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Il Presidente |
In vista del 14.mo Sinodo Generale Ordinario sulla Famiglia, in programma dal 4 al 25 ottobre 2015, dedicato alla tematica “La vocazione e la missione della Famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo“, la n/s riflessione ci induce a pensare che necessita considerare prioritario il matrimonio, sia in termini cristiani, che in quello inerente i Rapporti Etico Sociali stabiliti dall’art. 29 della n/s Costituzione.
In termini cristiani non é una trattazione di concetti dottrinali intesi ad annunciare in famiglia il Vangelo, dal momento che la moda imperante è di tutt'altro avviso e “dona” difficoltà senza fine.
In termini sociali la famiglia è concepita come una società originaria le cui basi non derivano dallo Stato, ma si sviluppata attraverso un processo millenario e nel n/s tempo è stata riconosciuta istituzionalmente la parità giuridica e morale dei coniugi composta solo da uomo e donna.
La famiglia oggi 2015 si trova innanzi a svariate difficoltà ed incombenze ed è proprio per queste cause che la Chiesa intende essere vicina onde consolidare il senso del matrimonio e della famiglia con quei valori annunciati dal Vangelo, affinché risponda alla sua vocazione di continuare il valore ed il senso cui è destinata: generalizzando i figli.
Infatti l’avvenire della n/s Nazione, come di tutte, dipende dalla famiglia per il ruolo che gioca nell’educazione e nella formazione dei cittadini, quindi è dovere anche della Chiesa quello di tutelare la sacralità della vita, oggi peraltro messa in serio pericolo, dove la famiglia è fondata, ripeto, sul matrimonio tra uomo e donna e sulla fecondità della vita. E’ possibile rilanciare il bene comune?
Una cosa è certa: mentre è incerto ed incomprensibile concepire dove sta andando la n/s società, dove muoiono persone barellate nelle corsie degli ospedali, dove vengono compiute rapine e lesioni contro famiglie figli genitori coniugi anziani, nelle insicure strade per colpa di “incauti” guidatori, nelle serie difficoltà economiche, nelle morti degli immigrati nelle acque della Sicilia ed “altro ancora” questo tra l’indifferenza generale, ebbene tutto ciò impone una riflessione sul diritto morale, costituzionale, europeistico, onde garantire soluzioni immediate.
Non deve dimenticare il Sinodo Generale dei Vescovi nel concetto Famiglia, anche quella dove insiste un disabile fisico ed un handicappato psichico, dove sono necessarie e prioritarie due proposizioni imperanti nell’etica moderna: etica morale e bene comune e si trovano là dove sono difesi e tutelati i diritti della persona umana, specialmente quando sono inerenti i portatori di handicap, “soggetti” più deboli del genere umano, come da molto tempo osiamo dire:
E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza!”
Previte
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