Cristiani per servire                                                                                                                                          Giugno 2015     

 

 

27/06/2015

A Sant’Alfio in provincia di Catania, Festa in Onore di S. Camillo.

 

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

Più cuore in quelle mani, fratelli, più cuore!" (San Camillo de Lellis) è carisma religioso a servizio degli ammalati.

Il 25 maggio di ogni anno ricorre l’anniversario della nascita di San Camillo de Lellis ed il 7 luglio 2015 vi sarà la Festa in Onore di San Camillo nella Casa di Riposo “ Villa Serena” a Sant’Alfio, secondo un programma gestito dalla attivissima Superiora Sr. Sofia, in collaborazione con Frate Vincenzo di Acireale ed il Parroco Salvatore Garozzo dell’Arcipretura Parrocchiale SS. Alfio Cirino Filadelfio.

Vi sono personaggi che hanno fatto la storia per i quali vengono ricordati solo quando se ne presenta l’occasione, ma di cui pochi ne ricordano i “cambiamenti” apportati nel mondo dell’agire, come il caso di San Camillo de Lellis nel campo della cura ed assistenza agli infermi.

Lo stesso San Camillo conosceva molto bene la ospedalizzazione per essere stato all'Ospedale San Giacomo degli Incurabili a Roma, ricoverato per un impedimento al piede destro e successivamente assunto come inserviente, per essere nominato, poi, Economo Generale e responsabile del Personale.

Subito si rese conto della poca preparazione del personale infermieristico e della negligenza che usavano verso i ricoverati abbandonati da ogni possibile pulizia e nutrizione ed escogitò di fondare un gruppo di persone che si dedicassero ad assistere gli infermi con quella devozione e servizio per amore di Dio.

Ecco che iniziò a svolgere un servizio solidaristico e pluralistico e questo è uno dei meriti di questo Santo, Patrono della Sanità Militare, sicuramente quello di ave avviato una metodologia d’insegnamento ed applicazione nell'arte del servizio verso gli infermi e nella cura delle persone in sofferenza, non per altro si ritiene essere l’inventore della Croce Rossa, sempre presente in ogni situazione sociale.

Soleva ripetere San Camillo de Lellis, dice la storia, che non bastava intelligenza scienza tecnica nell'aiuto alla sofferenza, ma la Fede, restando famosa quella frase: “Più cuore in quelle mani, fratelli, più cuore”!

Nell'era moderna questo nobile e solidaristico concetto di riconoscere la sofferenza è valutato?

Fra altre importanti necessità, soprattutto nel campo della solidarietà e della giustizia sociale, “spicca” la carenza di Case di Riposo, (necessità “provocate” anche dall'aumento della popolazione anziana, secondo i dati statistici Istat 2010 che attestano che le persone con più di 65 anni sono oggi il 15% della popolazione e nel 2025 saranno il 25% ), di cui in Italia molte sono gestite dai Camilliani e Figlie di San Camillo.

Di fronte a questi “dati”, che costituiscono una grave emergenza sociale, dettati dall'isolamento relazionale di questa “tipologia anziana”, emerge la urgente necessità di garantire una adeguata assistenza a tutta la popolazione autosufficiente e non, le cui condizioni quotidiane di arretramento dei Servizi Sociali e di quelli sanitari sono notevoli, lasciando al lucro attivissimo ed alla speculazione dell’iniziativa privata.

In una parola, questi anziani, spesso, sono ritenuti improduttivi, per non dire inutili, ma fonti di “guadagno”per il privato, sono spesso, pare, oggetto di carenze d’assistenza quando intervengono necessità ospedaliere.

Per sostenere e consolidare la promozione dei diritti umani, tutela dei beni comuni, costruzione della pace, applicazione dell’art. 32 della Costituzione, necessita garantire in egual misura anche quelli nei confronti dei n/s cittadini, spesso “traditi”, “dimenticati”, “ignorati”.

Dalla collettività sale forte, diffusa e decisa la domanda di solidarietà e di giustizia sociale, fra le quali “spicca” la carenza di Case di Riposo necessarie per persone parzialmente autosufficienti, mentre scarse sul territorio sono le RSA (Residenze Sanitarie Assistite) per le persone non autosufficienti.

Le Case di Riposo sono lasciate, ripeto, alla speculazione privata in quanto mancano programmazioni e bilanci pubblici che non stanziano risorse finanziarie per realizzare quelle opportune strutture ove possono trovare un sereno e direi sicuro asilo persone anziane, che consumano giornalmente i tempi della loro vita e della loro disperazione nella perfetta solitudine, quasi una “strisciante eutanasia”?

Nella meditazione sulla vita, il Santo Giovanni Paolo II con la XI Enciclica Evangelium vitae esortava la comunità in difesa della vita “dal concepimento al declino”, richiamo che sempre perviene dalla Sede Apostolica.

“Nulla dies sine linea” (Plinio, Scrittore latino - Storia Nat., 35) “non vi è giorno senza una linea”; come dire: non passa invano giorno applicato per raggiungere la perfezione e progressione del bene comune.

Dobbiamo ricordarci che 4 giorni dopo la sua elezione a Pontefice della Chiesa Cattolica, Papa Francesco durante la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di Sant’Anna alla Porta Evangelica in Vaticano, il 17 marzo 2013, disse: “Il Messaggio di Gesù è la Misericordia”.

Nel Messaggio sul Giubileo della Misericordia, Papa Francesco ritorna su quel concetto, nella già espressa volontà di andare incontro all'uomo da parte della Chiesa Cattolica verso coloro che sono peccatori, il cui comportamento che può turbare uno stato riprovevole di natura morale, un effetto negativo che “pesa” sulla coscienza, che induce a riconquistare un equilibrio che è stato determinato dallo stesso peccato.

Nel Giubileo viene ricordato quanti soffrono nello spirito, ma anche nel corpo, specialmente quelli che insistono nel mondo della disabilità e della sofferenza, quale annuncio di speranza verso tutti gli uomini, verso ogni persona.

Nello “Anno sul Giubileo della Misericordia”, agli insegnamenti di San Camillo de Lellis, al Magistero della Chiesa Cattolica e non  Cattolica, ricordiamoci del Messaggio del Papa Emerito Benedetto XVI che ha ricordato, “incoraggio la comunità ecclesiale ad essere attente ed accoglienti verso questi n/s fratelli e sorelle “ e fra “gli ultimi tra gli ultimi, i più deboli, emarginati i quali sono da vedere non come un carico di pietà e dolori” ed “ai Governanti di tutelare le persone con disabilità ed a promuovere la loro piena partecipazione alla vita della società” (Angelus Piazza San Pietro dai Palazzi Vaticani 2 dicembre 2012).

E’ quello che operano con dedizione e zelo le Reverende Suore Figlie di San Camillo che si prodigano con fervore in quella Casa di Riposo “Villa Serena” di Sant’Alfio, secondo gli insegnamenti di San Camillo de Lellis.

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II: ”Andiamo avanti con speranza!”

 

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


                          

 

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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