Il Maestro REGIANINI
premiato a S. Stefano di Cadore

Sabato 18 agosto 2012

Il Comune di S.Stefano di Cadore congiuntamente con la Regola di Costalissoio
hanno conferito un attestato di benemerenza e di riconoscenza all'Esimio Maestro prof. Luigi Regianini, pittore surrealista,
per quanto magnanimamente ha fatto per S.Stefano e Costalissoio, per avere donato Sue notevoli opere ai due Enti.

Nella piazzetta del Municipio: il Sindaco Buzzo, il caporegola di Costalissoio Valerio De Bettin,
il pittore Regianini. Oscar De Tomas con la sua fisarmonica ha creato l'atmosfera festosa
prima e dopo la cerimonia ufficiale..



Un articolo di Stefano Vietina sul Corriere delle Alpi (19 agosto 2012)

SANTO STEFANO: cerimonia ieri pomeriggio
Un riconoscimento da Costalissoio a Luigi Regianini

SANTO STEFANO. Ieri pomeriggio, nella piazzetta dell'Emigrante, dietro il municipio, il Comune di Santo Stefano e la Regola di Costalissoio hanno conferito un riconoscimento al maestro Luigi Regianini, pittore surrealista, per l'amicizia dimostrata con le sue opere al territorio.
«Nel campo importantissimo dell’arte visiva», ha detto nell’occasione il sindaco Alessandra Buzzo, «voglio sottolineare il solido rapporto tra Santo Stefano, e la sua frazione di Costalissoio, ed il maestro Regianini, pittore dalle più ardite esperienze, con alle spalle un’enorme attività».
Milanese, classe 1930, trentasette anni di insegnamento nelle scuole, almeno 1.500 quadri prodotti, molti dei quali di grandi dimensioni, oltre 300 mostre, una passione per la montagna che gli deriva dalla madre cadorina (Florinda Casanova Municchia, nativa di Costalta) e dai periodi estivi trascorsi su questi monti, Luigi Regianini è il pittore surrealista delle Dolomiti. Ama definirsi «un monaco che dipinge con le ciglia dei pipistrelli» e di sé dice: «Indago l'assurdo della vita con la mia personale religione, il surrealismo». Negli ultimi anni la sua attività artistica è fortemente impregnata di un surrealismo macabro e pessimista, alla ricerca spasmodica di immagini forti e dense, pugni allo stomaco e al cuore di chi guarda, finalizzati a scuotere le coscienze, in cui la morte ed il ridicolo della vita si rincorrono in una danza macabra, non senza le indispensabili venature dell'ironia. In un lacerante tentativo di dare risposta al mistero della vita. A lui è stato dedicato il Museo del Surrealismo di Costalissoio, paesino a 1.249 metri di altezza.

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