha un occhio straordinario per il talento. Fra gli altri film da lui prodotti si ricordano anche progetti di vario genere quali: EDtv, con Matthew McConaughey, Jenna Elfman, Ellen DeGeneres e Woody Harrelson; Cronisti d’assalto, con Michael Keaton, Glenn Close, Marisa Tomei e Robert Duvall; Cry Baby, diretto da John Waters e interpretato da Johnny Depp e Michael Keaton; Spie come noi, con Chevy Chase e Dan Aykroyd, CB4, con Chris Rock e The Doors, con Val Kilmer e Meg Ryan.

Fra i progetti di prossima distribuzione negli Stati Uniti si anticipano: The Untitled Detroit Project, diretto da Curtis Hanson e interpretato da Eminem, al suo esordio sul grande schermo; l’amatissima storia per bambini Dr. Seuss’ Cat in the Hat; Undercover Brother, con Eddie Griffin e Surf Girls, diretto da John Stockwell.

Grazer ha esordito come addetto allo sviluppo dei progetti televisivi insieme a Edgar J. Sherick e Daniel Blatt. Nel 1980 ha firmato un accordo per lo sviluppo e la produzione di progetti con la Paramount Pictures, che ha segnato il suo ingresso nel mondo della produzione cinematografica. Sempre nello stesso anno ha conosciuto Ron Howard, che stava lavorando alla settima stagione della serie televisiva Happy Days.

Fra i progetti più recenti da lui prodotti per il piccolo schermo si ricordano la serie Felicity della WB; la serie a cartoni animati della Fox The PJ’s, l’acclamato Sports Night e la nuova serie drammatica 24. Grazer, Howard e Hanks hanno ricevuto un Emmy Award per il loro lavoro alla serie della HBO From the Earth to the Moon.

 

Akiva Goldsman (Sceneggiatore) attualmente sta lavorando all’adattamento del romanzo Memoirs of a Geisha, per il regista Steven Spielberg. Il suo primo film, Rosso d’autunno, è stato diretto da Bruce Beresford. Fra le altre sceneggiature da lui scritte si ricordano anche Il cliente, Batman Forever, Il momento di uccidere, Batman & Robin, Lost in Space - Perduti nello spazio, Amori & Incantesimi e The Sum of All Fears. Ha inoltre prodotto Blu profondo di Renny Harlin e, attualmente, per la sua casa di produzione, la Weed Road Pictures, sta curando la produzione di Constantine, diretto da Tarsem Singh e interpretato da Nicolas Cage. Nato a Brooklyn Heights, New York, Goldsman si è diplomato alla Wesleyan University e ha conseguito il diploma in scrittura creativa presso la New York University.

 

Karen Kehela (Produttrice esecutiva) ha iniziato a lavorare per la Imagine Entertainment come assistente di Brian Grazer appena ultimati i suoi studi alla UCLA. Nel 1990 è stata inviata a New York per aprire e dirigere una sede della casa di produzione. In quest’ambito è stata la produttrice associata di Moglie a sorpresa, con Steve Martin e Goldie Hawn.

Al suo rientro a Los Angeles, nel 1992, ha cominciato a ricoprire ruoli sempre più importanti alla Imagine, fino a quando, all’età di ventinove anni, è stata nominata presidente della produzione. Nel maggio 1997 è stata nominata vice presidente della Imagine Films e ha collaborato a stretto contatto con Brian Grazer e Ron Howard allo sviluppo e alla produzione dei progetti della Imagine.

La Kehela è stata la produttrice esecutiva sia di Il professore matto, che di La famiglia del professore matto, entrambi interpretati da Eddie Murphy. Ha inoltre curato la produzione esecutiva di Life, con Eddie Murphy e Martin Lawrence e di Bowfinger, con Eddie Murphy e Steve Martin. Ha inoltre collaborato a Il Grinch, con Jim Carrey.

 

Todd Hallowell (Produttore esecutivo/Regista seconda unità) ha iniziato la sua carriera come assistente art director (e controfigura di Ron Howard) con il film di Roger Corman Attenti a questa pazza Rolls Royce, del 1978, che ha segnato l’esordio alla regia di Howard.

Successivamente è stato l’art director di Ritorno al futuro, Su e giù per Beverly Hills, Fletch - Un colpo da prima pagina e dell’episodio pilota della straordinaria serie televisiva di Michael Mann Miami Vice.

Hallowell ha quindi collaborato come scenografo a Tough Guys, Adventures in Babysitting, Affittasi ladra, Quattro pazzi in libertà, Vital Signs - Un anno una vita, Conflitto di classe e la commedia diretta da Howard nel 1989 Parenti, amici e tanti guai. Ha quindi diretto la seconda unità di riprese di Striking Distance, Adventures in Babysitting e Money train.

Sempre in collaborazione con Howard, Hallowell è stato il produttore associato e il regista della seconda unità di Fuoco assassino, il produttore esecutivo e il regista della seconda unità di Cuori ribelli e il produttore esecutivo, lo scenografo e il regista della seconda unità di Cronisti d’assalto.

Hallowell è stato quindi il produttore esecutivo e il regista della seconda unità dello straordinario Apollo 13, diretto da Howard nel 1995, che gli è valso, insieme al produttore Brian Grazer, il Producer of the Year dalla Producers Guild Of America. È inoltre stato il produttore esecutivo e il regista della seconda unità dei tre progetti più recenti diretti da Howard: Ransom, EDtv e Il Grinch.

 

Roger Deakins (Direttore della fotografia) di recente è stato candidato all’Oscar per il suo lavoro in Fratello dove sei?, di Joel e Ethan Coen. Sempre per i fratelli Coen ha diretto la fotografia del loro film più recente L’uomo che non c’era, oltre che la famosissima commedia nera Fargo, che gli è valsa un’altra candidatura all’Oscar, e il misterioso Barton Fink - È successo a Hollywood, per il quale ha ricevuto i premi per la fotografia dalla New York Film Critics Circle, la Los Angeles Film Critics e la National Society of Film Critics.

Deakins è stato, inoltre, candidato all’Oscar e ha ricevuto un A.S.C. Award per il suo lavoro a Le ali della libertà, ed è stato candidato all’Oscar e ha ricevuto i premi per la fotografia dal New York Film Critics Circle, la Boston Society of Film Critics e la National Society of Film Critics per Kundun.

Deakins ha esordito come fotografo di posa prima di iscriversi alla National Film School inglese nel 1972. La collaborazione con il collega di studi Michael Radford lo ha quindi portato a dirigere la fotografia di tre film diretti da lui diretti: Misfatto Bianco, Orwell 1984 e Another Time, Another Place (Una storia d’amore).

Fra gli altri film di cui ha diretto la fotografia si ricordano anche: Hurricane, diretto da Norman Jewison, Le montagne della luna, di Bob Rafelson, Homicide, di David Mamet, Attacco al potere, Il grande Lebowski, Il coraggio della verità, Mister Hula Hoop, Dead Man Walking - Condannato a morte, Il giardino segreto, Amori e amicizie, Cuore di tuono e Sid e Nancy. Ha inoltre diretto la fotografia di alcuni documentari fra i quali: When the World Changed, Eritrea: Behind the Lines e Around the World with Ridgeway.

 

Wynn P. Thomas (Scenografo) ha creato i set per otto film diretti da Spike Lee: Mo’ Better Blues, He Got Game, Crooklyn, Malcom X, Jungle Fever, Fa’ la cosa giusta, Aule Turbolente e Lola Darling.

Thomas ha inoltre realizzato le scenografie di film quali la divertente commedia Terapia e pallottole, di Harold Ramis; Tentazioni d’amore, che ha segnato l’esordio alla regia di Edward Norton; Sesso & potere, di Barry Levinson; Mars Attacks!, di Tim Burton; A Wong Foo, Grazie di tutto! Julie Newmar, di Beeban Kidron e Bronx, di Robert DeNiro. Inoltre è stato lo scenografo di The Five Heartbeats, di Robert Townsend, di Eddie Murphy Raw e di Uccidete la colomba bianca, di Andrew Davis.

Per il piccolo schermo, Thomas ha curato le scenografie di Witness to the Mob, della HBO ed è stato l’art director di Medal of Honor Rag, della American Playhouse, PBS.

Thomas ha iniziato la sua carriera come assistente art director in film quali Cotton Club, di Francis Ford Coppola; Casa dolce casa?, di Richard Benjamin e Ricordi di Brighton Beach, di Gene Saks.

 

Mike Hill e Dan Hanley (Montatori) proseguono la loro duratura collaborazione con Ron Howard, che ha avuto inizio nel 1982 con la commedia brillante Turno di notte. Da allora i due hanno curato il montaggio di tutti i film diretti da Howard. Fra questi si ricordano il grande successo dello scorso anno Il Grinch, EDtv, Ransom, Cuori ribelli, Cronisti d’assalto, Fuoco assassino, Parenti, amici e tanti guai, Willow, Gung Ho, Cocoon - L’energia dell’universo, Splash - Una sirena a Manhattan e Apollo 13, per il quale, nel 1995, hanno ricevuto l’Oscar per il montaggio.

Fra gli altri film ai quali hanno collaborato si ricordano anche: Pazzi da legare, Cimitero vivente e Piccola peste. Hanley ha, inoltre, lavorato come comontatore ai film quali In & Out e Un piedipiatti e mezzo, mentre Hill è stato il comontatore di Tina - What’s Love Got to Do with It?.

Hanley e Hill provengono da ambienti molto diversi fra loro. Hanley viene da tre generazioni di montatori cinematografici: il nonno curava il montaggio dei trailers alla RKO, mentre il padre era un montatore ADR presso i Paramount Studios. Nel 1975, è entrato alla Paramount come apprendista, e ha lavorato al suo primo film Il maratoneta. Ha quindi iniziato a collaborare con il montatore Bob Kern, che ha lavorato con Howard ai suoi primi film tv. Questa associazione lo ha portato a lavorare con il regista a Turno di notte.

Hill viene da Omaha, Nebraska, dove ha frequentato la University of Nebraska. Ultimato il college, si è trasferito nel sud della California e ha fatto domanda di ammissione a diverse corporazioni dell’industria cinematografica, per poi essere ammesso in quella dei montatori. Contemporaneamente ha iniziato a lavorare per la Paramount come apprendista montatore all’ultimo film diretto da Elia Kazan, Gli ultimi fuochi. Ha conosciuto Hanley presso gli studi di posa e ha iniziato a collaborare con lui sotto il patrocinio di Kern.

 

Rita Ryack (Costumista) di recente è stata candidata all’Oscar per il suo lavoro in Il Grinch, di Ron Howard, per il quale ha ricevuto il premio per i costumi dalla Costume Designers Guild e un IFPA Golden Satellite.

La Ryack ha iniziato a collaborare con Howard nel 1994 con Cronisti d’assalto, e, successivamente, ha creato i costumi per Apollo 13, EDtv, Ransom, Il Grinch e A BEAUTIFUL MIND. Di recente ha lavorato a Rush Hour II, con Jackie Chan.

Nata nel Massachusetts, la Ryack ha lavorato a numerosi progetti cinematografici, televisivi e produzioni teatrali. Per il grande schermo ha collaborato con il regista Martin Scorsese a film quali Casinò, Cape Fear - Il promontorio della paura, Fuori orario, Lo sbirro, il boss e la bionda e Bringing Out the Dead. Ha inoltre creato i costumi per Bronx, che ha segnato l’esordio alla regia di Robert DeNiro e per The Fan - Il mito, sempre con DeNiro. Più di recente ha creato i costumi per Sesso & Potere, di Barry Levinson. Fra gli altri film ai quali ha lavorato si ricordano anche: Dall’altro lato della strada, Conflitto di classe, Mr. Jones e My Giant.

Rita Ryack è stata candidata a premi di prestigio quali il Tony Award, il Drama Desk Award e il Los Angeles Drama Critics Award per i costumi del musical di successo My One and Only, con Tommy Tune e Twiggy. Ha inoltre creato i costumi per la produzione teatrale andata in scena a Broadway di The Human Comedy, oltre che delle produzioni off-Broadway di A Lie of the Mind, Hunting Cockroaches, The Vampires, The Foreigner, Anteroom, The Loman Family Picnic e It’s Only A Play, di Sam Shepard, per il quale ha ricevuto una candidatura all’American Theatre Wing. Nel 1986 ha ricevuto l’Obie Award for Sustained Excellence in Costume Design. È stata la prima costumista dell’American Repertory Theatre di Robert Brustein ad Harvard.

Rita Ryack è una premiata illustratrice di cartoni animati e animatrice cinematografica. Nel maggio 2000 ha ricevuto il New York Chapter of Women in Film per la sua creatività come costumista. Diplomatasi presso la Yale School of Drama (MFA) e alla Brandeis University, la Ryack ha ricevuto una borsa di studio con incarichi didattici in storia del costume presso il Bennington College.

 

James Horner (Compositore) ha ricevuto due Oscar e due Golden Globe per le musiche di Titanic, di James Cameron (migliore colonna sonora drammatica e migliore canzone con My Heart Will Go On). È stato inoltre candidato ad altri cinque Oscar e quattro Golden Globe e ha ricevuto sei Grammy Award, inclusi quelli per la migliore canzone dell’anno nel 1987 (Somewhere Out There) e 1998 (My Heart Will Go On). Nell’aprile 1998, la colonna sonora di Titanic è stata per sedici settimane consecutive al primo posto della Billboard Top 200 Album Chart, stabilendo un nuovo record di permanenza al primo posto per una colonna sonora. Ancora oggi è la colonna sonora strumentale più venduta della storia della musica, con quasi dieci milioni di copie vendute negli Stati Uniti e oltre ventisei milioni di copie vendute in tutto il mondo. L’album sequel, Back to Titanic, premiato con diversi dischi di platino, contiene altri temi musicali del film oltre che nuove composizioni di Horner basate sulle musiche originali del film.

Horner ha collaborato a diversi film diretti da Ron Howard, fra i quali: Il Grinch, Ransom, Cocoon - L’energia dell’universo, Willow e Apollo 13. Famoso per la sua varietà stilistica, Horner ha inoltre composto le musiche per film quali: Il nemico alle porte, Braveheart - Cuore impavido, La tempesta perfetta, Freedom Song, L’uomo bicentenario, Il Grande Joe, La maschera di Zorro, Deep Impact, L’ombra del diavolo, Il coraggio della verità, A Gillian per il suo compleanno, La ragazza di Spitfire Grill, Casper, Vento di passioni, Sotto il segno del pericolo, Pagemaster - L’avventura meravigliosa, Bopha, Il rapporto Pelikan, L’uomo senza volto, Giochi di potere, Cuore di tuono, I signori della truffa, Rocketeer, Glory - uomini di gloria, Vietnam, verità da dimenticare, L’uomo dei sogni, Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, Alla ricerca della valle incantata, Fievel sbarca in America, Il nome della rosa, Gorky Park, 48 ore e Star Trek II - L’ira di Khan. I suoi progetti più recenti sono la straordinaria storia d’amore Iris e Windtalkers, di John Woo.

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