Focus sulle
case rurali in legno
COSTALTA DI CADORE - Viene inaugurata oggi alle 17,
nella sede della Regola di Costalta, la mostra itinerante su
“Il recupero e riuso delle antiche abitazioni rurali in legno”
di Flavio Bona.
Si tratta di un prezioso insieme di documenti, studi, cartine e fotografie.
Oltre al presidente della Regola, Silvano Eicher Clere, ed al sindaco
di San Pietro, Silvano Pontil Scala, saranno presenti il presidente
della Cm Comelico-Sappada, Mario Zandonella Necca, e Valerio Piller
Roner, ex presidente della Cm e presidente del Centro studi transfrontaliero,
nonché lo stesso architetto Flavio Bona. Lo studio riguarda le
antiche costruzioni rurali adibite a stalla-fienile, costruite totalmente
o prevalentemente in legno; edifici tipici del paesaggio dolomitico
con i caratteri costruttivi tradizionali in non meno di 8.000 unità.
Tra questi, circa 1.200 edifici appartengono al comprensorio del Comelico
e Sappada e circa 800 sono stati selezionati per questa ricerca. Si
tratta di documenti della storia e della identità della nostra
montagna. Costruzioni rurali in legno, tuttora conservate nelle antiche
borgate di Sappada vecchia o a Dosoledo (a valle della Statale Carnica,
con la straordinaria linea dei fienili), o a Costalta di San Pietro,
per citare solo alcuni esempi. Costruzioni che rappresentano l'anima
dei nostri paesi; ed in mezzo a quelle case ed a quei fienili si coglie
l'autentica simbiosi tra uomo, territorio e natura. Occorre quindi fare
qualcosa per permettere di conservare in modo autentico questo tesoro.
Stalle/fienili ("tabié" in Comelico, schtól
a Sappada), quasi tutti dismessi a seguito del venir meno delle tradizionali
attività agricole o perché non più funzionali all'uso,
attendono da decenni infatti adeguati interventi di manutenzione perché
lo stato di degrado rischia di preludere alla loro imminente perdita.
Perciò è importante il censimento di queste abitazioni
ad opera dell'architetto Flavio Bona, un prezioso data base che ha trovato
spazio in una bella pubblicazione ad opera del Centro Studi Transfrontaliero
e che ora diventa mostra itinerante. Un lavoro di ricerca, rilievo ed
elaborazione di alcune proposte che si configura come un valido supporto
per i tecnici, i possessori dei fabbricati, gli uffici tecnici locali
e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per una
valutazione corretta ed attendibile del loro valore (Stefano Vietina)