Cristiani per servire                                                                                                                                          Aprile 2015     

 

 

29/04/2015

Giubileo della Misericordia!  Papa Francesco: “Padre Misericordioso”!

 

 


Cristiani per servire

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

e-mail previtefelice@alice.it

Il Presidente

Quattro giorni dopo la sua elezione a Pontefice della Chiesa Cattolica, Papa Bergoglio durante la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Sant’Anna alla Porta Evangelica in Vaticano, il 17 marzo 2013, ebbe a dire: “Il Messaggio di Gesù: è la Misericordia”.

Papa Francesco nel Messaggio sul Giubileo della Misericordia, che avrà inizio l’8 dicembre 2015 con l’apertura della Porta Santa nella Basilica Vaticana e si concluderà il 20 novembre 2016, ritorna su quella frase, significando la volontà di andare incontro all’uomo da parte di tutti, soprattutto verso coloro che soffrono, specialmente quelli che insistono nel mondo della disabilità, quale annuncio di speranza verso tutti gli uomini, verso ogni persona.

Perché ora ripete quell’annuncio? “Per arrivare a tutti il balsamo della Misericordia, specialmente a chi si sente lontano ed i più deboli” (Papa Francesco 26 aprile 2015 alla Azione Cattolica Italiana).

Perché il mondo, compresa la n/s Italia, è “dominato“ da crescenti e violenti disagi sociali, situazioni che diventano esplosive dalle necessità della gente, dalle masse crescenti di giovani che hanno quasi perso ogni fiducia nelle Istituzioni incapaci di provvedere per una giustizia sociale, di insicurezza nel futuro, di incertezze per le famiglie, specie quelle dove insistono figli carenti di lavoro e di ogni protezione sociale, dove, oggi 2015, è di moda uccidere!

Siamo ormai “caduti” in un mondo convulso che modifica continuamente il sistema di vita divenuto “elettrico“ e “nervoso”, dove la comunità civile spesso ripiegata su se stessa non dà ancora la piena disponibilità a porre attenzione verso chi vive in difficoltà e sofferenza.

Misericordia che diventa anche motivo di speranza, Misericordia che vuol dire anche riscatto da una situazione che ogni giorno diventa sempre più pesante ed aspra in una Nazione, come la n/s, che ha tante possibilità culturali ed umane, Misericordia per le quale non si può, né si deve perdere la speranza per costruire un futuro migliore.

Ma quali sono i frutti conquistati?

In primis la fiducia nel Dio della Misericordia verso i fratelli che si attua nel Messaggio Biblico e le indicazioni di Papa Francesco di andare incontro alle periferie esistenziali, con la promozione del’individuo nel tessuto relazionale e sociale per essere ascoltati, sentirsi riconosciuti e recuperare risorse personali fisiche e psicologiche, capire la situazione presente per modellarla in futuro.

Qual è il messaggio che Papa Francesco vuole dare con il Giubileo della Misericordia?

Il messaggio è quello del tratteggiare il volto dell’amore misericordioso del Padre, che in Gesù Cristo risiede.

Non servono parole altisonanti per ricercare nel Giubileo il senso della Misericordia e con le semplici avvertenze del compianto Cardinale Siri, già Arcivescovo di Genova che diceva nella ricorrenza della Festa della Madonna della Misericordia in S. Fede C.so Sardegna  “Misericordia non Giustizia“!

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza!

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


                          

 

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












Stampa