L’Italia e le tre tradizioni

 

La piú conosciuta tradizione stregonesca italiana è quella Toscana che si rifà al libro di Leland che tante volte abbiamo nominato “Aradia: il Vangelo delle Streghe”, riportata alla ribalta soprattutto in questi ultimi anni dagli Wicca statunitensi con Raven Grimassi autore di “Italian Witchcraft” ed “Ereditary Witchcraft”. Anche Gerald Gardner del resto conosceva il testo di Leland, anche se era venuto a contatto durante il suo soggiorno a Roma con streghe di non ben precisata origine, benchè nei suoi lavori prevalgono le influenze celtiche della congrega di cui faceva parte sull’Isola di Man.

 

E’ lo stesso Leland a coniare il termine di “Old Religion” cioè vecchia religione, proprio in opere come “Aradia” o “Etruscan Romans remains”cioè vecchia Religione”, a cui ci si riferisce oggi sostanzialmente non solo per indicare la stregoneria moderna, ma spesso anche il corpus del neopaganesimo. Questo tipo di tradizione è influenzata dalla religione degli Etruschi, gli elementi etruschi, dal nome degli dei fino alla lingua delle formule, sono facilmente riconoscibili, ovviamente è un discorso abbastanza generico visto che in realtà degli etruschi stessi si sa abbastanza poco, tuttavia è forse la tradizione stregonesca di cui si hanno in un certo senso piú certezze viste anche le ricerche che sono state fatte sul campo da antropologi e appassionati di folklore.

 

Tuttavia la stregoneria di tradizione toscana non è l’unica tradizione presente in Italia e probabilmente nemmeno la principale se non stiamo a contare chi oggi cerca di rifarsi ad essa. E’ abbastanza evidente che sull’arco alpino le streghe praticavano rituali simili, ma in un certo modo diversi, perché era diverso il background culturale, le alpi italiane erano state, prima dell’arrivo dei Romani, sotto l’influenza di varie gruppi celtici, come i Leponti, e gli stessi liguri popolo di cui si conosce pochissimo pare che avessero una religione molto simile a quella celtica piuttosto che a quella etrusca. Da Triora sulle alpi marittime in Liguria fino al Friuli, non c’è una valle che non abbia una tradizione di streghe, le piú conosciute sono le streghe del canavese vicino a Torino, nelle valli Biellesi, quelle Ossolane, nella provincia di Varese ci sono stati importanti processi alle streghe che costrinsero l’allora arcivesovo di Milano San Carlo a intervenire personalmente e tuttavia nemmeno il suo intervento riuscí a salvare alcuni irriducibili che non vollero riconvertirsi alla cristianità, cosí nel Sudtirolo fino al Friuli dove l’opera di Ginzburg getta luce sui Benandanti un gruppo stregonesco che probabilmente assimiló qualcosa anche dalla tradizione slava dei balcani. E sulle alpi probabilmente piú che Aradia correva Cernunno o Belenos, antica divinità solare. Le leggende popolari si riferiscono costantemente alle fate ad altre creature che ci fanno pensare al Piccolo Popolo della tradizione celtica irlandese.

 

Infine il sud dell’Italia rimane accanto alla tradizione classiaca, quando la strega non è assimilata a figure che si accostano alla Sibilla cumana, è una iettatrice, un personaggio pericoloso e quasi mitologico, che evoca i morti ed è dedita a pratiche terribili, questa era la visione della strix nella classicità, un personaggio metà donna e metà animale a cui solo pochi portati dalla disperazione o dalla necessità osavano avvicinarsi. Un eccezione è riscontrabile per le Strghe beneventane probabilmente superstiti di un culto arboreo preellenico.

 

Naturalmente questa è solo una trattazione sommaria dell’argomento, ma ci serve per affermare che in Italia la tradizione stregonesca è varia e polimorfa e non puó essere assolutamente ricondotta alla sola Toscana come oggi va tanto di moda. Se da una parte ció puó generare confusione dall’altra questo ci apre infinite possibilità di conoscenza, il polimorfismo culturale della nostra penisola è infatti quello che ci da la libertà di scegliere e di approfondire ció che sentiamo piu´ nostro senza fermarci a guardare quello che a volte ci propina la moda del momento. Ovunque vi troviate infatti c’è una storia di streghe che vi sta aspettando e tutta la tradizione che questa porta con se.