DELANY Samuel

 

Samuel Ray Delany nasce il primo aprile del 1942 a New York (Harlem). Ed effettivamente è un caso unico, come critico e scrittore, in quanto negro, nella fantascienza americana. Ma non è stata certo una discriminante per lui, perché in poco tempo si impone al pubblico e alla critica conquistando in tre anni (1967-1970), tre premi Nebula e un premio Hugo, ma ciò che più importa, diventa la punta più avanzata della New Wave americana. E si deve considerare che non ha ancora trenta anni, ma ha già elaborato opere sperimentali che riescono a cambiare la fs statunitense. Come detto, nasce ad Harlem, ma è più fortunato dei suoi coetanei, perché facoltoso e con il privilegio, per quei tempi, di frequentare ottime scuole.
Nel 1966 pubblica "Babel-17" che tratta di una lingua sconosciuta e micidiale e l'interprete è una donna, e le donne saranno sempre importanti nei suoi racconti, come sua moglie, poetessa e scrittrice. Babel-17 sfiora l'Hugo ma vince il Nebula, e ciò dimostra come gli scrittori americani siano sensibili (e in parte influenzati) alla sua prosa. La fs, tramite la New Wave e l'operato di Delany, trae un grande impulso innovativo e un notevole arricchimento: oltre tutto si fa più pressante la forma "soft" su quella "hard" che aveva predominato fino ad allora.
Verso la fine degli anni settanta, Delany rallenta il suo lavoro, passando a curare antologie con la moglie. Torna a scrivere fantascienza, dopo aver dato alle stampe un romanzo pornografico, ma sempre con gli stessi temi e la stessa ricerca creativa rivolta verso l'uomo.

Bibliografia essenziale

Babel-17, 1966, Babel-17
Nova, 1968, Nova
Driftglass, 1971, Al servizio di uno strano potere
Dhalgren, 1975, Dhalgren
Triton, 1976, Triton

Main