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Il Presidente |
Quando la famiglia scompare ed il superstite resta solo, chi provvede al suo futuro?
Ecco, é uno dei problemi più scottanti, più difficili, più complessi e di maggior rilievo di questi n/s ultimi tempi, che abbiamo sempre sostenuto nelle n/s Petizioni ancora giacenti in Parlamento, “argomento”, ripeto, che affligge le famiglie per l’incertezza del “dopo”, cioè del dopo la morte di colui/ei che sostiene il peso dell’assistenza, soprattutto per non avere ancora una ragionevole certezza e sicurezza sui vari tempi assistenziali che il proprio familiare malato dovrà affrontare:
Oggi, ottobre 2015, questa “forma” di assistenza si è fatta sempre più necessaria, pressante, urgente, argomento ripreso dalla Legge di Stabilità che il Governo in carica, attenta alla situazione del mondo dei disabili ( ? ), pare, che abbia rifornito il Fondo Sociale “Dopo di noi“ facendolo salire, per il prossimo anno, da 250 milioni a 400 milioni e che sarà approvata nel 2016.
Ancora una volta desideriamo ripetere che l’Associazione non usufruisce, né ha mai chiesto o chiede a nessuno contributi finanziari occulti o palesi, ma siamo solo “spinti” dalle ferme intenzioni di fare il nostro dovere di cristiani e di cittadini, nella stessa maniera che ci aspettiamo dal Governo!
In Italia i disabili fisici sono circa 3 milioni, di cui il 73% anziani, 900 mila circa le persone costrette a letto o su una sedia a rotelle, circa 1 milione e mezzo le famiglie aventi in casa parenti con gravi handicap, circa 10 milioni le persone che soffrono patologie mentali (Fonte Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali).
Il definire, poi, sostegni economici alle famiglie che si gravano di assistenza ai pazienti con handicap sia fisico che mentale, l’inserimento lavorativo, il sostegno scolastico ed altro, sono temi che le Istituzioni dovranno affrontare in maniera efficace, decisiva e senza indugio.
La realtà attuale che abbiamo sottolineato, ci lascia perplessi, molto perplessi e con noi l’opinione pubblica per la reale necessità e per l’urgenza che essa comporta, comunque il mondo della sofferenza non gestisce digiuni, provvedimenti per cani e gatti, manifestazioni di piazza, giochetti politici elettorali od “altro”, perché l’handicap in genere non ha tempi di attesa, e “se sono rose fioriranno” !
Con le parole del Beato Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza!” (NMI, 58).
Previte
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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.