Cristiani per servire                                                                                                                                          Giugno 2015     

 

 

30/06/2015

Le Case di Riposo e l’Instrumentum Laboris: un ricordo al Sinodo dei Vescovi!

 

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

“Tutelare la vita dal concepimento fino alla morte naturale” compito fondamentale a favore della persona umana,  nell’ultimo Capitolo dell’Instrumentum Laboris chiama i cristiani impegnati in politica (quelli che restano!) a promuovere leggi che tutelino la vita  “dal concepimento fino alla morte naturale“ (Papa Francesco Messaggio ai Cattolici di Irlanda, Scozia, Inghilterra, Galles 17 luglio 2013), pur restando sempre il punto di partenza, anche, la Lettera Enciclica Humanae Vitae di Paolo VI.

Di fronte all’aborto, inoltre, “la Chiesa afferma il carattere sacro ed inviolabile della vita umana”,  (Congregazione Dottrina della Fede 22.2.1987 Ioseph Card. Ratzinger), restando vicina a chi ha vissuto tale dramma, e rammenta  “l’obbligo morale dell’obiezione di coscienza” (1972 diritto riconosciuto dallo Stato Italiano) per chi opera nelle strutture sanitarie ed allo stesso tempo, si afferma “il diritto alla morte naturale”, evitando accanimento terapeutico e l’eutanasia.

La solidarietà si alimenta anche dando spazio alle “voci del territorio”, anche quelle come la n/s, che cerca di raccontare la vita e le storie di una Italia costituita per fortuna da singoli che vogliono (imperativo) fare del bene verso le persone fragili, come quelle del mondo della sofferenza e della disabilità.

Ogni giorno purtroppo, sviando il credo della solidarietà, si “cammina” nell'indeciso, si ricerca avidamente il “potere”, ma i variegati problemi sociali tanto decantati, gravi, urgenti languono nel nulla e lo Stato Sociale, quello che “deve” essere presente innanzi alle necessità della gente, è assente!

Manca l’impegno ed è carente un’impostazione programmata dalle Istituzioni, di tutte, mentre dalla collettività sale forte, diffusa e decisa la domanda di solidarietà e di giustizia sociale per tutti.

Ancora una volta vogliamo ri-presentare all’attenzione del Documento Sinodale nella parte inerente gli anziani, la necessità di Case di Riposo in grado di garantire una adeguata assistenza della popolazione autosufficiente e non, le cui condizioni quotidiane di arretramento dei Servizi Sociali e Sanitari sono notevoli, lasciando al lucro attivissimo ed alla speculazione privata l’intromissione!

Ci chiediamo: se questa carenza non sia una forma di strisciante eutanasia o un’eutanasia mascherata, che costituisce una grave emergenza sociale dettata dall'isolamento relazionale di questa tipologia anziana per garantire e dare una adeguata assistenza?

Secondo i dati Istat 2010, la popolazione italiana supera i 60 milioni e uno su cinque è over 65, il 15% della popolazione anziana nel 2015 sarà del 25% ed i grandi vecchi (dagli 80 in su) sono il 6% del totale e sette adulti su dieci dicono di essere in buona salute, imitati dal 45% dei soggetti dai 65 anni ai 75 (45%) , percentuale che scende al 27% negli over 75 ).

Ritenendo che i Servizi Pubblici sono necessari, questi devono essere riveduti con quei criteri non solo rispondenti allo spending review, ma in un contesto che tenga concretezza, valori morali ed etici, orientati e diretti al bene comune, in difesa della vita umana (e non solo quella dei n/s amici a 4 zampe), della dignità di ogni cittadino dall'emarginazione degli anziani, dei disabili fisici e degli handicappati psichici, di tutto il mondo della sofferenza e della disabilità.

Purtroppo bisogna considerare cosa è stato fatto da parte delle Istituzioni verso questa necessità sociale, quale programmazione è stata adottata, quanti bilanci pubblici stanziano risorse finanziarie per realizzare Case di Riposo ove possono trovare un sereno e sicuro asilo persone anziane che consumano giornalmente i tempi della loro vita e della loro disperazione nella perfetta solitudine, quasi, ripeto, una “strisciante eutanasia”?   Petizione 2013 ( Punto 6 Pag.13).

Nella meditazione sulla vita anche il Santo Giovanni Paolo II con la XI Enciclica “Evangelium vitae” esortava la comunità in difesa della vita “dal concepimento al declino”, richiamo che sempre, come detto sopra, perviene dalla Soglia Pontificia.

La comunità nazionale, al di là di ogni credo politico, deve farsi carico della difesa della vita umana e della dignità di ogni cittadino, affinché il fenomeno dell’emarginazione degli anziani, dei disabili, dei malati terminali, non deve avvenire, né essere una situazione da “usare” in maniera “sui generis”!!!.

Secondo la n/s Costituzione, (sempre per il bene collettivo!), la solidarietà pubblica, lo Stato Sociale non devono essere mai assenti, come avviene purtroppo!

E’ vero che l’ampiezza e la complessità degli interventi da realizzare richiedono un impegno da parte delle Istituzioni sia sul piano dell’impostazione programmatica che su quello del reperimento delle risorse finanziarie, che costano enormi sacrifici al contribuente italiano, ma tuttavia é utile ricordare che questa n/s società è un coperchio strapieno di buchi, che copre molto poco le realtà e le necessità umane. Quante spese inutili assistiamo !!! Mah !

Si !, ogni tanto viene annunciato un “taglio” agli appannaggi delle “forze Politiche ed Istituzionali”, ma poi tutto resta come prima nella esecutorietà !

Ci domandiamo: quanti sopportano o sopporterebbero con angelica serenità queste decurtazioni, ad esempio quale sarebbe il comportamento dei rappresentanti del popolo, dei Manager Pubblici, dei Partiti e Movimenti Politici che, pur sempre uniti, “attingono legalmente” dai bilanci dello Stato e si inebriano di tanta “manna”!

Non basta denunciare truffe, sperperi, trafugamenti od ogni sorta di reati penali, è necessario che il “cambiamento” sia frutto di una riflessione collettiva e non sotto la non impossibile ondata di giustificata protesta popolare!

Ricordo quella famosa frase di Pilato rivolta a Gesù “quid est veritas?" Se oggi, giugno 2015, la rivolgiamo a coloro che hanno responsabilità della res repubblica, sarebbero in grado di dare una risposta concreta e non ripetere il comportamento del Proconsole romano che trascurò di attendere le parole che sono state sulle divine labbra di Gesù che rispose “est vir qui adest”? Si è l’uomo che sta innanzi con tutti i suoi problemi basati, soprattutto, sulla giustizia!

Quei “cattolici”, poi, impegnati in politica, smarriti, indecisi, dimentichi che il primo principio della Dottrina Sociale della Chiesa è la dignità della persona umana, devono “infondere” ai diritti anche i doveri, alla ingiustizia la giustizia, alle “storture” la verità, alla corruzione l’onestà.

-S.S. Francesco - Messa Domus Sanctae Marthae 25-06-2015
- (Copyright L'OSSERVATORE ROMANO - Servizio Fotografico - photo@ossrom.va)

Questi “cattolici” devono “scegliere” la via migliore nella coerenza, soprattutto, nel sostenere la solidarietà che non è né deve essere quella della superficialità esteriore e delle parole vane, ma d’impegno e di traino per rimodellare la società secondo valori etici e principi civili, aggiungo da cristiani . Bisogna stare anche “attenti agli pseudoprofeti. Quelli che predicano il Vangelo che non è Vangelo” (Papa Francesco Santa Marta 25.6.2015).

Nell’opinione pubblica è evidente che prevale la protesta, ma non è morta la speranza di rigenerazione perché, si sono accavallati problemi tanti ed urgenti, come le Case di Riposo che “raccomandiamo”  e ricordiamo al Sinodo dei Vescovi per rendere giustizia!

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II: ”Andiamo avanti con speranza!”

 

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


                          

 

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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