A San Pietro nasce il fondo solidale per le
famiglie in crisi
SAN PIETRO - La crisi morde, e morde soprattutto in
montagna.
Così il sindaco di San Pietro, Silvano Pontil Scala, ha deciso
di creare un fondo a favore delle famiglie in difficoltà economiche.
Ed all'uopo ha convocato le quattro Regole, San Pietro, Costalta, Presenaio
e Valle, per chiedere un contributo all'iniziativa; ed il parroco don
Florindo De Silvestro a cui affidare la gestione, così da garantire
al tempo stesso la massima tempestività e la doverosa riservatezza
degli interventi. «La situazione economica diventa sempre più
critica», spiega il sindaco Silvano Pontil Scala, «e, se
continua così, rischia di peggiorare ancora.
Le difficoltà delle famiglie noi le tocchiamo con mano e riguardano
non solo chi non riesce a pagare la rata del mutuo, ma anche chi fa
fatica a fare la spesa. Insomma, qui non è che si corre il rischio
di non arrivare alla quarta settimana del mese, ma di non arrivare nemmeno
a fine giornata, di non avere cosa mettere in tavola per far mangiare
i figli». Così Pontil Scala ha avuto l'idea di creare un
fondo di solidarietà ed ha chiamato a raccolta le quattro Regole
del paese ed il loro presidenti: Orazio Cesco della Regola di San Pietro,
Silvano Eicher Clere di Costalta, Walter Cesco Cancian di Presenaio
e Ettore Pradetto Roman di Valle. «Ho pensato che è proprio
in questa situazione di difficoltà che le istituzioni devono,
a mio avviso, essere presenti, vicine alla gente e cercare di dare risposte.
Così ci siamo visti con i capi Regola ed ho pensato anche di
invitare il nostro parroco, per due ragioni: che senza dubbio a lui
arrivano segnalazioni e confidenze che possono far emergere situazioni
di bisogno. Ed inoltre che si tratta di agire con tempestività,
ma soprattutto con discrezione e tatto».
Nella riunione di qualche giorno fa Pontil ha messo a disposizione un
contributo dell'amministrazione che si aggirerà, in fase iniziale,
sui 10/15.000 euro. «Meglio mettere i soldi qui che costruire
un muro nuovo», chiosa il sindaco. Che dalle Regole, che ne parleranno
alle loro assemblee in corso in questi giorni, si attende un contributo
di 4/5.000 euro ciascuna. «La mia preoccupazione è stata
condivisa da tutti i partecipanti all'incontro, e don Florindo ci ha
assicurato la sua piena collaborazione. Quindi adesso si tratta di fare
presto e bene. Troppo spesso, in questi ultimi mesi, ci si è
accorti troppo tardi delle condizioni di disagio, quando ormai gli eventi
avevano portato a soluzioni irreparabili». Chiaro il riferimento
ai drammatici episodi di suicidi che hanno costellato l'Italia, alcuni
ad opera di imprenditori in crisi, altri di normali cittadini ridotti
alla miseria dalle difficoltà economiche ed incapaci di reggere
alla vergogna della propria miseria causata dalla crisi. «La cifra
di partenza non è altissima, ma è un segnale a mio avviso
importante. Una volta partito questo fondo, spero entro la prima decade
di maggio, ne daremo la massima pubblicità a tutti i nostri 1.750
cittadini, in modo che tutti sappiano che don Florindo potrà
intervenire, ovviamente secondo una valutazione che a lui demandiamo,
in modo che possano usufruire dell'aiuto proprio coloro che ne avranno
bisogno. E guardando a tutte le realtà del paese». Un'iniziativa
che Pontil ritiene possa essere esportata anche in altri Comuni. Stefano
Vietina