GERNSBACK Hugo

 

Gernsback è nato a Lussemburgo nel 1884 e li, anche attraverso gli studi, si appassionò di elettricità e telefonia. Nello stesso tempo leggeva di cose fantastiche, in modo particolare Verne, che sembra abbia sempre avuto un forte ascendente su di lui. Intorno ai vent'anni, emigrò in America in cerca di migliore fortuna e più opportunità per quella che era diventata la sua passione principale: quella di inventare. Effettivamente non fu mai un gran che, diciamo piuttosto che cercava di vivere d'espedienti, per lo meno, agli inizi. Contemporaneamente a questa attività, pubblicava alcune riviste di elettricità e telefonia, in cogestione col fratello, e alcuni anni più tardi rischiò il fallimento. Per quanto riguarda la fantascienza, si deve dire che all'epoca in cui giunse in America, la fantascienza era già in circolazione, sui famosi "pulp", che discendevano direttamente dai dime-novels, o racconti da dieci cents, osteggiati dalla grande editoria fino a farli scomparire. I pulp erano riviste che ricevevano il nome dal tipo di carta usata per la stampa, la polpa di legno, ed erano a basso costo, anche grazie alla grande invenzione della linotype.
In questo contesto, Gernsback pubblicava le sue riviste pseudo-scientifiche infilandovi anche qualche storia fantastica dove la scienza, o le invenzioni scientifiche plausibili, dovevano comparire. Per quello che era il suo progetto latente, Gernsback non aveva ancora concorrenti validi, forse anche perché certi tipi di storie ancora non interessavano: solo Argosy e Weird Tales, che presentavano storie di "terrore interplanetario" o "sovrannaturale" di Lovecraft, oltre alla heroic-fantasy di Howard, erano in circolazione. Fu così che ebbe la grande intuizione  di pubblicare una rivista che trattasse della scienza sotto i suoi vari aspetti, e ne coniò addirittura il nome, "scientifiction", e il titolo era tutto un programma: "Amazing Stories, the magazine of scientifiction".
Quanto alle storie che si impegnava a pubblicare, forse Gernsback si era sbilanciato un po' troppo, perché in quel momento non vi erano ancora quei tipi di autori. Comunque, la fantascienza di Amazing Stories rappresentava un passo avanti rispetto a quello che circolava negli anni Venti.
A considerarlo ora, Gernsback è stato un vero ciclone per la fantascienza anche se, certi tipi di storie che si trovava a pubblicare, ha certamente contribuito a gettarla nel ghetto del genere, e solo a fatica e dopo lunghi anni, ne è riuscita ad uscire.

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