Cristiani per servire                                                                                                                                   Gennaio 2015

 

 

10/01/2015

Gentile dr. Martin Schulz Presidente del Parlamento Europeo. SEDE

 

 

 


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   Il Presidente

Signor Presidente,  mi rivolgo alla Sua cortesia e solidarietà più volte dimostratami, per la quale sono sempre riconoscente per le pronte risposte alle mie giuste e solidaristiche proposizioni.

In oggetto mi permetto inviare l’indirizzo di posta elettronica del testo della risposta, Prot. 317343 del 21 ottobre 2014 (GM/mjd/[IPOL-OM-Peti D 2014] 42563 ) della Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo PET. N 2276/2013, da me più e più volte inoltrata e conosciute in ambito UE, richiedente una Legislazione uguale e con la)stessa valenza in tutti gli Stati UE inerente gli handicappati mentali, che a n/umile parere la Petizione comporta la difesa e la dignità della persona “debole e bisognosa” di cui alla Costituzione Europea.

Certamente la risposta ha avuto esito negativo, anzi ha precisato che l’organizzazione, la cura ed i Servizi Sanitari sono di competenza di ogni singolo Stato UE.

A questa decisione poniamo le n/s riserve, sollecitando il Parlamento Europeo a riesaminare le n/s giuste richieste, anche perché a volte i Trattamenti Sanitari diversificano nei Paesi UE e la creazione di un quadro di Riferimento Comunitario per i Servizi Sanitari transfrontalieri ai cittadini europei, potrebbero garantire una maggiore certezza del diritto e favorire la cooperazione tra i sistemi Sanitari dei diversi Stati Membri UE, non chiedendo aiuti finanziari, ma una semplice legislazione comunitaria, sia essa Risoluzione, Direttiva Comunitaria od “altro”.

E’ un momento cruciale in questi mesi dell’anno 2014 per la malattia mentale, la quale gioca la più importante partita della “squadra” composta di quanti lavorano senza soste per rendere efficienti le necessità, per concludere e mettere a servizio della Comunità Europea gli ambiti risultati, come lo scrivente compie, che non gode di alcun aiuto finanziari palesi od occulti. “ Sostenere” la squadra è fondamentale, è un bene di tutti, una sfida che tutti insieme possiamo vincere.

Tutti sappiamo che la Costituzione Europea è la “Cart”  che ribadisce la difesa e la tutela della dignità della persona, compresi i “più deboli e bisognosi” com’è nel Preambolo Generale, al fine della non discriminazione di cui al Titolo III° art.II-81 comma 1° e nel Preambolo della Parte II° comma 3°.

La Comunità Europea ha voluto porre al centro della sua azione la persona come indice generale di rispetto dell’essere umano e nel contempo di difesa dei diritti fondamentali della stessa, disconoscendo in parte i diritti dell’handicappato mentale.

Scrive il dr. Thomas Hammarberg ex-Commissario per Diritti Umani del Consiglio d’Europa nel “Punto di vista” pubblicato il 21 settembre 2009 a Strasburgo, “nonostante i recenti progressi in materia di diritti umani, ancora oggi le persone con problemi mentali o disabilità intellettiva incontrano difficoltà nell'esercizio del proprio diritto di assumere decisioni che li riguardano” ed il Parlamento ha più volte espresso la sua solidarietà e sollecità per una definitiva definizione.

E richiamando le disposizioni della “Convenzione per i diritti delle persone con disabilità” dell’ONU, continua nell'affermare che “la loro capacità giuridica è limitata, a volte ne sono addirittura privati”. Sollecita “l’adozione di politiche che garantiscono la piena capacità giuridica dell’individuo” e conclude “che le persone disabili siano messe al centro dei processi decisionali per la loro piena partecipazione nella società,” ai fini dell’art.1 della Convenzione che richiamiamo.

Ritenendo che la legge italiana n. 180/1978, legge che ha deciso la chiusura degli Ospedali Psichiatrici ribadita dalla legge 833/1978, non ha adeguatamente previsto una serie di misure e strutture atte a tutelare la salute mentale dei cittadini, specie quelli affetti da gravi psicosi o aiutare le famiglie dove insiste un malato psichico, ho voluto proporre, con altra ulteriore Petizione del 1 ottobre 2011 rubricata al n.1003/2011 al Parlamento Europeo, una serie di misure precise volte a rimediare ai gravi disagi prodotti, anche in ambito europeo, da persone con problemi psichici nel pieno rispetto dei loro diritti e della loro dignità ed aiutare le famiglie nelle quali convivono questi “desaparecidos della n/s civiltà”.

La motivazione del Ricorso è costituita dalla carenza nella Costituzione Europea del mancato riconoscimento delle persone portatrici di handicap psichici, che in Italia come in Europa, sono in continua estensione e costituiscono un peso sociale e sanitario non indifferente, ne consegue che è necessaria ed urgente una Normativa, Risoluzione, Direttiva Comunitaria uguale e con la valenza e validità in tutti gli Stati dell’Unione Europea, come proposto.

Mi permetto rilevare anche se nel settore della Sanità Pubblica ed in particolare quella inerente la salute mentale l’azione comunitaria può essere solo complementare alle politiche nazionali, tuttavia è necessario ed impellente migliorare la salute mentale della popolazione UE, soprattutto, nel provvedere legislativamente e costituire una strategia comunitaria in tutti gli Stati Europei che rileviamo carente o differente nell'applicazione.

I cittadini europei, i cui timori sono ampiamente giustificabili, richiedono coraggio e risposte concrete dal parte del Parlamento Europeo, soprattutto quando è in gioco la salute nonché la sicurezza dei cittadini, messa in pericolo dalle conseguenze prodotte dalla malattia mentale, perché l’autentico progresso, passa attraverso l’ascolto di quanto anela la gente nell'assoluto rispetto del bene della persona o di ogni persona in qualsiasi situazione si trova.

Questo principio in cui crede il genere umano deve portare a considerare che non sono le semplici affermazioni che possono essere di riferimento ad una dottrina, ad un principio dottrinale o ad una valutazione giuridica, ma al supremo concetto del diritto alla vita ed alla sua protezione sancito dai Trattati Internazionali che costituiscono un valore della vita umana.

Quindi il diritto alla tutela  della salute, anche psichica, ha una sua priorità e come tale esige sia in Italia che nell'Unione Europea un’ intervento in modo coordinato, coerente e valido.

Per queste giuste motivazioni, a mio sommesso avviso, “le persone svantaggiate, compresi i più deboli e più bisognosi” come afferma in maniera lodevole il Preambolo del Trattato che adotta la Costituzione Europea, hanno diritto a non vedere negati quei provvedimenti legislativi che il Consesso deve assumere nel ruolo attivo della Sanità Pubblica in uguale, ripeto, valenza e validità in tutti gli Stati membri della UE, anche se in separata organizzazione di applicazione.

Per il bene comune, è auspicabile che si possa arrivare ad una omogeneità d’intenti mirati al concetto della solidarietà, perché il malato psichico di qualunque Stato Europeo è cittadino anche europeo.

E’ auspicabile che la solidarietà di tutto il Parlamento possa approvare una normativa d’adeguamento comunitaria, necessaria ed urgente molto attesa dall'opinione pubblica, per vincere con la “squadra della speranza” quel progetto condensato nella Petizione n 1003/2011 e n.2276/2013 nella ricerca del bene comune.

Grato per una cortese risposta ringrazio per l’attenzione ed è augurabile che nel prossimo futuro non lontano si possa addivenire alla invocata legislazione.

Con migliori saluti.

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

previtefelice@alice.it

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

Castiglione di Sicilia (CT) – Italia, 9 novembre 2014

Comunicazione UE 9 novembre 2014
http://www.webalice.it/previtefelice/pdf/PE31102014.pdf

                          

 

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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