Cristiani per servire                                                                                                                                          Giugno 2015     

 

 

21/06/2015

Laudato Si' di Papa Francesco evidenzia la necessità di un rispetto del creato, ma anche di quello umano!

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

La sensibilità di Papa Francesco nella stesura dell’Enciclica Laudato Si', è anche in un passaggio fondamentale nella  “cultura dello scarto”.

Nel Testo si sottolinea: “la cultura del relativismo è la stessa patologia che spinge una persona ad approfittare di un’altra come un unico oggetto, obbligandola a lavori forzati, o riducendola in schiavitù a causa di un debito. E’ la stessa logica che pone a sfruttare sessualmente i bambini, od ad abbandonare gli anziani che non servono ai propri interessi“ (24 maggio 2015 n. 123).

Nel corso della n/s vita ci sentiamo molto vicini all'Enciclica di Papa Francesco, il quale invita tutti gli esseri umani ad essere uniti in quella “via” della solidarietà, impegnati dall'amore che il Signore ha dato a ciascuna delle Sue creature.

La Lettera legata alla tematica dell’ambiente è nella Fede Cristiana e nella comune responsabilità come esseri umani importanti per il futuro dell’umanità, dove tutti siamo chiamati a rispettare la terra e nel contempo Papa Francesco fa appello alla coscienza dei Governanti nella necessità del rispetto umano.

E’ un concetto molto caro a Papa Francesco, il quale con coraggio e forza ha definito che nella “cultura dello scarto”, le “persone anziane subiscono non l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che può conseguire, ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore” (20 febbraio 2014 “Messaggio alla Pontificia Accademia per la Vita“).

Questo è stato, da tempo, il leitmotiv della n/s Associazione: budget del ricoverato e Petizione 2013.

Non entrando nel merito di scelte politiche od amministrative, raccogliamo l’appello di Papa Francesco onde sperare in una più profonda attenzione verso il mondo della sofferenza, della disabilità e delle persone anziane!

L’allungamento della vita è una conseguenza del miglioramento delle condizioni socio-sanitarie e dello sviluppo delle tecniche terapeutiche, quindi resta sempre molto comprensibile la crescente n/s richiesta di Strutture Residenziali o Case di Riposo, per dare risposte funzionali e qualificate alle necessità della popolazione anziana, sempre in una crescente solitudine, ma trovando una grande ospitalità anche aggiungendo le qualità operate con le RSA.

Lo dico con ferma speranza dove sono da poco tempo e per sempre in una Struttura di oasi e di pace diretta dalle bravissime Reverende Suore Figlie di San Camillo.

E’ una grossa, ma coraggiosa “sfida” quella che proponiamo nella n/s Petizione 2013, atta nella trasformazione delle Case di Riposo in Residenze Sanitarie Assistite, istituite per apportare una sicura assistenza socio sanitaria, necessità atte a garantire alle persone anziane un livello elevato di promozione umana.

Necessità di “strutture” che rispondono alle urgenze del territorio, pur se dotate di servizi al cittadino, ma comprendenti un posto di residenza agli anziani, non dimenticando l’apporto dei “Preti e delle Suore che operano nelle Case di Riposo” (Papa Francesco 18 ottobre 2013 Vaticano Chiesa Santa Marta).

La Lettera Enciclica di Papa Francesco sulla Cura della Casa Comune si conclude con “Dio che ci chiama alla dedizione generosa e a dare tutto, ci offre le forze e la luce che abbiamo bisogno per andare avanti” e conclude “A Lui sia lode!”  E così sia.

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II: ”Andiamo avanti con speranza!”

 

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


                          

 

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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