24 aprile 2013 - pagina 34 - sezione: Nazionale

Crescono i proventi dai permessi per la raccolta funghi

COMELICO - Crescono gli introiti dei permessi per la raccolta funghi in Comelico. Nel 2012, infatti, sono stati pari alla non certo trascurabile cifra di 72.034 euro. Dedotte le spese sostenute per il rilascio dei permessi stessi, e della quota di competenza della Comunità Montana, rimangono alle Regole, che gestiscono il servizio, ben 45.431,48 euro.
L'Associazione delle Regole del Comelico (Arcfaco) ha provveduto, anche per l’anno 2012 (in applicazione della legge regionale 23 del 19 agosto 1996, relativa alla disciplina della raccolta funghi), alla gestione in modo unitario con la Comunità Montana del Comelico e Sappada, per il rilascio dei relativi permessi. Per i regolieri ed i loro familiari la raccolta dei funghi è esentata dal pagamento del permesso, mentre ai residenti ed ai turisti vengono rilasciati permessi periodici, che vanno dal giornaliero per i turisti, fino all'annuale per i residenti. Il costo per il rilascio delle autorizzazioni alla raccolta dei funghi varia a seconda della tipologia dei permessi che vengono rilasciati: si va dal contributo di 10 euro per il rilascio del permesso annuale a favore dei residenti fino al pagamento di 77 euro mensili per i turisti non residenti nel comprensorio del Comelico.
«La legge che disciplina la raccolta dei funghi sul nostro territorio è stata recentemente modificata», spiega Silvano Eicher Clere, presidente del Consorzio Visdende, che riunisce le Regole di San Pietro, Costalta, Presenaio e Valle, «e prevede un drastico aumento delle sanzioni amministrative per chi viola le norme sulla raccolta. Altrettanto importante è il fatto che la legge prevede al suo interno la possibilità per le guardie alle dipendenze delle Regole di rilevare le infrazioni e di sanzionarle direttamente. Questa circostanza, unita ad una rinnovata e proficua collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, ha portato ad un maggior controllo sul territorio, a vantaggio del territorio stesso e dei suoi residenti». Una scelta normativa che evidentemente ha sortito i suoi effetti positivi se è vero che, rispetto al 2011, gli introiti sono notevolmente aumentati, nonostante le Regole abbiano deciso di abbassare da 25 a 10 euro il costo del permesso giornaliero. I dati sono stati forniti recentemente dalla Comunità Montana, alla quale confluiscono i versamenti per il rilascio dei permessi, che ha rendicontato i proventi incassati durante l’anno 2012.
«Ultima cosa che ritengo importante sottolineare», conclude Silvano Eicher Clere, «anche se ugualmente importante, è il fatto che, nella riunione delle dieci Regole con proprietà nella Val Visdende (San Pietro, Costalta, Presenaio, Valle, Santo Stefano, Campolongo, Costalissoio, Casada, Danta e Mezza Danta), che si è tenuta una decina di giorni fa a Campolongo, abbiamo deciso, all’unanimità, di estendere il diritto al permesso alla raccolta dei funghi anche alle figlie di regolieri, residenti e non».
La raccolta dei funghi è una delle attività più apprezzate dai turisti, in particolar modo quelli che frequentano la Val Visdende. La regolamentazione, ed anche il controllo dell’attività, risultano quindi iniziative particolarmente importanti affinché questa attività si svolga nel pieno rispetto dell'ambiente. Stefano Vietina



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