Venzone, il paese sede del 14° Reggimento Alpini

Venzone sorge a 230 metri sul livello del mare, a 34,8 km da Udine e 54 km da Tarvisio città. Le sue frazioni sono Portis, Pioverno, Stazione Carnia.

Porta di Sotto.
L'entrataL'entrata
     
Le mura che circondano il centro di Venzone.
     
Il duomo di Venzone, finito di restaurare nel 1997.
Duomo
     
La Cappella di San Michele e Porta San Giovanni
Cappella di S. MicheleCappella di S. MichelePorta S. Giovanni

Un borgo, una storia. Il nome di Venzone viene citato per la prima volta nel 923 d.C.: Clausas de Albiciones. In seguito Albiciones diventerà Aventinone, Avenzon, Avenzone, Venzone.
Il toponimo deriva certamente da "av-au", "flusslauf" (sorgente, corso d'acqua) e il nome deriva quindi sicuramente dal torrente Venzonassa. E' comunque nel 1001 il primo documento ufficiale nel quale viene menzionata la città di Venzone. Si tratta di un diploma dell'imperatore Ottone III nel quale si concede al Patriarca d'Aquileia l'erbatico del Canal del Ferro intentendo con ciò un'ampia zona, di grande valore, coperta di erba contrariamente alla pianura friulana che in quei tempi contava quasi esclusivamente boschie paludi.

Nel 1258 Glizoio di Mels, diventato signore del luogo, fece iniziare la costruzione delle fortificazioni: fece in modo di avere una doppia cinta muraria circondata da un profondo fossato in cui scorreva l'acqua del torrente. La pianta è di forma esagonale con lati ineguali.
Le mura, alte 8 metri e larghe 1,5 erano robustamente ancorate ad un sistema di 15 torri.

Nel 1335 il feudo di Venzone venne ceduto a Giovanni Enrico di Gorizia al quale subentrò il Patriarca di Aquileia Bertrando di San Genesio che
 
l'anno successivo espugnò la cittadina annettendola al Patriarcato.

Nel 1351 Venzone passò nuovamente come feudo al duca d'austria Alberto II e nel 1381 divenne finalmente libera comunità avente voce nel parlamento friulano. Nel 1391 con bolla pontificia di papa Bonifacio IX venne nominata parrocchia.

Nel 1420 sotto il doge Tommaso di Mocenigo passò a far parte della repubblica veneta. In quel periodo Venzone raggiunge il suo massimo splendore e i suoi abitanti sono oltre 2000. E' questo, però, anche il periodo in cui inizia il suo decadimento accelerato dalle incursioni dei turchi. Nel Cinquecento, quando divenne sede di continui soggiiorni regali, venne invasa alternativamente dai tedeschi e riconquistata dai veneti.

Nel 1797 Venzone viene occupata dalle truppe francesi ma, in seguito al Trattato di Campoformido, subentrarono gli austriaci. E' nel 18665 che, con voto plebiscitario, Venzone fu annessa per sempre all'Italia. Nel 1965 il Ministero della Pubblica Istruzione ha proclamato la cittadina monumento nazionale riconoscendone così l'importanza storico-artistica.
     
     
Il Centro Storico e la ricostruzione.
Il terremoto del 1976 colpì Venzone e il suo Centro Storico, così come gli antenati l'avevano ideato e costruito salvo poche modificazioni, in gran parte costituite da interventi edilizi singoli, non in grado di intaccare e compromettere l'unità tipologica del centro medioevale.

Le scosse sismiche che si succedettero nella sera del 6 maggio, causarono nel territorio di Venzone la morte di cinquantadue persone, e gravissimi danni al patrimonio edilizio
  della cittadina.
I successivi terremoti del settembre provocarono il crollo quasi completo delle murature in elevazione di tutti gli edifici del Centro Storico. Oggi Venzone è rinata mediante una operazione tecnico-culturale senza precedenti, ricomponendo la sua identità architettonica mediante la ricostruzione pietra su pietra dei suoi edifici. Questo è stato possibile dalla volontà dei suoi abitanti e daglil sforzi congiunti del Ministero dei Beni Culturali, della Regione e del Comune.