Cristiani per servire                                                                                                                                    Ottobre 2015 

 

 

24/10/2015

Imputabilità penale per i malati di mente! Mangiò la madre, niente carcere. Resta possibile: “è incapace di intendere e volere”?

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

Questa è una piccola, amara, raccapricciante cronaca di un avvenimento che è avvenuto a Salerno nel luglio del 2013, dove tale Lino Renzi cannibale della madre, non andrà in carcere, notizia rilevata e che ci ricorda Bliz Quotidiano del 22 ottobre 2015.

Questo “fattaccio”che ci lascia allibiti e frastornati da come è avvenuto, si deve ritenere una persona colpita da un deprecabile raptus di follia.

Perché avviene questo si chiede il cittadino? Beh! perché forse contano di più, i cani ed i gatti, (che sono considerati prioritari), le vergognose politiche litigiosità, mentre purtroppo in Italia sono in atto scarsi i Servizi di prevenzione psichiatrica e la Sanità destina un budget modesto per la psichiatria e le famiglie, la società, specie anziana, quasi tutti, sono abbandonati da troppo tempo dalle Istituzioni! Mah! Il popolo si chiede ma dove sono le Istituzioni?

La cultura verso le persone “ tarate”, ultimo “grido della moda” che non ho nessuna remora a definire maltusiana o nichilista (situazioni che conformano pensieri, cancella prospettive, oscura orizzonti), se si sviluppano, comportano una situazione gravissima in quanto ingenerano nell’opinione pubblica convinzioni devastanti sul piano sociale e diseducative per i giovani, portati a credere che insiste una palese contraddizione con gli sforzi della ricerca scientifica per l’allargamento della speranza di vita.

La Sanità Italiana, che occupa tra i Paesi Europei l’ultimo posto, deve la propria situazione deficitaria agli sprechi ed al mal utilizzo delle risorse finanziarie.

E’ una Sanità molto, molto, molto malata, Signor Ministro della Salute! e male amministrata!

Sin dalle scuole elementari ci hanno insegnato che amministrare, significa prevedere, quindi porre la dovuta attenzione alle priorità e questo lo devono soprattutto porre in essere le Istituzioni verso il mondo della sofferenza, della disabilità, delle persone deboli ed indifese.

Tornando al quotidiano, ancora una volta si rinnovano quegli episodi tragici, come quello di Salerno, che sembrano essere una prassi consolidata, una “licenza di uccidere” e sull'onda dell’allarme sociale ogni volta, con lucida follia, premeditazione, freddezza creando una confusione ed un terribile terrore tra i cittadini.

Quanta infinita riconoscenza, solidarietà, gratitudine si deve ai Tutori dell’Ordine, quanta amarezza pervade nell'opinione pubblica che teme per la propria incolumità!

Dobbiamo considerare che questi “misfatti”, queste “disgrazie”, questa “tragedie”, forse, sono da ri-collegare a quella “piaga” che colpisce ormai un quinto dell’umanità di persone che soffrono a causa di disturbi mentali e che nell'Europa dei 28 non ha ancora una Direttiva Comunitaria, cioè un provvedimento legislativo con uguale valenza in tutti gli Stati UE come da noi richiesta con Petizioni giacenti da tempo nel Parlamento Europeo.

Ma tutto questo, però, grandemente preoccupa l’opinione pubblica che teme giustamente, per la propria incolumità, argomento che abbiamo condensato in una Petizione diretta al Parlamento Italiano il 18 marzo 2013 ancora inevasa! Petizione 2013.

Sollecitiamo le Istituzioni Legislative di iniziare l’iter di una legge-quadro di riordino dell’assistenza psichiatrica, richiesta continua dal 7 ottobre 1998 con Petizioni dalla n/s Associazione, invece di inutili e dannose litigiosità che non servono a nessuno, ma preoccupano i cittadini per la loro incolumità e per non dover assistere ancora una volta a questi “ sotterfugi” legali”, cioè alla locuzione “perché incapace di intendere e volere” espressione che non procura giustizia, ma sa più di offesa alla dignità della persona!

Il problema dell’imputabilità penale nel campo psichiatrico e le varie diagnosi commesse tra psicopatologia e dinamica dei fatti, è argomento che lasciamo alla competenza medico-legale/legislativa che si dibatte tra le pericolosità sociali del malato di mente e le condizioni mentali dello stesso “imputato”, ma preoccupa l’opinione pubblica che teme per la propria incolumità.

Ma non è pensabile che menti psichicamente instabili, autori di tragedie umane, come il caso di Salerno, possano rientrare tranquillamente in famiglia e conseguentemente nella società, la quale in tale maniera resta, ripeto, completamente indifesa ed in balia di “costoro” che si devono ritenere socialmente pericolosi.

Non ci stanchiamo di citare una parola di elogio ai benemeriti Istituti Cattolici Religiosi, (quali don Orione, don Guanella, don Gnocchi, per fare qualche esempio) per la loro generosa ospitalità ed assistenza, peraltro essenziale, data la scarsa ricettività pubblica, perché per le famiglie il vero dramma è costituito, spesso, dalla solitudine in cui vengono a trovarsi.

E non ultima, ripeto, ancora una parola di elogio ai NAS dei Carabinieri, e ripeto, alle Forze dell’Ordine, le cui azioni sono indirizzate alla tutela dei diritti e della dignità dei disabili, come è avvenuto fin’ora, svolgendo un’opera meritoria e di garanzia giuridica. 

Ma a quante morti dobbiamo ancora assistere e su quante coscienze esse peseranno nell'ignobile gara di ipocrisia dove insiste il disinteresse o si cerca di trovare altrove le cause di tutto questo?

I “fattacci” giornalieri saranno sempre i più recenti in ordine di tempo, ma fa tornare alla memoria tristi episodi del passato, come quello di Salerno e non escludono purtroppo in futuro situazioni di analoghi disagi riguardanti l’handicap in genere, specie quello psichico.

Con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: "Andiamo avanti con speranza!”

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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