Cristiani per servire                                                                                                                                          Agosto 2015     

 

 

21/09/2015

Giustizia e sicurezza: sono “virtù” utili per i sofferenti psico-fisici! A margine di quanto avviene nel quotidiano, sembra utile e necessario produrre meccanismi legislativi concreti a fronte di questa palese ingiustizia sociale!


Cristiani per servire

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e-mail previtefelice@alice.it

Il Presidente

Tristi, continui, tragici episodi di impulsi improvvisi dettati da mente malate, da alterazioni efferate, da raptus improvvisi come quelli che la cronaca ci somministra quasi tutti i giorni, forse conseguenza possibile di mancati provvedimenti legislativi e cure da parte delle Istituzioni, ci lasciano increduli, confusi, sconcertati, perplessi, sbigottiti!

Questi fattacci fanno emergere sempre più quanto sia pericolosa la sindrome delle turbe psichiche nella n/s società, dove sono assenti giustizia e sicurezza per i cittadini.

Tutto ciò ci fa pensare che per aiutare solidalmente pazienti con patologie psichiatriche senza adeguate strutture, non bastano le solite parole (quelle poche che si sentono!), soprattutto per sedare coloro dove si scatena una folle violenza, feroce, cieca, disumana, come quanto avviene nella realtà quotidiana.

Dobbiamo tenere sempre presente che dalle originarie società primitive, dove i comportamenti si basavano sulla supremazia della violenza sempre più feroce, siamo passati a forme di civiltà, proprio tutelando il diritto alla vita, mediante un processo lento, continuo, di civilizzazione, che oggi 2015 non avviene per mancate riforme, perché si è compreso che la violenza era dominata da un complesso di comportamenti che potevano portare solo all'aggressività e non a risolvere problemi inerenti la salute, specie quella pubblica.

Oggi, anno di grazia 2015, è subentrata la paura, dove le donne, le persone anziane, i disabili psicofisici, i bambini, i cittadini tutti hanno ed abbiamo paura!

Dobbiamo considerare che “fatti e fattacci irresponsabili”, come quelli misteriosi ed insoluti dove vengono evidenziati “teoremi” incomprensibili e pieni di un vociare sovrapposto, (sarebbe meglio lasciare alla Magistratura una concreta definizione e non dare “sentenze”), vanno addossati anche ad inerzia in questo comparto sanitario-legislativo e pongono interrogativi che dovrebbero penetrare nei valori etici della coscienza di quanti “non vedono” , “non odono”,”non sentono”, come le classiche tre scimmiette!

La malattia mentale, spesso originata nei suoi diversi risvolti e nei tempi che trascorrono, è in forte aumento a livello sociale, ora anche fra i giovani nonché fra le pieghe delle famiglie, scatenando paura ed angoscia, dove la paura resta un sentimento naturale perché il cittadino non si sente tutelato, con angoscia per una marcata sensazione di sfiducia, perché la gente di fronte all'impotenza necessita sempre più ed urgente la difesa di quei diritti che fanno parte integrante dell’etica delle società civili.

La televisione, “meccanismo” pericolosissimo, arma micidiale, perversa, ambigua,incivile, mostra continua violenza su violenza!

A volte è legittima la difesa di fronte a cieche, sorde, impossibili forme di un diffondersi pauroso, dilagante,imperterrito relativismo e di un egoismo privo di contenuti.

Tutti siamo su questo palcoscenico della quotidianità, dove “attori” recitano copioni in ruoli e responsabilità diverse, dove gli “spettatori” sono soggiogati da disquisizioni illusorie, ma alla fine restiamo delusi perché non riusciamo a vedere nel finale l’utilità ed il contenuto della “recita” in questo teatrino dell’assurdo.

La n/s società, forse, sta soffrendo della progressiva perdita dei valori morali che rendono l’uomo sempre più attento al lato materiale e molto meno a quello solidale della sua esistenza, creando disinteresse, dove a volte ci chiediamo perché questa società continua a tollerare questa vergognosa e scandalosa situazione?

Le riflessioni, le proposte, le argomentazioni non si discutono altro che in Parlamento, (oggi pieno di vergognose, quotidiane, inutili dispute), dove sono necessari i giusti contenuti e riconoscimenti ad una disfunzione sociale così rilevante che dura da troppo tempo, per la quale le Istituzioni quasi si nascondono (per non dire sono nascoste!).

E’ troppo facile “liquidare” queste necessità con argomentazioni di diversa natura, ma la patologia mentale ha una priorità assoluta, perché “questa realtà” che si trascina da ben 36 anni, evidenzia aspetti molto complessi e difficili da interpretare dove definizioni semplici o risposte interlocutorie assomigliano più ad una singolare pratica burocratica!

Con coscienza critica le varie componenti politiche, invece di praticare inutili litigiosità, come quei comportamenti da galli nel pollaio, dovrebbero agire per essere capaci di incrementare lo sviluppo della giustizia e della sicurezza sociale più volte “richiamate” dalla n/s Costituzione, (sempre invocata ma non praticata), per dare quelle opportune risposte a quelle realtà di salute mentale e pubblica per le quali moltissime famiglie sono succubi e vittime, specialmente nei loro giovani figli.

Il mondo cattolico, quello dei deboli, dei disabili fisici, dei ciechi, degli handicappati psichici, dei sordi, dei sordomuti, dei malati terminali, della sofferenza, del dolore, della disabilità in genere, guarda al Legislatore quale persona dotata di una consistente umanità, di una solida solidarietà, di sincera attenzione, di liberale civile connivenza, quindi attende quell'auspicabile intervento legislativo, quella legge-quadro, quella valutazione della “situazione” grave ed urgente che non “vediamo” nei Programmi del Governo in atto, che consenta alle Regioni di emanare disposizioni omogenee nei loro territori: Petizione 2013.

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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