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Articolo di Don Mario Squillace

Galleria fotografica dei quadri

IL libro (Il giardino dei ricordi)

 

 

 

 

 

Roberto Taverniti

Adasaffo Sapere 

Antonio Verdiglione

Edoardo Pisani

Libero Fiorenza 

Don Mario Squilace

Giuseppe Coniglio

Francesco Chiodo

Cosimo Tassone

Luigi Valenti

Francesco Russo

Antonio Taverniti

 

 

Francesco Chiodo

Sono autodidatta, ho appena il certificato della V elementare,. Non ho frequentato corsi nè ho avuto insegnanti. Ho vissuto findall'infanzia questo messaggio, questa passione per l'arte, come d'ono d'amore. Ciò che vedo lo posso copiare, ma ciò che penso lo devo creare. Lontano dalla realtà in cui viviamo, l'artista sente nel cuore la eco della natura e dell'universo che ci circonda. L'ispirazione porta noi artisti dove non potremmo andare, ma siamo là quando, solo per pochi istanti, vediamo quello che altri non possono vedere. Un grande fiume di artisti ha sempre considerato l' arte solo come scoperta o ricerca, molti altrinon riescono a vedere e non possono capire. L'armonia dell'artista è sempre viva nel passato, nel presente e nel futuro, e l'anore dell'artista che ama le sue opere come se stesso,  e questo grande sentimento vivrà per sempre. E' una promessa fatta al cuore e alla natura che mi ha insegnato per amor suo, la gioia dell'anima. Un giorno non conoscevo quanto grande fosse il suo cuore, ora che ho capito, la sua dolcezza e la sua gioia mi tenfgono sempre compagnia, capisco il valore del dono che mi ha fatto, arricchendomi immensamente: L'amore per l'arte.  Il quadro non è patrimonio dell'artista, ma è il suo amore il suo passato, la sua vita i suoi sogni,  e un fiore di tanti colori vive registrando i suoi pensieri su una tela...vivo registrando i miei pensieri su una tela!!

è nato a Pazzano (RC) il 10 Febbraio 1938, dove vive e opera in via Monte Stella salita B, n°2. Vivo compiacimento e commossa ammirazione per questo artista  "Pazzanese", pittore contadino espressione incontaminata del vero, "figlio della Locride e della Calabria", terra di poeti, di artisti e di cantori.Divise le tematiche affrontate da Francesco Chiodo prima di raggiungere una identità artistico-espressiva (surrealista), egli partendo dalla rappresentazione di paesaggi, nature morte, figure di animali, passa  a rappresentare  ciò che e difficile cogliere, per chi non è abituato a spingersi oltre il semplice e immediato reale. Modestia e semplicità sono gli elementi più congeniali che danno a questo artista la facoltà di esprimersi in maniera coerente e concreta. Certo non conta per un pittore uscire dall'accademia, Francesco Chiodo lo sa ed opera di conseguenza: la sua è una pittura del cuore, che ignora a volte l'anatomia, la prospettiva, per dare spazio alla "proposta globale" al messaggio, che non può dire essere positivo. Francesco Chiodo sa descrivere il suo mondo, abitato da inconsce sensazioni visive. Un universo abitato da simboli e gesti d'amore, che auspicano per un mondo migliore. L'artista ama osservare il mondo che lo circonda e narrare i paesaggi siderali, in attesa di metamorfosi biologiche, intrecciando con abilità la luce  e il colore. Chiodo descrive tutto con la massima spontaneità, discepolo di una fede stilistica che non ha maestri, se non l'istinto. Con miscele di colorismi accesi, l'artista si impossesso degli interrogativi del mondo, cercando per loro una risposta, ne denuncia con la sua semplicità, i mali, lanciando sottilissime accuse all'umanità, la quale osserva distratta lo sfracello che avviene sotto i suoi occhi. Egli racconta di una natura che e stanza di sopportare le angherie degli uomini. Affrontare un viaggio nella pittura di Francesco Chiodo, è qualcosa di veramente amozionante. I suoi  commenti pittorici travolgono la mente per trasportarla là, ben oltre ogni possibile immaginazione. Osservando le  opere di Francesco Chiodo, si ha la sensazione di comunicare con l'effimero pensiero, sottolineando grandi eventi mondiali. E' un totale rapporto d'amore, raccontato con la luminosità dei sensi che appaga l'anima prigioniera di avversità che conducono la mente al di là del nostro mondo. Ogni sua opera è un messaggio intimistico, comprensibile per la purezza del messaggio, un richiesta d'amore per dare amore.

 

Ha esposto in numerose rassegne nazionali e internazionali, nelle quali ha otenuto lusinghieri riconoscimenti:

  • Sesta rassegna d'arte a Catona RC 1984

  • Club degli artisti, Foggia 1984

  • Centro sever, Milano 1986

  • Targa Europea 2° classe 1989 Prato (Fi)

  • Diploma di maestro d'arte con medaglia d'oro, 1989 segue targa A.U.A.M. 1° classe 1991 Ferrara targa d'oro 1990

  • Tempio d'arte, Roma 1987

  • Como 1990

  • New York, 1990

  • Sanremo 1991

  • Firenze, collettività 1989 e calice d'oro 1991

  • Accademia di Marzocco 1° trofeo di Strasburgo 1991, Firenze

  • Il fantastico dell'arte a cura dell'edizione Comed Sala Disco Verde, Milano 1992

  • Prima biennale a Barletta, 1° classe medaglia d'oro e trofei, 1992

  • Premio Internazionale Novum Comun dipploma di merito, Como 1990

  • Premio Oscar per le arti visive, Palazzo dei Congressi, Salsi Maggiore Terme, 1990

  • Premio biennale di Venezia, diploma per le opere realizzate con particolare personalità artistica, Venezia 1995

  • Premio Quadriennale di Roma, 1996

  • Galleria L'Agostiniana, Associazione culturale "Amici del Quadro"

  • Premio Oscar della critica, Galleria Cà d'Arte, Corte maggiore, 996

  • Premio città d'arte Graziano Visconti, diploma d'onore 1° premio, Simbolismo formale,1997

  • New Art Promotion, Italie,

  • Gran Prix de la Cote d' Azur, terza espressione dell'Arte contemporanea,premiato dalla giuria con una recenzione criticacurata dal Prof. Francesco Chetta