A tutt’oggi, purtroppo, per questo comparto sanitario si continua ad investire poco, malgrado l’evidenza di una situazione critica ed in aumento dall’infanzia alla senescenza. Le proposte del Ministro Sirchia rilasciate in una intervista al settimanale “DI PIU”, n. 13, a data 4 aprile 2005, sono proiettate nel futuro, mentre il “malato” ed i suoi familiari non possono più aspettare perché già “schiacciati” dal peso di una grossa croce. Per concludere al Sottosegretario On. Guidi ho ribadito l’urgenza di una applicazione dei 9 punti già enunciati a Palazzo Chigi Il Presidente ha rappresentato al membro del Governo con delega alla Salute Mentale un ampio panorama sulle criticità più acute del disagio mentale, ponendo l’accento sul “dopo di noi”, sull’importanza della ricerca scientifica e farmacologia sulla salute mentale, sul sistema di defiscalizzazione delle spese dei familiari che hanno in carico una persona con disagio mentale grave, sull’adeguamento dei provvedimenti economici diretti a migliorare la qualità di vita di queste persone, sul contrasto ai trattamenti elettrocompulsivanti e soprattutto sull’inderogabile superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che non solo contrastano con la Legge 180 ma configgono addirittura con i dettami della Carta Costituzionale. Il Sottosegretario Guidi ha dichiarato che “questi temi sono già all’attenzione dell’agenda che il Governo proporrà nella fase finale della legislatura, ma l’impulso che è stato dato dal presente e da precedenti incontri ha dato un ulteriore segnale”. Il Presidente Previte ha aggiunto che “i tempi troppo lunghi della politica non tengono conto del dolore e delle difficoltà di milioni di persone che non possono più attendere provvedimenti da troppo tempo attesi”. A questo incontro seguirà l’apertura di un tavolo tecnico, ristretto nei tempi e nel numero dei componenti, di supporto alla Commissione Salute Mentale istituita presso il Ministero della Salute, ma che coinvolgerà altri dicasteri e gli assessori regionali. |