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Il Presidente |
La favola di Hans Christian Andersen, il poeta danese celebre per le sue fiabe, dove inserisce fantasia e talento piene di speranze per una visualità delle contraddizioni dell’esistenza umana con la realtà di un mondo di sogni e di sconfitte o di vittorie, è stato un credo che è nato, pare, dalla sua Fede Cristiana.
“Il Re è nudo” racconta nella fiaba Andersen, un fantasioso Re fanatico dei vestiti, li cambiava ogni giorno, ne voleva dei nuovi, in una parola faceva impazzire i sarti di Corte. Finalmente un giorno lo convinsero a sfilare vestito di niente ed i cortigiani dietro a reggere lo strascico inesistente.
Ma ad un tratto un bambino esclamò : “ il Re è nudo! “Ma è vero” dissero tutti, ma il corteo proseguì, perché il RE non voleva la fine della commedia ed i cortigiani si adeguarono per non comparire incompetenti ed ignoranti.
Ora nel nostro vivere quotidiano succede in buona parte quanto di vero è nella favola, perché basta che uno passi come un “grande della politica “, della “cultura”, della “comunicazione”, allora tutti ci credono e devono star zitti!
E’ sperabile, peraltro, che non tutti ne subiscono il “dire” ed il “fare”, in quanto la dignità umana va rispettata.
La politica “nostrana”, densa di contraddizioni, di sogni, di grandi bugie, mostra quotidianamente, come nella favola, un “volto diverso” per non spiegarci e mascherare quali “attenzioni” si ha della realtà sociale, così come Lucrezio poeta latino suggeriva ai medici per convincere pazienti riluttanti a bere una medicina amara cospargendo l’orlo del calice con miele in maniera che il malato imbevesse il farmaco che restituisce la salute.
Abbiamo sentito nelle promesse elettorali, anche se necessari, progetti di interventi verso i bisogni sociali ritenuti prioritarii, altri di valori sociali con promesse di sostegno ed aiuti alle famiglie, altri ancora di attenzioni etiche con larghe discussioni e mediazioni estenuanti tutti tendenti a “tutto”.
Tutti in cerca della ribalta sociale nella certezza : sposare la causa del “finalmente in Italia si cambia pagina”.
Ma, purtroppo per ora forse è troppo presto, fa riscontro il silenzio di quei “programmi” preannunciati, mentre nessuno, per ora, parla sull’opportunità latente di esaminare profondamente i “problemi”, né si avvertono segni, valutazioni e considerazioni della “situazione”, salvo sfoderare parole, parole, parole .
Intanto nei paesi, nelle città si fanno feste, sbarcano immigrati sulle coste italiane alla faccia dell’Europa che ci strattona, ma si lasciano inalterati:
Tipo di provvidenza | Importo | Limite di reddito | |||
2015 | 2014 | 2015 | 2014 | ||
Pensione ciechi civili assoluti | 302,53 | 301,62 | 16.532,10 | 16.449,85 | |
Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati) | 279,75 | 278,91 | 16.532,10 | 16.449,85 | |
Pensione ciechi civili parziali | 279,75 | 278,91 | 16.532,10 | 16.449,85 | |
Pensione invalidi civili totali | 279,75 | 278,91 | 16.532,10 | 16.449,85 | |
Pensione sordi | 279,75 | 278,91 | 16.532,10 | 16.449,85 | |
Assegno mensile invalidi civili parziali | 279,75 | 278,91 | 4.805,19 | 4.790,76 | |
Indennità mensile frequenza minori | 279,75 | 278,91 | 4.805,19 | 4.790,76 | |
Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti | 880,70 | 863,85 | Nessuno | Nessuno | |
Indennità accompagnamento invalidi civili totali | 508,55 | 504,07 | Nessuno | Nessuno | |
Indennità comunicazione sordi | 253,26 | 251,22 | Nessuno | Nessuno | |
Indennità speciale ciechi ventesimisti | 203,15 | 200,04 | Nessuno | Nessuno | |
Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major | 502,39 | 500,88 | Nessuno | Nessuno |
Vi è da vergognarsi e dico poco di fronte al tutte quelle prebende e pensioni ricche!
Sarebbe più logico e più corretto affrontare prima le priorità sociali e le enormi difficoltà in primis, che subiscono le famiglie dove manca la sicurezza nelle case, il lavoro e la crisi economica ambedue che avvolgono da lunghissimo tempo il Paese.
Una cosa è andare incontro con provvedimenti amministrativi ad esigenze di singole persone, altro è operare per il bene comune (parola troppo in uso e poco applicata).
Vanno rivedute alcune “cose” per una proposizione che renda ragione e giustizia, perché fin’oggi questa “problematica” ha compiuto un cammino tra silenzi, demagogie e conflittualità.
La realtà non deve essere paragonabile alla “favola di Andersen” od al “suggerimento di Lucrezio”, perché quella “maniera”, oggi, allontana la gente dalla politica della concretezza, dalla solidarietà umana ed anche da coloro che “dicono” di pensare da cristiani: lo abbiamo “visto” nelle recenti consultazioni elettorali e “dopo”!
Parafrasando il Sommo Vate Dante Alighieri, oggi 2015, non si può pensare, “Ahi serva Italia di dolore ostello nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello!” (Dante- Purgatorio VI), dove soltanto la speranza non ha fine.
Per concludere, la “problematica” che è stata nei programmi elettorali, deve essere assunta come un “modo nuovo” di proporre soluzioni ai problemi prioritari che tengano conto della specificità della emergenza che necessita il paese.
E quelli sopra descritti sono urgentissimi !!!
E con le parole del Santo Giovanni Paolo II: ”Andiamo avanti con speranza!”
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