Gli Dei
Vengono elencati qui di seguito i
principali Dei che possono avere unattinenza col culto
stregonesco, in realtà tutti gli dei in un modo o nellaltro
hanno dato qualcosa, tuttavia gli dei principali della classicità
che hanno influenzato la penisola italica e che hanno la maggiore
rilevanza per la stregoneria sono i seguenti, in particolare le
triadi lunari Artemide, Diana (Selene), Ecate o Core, Persefone,
Ecate e gli Dei cornuti, fallici, come Pan, Dioniso ed Hermes.
per i romani è la dea della luna,
della caccia e degli animali, era venerata anche come
personificazione della fertilità e del parto era detta "la
triforme", la dea delle tre nature, ed era chiamata con tre
nomi diversi: Diana celeste, "la Dea dai molti seni",
che rappresentava la luna nella sua pienezza, la greca Selene (o
Semele), la donna nella pienezza della sua fertilità; Ecate, il
suo aspetto infero, personificazione della forza negativa della
Luna, la Luna calante o nera, la donna fredda e arida dopo la
menopausa; e infine Artemide la casta Dea con l'arco che
rappresenta la Luna nella sua fase di crescita, è la
personificazione degli aspetti positivi della forza lunare e
della femminilità, inizialmente è l'identificazione più tipica
di Diana, è la giovinetta casta e illibata. Il culto più antico
e famoso reso a Diana nella Roma antica si svolgeva a Nemi,
vicino ad Ariccia, dove vi è ancora un laghetto di origine
vulcanica chiamato "lo specchio di Diana". Nel testo
riscoperto da Leland, Diana diventa la divinità principale del
culto stregonesco, essa è la Dea delle streghe, dea liberatrice
sposa di Lucifero, suo fratello (Helios, il sole), e madre di
Aradia la messaggera e il simbolo della stregoneria stessa. Nel
Pantheon della stregoneria italiana Diana assume il ruolo di
divinità femminile principale, essa è il principio femminile
che, dall'alba dei tempi, i primi uomini dell'età
paleolitica e in particolare neolitica riconoscevano come
forza primigena
E il Dio dei boschi, dei
pastori, delle foreste e della fertilità, in seguito principio
cosmogonico generatore di tutto, presso i romani veniva
identificato anche con Faunus o Silvano. Pan è il Dio cornuto,
Dio autoctono dell'Arcadia, il suo mito risale con tutta
probabilità alla tradizione del Dio cornuto dell'Europa
occidentale e orientale presente in tutte le culture a partire
dall'età neolitica e dall'età del bronzo. Pan è Kernunnos,
romanizzato in Cernunnus, il principale Dio della Gallia e delle
Isole Britanniche. E' il principio maschile e il Dio che
sopravviverà nei culti delle streghe anglosassoni (come Cerunno),
nordiche e galliche, all'avanzata del cristianesimo. E' l'indispensabile
energia universale senza cui nulla può esistere, diverrà
in seguito l'immagine stessa del Diavolo, tuttavia Pan è la
personificazione stessa della forza della natura e di tutto ciò
che è "naturale".
E la greca dea dei trivi, dea
infera, colei a cui tutto è concesso, identificata con la Lilith
del mito ebraico, la prima sposa di Adamo, è l'aspetto negativo
della Luna, Dea delle streghe presso i greci, era temutissima,
annunciata dal latrato dei cani si aggira per i boschi urlando in
una corsa frenetica, signora delle tenebre e degli incubi. Ha tre
corpi e tre teste:di leone, di cane e di giumenta.
E la casta dea lunare,
signora della caccia, vergine eterna e perciò protetta dagli
influssi di Afrodite, è protettrice dei bambini e di tutti gli
animali, è la falce di Luna che corre nel cielo notturno e il
suo aspetto positivo.
Per i romani Saturno
è il signore del tempo e dei cicli stagionali, un mito lo fa
anche padre di Pan, sposò sua sorella Rea a cui è sacra la
quercia.
Bacco
per i romani, inizialmente il culto di Dioniso pare sia stato
importato dal Nord e le sue rappresentazioni erano quelle di un
Dio cornuto, Toro Dioniso, durante le feste in onore di Semele
("la Luna"), la festa delle donne invasate, un
toro che rappresentava Dioniso veniva sacrificato e tagliato in
nove pezzi. Successivamente egli fu il figlio della regina Semele
("Luna") e di Zeus, Semele morì per aver visto Zeus
nel suo aspetto divino, Hermes per salvare il bambino lo cucì
nella coscia di Zeus che portò a termine la sua maturazione per
altri tre mesi e per essere nato una seconda volta da un padre
immortale Dioniso venne divinizzato. Nacque come bimbo cornuto e
anguicrinito, trasformato in un capretto da Hermes fu allevato
dalle ninfe per sfuggire alle ire di Era, sposa di Zeus. Quando
crebbe era un giovinetto molto effemminato che Era fece impazzire,
egli andò vagando per il mondo seguito da Satiri e Menadi,
sconfiggendo i Titani e molti altri avversari fino a raggiungere
l'India, portando sempre con se la pianta della vite e insegnando
l'arte della viticoltura. Affermato il suo culto in tutto il
mondo, iniziato ai misteri dalla nonna Reae risanato dalla pazzia
e dai molti delitti commessi, Dioniso ascese all'Olimpo prendendo
il posto della vergine Hestia, dea del focolare. Scese nel
Tartaro e donando del mirto a Persefone la indusse a liberare sua
madre Semele a cui Dioniso cambiò il nome in Tione("regina
invasata") e che portò sull'Olimpo. Dioniso è un dio
misterico, Dio della vite, dell'ebbrezza e Dio degli opposti,
della contraddizione. Il suo simbolo oltre alla vite è il
bastone a cui si attorcigliano le foglie di edera.
Mercurio per i Romani, figlio di
Maia e di Zeus era Dio dei ladri, dell'astuzia, dell'invenzione,
probabilmente in origine era il fallo di pietra attorno a cui si
celebravano i riti di fertilità. La pietra attorno a cui si
celebrano questi riti, in onore di Diana o Pan o Demetra, rimane
infatti sacra a Hermes. Identificato con gli dei egizi Toth, Dio
dell'intelligenza, o Anubi, il treghettatore delle anime dei
morti.
Venere per i romani, nasce dalla
spuma del mare fecondato dal fallo di Urano, il padre cielo, è
la potente dea Ishtar o Astharoth venerata in Siria e in
Palestina, dea della bellezza e della sensualità.
Eros
Inizialmente Dio della cosmogonia,
principio elementare della generazione, emerso dall'uovo cosmico
perchè senza di lui niente sarebbe potuto nascere, è il Dio
dell'amore e successivamente fu figlio di Afrodite ed Ares, il
Dio della guerra.
Demetra
Cerere per i romani, è la dea
delle messi, dei campi e delle coltivazioni, è una delle Dee
della fertilità e le sue sacerdotesse iniziavano i giovani e le
giovani ai misteri dell'alcova.
Erinni
Sono le compagne di Ecate, le dee
della vendetta per eccellenza, esse puniscono tutti coloro che
infrangono un tabù, sono tre vegliarde anguicrinite e il loro
aspetto è orribile.
Persefone
E una Dea infera sposa di Ade,
a cui preferisce la compagnia di Ecate, talvolta identificata con
Semele e con la stessa Luna, è chiamata anche Core o fanciulla,
la sua discesa negli inferi per raggiungere Ade corrisponde con l'inizio
dell'autunno, la sua risalita dagli inferi per stare con la madre
Demetra, come stabilito da Zeus, corrisponde all'inizio della
primavera. Core, Persefone ed Ecate non sono altro che un'altra
rappresentazione della triplice dea nei suoi aspetti di vergine,
ninfa vegliarda.
E la dea lunare per gli Egizi,
è la totalità della Luna, la Grande Madre e il suo culto e i
suoi misteri si diffusero in tutto il mondo classico, sposa di
Osiride e madre di Horus. Bellissime è il testo Ladorazione
di Iside , scritto dalloccultista anglosassone
Dion Fortune.