FINNEY Jack

 

Americano, giornalista, nato nel 1911 a Milwaukee (Wisconsin) e morto nel 1995, esordisce a trentacinque anni, ma non si è mai riconosciuto nelle strettoie del genere ed è ritenuto un autore mainstream, anche se le sue prime storie appaiono su riviste come Amazing e Wonder Stories. Il suo The body snatchers è stato portato tre volte sugli schermi, a partire dal famosissimo L'invasione degli ultracorpi del 1956.

Ma la sua opera migliore è forse Time and again, dove il protagonista è un uomo dei suoi tempi, ma che sente un grande buco, qualcosa che non va, fino al punto di incontrare un tale che lo invita a fare un tuffo ad occhi chiusi, e questo tuffo è un viaggio nel tempo, e ben presto si accorgerà che la sua missione è ben più complessa di quel che temeva. 

GLI INVASATI Classici Urania 8 1977

The body snatchers 1955 tr. S. La Bruna

La moglie, il fratello, il vecchio amico, sono ciò che sembra, che ci sono sempre sembrati, o al contrario sembra ciò che sono, nascondono qualcosa di completamente diverso, ignoto, forse nemico? Su questi temi si basa uno dei grandi quesiti della letteratura fs, quello dell’invasione invisibile, variante moderna del possesso diabolico. Un gran romanzo dal quale Don Siegel ha tratto un film negli anni ’50, poi ripreso più volte in vari remake.

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