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7) La crittografia a chiave segreta (CCS)
La crittografia studia le tecniche per mascherare l'informazione trasmessa su di un canale pubblico, con lo scopo di difenderla dalle intrusioni di utenti non autorizzati a riceverla.

Il crittanalista è invece un utente che cerca di recuperare il testo in chiaro a partire dal testo cifrato intercettato sul canale pubblico.

Per progettare un sistema crittografico resistente all'attacco del crittanalista, si conviene di ipotizzare quest'ultimo, persona:
- il più intelligente ed abile possibile
- dotata di potenti strumenti hardware/software
- a conoscenza dell'algoritmo di cifratura e non della chiave.

La crittografia a chiave segreta (CCS) è una tecnica che modifica l'informazione in chiaro, in una cifrata, basandosi su di un parametro, appunto chiamato chiave di cifratura.

Quest'ultima è in possesso dell'utente autorizzato a ricevere l'informazione, che può dunque, con un operazione inversa, risalire all'informazione in chiaro.

Il punto debole di questo sistema è la trasmissione separata su di un canale sicuro, non soggetta cioè in nessun modo a intercettamento, della chiave di cifratura.

Vediamo un esempio.

Il più semplice è il sistema a cifre permutate.

La chiave è un alfabeto permutato.

Si fa corrispondere, all'alfabeto ordinario, in modo biunivoco, uno che sia una permutazione di quest'ultimo.

L'algoritmo di cifratura consiste nel cambiare le lettere del testo in chiaro, in quelle indicate dal legame fra i due alfabeti.

Il sistema appare inespugnabile. Tutte le possibili chiavi, infatti, se l'alfabeto è quello inglese, sono:

Se il crittanalista immaginiamo che impieghi 1 microsecondo per provarne ognuna, la ricerca della chiave giusta potrebbe anche richiedere un tempo pari a

In realtà questo sistema non è per niente robusto.

Il crittanalista farà infatti ricorso alle proprietà sulla regolarità statistica del linguaggio, in base alle quali, per ogni lingua, ad ogni lettera, corrisponde una frequenza di impiego.

Di seguito è parzialmente riportata la tabella delle frequenze di impiego delle lettere della lingua inglese (in ordine decrescente):

Per ricavare dunque, senza il possesso della chiave, un testo molto vicino a quello in chiaro, basterà allora ordinare per frequenza di impiego (in ordine decrescente) le lettere del testo cifrato, per farle quindi corrispondere con la tabella di cui sopra.



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