Cristiani per servire                                                                                                                                    Dicembre 2015 

 

 

16/12/2015

“44/ma Giornata dell’handicappato mentale".


Cristiani per servire

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

e-mail previtefelice@alice.it

Il Presidente

Ogni anno il 20 dicembre si celebra la “Giornata dell’handicappato mentale” voluta dall’ONU nel 1971 con la Dichiarazione “Tutela per i diritti dell’handicappato mentale”.

Quest’anno ricorre la 44.a Giornata ribadendo che “l’handicappato mentale deve godere in tutta la misura possibile degli stessi diritti degli altri esseri umani”.

Si domanda: viene ricordata questa Giornata [?], in questo oceano di silenzi, di globale disinteresse, di intensa litigiosità?

Comunque è uno “strumento” molto condiviso dalla comunità internazionale, intesa per raggiungere quei valori ed obiettivi per gli handicappati mentali che devono essere ritenuti in grado di inclusione sociale, quindi persone promosse e protette nella propria dignità.

E’ stato il risultato del processo di interazione ed integrazione delle persone colpite con deficit psichici, in sintesi una cooperazione internazionale per il miglioramento delle condizioni di  persone deboli, soprattutto in quei Paesi più poveri, dove costoro vivono o vivevano in condizioni di indigenza e povertà.

Quindi principi sono stati dettati dall'osservanza della non discriminazione e di eguaglianza, “virtù” spesso dimenticata all’interno delle politiche sociali, come ancora, purtroppo. avviene in Italia, dove solo il 3,4% del budget totale dedicato alla Sanità è utilizzato per la cura dei disturbi mentali, mentre in Tanzania è del 7%, in Australia del 10%, in Inghilterra del 12%, in ambito europeo del 5,6% .

Quella Dichiarazione ONU quantifica i diritti di tutto il mondo della sofferenza psichica, anche di quella fisica, le quali devono godere degli stessi vantaggi comuni, segno civile di rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.

Comunque la patologia mentale colpisce a vari livelli dalla depressione, primo disordine funzionale nel mondo, alla schizofrenia grave e geme, ripeto, sempre sotto le ceneri del silenzio e dell’indifferenza più assoluta.

Colpisce circa il 20% della popolazione, il 16% da varie forme di disagio mentale ed il 4% di disordini mentali, in maniera sempre più crescente in persone di età diversa, specie i giovani ed anche gli adolescenti: Petizione 2013.

 Siamo ormai del parere e consapevoli che i diritti fondamentali ed umani sono la base della democrazia, la quale deve corrispondere a tutte le esigenze della giustizia e della socialità, ripeto, sempre più spesso sottoposta ai mutamenti politici o della volontà popolare e dobbiamo essere tutti, specie i cattolici, a vigilare intensamente affinché questi invalidi non siano sacrificati sull'altare di una politica miope del quotidiano.

La situazione è assai grave, specie quella di fronte ai disagi dei cittadini ed alle sofferenze delle famiglie, che restano nel limbo del silenzio e della dimenticanza.

Quali cittadini e cattolici poi, assistiamo a tentativi di legalizzare l’eutanasia, che non abbiamo alcuna esitazione a definire “ mascherata”, una omissione di soccorso fuori, per ora (?), dall’Ordinamento Giuridico, un l’aborto selettivo adoperato per “liquidare” i nascituri imperfetti, una forte sterilizzazione per “frenare” la diffusione di handicap genetici, tutti “ elementi” che offendono la dignità della persona. budget del ricoverato.

Per anni c’è stato ed è tutt’ora in vigore un velato, incomprensibile e vergognoso silenzio sul pianeta follia, sulle condizioni in cui “vivono” le famiglie dei malati psichici, eppure la schizofrenia e la depressione-ansia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, colpisce oltre il 2% della popolazione di tutti i 5 Continenti, mentre in Italia sono circa 10 milioni i disturbati mentali.

Ogni tanto i mass media riportano inchieste, interviste, denunce, ma tutto finisce col calar della notte, piene di parole prive di continuità, mentre le tanto decantate“riforme” restano sulla carta, come le leggi 180 e 833, quelle leggi che hanno chiuso i “manicomi”, che vengono disattese!

Si perde tempo e non ci si accorge che questa malattia continua a mietere le sue vittime, a volte innocenti, soprattutto fra i giovani e qualche persona ne dovrà rispondere alla propria coscienza!

Questa “problematica” necessita di una legislazione adeguata ed efficace, “fuori” da ogni sistema burocratico, attesa da ben 36 anni, perché il rispetto della dignità del malato è essenziale in una società che vuol essere civile.

La speranza priva di realismo ed il realismo privo di speranza non possono aiutare a capire il senso di questo “problema”!

Questo è solo una parte del vero problema e non abbiamo alcun dubbio che anche di questa “44° Giornata dell’handicappato mentale” non resterà nemmeno un minimo ricordo.

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo IIAndiamo avanti con speranza

Previte

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

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http://www.ohchr.org/EN/ProfessionalInterest/Pages/RightsOfMentallyRetardedPersons.aspx

Declaration on the Rights of Mentally Retarded Persons

PROCLAIMED BY GENERAL ASSEMBLY RESOLUTION 2856 (XXVI) OF 20 DECEMBER 1971

The General Assembly ,

Mindful of the pledge of the States Members of the United Nations under the Charter to take joint and separate action in co-operation with the Organization to promote higher standards of living, full employment and conditions of economic and social progress and development,

Reaffirming faith in human rights and fundamental freedoms and in the principles of peace, of the dignity and worth of the human person and of social justice proclaimed in the Charter,

Recalling the principles of the Universal Declaration of Human Rights, the International Covenants on Human Rights, the Declaration of the Rights of the Child and the standards already set for social progress in the constitutions, conventions, recommendations and resolutions of the International Labour Organisation, the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, the World Health Organization, the United Nations Children's Fund and other organizations concerned,

Emphasizing that the Declaration on Social Progress and Development has proclaimed the necessity of protecting the rights and assuring the welfare and rehabilitation of the physically and mentally disadvantaged,

Bearing in mind the necessity of assisting mentally retarded persons to develop their abilities in various fields of activities and of promoting their integration as far as possible in normal life,

Aware that certain countries, at their present stage of development, can devote only limited efforts to this end,

Proclaims this Declaration on the Rights of Mentally Retarded Persons and calls for national and international action to en sure that it will be used as a common basis and frame of reference for the protection of these rights:

1. The mentally retarded person has, to the maximum degree of feasibility, the same rights as other human beings.

2. The mentally retarded person has a right to proper medical care and physical therapy and to such education, training, rehabilitation and guidance as will enable him to develop his ability and maximum potential.

3. The mentally retarded person has a right to economic security and to a decent standard of living. He has a right to perform productive work or to engage in any other meaningful occupation to the fullest possible extent of his capabilities.

4. Whenever possible, the mentally retarded person should live with his own family or with foster parents and participate in different forms of community life. The family with which he lives should receive assistance. If care in an institution becomes necessary, it should be provided in surroundings and other circumstances as close as possible to those of normal life.

5. The mentally retarded person has a right to a qualified guardian when this is required to protect his personal well-being and interests.

6. The mentally retarded person has a right to protection from exploitation, abuse and degrading treatment. If prosecuted for any offence, he shall have a right to due process of law with full recognition being given to his degree of mental responsibility.

7. Whenever mentally retarded persons are unable, because of the severity of their handicap, to exercise all their rights in a meaningful way or it should become necessary to restrict or deny some or all of these rights, the procedure used for that restriction or denial of rights must contain proper legal safeguards against every form of abuse. This procedure must be based on an evaluation of the social capability of the mentally retarded person by qualified experts and must be subject to periodic review and to the right of appeal to higher authorities."

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II Andiamo avanti con speranza !”

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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