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Il Presidente |
Oggi 2 aprile, come ogni anno, si celebra la “Giornata Mondiale dell’autismo” e se ne conosce la gravità e l’intensità solo quando si manifesta, come riconosce la Comunità Scientifica quale disturbo di natura psichiatrica dell’età infantile che colpisce 2 bambini su 1000.
L’autismo ed i disturbi conseguenti hanno origine biologica ed interessano, a giudizio della Autorità Sanitaria, 1 bambino su 68 con esordio presente tra i 14 anni ed i 28 mesi, comunque pare che tragga le sue origini in un deficit cognitivo che si sostanzia in una difficoltà a comprendere il linguaggio con gli altri, mentre è molto fondamentale la diagnosi precoce che consenta di adottare le necessarie misure più idonee caso per caso.
Stessa chiusura e incapacità si riscontra nel mutismo, ma in questo caso il “malato” sceglie alcune persone con cui comunicare.
E’ sovente che un bambino che regolarmente parla con i genitori, a scuola non scambia neanche una parola con i suoi compagni restando nel campo dei disturbi gravi anche se vi é una generale tendenza da parte dei genitori a sottovalutare tale comportamento.
Comunque si deve considerare l’autismo essere una grande malattia sociale per piccoli malati? Certamente!
Il mondo Medico Scientifico definisce con la parola autismo: l’emergenza di una patologia che colpisce piccoli malati, per i quali, purtroppo non sempre e non per tutti, l’infanzia è il periodo più spensierato ed allegro della vita.
Spesso si “parla” di autismo e come viene considerato, ripeto, dalla Comunità Scientifica un deficit cognitivo, una funzione del cervello che rifiuta l’integrazione sociale, della comunicazione, una difficoltà di comprendere il linguaggio degli altri, dove insistono vaste gamme di malattie che possono colpire la mente dell’età infantile suddivisa in due grandi categorie: quella della nevrosi e quella della psicosi.
Secondo dati Istat la nevrosi, fanno parte i disturbi mentali dovuti a cause congenite indotte da fattori ambientali quali carenze affettive, facile irritabilità, difficoltà motorie, mancanza di fiducia, tra le psicosi dell’età infantile più diffuse c’è l’autismo, che colpisce 2 bambini su 1000, originato da difficoltà di comprendere il linguaggio degli altri e tutte quelle malattie del sistema nervoso dovute a cause congenite quali nascita prematura, difficoltà respiratorie, lesioni celebrali alla nascita.
A rischio sono di 1 bambino su 180, quindi, ripeto, il tempismo della diagnosi è cruciale, necessario, impellente e la dovuta prevenzione può consentire di affrontare le psicosi ed in particolare la schizofrenia in modo migliore ed efficace.
L’Istat informa che ogni anno 235 bambini di età compresa tra 0 e 12 anni vengono ricoverati con disturbi mentali.
I genitori sono molto preoccupati per la carenza di interventi di natura legislativa e sanitaria dei servizi pubblici e della diagnosi inerenti la salute ed in particolare il disagio mentale che annovera anche l’autismo.
Assieme alle malattie gravi, quale psicosi, epilessia, mutismo, si trovano i tanti disturbi psico-affettivi, per citarne alcuni, come ansia, depressione, stress, anoressie, bulimie, disadattamento, computer addition, quest’ultimo considerato un disordine psichico per quanti trascorrono il loro tempo al computer od alla televisione specie i bambini.
In modo esponenziale siamo nel campo dei disturbi gravi, anche se vi è una tendenza quasi prevalente da parte dei genitori a sottovalutare tale comportamento e non vana la riflessione su come la Chiesa Cattolica possa offrire un aiuto alle persone colpite da tali malattie ed alle loro famiglie e quali provvedimenti intendono prendere le Istituzioni?
Nella disciplina di Bilancio sarebbe giusto spendere in buona parte le risorse finanziarie, con equità, in difesa dei poveri o dei più deboli, come la prevenzione dei disturbi di comportamento e di psicopatie in età evolutiva a tutt'oggi non ancora valutata dall'Italia e non ridurre con nuovi ulteriori tagli previsti dalla spending review al fabbisogno del Servizio Sanitario Nazionale.
Ma il Governo Monti ha “bocciato” quanto aveva proposto, nel maggio 2012, la 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, un Fondo di 150 milioni di euro, derivanti dal gioco d’azzardo, per costituire il “Dopodinoi”, da servire per l’assistenza ai disabili che resteranno soli al mondo, in compenso la spending review, quale equità, ha rinnovato, tempo fa, ad una Radio Politica per il 2013 la somma di 10 milioni di euro che, di servizio pubblico, diffonde solo le proprie posizioni ideologiche.
Sarebbe più opportuno eliminare gli assalti alla “diligenza dello Stato” (roppo frequenti); spreco di denaro pubblico (errore ed orrore!); porre fine agli sbarchi di extra-comunitari (non è eccessivo pensare che per gli stranieri l’assistenza sanitaria è molto “positiva” e per i cittadini italiani è molto “arida”); i 12 miliardi spesi per l’acquisto di 90 cacciabombardieri F-35 (“contributi” che possono essere usati per realizzare ospedali); sconosciuti i mancati tagli ai magistrati con stipendio superiori ai 90 mila euro annuali (ma la giustizia è non è uguale per tutti?); pensare a “cieli bui” (con minore spreco di illuminazione nei Ministeri); abbattere le molte barriere fisiche e psicologiche (davvero un vero dramma); feste di piazza (dove le trovano le “sovvenzioni”); fuochi artificiali, (che costano molto); parate militari (forse poco utili); meno carcerati stranieri (rinviandoli alle loro “Patrie Galere”); interventi militari all'estero (che ci “premiano” con Caduti!); telefonini di Stato, auto blu, viaggi all’estero (per “tutti”); abolizione di privilegi ai politici, ai grossi “papaveri” ed ai manager dello Stato ; verificare nei porti turistici panfili, motoscafi, barche, barchette, barchettoni; ri-controllare favolosi stipendi e contratti, per atleti, ciclisti, mondo dell’automobilismo sportivo, presentatori televisivi, calciatori cantanti, attori ecc. ecc. ecc!!!
Ma se esiste l’equità, dove è e quali provvedimenti sono stati adottati, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri?
Comunque le necessità di una più continua “presenza della sanità” le abbiamo esposte fin dal 1999 con Petizione n. 146/99 al Parlamento Europeo (con orgoglio primi ed unici in Europa) e Ricorsi alla “Corte Europea per i diritti dell’Uomo”, ultimamente, per ben tre volte, al Presidente del Parlamento Europeo dr. Martin Schulz, dove reputiamo che questa patologia necessita di ulteriori interventi legislativi e Direttive Comunitarie uguali e con stesso valore in tutti gli Stati UE (Petizione n. 1003/2011 al Parlamento Europeo Prot. N. 316084 del 27/09/2012 Bruxelles GM/mjd [IPOL-COM-PETI D 2012 48542).
Le “forze politiche” devono dimostrare e dimostrarci che la politica non è solo rissosità, reticenze, furbizie, delusioni, ma capacità di essere voce e rappresentanza di un dolore o di una malattia che non è solo quello contenuto nelle famiglie dove esistono questi “malati” (schiacciati con le loro famiglie dal peso di una grossa croce di questi avvenimenti o beffati dalla vita), però devono avere, (come gli animali domestici e forse di più ), anch’essi riconosciuta, valutata, rispettata, la loro dignità etica “in ogni suo diritto inviolabile” che richiede l’adempimento di doveri di solidarietà sociale” ( art. 2 e 3 Costituzione).
Tutto questo lo richiediamo nella n/s Petizione inoltrata nel Parlamento Italiano il 18 marzo 2013, argomenti ancora “dimenticati” dai Consessi Parlamentari, per non dire, totalmente “sconosciuti!”, invece di litigare come i galli, ingalluzziti, nel pollaio!
Le leggi finanziarie e gli orientamenti legislativi, le leggi di riforma dell’assistenza psichiatrica non sono verso queste necessità, dove ognuno dovrà rendere conto delle proprie responsabilità.
Questa situazione sgomenta la famiglia italiana perché, ripeto, non si vede alcuna uscita da quel tunnel tenebroso costituito dalla carenza di iniziative in favore dell’assistenza psichiatrica da ben 35 anni, che comprende anche l’età evolutiva, come abbiamo evidenziato nelle n/s Petizioni al Parlamento Italiano, nonché Europeo.
Tutto questo ci consegna in ogni tempo, un messaggio sempre attuale, che non è da vedere come un carico di pietà e di dolore ben dosato, ma come riconoscimento quale è ad ogni essere umano, non importa più povero, più debole o difensore dei cani o dei gatti come vuole “insegnarci” l’etica e la moda moderna, ma con un sacro diritto e dovere al rispetto dell’uomo e della sua dignità fin dall'età evolutiva, anche quella di cura e valutazione dell’autismo e delle malattie mentali.
Rompere l'isolamento che grava sulle persone affette da autismo?
Papa Francesco nell’incontro con i partecipanti alla XXIX Conferenza sull'autismo promossa dal Dicastero per la Pastorale della Salute ha incoraggiato a ricercare terapie e strumenti di sostegno per curare e prevenire tali disturbi con le parole "Grazie per aver voluto realizzare un’iniziativa così meritoria e attuale, dedicata ad un tema complesso qual è l’autismo".
Per concludere, solo in questa maniera possiamo considerare la celebrazione della “Giornata Mondiale per l’autismo" un evento che andando fuori dall’ambito italiano, non deve essere solo rievocazione, ma un fatto costruttivo denso e pieno di significati per ogni Paese nel mondo.
- E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II: “Andiamo avanti con speranza”!
Previte
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