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Stimolanti minori: caffeina e nicotina

La storia

CAFFEINA NICOTINA
Aspetti clinici Aspetti clinici
Gli effetti psicofisiologici Gli effetti fisiologici
L'intossicazione acuta I segni e i rischi clinici
L'astinenza L'astinenza dal fumo
Il trattamento della dipendenza
Le complicanze in fase di astinenza

 

La storia

         La caffeina è usata principalmente per i suoi effetti stimolanti. La caffeina viene assunta per via orale in forma liquida nel caffè, nel thè e in altre bevande, come ad esempio la Coca Cola. E’ utilizzata terapeuticamente come analgesico nel trattamento dell’emicrania e come additivo in alcuni farmaci. La caffeina, una metilxantina naturale, si può trovare in più di 60 varietà di piante. Coltivato dapprima in Arabia, il caffè ha conqustato l'Europa nel 17 secolo, mentre il thè ed il cacao sono arrivati nel nostro continente solo 100 anni prima.

         La nicotina è il principale alcaloide della Nicotiana ( tabacum: rustica); essa è presente anche in altre piante (Equiseto, Licopodio, Composita). La nicotina è una sostanza che deriva dalla combustione del tabacco e dei suoi derivati, è uno stimolante potente e rapido. Viene assunta per inalazione del fumo di sigaretta o ingerita oralmente in forma di chewing gum. La nicotina non ha usi terapeutici.

 

Aspetti clinici (caffeina)

Gli effetti fisici e psicologici della caffeina

Come stimolante la caffeina ha effetti cardiovascolari e sul SNC:

 

L' intossicazione acuta da caffeina

        I caffeinomani accaniti presentano fini tremori delle estremità in particolare alle mani, riportano storie di ulcera, bruciori di stomaco, gastriti, diarrea. A costoro è necessario dare alcuni consigli: il riposo, l'astensione da ulteriori ingestioni di sostanza, il limitarsi a massimo 3 tazze di caffè al giorno.

L’assunzione di almeno 250 mg di caffeina è accompagnata da:

A dosaggi maggiori abbiamo:

 

L' astinenza da caffeina

        Non sembra che l'astinenza da caffeina richieda attenzione medica, è comunque sconsigliato interrompere bruscamente  l'assunzione della sostanza. L’ideale sarebbe una graduale riduzione dell'uso accompagnata da  alcuni consigli:

 

Aspetti clinici (nicotina)

Gli effetti fisiologici della nicotina

       La nicotina viene assorbita attraverso l'epitelio alveolare. Attraverso la via digerente la nicotina viene principalmente metabolizzata dal fegato in cotinina. Quando fumata la nicotina passa nel sangue in alta concentrazione. Alcuni degli effetti fisiologici specifici della nicotina sono:

 

 

I segni e i rischi clinici caratteristici dei fumatori

Chi usa regolarmente prodotti a base di tabacco presenta:

è inoltre esposto a:

L'astinenza dal fumo

        In fumatori pesanti i sintomi dell’astinenza insorgono 2 ore dopo che è stata fumata l’ultima sigaretta:

        In 3-4 giorni i sintomi fisiologici d’astinenza raggiungono il loro massimo. Per più tempo persistono i sintomi psicologici quali comportamenti e abitudini correlate al fumo, come la ricerca di una sigaretta dopo i pasti o al telefono.

 

Il trattamento della dipendenza da nicotina

1. fase prima

        In questa prima fase è importante aiutare il fumatore a convincersi dei gravi danni che l'uso del tabacco comporta. La cessazione del fumo è un beneficio per:

2. fase seconda

        In questa seconda fase è importante rendere consapevole il paziente dei disagi e delle difficoltà che dovrà sopportare in astinenza.

3. fase terza

        Qui si deve trattare dei metodi di gestione dei disturbi dovuti all'astinenza, sottolineando la transitorietà dei sintomi d'astinenza. Il chewin gum e i cerotti alla nicotina sono efficaci nel ridurre il desiderio per la nicotina e la sintomatologia astinenziale.

4. fase quarta

        In quest'ultima fase si passa a delineare un piano di trattamento:

 

Le complicanze in fase di astinenza da nicotina


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