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Il Presidente |
Alle volte ci pare di abitare in un altro pianeta, perché il ripetersi di ogni avvenimento inerente l’onestà, la giustizia, la sicurezza, è senz’altro un “momento stratosferico” a giudicare dai comportamenti e dai discorsi della politica e tutto questo sta diventando inspiegabile, una fitta nebbia nel n/s vivere quotidiano.
Forse stiamo diventando stranieri nel n/s Paese? forse non é sufficiente ripetere che i Partiti sono poco utili in di questo n/s travagliato Paese? forse si può accettare di tutto, ma non i privilegi e le condotte corruttive che il cittadino quasi ogni giorno riscontra e “mi ritrovai per una selva oscura” (Dante Alighieri- Inferno Canto I).
Lo riproponiamo, almeno per il bene dell’Italia, per risanare solo la crisi politica: meglio un bipolarismo puro, che pletora di Movimenti o Partitocrazie che “sorgono” quasi ogni giorno, che vogliono esprimere ed imporre la loro volontà, ma che non sono altro che gruppi di potere e costano in maniera esosa!
Se la politica vuole conciliarsi con i cittadini, nella enfatica affannosa ricerca del risanamento della spesa pubblica, perché nel Consesso Legislativo non far rientrare, per esempio, l’abolizione delle sovvenzioni ai Partiti, dove quasi ogni giorno ne esce uno nuovo, che godrà di un abbondante finanziamento pubblico nonostante il referendum abrogativo del 1993, mentre il popolo è all'apice della sopportazione dove: un nonnulla potrebbe scatenare l’inferno?
“Cambiare il sistema che uccide è possibile?”, dice Papa Francesco in uno dei Messaggi giunti da questo viaggio in America Latina. Non il sistema politico, ma quello morale!
L’appello del Papa ai popoli della terra è teso a cambiare un “sistema” dominato dal denaro, “sterco del diavolo “che schiaccia l’uomo e: “non regge più”.
Occorre “un vero cambiamento” rapido, perché “Il tempo sembra che stia per giungere al termine”. Un cambiamento che parta dal basso, dai poveri, dalla gente. La Chiesa sostiene questo cambiamento perché “Dio ascolta il grido del suo popolo”, perché è ”l’amore fraterno che si ribella contro l’ingiustizia sociale”.
“La nostra fede, dice Papa Francesco, è rivoluzionaria” e non si rassegna, non resta inerte di fronte al dolore dell’uomo. "Una società più umana è possibile", si può realizzare "un'alternativa umana" a questa "economia che uccide" e esclude. Non è un'utopia.
“Preghiera, impegno nel testimoniare la fede, attenzione alle necessità dei fratelli più bisognosi, siano sempre le tre colonne che reggono sempre la vostra attività personale e associativa” (Papa Francesco 10 ottobre 2013 Vaticano al Consiglio Direttivo del Cavalieri di Colombo).
Da troppi anni insiste un velato e vergognoso silenzio delle Istituzioni sulle condizioni in cui “vivono” i disabili fisici, gli handicappati psichici, i malati terminali, gli anziani, la povera gente, le loro famiglie ed i “disagi” infiniti delle stesse, il mondo della sofferenza e della disabilità, il popolo tutto. Con la solidarietà si vedrebbe in maniera veritiera "che non sono diritti deboli" come dice il Cardinale Tettamanzi. Altro che discutere sul finanziamento ai Partiti! Il popolo sta soffrendo, ma fino a quando resisterà?
I gravi problemi che colpiscono alcune fasce sociali, come sempre le più deboli, stanno sobbarcarsi ogni “cosa” in silenziosa sofferenza, dove una classe politica di “azzeccagarbugli” ha orecchie solo per sentire il tintinnio dei denari (“sterco del diavolo” come dice Papa Francesco), occhi per “anomalie triviali”, colpiti da una “sordità incredibile”, da una cecità formidabile in un mondo di immoralità, di corruzioni , di corrotti, di corruttori, di controllori . Ma chi controlla i controllori dei controllori?
I discorsi della Politica stanno diventando una nebbia così fitta da togliere visibilità a verità urgenti che meritano più attenzioni e soprattutto soluzioni prioritarie ai mille problemi che affliggono la n/s Italia, in primis quello della salute pubblica, della giustizia, della pace!
La Politica dovrebbe risvegliarsi dal torpore del “tornaconto” e provvedere al bene comune dei cittadini. Ma intanto il saccheggio dei soldi pubblici: continua!!!
Con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza”!
Previte
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