Cristiani per servire                                                                                                                                          Luglio 2015     

 

 

29/07/2015

Anziani e disabilità. Ovvero no “alla cultura dello scarto” !

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

Da tempo una importante metodologia sociale necessita ed è quella per conoscere i comportamenti della versione umana, espletata da quanti sono interessati ad approfondire la tematica della vita.

Il Sinodo dei Vescovi il prossimo ottobre 2015 sulla Pastorale della Famiglia svolgerà la disanima sui componenti della stessa, dove certamente auspichiamo da tempo, che porrà attenzione verso questa “aggregazione sociale”, in quanto anche le persone anziane, componenti non troppo spesso della stessa famiglia, soffrono di una grande malattia sociale: la solitudine !

     Lo “scarto degli anziani” é un concetto molto caro a Papa Francesco, il quale con coraggio e forza come un buon papà, ha definito che nella cultura dello scarto, le “persone anziane subiscono non l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che può conseguire, ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore” (20 febbraio 2014 Messaggio alla Pontificia Accademia per la Vita).

Da tempo cerchiamo di “sollecitare”, il Parlamento alla disanima del problema attraverso le n/s Petizioni:  budget del ricoverato e Petizione 2013, ma sembra che il Consesso “viva” nel buio del più profondo, infinito, prolungato, interminabile oblio !

L’allungamento della vita è una conseguenza del miglioramento delle condizioni sanitarie, dello sviluppo di tecniche diagnostiche e terapeutiche, quindi è comprensibile la crescente n/s richiesta di strutture residenziali, ovvero di Case di Riposo, dove dare risposte funzionali e qualificate alle necessità della popolazione anziana, meglio aggiungendo le qualità delle Residenze Sanitarie Assistite , perché “ Chi si prende cura con amore degli anziani, collabora al bene comune” (26 luglio 2015 Messaggio alla Spagna  XVI Festa dei Nonni).

“Tutelare la vita dal concepimento fino alla morte naturale” è compito fondamentale a favore della persona umana e  nell’ultimo Capitolo dell’Instrumentum Laboris chiama i cristiani impegnati in politica a promuovere leggi che tutelino la vita  “dal concepimento fino alla morte naturale“ (Papa Francesco Messaggio ai Cattolici di Irlanda, Scozia, Inghilterra, Galles 17 luglio 2013 ), pur restando sempre il punto di partenza, anche, la Lettera Enciclica Humanae Vitae del Beato Paolo VI.

Quindi necessità di “strutture” che rispondono alle urgenze del territorio, dotate di servizi al cittadino ed alle famiglie da parte delle Istituzioni, dimentiche che esiste una legittima Legislazione Sociale contemplata dalla n/s Costituzione, costituita da quel complesso di norme giuridiche che tutelano tutti i cittadini, compreso un posto di residenza agli anziani.

Garantire alle persone anziane una vita serena piena di relazione con gli altri, attenta alle necessità ed esigenze della persona non solo nel corpo, ma anche nella mente, nelle emozioni e nello spirito, è quanto attendiamo con efficace dal Sinodo dei Vescovi sulla Pastorale della Famiglia!

http://it.radiovaticana.va/news/2014/08/29/cristiani_per_servire_pi%C3%B9_attenzione_ai_disabili/1105415

Sulla tematica dell’inizio dell’invecchiamento, che di solito porta conseguenze molto importanti sulle capacità fisiche e psichiche dell’individuo, cioè disabilità, anche la Chiesa viene richiamata ad una riflessione per dare un proprio contributo.

Vi sono altre “considerazioni” per far vivere l’anziano in una profonda sicurezza, ma, ancora una volta constatiamo che nessuno “parla” di concretezza od emergenza-uomo su argomenti più reali e molto più vicini alla gente, restando come noi pensiamo sia prioritario ed urgente un asilo sicuro, dove primeggia certamente la famiglia, con posto più “sicuro” nelle  Case di Riposo, specie quelle “gestite” da Ordini Religiosi, che danno una maggiore garanzia, con “più cuore in quelle mani“ (www.sancamillodelellis.org).

Le persone anziane, molto spesso a causa della tipologia e della patologia da essi subita, necessitano di prestazioni sanitarie e medicinali molto costose e di rifugi necessari, come quelle gestite dalle Suore Cattoliche non dimenticando l’apporto dei “ Preti e delle Suore che operano nelle Case di Riposo” (Papa Francesco 18 ottobre 2013 Vaticano Chiesa Santa Marta).

Ancora una volta ri-prendiamo la “denuncia” della carenza di Case di Riposo, come è specificato nelle n/s Petizioni inoltrate al Parlamento Italiano ed Europeo, ormai lasciate alla speculazione privata, mentre è ignorato ogni inizio di programmazione pubblica per la loro realizzazione.

Quindi ri-sollecitiamo per il bene di tutti, la costruzione di Case di Riposo, specie di quelle condotte da parte di Ordini Religiosi Cattolici preposti alla cura degli infermi, con la nuova assunzione di gestione in Residenze Sanitarie Assistite.

Sono necessità anelate dalle persone anziane ove possono trovare un sereno sicuro asilo e che consumano giornalmente i tempi della loro vita e della loro disperazione, ripeto, nella perfetta solitudine, quasi una strisciante eutanasia, che potrebbe tramutarsi in una sintomatologia emotiva che può condurre alla depressione: primo disordine funzionale della persona.

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza!”

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


        

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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