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Il Presidente |
Il prossimo 10 maggio si terrà a Roma la V Marcia per la Vita.
Il principio che ha indotto la “Marcia per la vita”, che si svolge a Roma il 4 maggio 2015, è la continuazione di quanto avviene nel mondo, che ha lo scopo di difendere la vita dal ”concepimento alla morte naturale”, principio spesso ribadito da Papa Francesco (15 maggio 2013 Udienza Generale di saluto ai Polacchi).
La vita è stata concessa da un Essere Sopranaturale indiscusso secondo gli uomini, per i cristiani dal Signore della Pace, auspicio che oggi è necessario, specialmente in questi momenti di smarrimento in cui uccidere è diventata una moda, un atto che arreca un danno alla sacralità della vita, di ogni vita.
Una certa parte della n/s società considera la persona umana un “oggetto da buttare”, un dissolvere dei valori etici che oltreché distruggere i singoli e le famiglie, amareggia, angoscia, disorienta la società sviluppando una cultura egoistica, lontana da ogni forma di solidarietà.
Ormai è in forte aumento un permissivismo allarmante, un maggiore efferato relativismo, un egoismo quasi generalizzato, “virtù” che dilagano, mortificano e modificano la dimensione etica della vita.
E’ divenuto un segnale travolgente e scioccante quello che sta diventando la vita umana senza “prezzo”, che va difesa sin dall'inizio della sua meravigliosa avventura nell'universo e diventa strada dalla fecondazione, da una identità genetica che propone quei comportamenti conformi alla legge naturale, che per noi cristiani è legge di Dio compendiata dal Catechismo della Chiesa Cattolica.
In questa società dominata dalla violenza il rispetto dell’uomo, specie di quello emarginato é debole, é indifeso, è poco tutelato, anzi si intensifica l’amore sviscerato per i cani ed i gatti, insomma per il mondo animale del quale abbiamo il massimo rispetto, ma amareggia sempre più il constatare questa realtà che a volte viene accettata a danno dell’uomo, soprattutto di quello indifeso che fa parte del mondo della sofferenza e della disabilità.
Negli Atti del Consiglio Europeo, il più importante Documento redatto negli ultimi anni la “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea” al capo 1°, art. 2°, 1° comma recita: "Ogni individuo ha diritto alla vita”.
Il pilastro centrale della politica pubblica deve essere indirizzato verso la persona, soprattutto verso la famiglia “soggetto” delle politiche sociali.
Ma l’uomo crede ancora nella vita?
La risposta è positiva! perché la vita è un dono, anche se piena di materialismo, dove alberga il consumismo, l’edonismo, l’erotismo sfrenato e via dicendo, “elementi” che corrono e concorrono a formare un superficialissimo assoluto, un substrato privo di un fondamento civico e morale che non ci stupisce più di tanto ormai, ma amareggia il constatare una siffatta realtà sociale che in parte viene accettata.
Quell'uomo voluto dal Dio dell’Amore rischia di dissolversi sempre più nell’egoismo? Certamente!
Tutti gli uomini di buona volontà, soprattutto noi cattolici, siamo interpellati dal Messaggio della Chiesa attraverso la Sede Apostolica e dai Vescovi a tenere alta la coscienza della grandezza del carattere sacro e del valore della vita: di ogni vita!
In ogni momento siamo chiamati a difenderla, come buoni “cavalieri del tempo”, creando le condizioni perché si sviluppi la giustizia, la solidarietà, l’amore verso il prossimo, verso l’accoglienza dei figli per un loro futuro.
Se si riconosce il valore della vita, oggi ritenuta “precaria”, se si ricompatta la famiglia, la società è salva e con essa la n/s Italia.
Da qui la necessità e l’urgenza di rimuovere e risolvere i vari problemi che attanagliano tante famiglie nelle diverse cause, perché la famiglia resti sempre come avverte spesso il Papa, “il motore del mondo e della storia“ (Papa Francesco 25 ottobre 2013 Sala Clementina XXI Assemblea Plenaria Pontificio Consiglio per la Famiglia). Ma quel futuro senza figli non è futuro!
Quel futuro è anche futuro quando “le condizioni di disabilità lasciano intravedere un futuro difficile” (Messaggio dei Vescovi per la XXVI Giornata per la Vita 1 febbraio 2004).
Le condizioni di vita e la crisi scottante del nostro tempo sono tante, come la droga, la strisciante eutanasia, la clonazione umana, il far-west procreativo sulla fecondazione artificiale, l’aborto ormai legalizzato, le varie forme di handicap e quanto attenta il vivere quotidiano non bisogna perdere l’obiettivo del bene comune.
A questo fine Papa Francesco ha indetto un Giubileo Straordinario, un Anno Santo della Misericordia, dove ha affermato: "Siate misericordiosi come il Padre“ (14 marzo 2015).
Queste avversità non devono farci perdere il senso che il Dio della Vita, il Dio Creatore ci ha dato nel bene più prezioso: la continuazione dell’uomo!
E con le parole del Santo Giovanni Paolo II: “ANDIAMO AVANTI CON SPERANZA”! e protetti dalla Madonna della Misericordia, (Genova, Chiesa di Maria SS. della Misericordia e S. Fede), della quale sono particolarmente devoto.
Previte
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