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Il Presidente |
Le inchieste giudiziarie in corso sulle corruzioni, sulle indebite assegnazioni degli appalti pubblici, sulle corruzioni, concussioni e su ogni contatto con la res pubblica, continuano a tener desta la pubblica opinione, i mass media e nel mirino “entrano” anche personaggi in vista.
Dunque l’Italia è diventata il Paese di corrotti, corruttori e di ogni violazione del Codice Penale, dove l’onestà non conta più nulla e purtroppo si deve constatare che la persona onesta è considerata un niente, un nulla!
Nonostante questo e di fronte a questi atteggiamenti od esempi di malcostume sono tantissime le persone che dedicano il loro tempo ai sfortunati della vita, ricordo ad esempio le Suore residue negli Ospedali, nelle case di Riposo, i volontari in ogni occasione della vita quotidiana, le persone che dedicano il loro tempo ai malati in genere al mondo della sofferenza e della disabilità, dove l’onestà, la collaborazione, la solidarietà sono considerate un patrimonio da salvare testimoniando queste qualità con grande coraggio e spirito di solidarietà nella vita quotidiana.
Alle volte ci domandiamo: perché non riflettere su questi atti di assoluta integrità morale, di altruismo, di buone azioni alle quali assistiamo tutti i giorni? E’ vero che le buone azioni non fanno audience, ma è altrettanto vero che senza di queste, il mondo sarebbe una “cosa” evanescente.
La famiglia, per esempio, oggi 2015 ed anche “ieri”, è bombardata da mille insidie e da mille problemi, ma dobbiamo considerarla la vera risorsa di questo Paese, invece di essere ignorata dalla politica, la quale dovrebbe far riemergere quel ruolo fondamentale che essa ha nella società.
A Roma si svolgono spesso manifestazioni di natura economico/sindacale, però poche per iniziativa di quel principio di solidarietà che dovrebbe accompagnare la giustizia sociale, per richiedere il ritiro delle misure contenute nella manovra correttiva che colpiscono ulteriormente le persone più deboli che fanno parte del mondo della sofferenza e della disabilità.
Queste misure vanno contro i più elementari principi di solidarietà e di giustizia che dovrebbero caratterizzare un Paese civile.
In queste “manovre” non si è tenuto conto tutt'ora di quanti portano nel loro corpo le sofferenze, a volte atroci, ancora una volta dimenticati nel rispetto della loro dignità e della libertà quali persone umane, dimenticate da molti Governi e non solo dall'attuale.
La carenza di adeguati provvedimenti legislativi e di quelli economici, non ultimo quello dell’assegno di assistenza al mondo della disabilità che attualmente è di euro 279,75 in media mensili sufficienti alla loro sopravvivenza, sono tematiche che le Istituzioni dovrebbero affrontare in maniera efficace, decisiva, senza indugio, in nome di quell'onestà che dovrebbe essere la perla della nostra convivenza e mi si permetta dire, non del malcostume!
Ripeto ancora una volta e da anni essere vergognoso non trovare fra le pieghe del bilancio pubblico uno stanziamento per aumentare decorosamente le “provvidenze economiche” per quelle persone invalide che fanno parte della nostra comunità!
Nella affannosa ricerca delle misure correttive, delle spese inutili, degli sprechi, delle inefficienze e di quelle alle volte ridicole, perché non far rientrare viaggi all'estero troppo frequenti da parte delle Istituzioni, auto blu ancora irrisolte, telefonini, luci negli uffici pubblica ecc.! e nell’evasione fiscale tanto declamata e conclamata, accertare se quelle “barchette” posteggiate nei porti sono in regola con il Fisco, comprese gli ingaggi e reingaggi ai ciclisti, ai giocatori di calcio, alle società sportive d’ogni genere, cantanti, attori, politici, pensioni d’oro, vitalizi e via dicendo ... ???
Ancora una volta è assolutamente prioritaria dire no all'indifferenza sociale, è necessario svegliarsi dal torpore e della cattiva indifferenza verso i ciechi, sordi, sordomuti, lavoratori con drepanocitosi o talassemia major, anch’essi cittadini italiani ed europei.
E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza”!
Previte
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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.
Qualcuno ha scritto che l’Italia ha bisogno di una “ecologia morale”.
E’ vero! perché il quotidiano antagonismo politico , quel quotidiano diverbio e quel negare ogni valore etico coperto da una superficiale solidarietà, sono tutti elementi che avvelenano l’atmosfera e fanno perdere di vista le priorità che il Paese vuole ed abbisogna.
Una volta, nell’era ventennale non si poteva parlare, oggi che si può, nessuno ascolta!
Previte
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