Cristiani per servire http://digilander.libero.it/cristianiperservire e-mail previtefelice@alice.it |
Il Presidente |
L’intimidazione di Pier Capponi, capo della Repubblica di Firenze nel 1494 di suonare le campane a raccolta della popolazione contro l’invasore Carlo VIII di Francia che voleva saccheggiare la città a suon di trombe, oggi 2015 “ri-suona” in maniera molto vera, ferrea, attuale.
Assistiamo ad una realtà molto drammatica, irreale, suggestiva anche nell'ambito politico, perché stiamo perdendo quei diritti che fanno parte dell’etica civile, cioè il rispetto della dignità della persona, che una progressione di norme, anche giuridiche, tentano di cancellare ed allora siamo costretti a suonare le n/s campane.
La n/s società sta perdendo in maniera molto grave la fiducia nelle Istituzioni, perché quest’ultime hanno forse “dimenticato” che le ingiustizie sociali hanno spesso originato eversione da precisi codici etico e culturali, dove la gente aspetta risposte concrete e non chiacchiere, “in un momento davvero gravido di nuove ed ampie possibilità per la società civile come per quella ecclesiale” (18.8.2015 Mons. Galantino Segretario Generale CEI: saluto alla Fondazione Trentina per Lectio A. De Gasperi).
Infatti la condizione sociale, storico e culturale dell’uomo d’oggi è capire chi è il prossimo, chi si trova nella necessità reali di necessità e se possiamo diventare prossimo dell’altro nella misura in cui condividiamo le sue difficoltà, perché “Beati siete voi quando vi insultano e vi perseguitano, quando dicono falsità e calunnie contro di voi perché avete creduto in me. Siate lieti e contenti, perché Dio vi ha preparato una grande ricompensa” (Mt 5,3-12): in una parola come ci comportiamo di fronte a chi è nel bisogno?
Tutti lo vediamo anche nel rissoso clima di antagonismo politico, nelle diverse argomentazioni culturali e sociali prive di una piena leale concreta solidarietà.
In questo clima di crisi economica, nonché morale, è necessario che ci riprendiamo, almeno per noi cristiani, certi valori socio-morali che, anche se persi possiamo rifare nostri.
Perché tutto questo dire? perché come afferma il Cardinale Dionigi Tettamanzi nello Sguardo di Cristo un libro che ci incammina nel terzo millennio “la coscienza è il luogo nel quale si elabora concretamente un dialogo dell’uomo con se stesso“, dove si dovrebbe porre maggiore attenzione a quanto avviene nel quotidiano vivere, dove siamo tutti compartecipi e responsabili della verità.
In breve, ai fatti concreti, l’ultimo dei quali ci lascia frastornati le elezioni politiche passate e future prive di una decente legge elettorale: altro “argomento” da scampanare!
Ormai sono passati moltissimi anni e tutti i Governi non hanno mai terminato la Legislatura. Non è forse vero? E questo perché? Perché tutti sappiamo che è necessario per ottenere una governabilità del Paese applicare un sano bipolarismo, un autentico ed utile capolavoro democratico, in quanto la complessità dei Partiti dei Movimenti e “quant’altro” crescono ogni giorno come funghi ed impediscono la governabilità e costituiscono veri “centri di potere”, tali da imporre una ferrea e lucrosa loro volontà.
La legge elettorale va cambiata, con criteri di democraticità ammettendo nelle diverse Istituzioni i possibili candidati scelti dall'elettore, ma con due soli schieramenti politici : quando uno non và, si passa all’altro, come vige in quasi tutte le Nazioni democratiche a livello mondiale.
Il 5% del crollo dell’elettorato nelle ultime votazioni passa dal 80% al 75%, vale a dire che 1 italiano votante su 4 non ha votato, ma sorge spontanea una domanda: i cattolici, che costituiscono 80% della popolazione hanno tutti votato e voteranno con questa “filosofia imperante”?
Infine ci si domanda: è veramente possibile ed ha un senso concepire che con grande naturalezza non si dia corso ad una estrema esigenza, ambita dall'opinione pubblica, urgente e necessaria nel Paese, invece di assistere ad idee stratosferiche ed insulti che rimbalzano da un Partito ad un altro, da Movimenti Politici ad ideali privi di un fondamento civico e morale, il tutto che non ci stupisce più di tanto, ma amareggia il constatare una siffatta realtà sociale che in parte viene accettata o addirittura tollerata, con nessun valore, nessun fine, nessuna possibilità di un futuro migliore, in una atmosfera alquanto confusa, intollerante, piena di soprusi, soprattutto nel non ascoltare le priorità e le necessità della gente e dell’elettorato anche cattolico.
Tutto questo porta alla vittoria del relativismo imperante, del pressapochismo molto crescente, del virulento egoismo e per questo alle trombe suoniamo le n/s campane e se “non sei cattolico, sei ipocrita“ (Papa Francesco 8 marzo 2015 a Tor Bella Monaca – Roma).
E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: "Andiamo avanti con speranza!”
Previte
http://digilander.libero.it/cristianiperservire
La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.