La situazione in Italia per carenza di adeguate “risposte” nel campo della disabilità, ormai è considerata tranquilla, ma è molto complessa.
Quello che si vede, o che ci vogliono far capire in superficie, è una Nazione che funziona, quello che stupisce è un fattore abbastanza inquietante che non viene compreso.
Ancora una volta dobbiamo inchinare la testa di fronte agli episodi di maltrattamenti che subiscono i disabili psico-fisici.
Intanto le nevrosi canine/gattine hanno maggiore attenzione dei disturbi psico-patologici delle persone, di quanto avviene nelle strutture che dovrebbero curare i malati, specie quelli con seri problemi fisici e psichici che non sanno dove andare a curarsi, od ottenere provvedimenti legislativi ed economici prioritari, perché, ripeto, le Istituzioni poco rispondono a queste esigenze.
Ma ci domandiamo e domandiamo: ma quale futuro è riservato a questi desaparecidos della n/s civiltà ? , o forse necessita sensibilizzare sempre più (inutilmente ! ) le Istituzioni a capire le necessità generali dei singoli e delle famiglie, tutti cittadini a pieno titolo con pari diritti e pari opportunità?
Fin oggi, verso il mondo della disabilità è stato fatto molto poco ed il futuro è oscuro !
Cosa fanno i cristiani? Anche Papa Francesco avverte in tweet e domanda “ Non basta di essere cristiani, bisogna vivere la Fede non con le parole, ma con le opere” (20 gennaio 2014 da Radio Vaticana).
E’ un vivo e forte richiamo, anche, verso i “padroni” della res pubblica perché facciano fatti concreti e non parole ! Verba volant, scripta manent ( Le parole volano, gli scritti rimangono).
La sofferenza, la fragilità, la necessità, la diversità è qualche cosa che deve indurre ad essere sempre più consapevoli di quei valori, condivisi dall’opinione pubblica, che formano le n/s coscienze e per le quali non possiamo estraniarci, in quanto vivono con noi, che siamo arbitri di gesti e comportamenti che facciano loro sentire quel calore umano, che non sia come quello verso i n/s amici a 4 zampe, che rispettiamo, ma dovrebbe essere quello verso il genere umano ! (anche se a volte sarebbe opportuno pensare il contrario !
“Nemo propheta in patria”, ( Matteo 13,57) “nessuno è profeta nella sua patria“ dove ognuno trova difficoltà nell'affermare la verità, là dove il successo dovrebbe essere invece assicurato e si dovrebbe invece dire che vi è più un futuro e non un passato, fatto salvo il pensiero, se valido, espresso in quel complesso dove il disabile dovrebbe trovare protezione invece di trovare violenza!
E con le parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza “!