Cristiani per servire                                                                                                                                   Febbraio 2015

 

 

04/02/2015

Lettera aperta al Presidente della Repubblica.

 

  

 

 


Cristiani per servire

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

e-mail previtefelice@alice.it

Il Presidente

Signor Presidente  della Repubblica ,

 Le diamo di cuore il benvenuto nell’agone della politica nella quale l’Italia è arrivata!

La Sua alta carica di responsabilità della res pubblica ci induce a rivolgerci a Lei, perché infonda speranza, sentimenti di fiducia, rinnovo di certezza solidale delle Istituzioni in sintonia con le attese di tutti gli italiani, specie della povera gente che è frastornata ed avvilita da ogni vicenda che avviene giornalmente nella nostra bella Italia, questo, come Lei ha accennato, se lo continua a chiedere in maniera assidua (fino a quando?) il popolo onesto!

Noi padri di famiglia e cittadini comuni, ci attendiamo dalla n/s Italia, che Lei ben conosce meglio di noi nei suoi gangli vitali, che ci aiuti a difendere la vita nascente, come dalla soglia di San Pietro i Pontefici esortano la comunità internazionale in difesa della vita “dal concepimento al declino” ribadita sempre da Papa Francesco, quel grande difensore dei poveri, conquistatore dei cuori, un vero papà.

C’è bisogno di una Italia viva ed attenta, ma anche di quella che propone iniziative che sappiano articolare lo sviluppo dei grandi valori umani senza cadere nella trappola delle tentazioni, dell’individualismo egoistico, di un crescente relativismo, di un “menefreghismo” ributtante e riluttante, per “difendere” la dignità di ogni cittadino e non solo quello, moda imperante, della estrema difesa del mondo animale!

La dignità umana va immensamente rispettata nella sua essenza ed interezza etica sociale prima di una possibile eversione, come atto di giustizia va tutelata la salute di ogni cittadino, anche di quello debole e bisognoso secondo i canoni della nostra Costituzione.

Chiediamo alla Politica ed al Presidente della Repubblica in maniera prioritari :

1.) di difendere la famiglia, soggetto sociale e cellula matrice della società, “bombardata” da menti non solo perverse, ma psichicamente instabili e da

  1. aggressività tra consanguinei, dove spesso ci scappa il morto;

  2. dalla violenza troppo spicciola tra gli adolescenti;

  3. da stupri, molto spesso ricorrenti, mostruose azioni che danneggiano irrimediabilmente la dignità umana;

  • che ci aiuti a crescere ed educare i figli, mentre dalla televisione pubblica spesso e volentieri, a parte il linguaggio poco ortodosso, si impartiscono lezioni di violenza, di turpiloquio, di espressioni politiche solo di parte, mentre vengono infangati i più nobili sentimenti e valori umani a principiare dall’amore coniugale;

  • che i nostri figli, usciti per un legittimo svago, non trovino discoteche e locali di perdizione aperti, (con pochi controlli dovuti alla riduzione delle Forze dell’Ordine per un irragionevole spending review), sino all’alba ed oltre nei quali “circola” droga, “insiste” prostituzione e si “svolgono” spettacoli osceni;

  • di aiutare in maniera efficace e senza indugio le famiglie che non riescono a superare la “settimana” per il continuo costo della vita: per i ciechi, sordi, invalidi che percepiscono attualmente e mediamente euro 279,75 mensili, nonché il problema scottante del “dopo”, dopo la morte di colui/colei che sostiene il peso dell’assistenza e soprattutto per non avere una ragionevole certezza e sicurezza sui vari tempi assistenziali che il proprio familiare dovrà affrontare, come diciamo da troppo tempo nelle n/s Petizioni  giacenti nel Parlamento Italiano ed Europeo.

  • una maggiore equità impositiva, perché “torchiati” dalle tasse e dalle imposte abbiamo perduto il senso del tempo e del quieto vivere e siamo diventati “impiegati” di questo Stato, enorme drago insaziabile, che non fornisce in riscontro servizi di primaria importanza assistendo impotenti a spietati disservizi, insufficienti e diretti dall’arbitrio degli apparati amministrativi assenti ed incapaci a produrre comprensione e pronto alle “sanzioni” repressive più che a prevenire che vuol dire amministrare.

  • una politica sociale, un welfare state, positivo ed interpretativo della realtà sociale, ancora esposto al rischio di essere utilizzata dai “potenti di turno”;

  • regole e normative di buona amministrazione per non essere travolti da un assistenzialismo poco sociale, da un permissivo sprecone, sostenuto e risucchiato dalla voracità della politica operante nell’area di possibili riti di scambio;

  • che i “finanziamenti” diretti alle prestazioni elargite dalla sanità pubblica, abbiano i riscontri di una assistenza che tuteli la salute dei cittadini poveri e malgrado i “versamenti” dei cittadini lavoratori, siano più garante le prestazioni sanitarie, in quanto è doveroso pagare il ticket ma è diventato eccessivo per tutte le medicine e prestazioni sanitarie pubbliche. Inoltre che il cittadino entrando in una istituzione ospedaliera da “sano” non esca “minato” inesorabilmente a causa della negligenza o incapacità dei suoi apparati;

  • che vengano evitate le continue richieste di dichiarazioni redditi (RED) da parte dell’INPS, che la stessa ammette di averle dagli Archivi dell’Amministrazione Finanziaria, trattandosi di un popolo di pensionati, secondo i dati ISTAT, con più di 65 anni dei quali sono il 15% della popolazione e nel 2025 saranno del 25% , mentre “sfuggono” i potenti di turno!

  • di difendere e difenderci dai portatori di turbe psichiche: una realtà sconvolgente da un numero sempre crescente di “malati” e privi di strutture atte alla prevenzione, cura ed inserimento sociale (quando è possibile). ”Costoro” sono stati lasciati allo sbaraglio col legale pretesto dell’umanizzazione degli ex-manicomi, della lotta alla psicomanipolazione, allo stigma sociale, ai pregiudizi, all’emarginazione, alla cultura dell’autonomia dei pazienti, alla messa a punto di percorsi terapeutici e riabilitativi, ai “progetti-guida”ecc. ecc. Non parliamo, poi, dei drammatici episodi quasi giornalieri con omicidi, suicidi, stupri a ripetizione, reati che dimostrano essere “forniti” da menti psichicamente instabili, per come è stata inadeguata e troppo veloce la scelta della chiusura degli ex-ospedali psichiatrici, mantenendo aperti ancora, oggi, quelli giudiziari e le cliniche private. Una vera ed autentica vergogna! Ormai è necessario che venga recepita una meticolosa, puntuale normativa di riorganizzazione dell’invocato provvedimento legislativo, sia nel campo del Legislatore che in questo delicato ambito neuropsichiatrico, che un Testo Unificato Burani-Procaccini è “sparito” misteriosamente dall’agenda parlamentare e dalla 12 Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati dall’aprile 2005.

  • una maggiore giustizia, perché chi “sbaglia” deve pagare ”in quanto la giustizia è uguale per tutti" e, come Tacito profeticamente avvertiva “Corruptissima in Repubblica plurimae leges” negli Stati corrotti molte sono le leggi e, aggiungiamo, poco applicate.

  • una maggiore vigilanza nel Paese, affinché non invano siano “caduti” i Tutori dell’Ordine Pubblico. Inoltre per chi esce di casa non “resti freddato” da pallottole vaganti, dal tarlo del dubbio di un fenomeno di pedofilia, dalle rapine in ville o dal un disordinato clima sociale;

  • una maggiore tutela dei beni, una maggiore considerazione di chi non lavora, una oculata utilizzazione delle risorse pubbliche per il bene comune. In quell' “Anno Europeo dei cittadini” stabilito dal Parlamento Europeo e dal Consiglio del 23 novembre 2012 sul diritto di cittadinanza chiediamo la costruzione di Case di Riposo che costituiscono una grave emergenza sociale dettata dall'isolamento relazionale di questa tipologia di anziani garantendo una adeguata assistenza.

 

Signor Presidente della Repubblica,

questo ed altro che ancora esiste, lo affidiamo alla Sua benevolenza e comprensione e ci permettiamo di suggerire di  “gridare” dapprima  con “garbo” e con la “tenacia” della ragione ai Ministri del Governo Renzi, ai Parlamentari, ma poi con “forza” e con la “autorità” che non Le manca che siano rese applicative dagli Organi dello Stato e dagli Enti Pubblici le attese e le necessità della gente, volto della sofferenza ed insofferenza del Paese.

Il popolo italiano ha sete di verità, di giustizia, di onestà, di trasparenza, di autentici valori morali e civili incarnati e vissuti nel quotidiano.

Signor Presidente della Repubblica,

questo popolo guarda a Lei come guida del nostro Paese, guarda alla Politica ed ai Politici che siedono sui banchi del Parlamento come rappresentanti dei cittadini ad essere autentici interpreti della realtà di questo Paese.

Quid animo satis" , cosa basta all’animo umano! Solo comprensione! Se no sono guai per tutti!

Questo, in breve, con gli auspici di rivitalizzazione di questi “umili suggerimenti”che ci permettiamo far presente alla Politica ed al Presidente della Repubblica, di cui tutti ben conosciamo la solidale testimonianza nel ruolo di buon padre di famiglia, concludendo che tengano molto presente che il poco è molto per chi ha poco!

Con deferenti ossequi, ben tornato Signor Presidente!

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

                          

 

Franco Previte

 

 




Preghiera dei disabili mentali

Padre della vita, che con infinito amore guardi e custodisci coloro che hai creato, ti ringraziamo per tutti i tuoi doni. Ascoltaci quando ti invochiamo. sostienici quando vacilliamo, perdona ogni nostro peccato. Signore Gesù, Salvatore del mondo, che hai preso su di te i pesi e i dolori dell’umanità, ti affidiamo ogni nostra sofferenza. Quando non siamo compresi, consolaci, nell’inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi. Spirito Santo, consolatore degli afflitti e forza di coloro che sono nella debolezza, ti imploriamo: scendi su di noi. Con il tuo conforto, il pellegrinaggio della nostra vita sia un cammino di speranza verso l’eternità beata del tuo Regno. Amen. (Card. Dionigi Tettamanzi Genova Giugno 2000)












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