Cristiani per servire                                                                                                                                          Luglio 2015     

 

 

11/07/2015

Anziani maltrattati fisicamente e moralmente a Prato: sono “argomenti” prioritari da non trascurare!

 

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

Fra le malattie neurologiche che affliggono milioni di persone nel mondo, specie in Italia e fra gli anziani maltrattati, specie nelle Case di Riposo a larga estensione, molti casi si sono sviluppati e definiti in Italia e per questo dobbiamo molta riconoscenza ai Servizi di Polizia  che li “scoprono”, dove quelle persone non autosufficienti sono costrette a subire maltrattamenti sia fisici che morali.

E’ quanto è avvenuto a Prato, da notizie dei mass media, dove la Polizia di Stato ha “scoperto”, pare, che anziani degenti nella locale Casa di Riposo, anche affetti da gravi patologie e non autosufficienti, abbiano subito umiliazioni ed angherie.

Ci  dovrebbero essere diversi livelli formativi del personale, in modo che non li renda attuatori di abusi sugli anziani, che è poi pura violenza.

L’Italia, rispetto al resto dell’Europa, è in ritardo notevole, mentre Francia, Inghilterra, Germania ormai hanno tutte le loro “Carte dei diritti degli anziani“, dove viene fatto preciso riferimento ai casi di abuso, mentre in Italia questo concetto è ancora difficile .

Altro tema che si dibatte in Europa: il 2012 è stato l’anno de “L’Europa amichevole verso le diverse età” e il 2013 “Anno europeo dei cittadini” nel concetto di cittadinanza europea e l’idea è sviluppare il più possibile progetti che portino ad uno scambio intergenerazionale in modo tale che “gli anziani possano costituire ancora una risorsa” concetto più volte espresso da Papa Francesco (S. Marta 29/11/2013).

Quelle persone che soffrono di problemi degenerativi, anziani disabili, handicappati psichici sono dimenticati perché considerati un fardello di persone inutili il cui peso dell’assistenza viene, in parte, “scaricato” sulle spalle dei familiari e “ri-scaricati” sulla società, perché sono poche le strutture ed i provvedimenti legislativi necessari e non adottati alla risoluzione di questo prioritario disagio sociale:  Petizione 2013

A volte ci chiediamo perché il delirio per gli animali (che rispettiamo) è intenso e per converso non c’è delirio, anche, per questa umanità sofferente che dovrebbe essere in vetta alle buone regole etiche e civili, che non sono nelle virtù di certi politici?

Purtroppo la società oggi 2015  si trova innanzi, come a Prato, a questi tristi episodi ed in queste condizioni si deve sperare nella risoluzione di questo “disagio” sociale di emarginazione di disinteresse di silenzi e che costituisce uno stato di grave emergenza latente, mentre resta una pia illusione che come tutte le illusioni lascia posto alla delusione!

Comunque viviamo in una società sorda, molto sorda!, ma  il livello di civiltà si dimostra e si evidenzia nel rispetto della persona : di ogni persona, sia malata  di gravi patologie, che detentrice di maggiore età!

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza!”.

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


                          

 

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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