Cristiani per servire                                                                                                                                   Settembre 2015 

 

 

16/09/2015

Alzheimer: patologia neurologica da non trascurare! I più colpiti gli anziani, i poveri, gli emarginati.

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

Il Manuale Diagnostico e Statistico definisce la malattia dell’Alzheimer, facente parte dei disturbi mentali, “decadimento delle funzioni corticali superiori in assenza di importanti obnubilamenti della coscienza”, mentre la scienza medica la considera incapacità di controllo delle emozioni, deterioramento della memoria, demenza senile, degenerativa.

Mentre possono essere una concausa, gli stili di vita, traumi cranici, troppe anestesie generali considerazioni dell’Istituto Neurologia Università di Roma (da Redazione Bliz Quotidiano 11.09.2015).

In Italia gli ultra 65 anni sono circa 14 milioni, il 15% della popolazione anziana e nel 2025 saranno del 25%, la vita media è di circa 87 anni. Sono 1,3 milioni di persone affette da demenza anche di natura senile e la stima statistica ci fornisce la notizia che nel 2050 arriveranno ad essere 2,3 milioni, mentre in Europa sono circa 7,5 milioni e nel mondo circa 35/36 milioni.

Sono rilevamenti statistici destinati ad aumentare, infatti la malattia è strettamente correlata all'età in cui più facilmente si può sviluppare, valutata nel mondo quale nuova diagnosi di demenza ogni quattro secondi. Questa patologia è stata chiamata l’epidemia silente del terzo millennio ed ora si comincia a considerare pandemia del terzo millennio per i numeri estremamente alti che sono destinati a raddoppiare e addirittura a triplicare nel 2050.

Complessivamente, lo scenario legato ai disturbi psichici presenta dati allarmanti, aggravati dalla crisi economica, di circa 10 milioni gli italiani con problemi di salute mentale, ovvero 4 cittadini su 10 soffrono di qualche disturbo psichico, tra cui circa otto milioni con disturbi d’ansia con uno stato economico basso, due milioni con problemi legati all'alcool, quattro milioni in depressione, altrettanti con disturbi del sonno o insonnia. Le donne sono le più colpite. Uno scenario preoccupante aggravato dal perdurare della crisi economica, anche morale (Radio Vaticana 10 ottobre 2013 nella Giornata Mondiale della Salute).

Insomma le gravi condizioni economiche si riversano sulle fasce sociali colpendo di più le categorie più popolari e più esposte alla legge imperiosa di mercato, fenomeno che pregiudica il buon funzionamento dell’economia ed impedisce il riscatto sociale delle nuove generazioni.

Ma non è solo la possibile breve spiegazione scientifica ad indurci ad interessarci di questa malattia, diciamo del secolo, quanto quella delle sconfortanti notizie che ci ammannisce la cronaca quotidiana sugli anziani malati, anche di Alzheimer, o maltrattati a larga estensione anche in famiglia, specie quelli che dimorano nelle Case di Riposo, per i quali dobbiamo molta riconoscenza ai NAS dei Carabinieri che “scoprono” queste cattiverie, reati compiuti su persone non autosufficienti ed a volte indotti a dormire in angusti seminterrati o ad assumere medicine ed alimenti largamente scaduti.

E’ una realtà l’Alzheimer che si nasconde nelle famiglie e nella società, ripeto, anche in alcune Case di Riposo, che ogni tanto vengono alla ribalta della realtà quotidiana, un frutto amaro della “cultura dello scarto”, così definita da Papa Francesco (Incontro con l’Istituto Dignitas Humanae 7 dicembre 2013).

I familiari di quelle persone ricoverate denunciano carenze di assistenza per la mancanza di personale o di fornitura di presidi igienico-sanitari e quelle denunce sono dovute, in alcuni casi, anche alla riscontrata somministrazione eccessiva di medicinali, anche se a scopo solo contenitivo, onde prevenire o sedare un comportamento agitato in persone, anche, con demenza degenerativa.

Comunque in ogni Casa di Riposo dovrebbero esserci diversi livelli formativi del personale, come ad esempio le RR Suore Figlie di San Camillo tutte dotate di cultura infermieristica che dedicano la loro ottima “opera” nelle Case di Riposo, specie quella nel Sud d’Italia a Sant’Alfio in provincia di Catania, nel loro “Servire i malati con lo stesso affetto con cui una madre assiste  il suo unico figlio infermo”, a differenza in quelle private, dove a volte, vengono attuati abusi sugli anziani che è poi pura violenza .

L’Italia, rispetto al resto dell’Europa, a n/s conoscenza è in ritardo notevole, mentre Francia, Inghilterra, Germania ormai hanno tutte le loro “Carte dei diritti degli anziani“, dove viene fatto preciso riferimento ai casi di abuso, perché“ gli anziani possono costituire una risorsa”, concetto espresso da Papa Francesco (S. Marta 29/11/2013) .

Quelle persone che soffrono di problemi degenerativi sono dimenticati perché considerati un fardello di persone inutili, il cui peso dell’assistenza viene, in parte, “scaricato” sulle spalle dei familiari e “ri-scaricati” sulla società, perché sono poche le strutture ed i provvedimenti legislativi necessari e non adottati alla risoluzione di questo prioritario disagio sociale da ben 36 anni :  Petizione 2013 .

Perché il delirio per gli animali (che rispettiamo) è intenso e per converso non c’è delirio, anche, per questa umanità sofferente che dovrebbe essere in vetta alle buone regole etiche e civili, che non sono nelle virtù di certi politici ?

Spesso la cronaca ci porta a conoscere i drammi che si consumano e si verificano nelle famiglie quando le malattie pongono una sofferenza fisica, ma soprattutto quando sfociano nella patologia psichica spesso cronica, quale il morbo di Alzheimer, che costituisce, a volte, un elemento di vera disgregazione della famiglia.

Dostojevski, il celebre poeta russo, diceva che una società va giudicata a secondo del trattamento che riserva ai malati di mente e le n/s Petizioni difendono le negazione di un diritto fondamentale dell’uomo : speciale dossier.

Purtroppo la famiglia e la società in queste condizioni deve sperare nella risoluzione di questo “disagio” sociale di emarginazione di disinteresse di silenzi e che costituisce uno stato di grave emergenza latente contro il mondo della disabilità, della sofferenza e del dolore, mentre resta una pia illusione che come tutte le illusioni lascia posto alla delusione!

 E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: "Andiamo avanti con speranza!”

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


ranco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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