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Il Presidente |
Sui temi più scottanti dei n/s giorni e quanto attenta il vivere quotidiano, la nostra società e le Istituzioni, anche Europee, non devono rinchiudersi nei privilegi e nell’egoismo più sfrenato nel relativismo avvilente, ma è necessaria un’intesa generale verso il bene comune.
Fa impressione, anche in Europa e meraviglia la notizia, dell’indifferenza tenuta dal Governo Renzi durante il semestre dell’Italia di Presidenza di turno della UE, dove ho segnalato che (con risposta, Prot..317343 del 21 ottobre 2014 -GM/mjd/[IPOL-OM-Peti D 2014] 42563 della Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo PET. N 2276/2013 da me più e più volte inoltrate e conosciute in ambito UE) si richiedeva e si richiede una Legislazione uguale e con la stessa valenza in tutti gli Stati Membri della UE inerente gli handicappati mentali.
In Europa le famiglie di questi “desaparecidos della n/s civiltà” sono molto preoccupati per la carenza di interventi di natura comune legislativa dei servizi pubblici inerenti la salute mentale, ma in particolare in Italia per una mancata riforma dell’assistenza psichiatrica in una legge-quadro attesa della pubblica opinione da ben 37 anni. Petizione 2013 del 18 marzo 2013 assegnata col n. 307 al Senato della Repubblica e col n. 31 alla Camera dei Deputati.
“La salute mentale è ancora lontana dall’essere universalmente condivisa; ciononostante non si può negare la logica basagliana, per cui la malattia mentale rappresenta una condizione sociale da accettare e non una vera e propria patologia da curare, si é rivelata essenzialmente fallimentare e quindi intrinsecamente debole” (da Atti Parlamentari/Senato della Repubblica/ Legislatura 14° Resoconto Sommario n.312 del 1 febbraio 2006).
I circa oltre 10 milioni di sofferenti, dalla depressione, primo disordine funzionale della persona alla schizofrenia grave apice di questo flagello sociale e le tragedie quasi quotidiane che ci forniscono i mass media, traggono le loro origini da una chiara sintesi di disagio interno, da un equilibrio o squilibrio mentale dissociativo ed “ alla carenza di strutture atte alla prevenzione, cura ed inserimento lavorativo del malato” (da Conclusioni della 12° Commissione Affari Sociali/Camera Deputati del 16 luglio 1997 su “ Indagine Conoscitiva sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici”.
Nessuno nei dibattiti parlamentari e nelle leggi finanziarie ha riconosciuto l’urgenza di provvedimenti nei confronti del mondo della sofferenza psico-fisica, le cui difficoltà, anche economiche delle famiglie unite al peso di una assistenza meticolosa e costante, rendono insopportabili i sacrifici ed il vivere quotidiano ed è per questo che abbiamo rinnovata una Petizione al Parlamento Europeo: vedi allegato.
La famiglia in genere è “bombardata”, ancor più quella dei malati psico-fisici (a differenza di quanti non la considerano tale), anch’essa facente parte del consesso civile e del concetto “famiglia”,“caricata” di responsabilità, é lasciata a se stessa col grave problema, peso e sofferenza di un “malato”.
Moltissimi sono i problemi, ma la preoccupazione imperante nelle famiglie di costoro è rivolta al futuro, al momento in cui non saranno più in grado di far fronte alle necessità dei loro cari, al DOPODINOI ed anche al DURANTE perché con pochi euro mensili, non si può far altro che sopravvivere.
L’uomo della strada, il cittadino qualunque, il genitore si chiede : perché non consentire un vivere più dignitoso a questi ”derelitti” recuperando, fior di quattrini con maggiori controlli (per citare qualche esempio) su panfili o barche miliardarie, sui riprovevoli ingaggi per calciatori, sullo spreco di somme percepite dai Partiti Politici e quant’altro?
Presidente del Consiglio Renzi, quale è il Suo parere? Ci può rispondere? O dobbiamo considerare il Suo silenzio un assenso?
E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: ”Andiamo avanti con speranza!”
Previte
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