Cristiani per servire                                                                                                                                    Ottobre 2015 

 

 

07/10/2015

La politica mostra quotidianamente il suo inspiegabile “volto” per mascherare quali “attenzioni” ha della realtà sociale! Ma cosa sta accadendo in Italia!

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

La TV di Stato, poi, ci vuole ammannire di “realtà”, come pare faceva Lucrezio poeta latino che suggeriva ai medici per convincere pazienti riluttanti a bere una medicina amara, di cospargere l’orlo del calice con miele in maniera che il malato imbevesse il farmaco che restituisce la salute.

Anche se necessari, ci parlano di fondamenti giuridici con progetti di legge già pronti verso una “cosa” ritenuta prioritaria; altri di valori sociali con promesse di interventi di sostegno ed aiuti alle famiglie; altri ancora di attenzioni etiche con larghe discussioni e mediazioni estenuanti tutti tendenti alla riforma di “tutto”.

Tutti oggi 2015, invece di cercare la “malattia” come i medici quando ci sentiamo male, sono attivissimi nella ricerca della ribalta televisiva siano essi di “destra” o di” sinistra” (ormai siamo tutti una cosa sola!), nella certezza che sposare la causa delle famiglie porta consensi, “lezioni” impartite impropriamente sul concetto “famiglia” anche dalla TV di Stato.

La Famiglia è stato il leitmotiv trattato molto bene da Papa Francesco nell'aprire il XIV Sinodo Generale Ordinario dei Vescovi sulla tematica della Famiglia, nella Santa Messa inaugurale in San Pietro insieme ai Padri Sinodali, rievocando la difesa dei valori fondamentali che devono presiedere il cristiano, avvertendo e sottolineando l’umanità ferita, ma ribadendo l’indissolubilità del vincolo coniugale, il quale esondando come un torrente, porta ad una squalifica della vita umana e della realtà sociale.

Ma, purtroppo, fa riscontro il silenzio, fra altre da parte delle Istituzioni, di una drammatica situazione in cui “vivono” le famiglie del mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza, che attendono soluzioni per questa “patata bollente” costituita dalla riorganizzazione socio-legislativa del problema della disabilità che tanto danno apporta alla famiglia.

Nessuno parla sull'opportunità latente di esaminare profondamente il “problema”, né si avvertono segni, valutazioni e considerazioni della “situazione”.

Ma tutti i nodi vengono al pettine, perché la realtà nella quale molti si attendevano un raggio di speranza e di verità, è stata diversa, è stata una delusione totale da parte dello Stato!

Sarebbe più logico e più corretto affrontare le priorità sociali e le enormi difficoltà che subiscono le famiglie dove manca la sicurezza per il futuro, la valutazione della violenza con una giustizia e ferma sicurezza, la crisi economica e la considerazione per i casi che meritano rispetto e dare delle risposte.

La dimensione del “fenomeno” della disabilità in genere nel suo sviluppo pare allargarsi in maniera tale che necessita di consistenti ed urgenti “interventi legislativi”, ripeto, per dare risposte a quelle necessità dei congiunti e della società, i quali sono costretti  a far fronte quotidianamente a “fatti” che logorano, in una silenziosa sofferenza, le loro resistenze psico-fisiche.

Assistiamo a rievocazioni di episodi, di personaggi, storie di malversazione, corruzione od “altro” sulle quali dovrebbe calare il sipario della pietà del silenzio alla luce dei fatti ricorrenti che lasciano nell'intimo dell’opinione pubblica molte perplessità, dubbi e sconcerto.

Vanno rivedute le norme per una proposizione che renda ragione e giustizia, perché fin’oggi questa “problematica” della disabilità ha compiuto un cammino tra silenzi, demagogie, conflittualità e bugie.

Se la situazione non degenera a livello di ingovernabilità della situazione lo si deve, in parte, alla presenza sul campo di Opere valide di Istituzioni Cristiane, quali i centri di accoglienza ed assistenza, tipo Opera don Orione, don Guanella, Caritas Diocesane e Parrocchiali.

La realtà non è paragonabile alla “favola di Andersen” del RE Nudo dove tutti dovevano inchinarsi, od al “suggerimento di Lucrezio”, perché quella “maniera” che è in “uso” allontana la gente dalla solidarietà umana ed anche da coloro che “dicono” di pensare da cristiani.

Per concludere la “problematica” è nella politica, è un problema serio, grave ed urgente ed il Parlamento deve intervenire senza indugio con concrete soluzioni e che tengano conto della specificità della dignità umana, anche nella disabilità.

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.


Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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