25 aprile 2013 - pagina 35 - sezione: Nazionale

A San Pietro nasce il fondo solidale per le famiglie in crisi

SAN PIETRO - La crisi morde, e morde soprattutto in montagna.
Così il sindaco di San Pietro, Silvano Pontil Scala, ha deciso di creare un fondo a favore delle famiglie in difficoltà economiche. Ed all'uopo ha convocato le quattro Regole, San Pietro, Costalta, Presenaio e Valle, per chiedere un contributo all'iniziativa; ed il parroco don Florindo De Silvestro a cui affidare la gestione, così da garantire al tempo stesso la massima tempestività e la doverosa riservatezza degli interventi. «La situazione economica diventa sempre più critica», spiega il sindaco Silvano Pontil Scala, «e, se continua così, rischia di peggiorare ancora.
Le difficoltà delle famiglie noi le tocchiamo con mano e riguardano non solo chi non riesce a pagare la rata del mutuo, ma anche chi fa fatica a fare la spesa. Insomma, qui non è che si corre il rischio di non arrivare alla quarta settimana del mese, ma di non arrivare nemmeno a fine giornata, di non avere cosa mettere in tavola per far mangiare i figli». Così Pontil Scala ha avuto l'idea di creare un fondo di solidarietà ed ha chiamato a raccolta le quattro Regole del paese ed il loro presidenti: Orazio Cesco della Regola di San Pietro, Silvano Eicher Clere di Costalta, Walter Cesco Cancian di Presenaio e Ettore Pradetto Roman di Valle. «Ho pensato che è proprio in questa situazione di difficoltà che le istituzioni devono, a mio avviso, essere presenti, vicine alla gente e cercare di dare risposte. Così ci siamo visti con i capi Regola ed ho pensato anche di invitare il nostro parroco, per due ragioni: che senza dubbio a lui arrivano segnalazioni e confidenze che possono far emergere situazioni di bisogno. Ed inoltre che si tratta di agire con tempestività, ma soprattutto con discrezione e tatto».
Nella riunione di qualche giorno fa Pontil ha messo a disposizione un contributo dell'amministrazione che si aggirerà, in fase iniziale, sui 10/15.000 euro. «Meglio mettere i soldi qui che costruire un muro nuovo», chiosa il sindaco. Che dalle Regole, che ne parleranno alle loro assemblee in corso in questi giorni, si attende un contributo di 4/5.000 euro ciascuna. «La mia preoccupazione è stata condivisa da tutti i partecipanti all'incontro, e don Florindo ci ha assicurato la sua piena collaborazione. Quindi adesso si tratta di fare presto e bene. Troppo spesso, in questi ultimi mesi, ci si è accorti troppo tardi delle condizioni di disagio, quando ormai gli eventi avevano portato a soluzioni irreparabili». Chiaro il riferimento ai drammatici episodi di suicidi che hanno costellato l'Italia, alcuni ad opera di imprenditori in crisi, altri di normali cittadini ridotti alla miseria dalle difficoltà economiche ed incapaci di reggere alla vergogna della propria miseria causata dalla crisi. «La cifra di partenza non è altissima, ma è un segnale a mio avviso importante. Una volta partito questo fondo, spero entro la prima decade di maggio, ne daremo la massima pubblicità a tutti i nostri 1.750 cittadini, in modo che tutti sappiano che don Florindo potrà intervenire, ovviamente secondo una valutazione che a lui demandiamo, in modo che possano usufruire dell'aiuto proprio coloro che ne avranno bisogno. E guardando a tutte le realtà del paese». Un'iniziativa che Pontil ritiene possa essere esportata anche in altri Comuni. Stefano Vietina



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