Crescono i proventi dai permessi per la raccolta
funghi
COMELICO - Crescono gli introiti dei permessi per la raccolta funghi
in Comelico. Nel 2012, infatti, sono stati pari alla non certo trascurabile
cifra di 72.034 euro. Dedotte le spese sostenute per il rilascio dei
permessi stessi, e della quota di competenza della Comunità Montana,
rimangono alle Regole, che gestiscono il servizio, ben 45.431,48 euro.
L'Associazione delle Regole del Comelico (Arcfaco) ha provveduto, anche
per l’anno 2012 (in applicazione della legge regionale 23 del
19 agosto 1996, relativa alla disciplina della raccolta funghi), alla
gestione in modo unitario con la Comunità Montana del Comelico
e Sappada, per il rilascio dei relativi permessi. Per i regolieri ed
i loro familiari la raccolta dei funghi è esentata dal pagamento
del permesso, mentre ai residenti ed ai turisti vengono rilasciati permessi
periodici, che vanno dal giornaliero per i turisti, fino all'annuale
per i residenti. Il costo per il rilascio delle autorizzazioni alla
raccolta dei funghi varia a seconda della tipologia dei permessi che
vengono rilasciati: si va dal contributo di 10 euro per il rilascio
del permesso annuale a favore dei residenti fino al pagamento di 77
euro mensili per i turisti non residenti nel comprensorio del Comelico.
«La legge che disciplina la raccolta dei funghi sul nostro territorio
è stata recentemente modificata», spiega Silvano Eicher
Clere, presidente del Consorzio Visdende, che riunisce le Regole di
San Pietro, Costalta, Presenaio e Valle, «e prevede un drastico
aumento delle sanzioni amministrative per chi viola le norme sulla raccolta.
Altrettanto importante è il fatto che la legge prevede al suo
interno la possibilità per le guardie alle dipendenze delle Regole
di rilevare le infrazioni e di sanzionarle direttamente. Questa circostanza,
unita ad una rinnovata e proficua collaborazione con il Corpo forestale
dello Stato, ha portato ad un maggior controllo sul territorio, a vantaggio
del territorio stesso e dei suoi residenti». Una scelta normativa
che evidentemente ha sortito i suoi effetti positivi se è vero
che, rispetto al 2011, gli introiti sono notevolmente aumentati, nonostante
le Regole abbiano deciso di abbassare da 25 a 10 euro il costo del permesso
giornaliero. I dati sono stati forniti recentemente dalla Comunità
Montana, alla quale confluiscono i versamenti per il rilascio dei permessi,
che ha rendicontato i proventi incassati durante l’anno 2012.
«Ultima cosa che ritengo importante sottolineare», conclude
Silvano Eicher Clere, «anche se ugualmente importante, è
il fatto che, nella riunione delle dieci Regole con proprietà
nella Val Visdende (San Pietro, Costalta, Presenaio, Valle, Santo Stefano,
Campolongo, Costalissoio, Casada, Danta e Mezza Danta), che si è
tenuta una decina di giorni fa a Campolongo, abbiamo deciso, all’unanimità,
di estendere il diritto al permesso alla raccolta dei funghi anche alle
figlie di regolieri, residenti e non».
La raccolta dei funghi è una delle attività più
apprezzate dai turisti, in particolar modo quelli che frequentano la
Val Visdende. La regolamentazione, ed anche il controllo dell’attività,
risultano quindi iniziative particolarmente importanti affinché
questa attività si svolga nel pieno rispetto dell'ambiente.
Stefano Vietina