La questione del parcheggio di Bivio Ciadon riguarda la richiesta
di mutamento temporaneo di destinazione d'uso, per un periodo inferiore
a due anni, di un'area da tempo destinata a deposito tronchi, e che
la regola di Costalta intendeva mettere a servizio, come parcheggio,
della malghe della val Visdende. Un'iniziativa che, come ha ribadito
a più riprese il presidente della Regola di Costalta,
Silvano Eicher Clere, non prevedeva alcun mutamento dello stato dei
luoghi ed interessava una superficie limitata pari a 525 mq. Con la
possibilità che, al termine del periodo richiesto, vi fosse
il ripristino della destinazione originaria. Parere favorevole a tale
proposito è stato espresso dalla Direzione Economia e Sviluppo
Montano della regione Veneto, con un provvedimento del 3 settembre
2013 a firma del dirigente Stefano Sisto, sentito il Servizio Forestale
Regionale di Belluno. E la Regola di Costalta ha sempre affermato
di non aver mai previsto, su quel «terreno di antico patrimonio
regoliero», alcuna opera edilizia e quindi di “non necessitare
di alcun provvedimento autorizzatorio da parte del Comune di San Pietro».
Le Regole del Comelico proprietarie della Val Visdende si confermano
compatte per «garantire l'autonomia nell'amministrazione, organizzazione
e godimento del patrimonio regoliero così come dettato dalla
L. 1102/71». E ribadiscono il pieno sostegno alla Regola di
Costalta nella disputa che riguarda il parcheggio di bivio Ciadon.
Lo fanno con una lettera dai toni fermi ed incontrovertibili, firmata
dalle Regole di Santo Stefano, Campolongo, Casada, Costalissoio, Danta,
San Pietro, Presenaio. «I sottoscritti presidenti delle Regole
proprietarie in Val Visdende», vi si legge, «viste le
ordinanze n. 22 del 12.7.2013 e n. 25 del 31.7.2013 emesse dal Comune
di San Pietro, ribadiscono il proprio sostegno all'iniziativa intrapresa
dalla Regola di Costalta di istituire in località bivio Ciadon
un'area temporanea di sosta a servizio di tutte le malghe. Trattasi
di iniziativa meritoria che favorisce lo sviluppo turistico ed economico
della valle, unanimemente perseguito da tutte le Regole». L'ordinanza
del 22 luglio stabiliva (come del resto negli anni precedenti e in
accordo con il Comune di Santo Stefano) le tariffe per i parcheggi
in valle nel mese di agosto; quella del 31 luglio inopinatamente revocava
la prima, con l'effetto immediato di far perdere alle Regole un importo
stimato in oltre 50.000 euro. Una decisione che alle Regole non è
andata giù e contro la quale hanno rivolto un'istanza di sospensiva
al Tar del Veneto, e che dovrebbe essere valutata il prossimo 23 ottobre.
La lettera di sostegno alla Regola di Costalta prosegue: «Richiamandosi
alla nota della Regola di San Pietro del 17.7.2012, n. 44 prot. (in
cui si faceva richiesta della piazzola di sosta al bivio Ciadon, ndr)
da tutti sottoscritta, i presidenti firmatari evidenziano pertanto
nuovamente la necessità di un'attiva collaborazione reciproca
nella gestione della Val Visdende. Si ritiene, con convinzione, che
lo sforzo profuso in questi anni dalle Regole per migliorare l'offerta
ricettiva e turistica della Valle, nell'interesse dei regolieri e
dell'intera collettività, debba proseguire nella direzione
intrapresa, in un'ottica di coinvolgimento e condivisione di intenti.
Per tali motivi, le Regole firmatarie non condividono la scelta amministrativa
assunta dal Comune di San Pietro, adottata peraltro senza il coinvolgimento
degli enti interessati dalla gestione della Valle e in spregio dell'interesse
pubblico che si è sempre, con fatica cercato di perseguire».
In pratica una decisione non condivisa e che alle Regole ha causato
un danno d'immagine (nei confronti, ad esempio, dei turisti che avevano
già pagato il pass e che hanno ricevuto indietro le somme versate),
ma anche economica, mettendo a rischio alcune iniziative di promozione
turistica che già erano state messe in cantiere per l'inverno
e che adesso non si sa se potranno concretizzarsi. «I firmatari
si dichiarano fin d'ora disponibili», conclude la lettera, «a
sostenere la Regola di Costalta al fine di garantire l'autonomia nell'amministrazione,
organizzazione e godimento del patrimonio regoliero come dettato dalla
legge». Seguono, a sostegno della regola di Costalta, le firme
delle Regole di Santo Stefano, Campolongo, Casada, Costalissoio, Danta,
San Pietro, Presenaio. Stefano Vietina