Cristiani per servire                                                                                                                                   Marzo 2015

 

 

06/03/2015

In Italia è prioritario dire no all’indifferenza sociale verso la disabilità! E’ necessario risvegliarsi dal torpore!

 


Cristiani per servire

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Il Presidente

Ogni giorno che passa si fa sempre più intensa la via alla cultura dell’indifferenza, persistendo la carenza di attenzione nei confronti degli altri e…!!! fin quando insisterà l’indifferenza nella n/s società non ci sarà pace!

“La situazione economica ha provocato la frammentazione delle famiglie“ dice Papa Francesco nella visita nelle Filippine rivolgendosi al mondo, “mentre fin troppe persone vivono in estrema povertà, altre catturate dal materialismo e da stili di vita che annullano la vita familiare e le più fondamentali esigenze della morale cristiana”.

Infatti si fa sempre più intenso affrontare il problema dell’individualismo e dell’intorpidimento nei confronti dei bisogni del prossimo, un fenomeno sempre più diffuso nel mondo attuale, dove per sopprimere l’ingiustizia si dovrebbe ricorre a “tagli chirurgici”, data la cultura dell’indifferenza.

Approfittare della Quaresima come di un tempo di rinnovamento, “offrendo particolare attenzione ai sofferenti ed ai bisognosi”, come dice sempre Papa Francesco, dimostrando sia con la preghiera, sia con atti concreti di carità sul grido d’aiuto dei poveri e degli oppressi.

Fra altre necessità quindi è prioritario ed importante tutelare i poveri, ascoltare le loro necessità mentre la società, si immerge in quell'appello contro la “globalizzazione dell’indifferenza” e “all’anestesia del cuore” (Papa Francesco Lampedusa l’8 luglio 2013).

Ri-lanciare il bene comune è possibile? Mah! mentre è incomprensibile conoscere dove sta andando la n/s società, dove muoiono persone barellate nelle corsie degli ospedali, dove vengono compiute rapine e lesioni contro famiglie e soprattutto contro anziani, nelle insicure strade per colpa di “incauti” guidatori, nelle famiglie in serie difficoltà economiche ed altro ancora, tutto questo tra indifferenza generale, soprattutto dal comportamento delle ipocrite Istituzioni, ebbene tutto ciò impongono una riflessione sul diritto costituzionale onde garantire soluzioni immediate.

Chi è il n/s prossimo?: il n/s prossimo è quanti ci stanno accanto nel vivere quotidiano, è la famiglia che ci è vicina, è la società che valorizza non quello che appaiamo ma per quello che siamo, è nella capacità di ascolto, è nella valutazione dell’analisi del bisogno e del fabbisogno della persona: di ogni persona!

Con quale attenzione bisogna guardare il n/s prossimo? Se si volgesse lo sguardo molto spesso alla realtà (più attentamente da parte dei cattolici!) ed uno a chi è veramente vittima di sofferenze (sarebbe un grande “segno” di civiltà!), molti di più sarebbero i cuori e le menti che si aprirebbero alla condivisione della giusta ragione per trovare una via a proposte ed azioni per dimostrare che non dimentichiamo mai il nostro prossimo!

E’ opportuno ri-lanciare il bene comune verso il n/s prossimo? E possibile per alcuni aspetti per il cittadino legato a certe idee del mondo, ma alle persone di buona volontà possono seguire il monito “non lasciatevi rubare la speranza e sempre con questa, andare avanti” (Papa Francesco 29 marzo 2013 Carcere Minorile Casal del Marmo). Intanto, inconsciamente, viene “seminato” nella società: odio, violenza, ingiustizia, corruzione!

Da troppi anni insiste un velato silenzio sulle condizioni socio-economico e disagi in cui “vivono” le famiglie dei ciechi, dei sordi, dei sordomuti, dei disabili fisici, degli handicappati psichici e degli stessi diversamente abili! in una parola quello che avvolge il mondo cruento della sofferenza e della disabilità!  budget del ricoverato

Significativo è il “richiamo” pieno della tradizione cristiana e dei Comandamenti della Carità “diffondete sempre la cultura dell’incontro, della solidarietà, dell’accoglienza verso le persone con disabilità, non solo chiedendo le giuste provvidenze, ma favorendo la loro partecipazione attiva alla vita della società“ (Papa Francesco all’Unione Italiana Ciechi Chiesa Santa Marta - Vaticano 11 giugno 2013).

Un Uomo solo, un grande stimato Pontefice, un vero Papà: Papa Francesco che ha saputo ri-scuotere molte coscienze e ci ricorda, spesso e con semplicità di amare il n/s prossimo con  sagge parole dirette al cuore! Queste, desidero aggiungere, sono le vere espressioni che fanno tanto bene!

Ancora una volta dobbiamo ribadire quella della urgentissima “problematica” della situazione della “cattiva” ’indifferenza verso i disabili fisici, quella verso i malati psichici, che necessitano di un intervento della Sanità e di una Legislazione urgente, adeguata, efficace, attesa da anni e che  l’abbiamo incarnata nella n/s Petizione n. 31 del 18 marzo 2013 alla Camera dei Deputati, col n. 307 e 308 al Senato della Repubblica Petizione 2013 , perché il rispetto della dignità della persona, diversamente abile, è essenziale in una società che vuol essere civile, come afferma l’art. 18 la Costituzione: “Ogni cittadino inabile ha il diritto all'assistenza sociale”.

Diceva giustamente Fedor Dostoiewsky: “Il grado di civiltà di una Nazione si soppesa con la constatazione in cui si trattano i malati mentali”.

Le famiglie coinvolte non manifestano chiassosamente con cortei “vocianti”, digiuni “forsennati” od altre “forme moderne” per impressionare terzi o le Istituzioni, ma possono solo contenere la loro forza perché non si spenga quel residuo senso di speranza, che ancora rimane per una concreta definizione delle loro attese.

La società civile e le Istituzioni devono ri-svegliarsi dal torpore di comodità, devono ri-provvedere al bene comune e ri-proporre quella fiducia che resta nella illusa speranza del bene per tutti, per non dovere soccombere a quel detto popolare: “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!

La comunità civile dovrebbe dare un maggior sussulto di solidarietà, mentre ogni buon cristiano, “non quello da salotto”, come dice Papa Francesco,  “ma quello dotato di coraggio di dare fastidio alle troppe cose tranquille”,  (Vaticano, Chiesa Santa Marta omelia del 16 maggio 2013), nel ri-lanciare il bene comune, dovrebbe dar voce a coloro che non possono esprimerla e difendere il cittadino debole ed emarginato dal silenzio e dal disinteresse.

E’ proprio questo il n/s prossimo!  E con le parole del Santo Giovanni Paolo II: "Andiamo avanti con speranza!

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

                          

 

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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